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I media – Gruppo LE IMPRONTE - Chiesa di Bologna

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PARROCCHIA DI SAN GIOVANNI BATTISTA<br />

CASA<strong>LE</strong>CCHIO DI RENO<br />

Per ulteriori informazioni: Stefano Tirtei<br />

Mailto:tirto@inwind.it<br />

I OTTOBRE 2006 <strong>–</strong> CONGRESSO DIOCESANO DEI CATECHISTI<br />

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PARROCCHIA DI SAN GIOVANNI BATTISTA<br />

CASA<strong>LE</strong>CCHIO DI RENO<br />

I OTTOBRE 2006 <strong>–</strong> CONGRESSO DIOCESANO DEI CATECHISTI<br />

I <strong>me<strong>di</strong>a</strong> <strong>–</strong> <strong>Gruppo</strong> <strong>LE</strong> <strong>IMPRONTE</strong><br />

Sussi<strong>di</strong>o utilizzato: “Chiamati <strong>–</strong> il cammino <strong>di</strong> fede dei preadolescenti <strong>–</strong> primo itinerario” <strong>di</strong><br />

Diviso in tre nuclei: 1- vivere è crescere;<br />

Pozzato, Fasani, Menegatti; ed. Dehoniane <strong>Bologna</strong><br />

2- in cammino per incontrare Gesù;<br />

3- al seguito <strong>di</strong> Cristo insieme alla Comunità.<br />

Noi educatori abbiamo seguito il sussi<strong>di</strong>o per quanto riguarda le tematiche generali, ma, trovandolo<br />

<strong>di</strong>fficile da realizzare, l’abbiamo rielaborato e integrato con materiale <strong>di</strong> anni precedenti, poiché<br />

avevano riscontrato anche loro che il sussi<strong>di</strong>o fosse in alcune parti non adatto ai nostri ragazzi. Ne è<br />

nato un lavoro ben calibrato alle loro e nostre esigenze e più leggero per loro da seguire.<br />

Materiale : cartelloni per focalizzare concetti chiave, materiale visivo, giochi.<br />

PROGRAMMA delle ATTIVITA’<br />

- “Festa del Ciao”: pomeriggio organizzato da ragazzi <strong>di</strong> 2^ e 3^ Me<strong>di</strong>a per accoglierci e per<br />

introdurci in maniera festosa nel nuovo clima delle Me<strong>di</strong>e.<br />

- Introduzione all’anno che ci attende con proiezione <strong>di</strong> un video girato da noi educatori: intervista a<br />

tre (chi siamo, cosa facciamo, cosa pensiamo..) affinché i ragazzi, che ci hanno sempre visti solo<br />

come aiuto- catechisti, ci percepiscano più vicini a loro.<br />

- Presentazione <strong>di</strong> ogni ragazzo: interessi, passioni, desideri…<br />

- I nucleo:<br />

• introduzione:la vita e la storia del mondo, l’uomo e la vita (SEGNO: piantina curata e<br />

cresciuta dai ragazzi per tutto l’anno)<br />

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I OTTOBRE 2006 <strong>–</strong> CONGRESSO DIOCESANO DEI CATECHISTI<br />

• cosa significa crescere? Chiacchierata sui cambiamenti che li hanno riguardati nel passaggio<br />

scuola elementare- me<strong>di</strong>e: attese, sogni, speranze, nuove sfide e responsabilità…anche dal<br />

nuovo anno parrocchiale;<br />

• cosa significa fare delle SCELTE? Siamo PROTAGONISTI della nostra vita?<br />

• cosa dà senso alla vita? I nostri “idoli”: sport, bellezza, successo…<br />

• perché da sempre l’uomo ricerca un “<strong>di</strong>o”? (SEGNO: Salmo 63 analizzato dai ragazzi)<br />

• come ci immaginiamo Dio? Dio assente, Dio nemico, Dio sicurezza, Dio amico<br />

• il nostro Dio ci viene incontro (Dt 26,5-10; Dt 30, 19-20; Os 11, 1-4)<br />

“Due giorni <strong>di</strong> Avvento”: piccolo ritiro in vista del Natale organizzato con 2^ <strong>me<strong>di</strong>a</strong><br />

- II nucleo:<br />

Tema: Annunciazione e Venuta del Signore - Come viviamo l’attesa?<br />

qual’è la meta della nostra vita? Varie mete…<br />

Dio, nostra meta.<br />

Come arrivarci? Cristo ci insegna la strada per il Padre<br />

Vogliamo conoscere Gesù (SEGNO:celebrazione comunitaria, in cui ciascuno accetta<br />

personalmente <strong>di</strong> seguire Gesù per conoscerlo)<br />

SPETTACOLO MUSICA<strong>LE</strong> “La locanda <strong>di</strong> Emmaus” (<strong>di</strong> Fabio Baggio, ed. Paoline)<br />

interamente riadattato per ragazzi <strong>di</strong> I <strong>me<strong>di</strong>a</strong> e messo in scena da loro il giorno delle Palme.<br />

TRAMA: La vita e la figura <strong>di</strong> Cristo vengono rievocate attraverso la conversazione tra vari<br />

personaggi, che si incontrano in una locanda il giorno della Parasceve. Tante sono le supposizioni:<br />

