Marzo - Avventisti del Settimo Giorno
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8<br />
società<br />
SOCIETÀ Rinascita <strong>del</strong>l’ateismo<br />
Slogan contro slogan<br />
IIl 16 febbraio è partito il primo<br />
ateobus italiano nella città di Genova<br />
con lo slogan: «La buona<br />
notizia è che in Italia ci sono milioni<br />
di atei. Quella ottima è che<br />
credono nella libertà di espressione».<br />
Inizialmente però la campagna<br />
atea promossa da Uaar<br />
(Unione degli atei e degli agnostici<br />
razionalisti) prevedeva una provocazione<br />
più accentuata: «La<br />
cattiva notizia è che Dio non esiste.<br />
Quella buona è che non ne<br />
hai bisogno». Un tema che aveva<br />
sollevato energiche reazioni <strong>del</strong><br />
cardinale Angelo Bagnasco, presidente<br />
<strong>del</strong>la Cei, il quale aveva<br />
parlato di «ferita alla sensibilità<br />
religiosa» e aveva chiesto che gli<br />
ateobus non circolassero.<br />
La provocazione più forte degli<br />
atei è stata rifiutata proprio dalla<br />
concessionaria pubblicitaria Igp<br />
Decaux di Milano, in quanto il<br />
messaggio conteneva argomenti<br />
lesivi <strong>del</strong>le convinzioni religiose<br />
altrui e, secondo il codice di autodisciplina<br />
interna, doveva essere<br />
modificato. Naturalmente, la bocciatura<br />
<strong>del</strong> primo messaggio ha<br />
fatto spendere parole di soddisfazione<br />
da parte degli esponenti <strong>del</strong>la<br />
Curia genovese. Mentre i pastori<br />
valdesi e metodisti di Genova<br />
(Stefano Mercurio, Italo Pons,<br />
Eugenio Stretti e Giovanna Vernarecci)<br />
hanno affermato che la<br />
proposta <strong>del</strong>l’Uaar «fa discutere<br />
ma non scandalizza». Perché la rinascita<br />
<strong>del</strong>l’ateismo si innesta sull’invasione<br />
quotidiana «di chi nel<br />
nostro paese vuole incarnare non<br />
solo il cristianesimo ma la religione<br />
in sé, e mira a condizionare, a<br />
tutto campo, i vari aspetti <strong>del</strong>l’etica,<br />
<strong>del</strong>la famiglia e <strong>del</strong>la politica»<br />
(Nev <strong>del</strong> 14 gennaio 2009).<br />
L’inizio <strong>del</strong>le ateocampagne<br />
Ciò che ora sta avvenendo a Ge-<br />
IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />
Due visioni<br />
<strong>del</strong> mondo si stanno<br />
contrapponendo.<br />
Chi ha ragione?<br />
di Giuseppe Marrazzo<br />
nova è iniziato negli Stati Uniti,<br />
dove a novembre <strong>del</strong>l’anno scorso<br />
è partita la campagna umanistica<br />
e dei liberi pensatori. Infatti l’American<br />
Humanist Association ha<br />
lanciato l’ateismo sugli autobus di<br />
Washington con la scritta: «Perché<br />
credere in un Dio? Sii buono<br />
per amore <strong>del</strong>la bontà». Inoltre,<br />
nella zona <strong>del</strong> Bible Belt, sono stati<br />
affissi cartelloni con lo slogan<br />
campeggiante in un cielo azzurro<br />
con nuvolette: «Non credi in<br />
Dio? Non sei solo». Come possiamo<br />
vedere, negli Stati Uniti non si<br />
afferma che Dio non c’è, ma che<br />
si può essere buoni e in buona<br />
compagnia senza necessariamente<br />
credere in lui. Non solo i credenti<br />
possono vincere la solitudine ma<br />
anche coloro che credono nel cielo<br />
vuoto. Buon per loro!<br />
A gennaio di quest’anno, anche<br />
in Gran Bretagna è iniziata la promozione<br />
<strong>del</strong>l’incredulità a partire<br />
da un’idea lanciata su un blog <strong>del</strong><br />
The Guardian dalla scrittrice<br />
Ariane Sherine. Il prof. Richard<br />
Dawkins ha scritto: «Probabilmente<br />
non c’è alcun Dio. Ora<br />
smettila di preoccuparti e goditi<br />
la vita» (There’s probably no<br />
God. Now stop worrying and<br />
enjoy your life). La campagna,<br />
promossa dal British Humanist<br />
Association e dal professore di<br />
Oxford, autore di La <strong>del</strong>usione di<br />
Dio (Mondadori, 2006), è costata<br />
11 mila sterline, ma 877 sottoscrittori<br />
online hanno donato 140<br />
mila sterline. Il messaggio inglese<br />
ipotizza (probably) la non esisten-<br />
za di Dio, ma la seconda parte<br />
<strong>del</strong>la frase esorta gli uomini e le<br />
donne a non avere paura (<strong>del</strong>l’aldilà)<br />
e godere la vita (nell’aldiqua),<br />
come se coloro che hanno<br />
fede in Dio debbano necessariamente<br />
vivere nella lacerazione di<br />
sé o essere rosi dai sensi di colpa,<br />
in ogni modo non riuscire a godersi<br />
la vita.<br />
Atei e agnostici italiani avevano<br />
osato di più nel primo lead mentre<br />
con il secondo affermano che<br />
in Italia vige la libertà di potersi<br />
dichiarare non credenti in Dio<br />
(atei). E questa è una libertà garantita<br />
dalla Costituzione italiana,<br />
ma la «libertà di espressione» non<br />
è appannaggio solo degli atei, è di<br />
tutti i cittadini. Il fatto poi di essere<br />
in «milioni di atei» che potrebbe<br />
far pensare a una legittimazione<br />
<strong>del</strong>la verità basata sul<br />
numero di coloro che professano<br />
un’idea rasenta molto il pensiero<br />
secondo cui è la maggioranza o il<br />
gran numero a determinare la verità.<br />
Niente di più falso! Nella<br />
storia sono state invece le minoranze<br />
coraggiose, capaci di andare<br />
controcorrente, ad avere più<br />
ragione sui più.<br />
Perché questa rinascita e perché<br />
proprio da Genova? Forse<br />
perché tra qualche mese si terrà il<br />
Festival <strong>del</strong>la scienza e l’operazione<br />
avrà sicuramente risonanza nei<br />
media? Si vuole forse creare una<br />
netta contrapposizione tra la visione<br />
positivista e quella creazionista?<br />
Oppure perché nel capoluogo<br />
ligure, nel mese di giugno,<br />
si terrà il Gay Pride?<br />
Le ragioni <strong>del</strong>la rinascita<br />
<strong>del</strong>l’ateismo<br />
Umberto Eco ha dichiarato:<br />
«Stiamo assistendo alla rinascita<br />
<strong>del</strong>l’anticlericalismo e <strong>del</strong>l’ateismo,<br />
ma non credo che la colpa<br />
MARZO 2009