Collaboratore: Sergio Gilles Lacavalla - Notte Criminale
Collaboratore: Sergio Gilles Lacavalla - Notte Criminale
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Rockriminal_ Murder Ballad storie di rock balordo e maledetto si propone di raccontare una<br />
serie di drammi e sventure del mondo musicale.<br />
La narrazione degli eventi avviene in modalità ipertestuale, infatti non esiste una vera e<br />
propria linea retta nella narrazione, godersi il libro significa abbandonare l’ordine alfabetico<br />
degli eventi per farsi ispirare singolarmente dai capitoli, in una lettura senza nessuna<br />
soluzione di continuità. Il libro, timbrato dal Parental Advisory, racconta in maniera diretta<br />
(a tratti sin troppo) le storie raccontate da <strong>Sergio</strong> <strong>Gilles</strong> <strong>Lacavalla</strong>, poliedrico giornalista e<br />
narratore di drammi teatrali, legato al cosiddetto apocaliptyc murder dance…<br />
Chi più adatto nel raccontare storie di manette e revolver?<br />
Le vicende narrate alimentano leggende, sgonfiano miti e talvolta lasciano il dubbio della<br />
verità, attraverso un analisi sintetica e giornalistica del mondo rock, inteso nella sua<br />
accezione più ampia. Tra le pagine del libro troveremo le follie nordiche di Burzum e del<br />
suo odinismo,sino ad arrivare al presunto ondinismo di Jerry Lee Lewis, per arrivare alla<br />
tuta da netturbino di Boy George e alla fellatio ispirativa di Bohemian Rapsody. Grazie a<br />
Rockcriminal potremo viaggiare nell’oscurità sociopatica del Inner circle, nello speed dell’HM,<br />
tra le camice a scacchi del grunge, potremmo attraversare le lapidi del cimitero di Staglieno<br />
a braccetto di Ian Curtis, potremmo rivivere l’aberrante storia di Cantat, oppure<br />
accompagnare Dazing ed Only alla ricerca della regina del voodoo. Potremo capire le verità<br />
di Brian Warner e la cura Ludovico di Lemmy, come i retroscena dei Fab 4 e delle leggiadrie<br />
dei Rolling stones. Ci sarà poi la possibilità di rincorrere le acide insanie dei Gratiful dead e<br />
la schizzoide mente di Syd Barrett, senza dimenticare chicche narrative su Notorius B.I.G,<br />
Bob Dylan, Ramones e mille altri Insomma un lunghissimo viaggio che parte dal pipistrello<br />
di Ozzy per arrivare a Jhonny Cash in una cavalcata infinita che oltre al font 10, ha un solo<br />
neo, quella di fornire poche foto. La golosità degli eventi avrebbe forse dovuto essere<br />
corollata in maniera più esaustiva dalle classiche foto segnaletiche della riuscita cover art”.<br />
(Loris Gualdi, “Music on Tnt”, giovedì 2 giugno 2011)<br />
“Il contenuto di questo corposo volume – circa 500 pagine fitte fitte a caratteri piccolissimi<br />
– è evidente fin dal sottotitolo e dall’immagine di copertina in cui campeggiano quattro foto<br />
segnaletiche di David Bowie, Sid Vicious, Frank Sinatra e Johnny Cash. L’autore ha<br />
recuperato con un’attenzione quasi maniacale – è il caso di dirlo – una gran quantità di<br />
‘Storie di rock balordo e maledetto’. E come scrive nella sua introduzione Massimo Carlotto:<br />
‘In questo libro non c’è niente di romantico. Soltanto crimini. Nient’altro che le cronache dei<br />
delitti e delle pene del rock. Una ‘mostra delle atrocità del rock’”. Non c’è nulla da eccepire<br />
sull’accuratezza con cui l’assunto ricordato da Carlotto viene spiegato e sviluppato”.<br />
(Giancarlo Susanna, “Rockerilla”, giugno 2011)<br />
"Storie di vite che si succedono al ritmo di una ballata rock, martellante e seducente. La<br />
morte che si intreccia con il desiderio di vivere al massimo, il successo che porta alla<br />
distruzione e i drammi di chi non ha goduto la fama se non dopo la morte. Perché tutto<br />
questo è rock'n'roll. Perché tutto questo è Rockriminal"<br />
(Barbara Baraldi, "Knife", giugno-luglio-agosto 2011)