Gesù era un impostore? Un ingenuo, che non ha saputo salvarsi? O davvero il Messia? Nel finale vi<br />

è l’annuncio della risurrezione da parte dei <strong>di</strong>scepoli <strong>di</strong> Emmaus.<br />

Chi è realmente Gesù? Analisi della sua figura e delle sue azioni alla luce della Recita<br />

La fede nasce da Gesù che muore<br />

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-III nucleo:<br />

chi è il Cristiano? Cosa lo contrad<strong>di</strong>stingue?<br />

I OTTOBRE 2006 <strong>–</strong> CONGRESSO DIOCESANO DEI CATECHISTI<br />

la Comunità Cristiana cammina insieme verso il Padre (Gv 15, 1-17)<br />

Noi e la <strong>Chiesa</strong><br />

- Riepilogo del percorso fatto insieme : attraverso tutti i cartelloni che avevamo fatto abbiamo<br />

ripercorso il cammino compiuto durante l’anno, facendo spiegare a loro quello che avevamo scritto.<br />

- “Campo estivo”: organizzato con la II <strong>me<strong>di</strong>a</strong> e la Parrocchia <strong>di</strong> Anzola.<br />

Tema: “L’essenziale è invisibile agli occhi…” - storia del “Piccolo Principe” e del<br />

suo viaggio alla scoperta <strong>di</strong> se stesso e degli altri. (Sussi<strong>di</strong>o consigliato: “Io non ti<br />

capisco- il viaggio del cuore del Piccolo Principe” <strong>di</strong> Mauritius Wilde, ed.<br />

Messaggero Padova )<br />

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II <strong>me<strong>di</strong>a</strong> <strong>–</strong> <strong>Gruppo</strong> I CALICI<br />

Sussi<strong>di</strong>o utilizzato: “PROTAGONISTI” E<strong>di</strong>zioni Dehoniane <strong>Bologna</strong><br />

Breve introduzione al cammino <strong>di</strong> quest’anno con un SONDAGGIO:<br />

- Di cosa è fatto il mondo che ti circonda?<br />

In questo modo abbiamo scoperto una RAGNATELA <strong>di</strong> RELAZIONI (amicizia, amore, famiglia,<br />

gruppi sportivi, ricreativi e parrocchiali, ecc.). Prima <strong>di</strong> conoscere il mondo è necessario partire da<br />

noi stessi, imparando a conoscerci e a riconoscere i nostri talenti e i nostri <strong>di</strong>fetti. La scoperta della<br />

personalità ci mette nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> intrecciare relazioni col prossimo e in particolare abbiamo<br />

visto come l’amicizia ci forma e ci rende liberi se è VERA. Ma come fare a riconoscerla? Solo un<br />

amico vero aiuta a <strong>di</strong>ventare protagonista, stimola ed incoraggia, ascolta e consiglia, è fiducioso e<br />

accoglie. In Gesù possiamo trovare tutte quelle caratteristiche dell’amico sincero anche se a volte<br />

facciamo fatica a riconoscerlo e lo sentiamo lontano dalla nostra vita e dalle <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> tutti i<br />

giorni.<br />

Abbiamo realizzato un CARTELLONE: “L’amico è” con l’aiuto del cap. 6 versetti 5-17 del libro del<br />

Siracide. Al suo tempo, Gesù ha aiutato le persone che hanno attraversato il suo cammino a dare il<br />

massimo e li ha spronati a tirare fuori il meglio <strong>di</strong> loro stessi, così abbiamo visto come i <strong>di</strong>scepoli<br />

sono stati chiamati ad essere testimoni e protagonisti della storia della salvezza, come hanno reagito<br />

e le conseguenze nella loro vita.<br />

Tutta la vita <strong>di</strong> Gesù è una continua offerta, un INVITO, un INCONTRO. Tuttavia la sua è una<br />

proposta LIBERA; è Lui che ci sceglie e siamo noi che dobbiamo ogni volta scegliere chi o cosa<br />

seguire. Abbiamo letto la parabola <strong>di</strong> Luca 14,16-24 per capire le caratteristiche <strong>di</strong> questo invito: è<br />

gratis, inaspettato, ripetuto, attraverso messaggeri,… ma non è una costrizione. Abbiamo preparato<br />

un SONDAGGIO: - Quali sono le <strong>di</strong>fferenze che noti tra la vita quoti<strong>di</strong>ana (fatta <strong>di</strong> scuola, famiglia,<br />

sport, gruppi…) e il gruppo del sabato? Anche qui riscontriamo come nella vita quoti<strong>di</strong>ana<br />

abbiamo una serie <strong>di</strong> obblighi e regole da rispettare, competizioni, traguar<strong>di</strong> da raggiungere, mentre<br />

“il gruppo” è una scelta personale, si cerca <strong>di</strong> metter al servizio degli altri i propri doni e si<br />

con<strong>di</strong>vide, c’è una comunità che prega e cammina insieme.<br />

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I OTTOBRE 2006 <strong>–</strong> CONGRESSO DIOCESANO DEI CATECHISTI<br />

- Come facciamo ad entrare in CONFIDENZA con qualcuno? Quali sono gli atteggiamenti<br />

dell’amicizia?<br />

I modelli sono cambiati, dai genitori/adulti agli amici, ai gruppi, alla scuola, allo sport, agli idoli che<br />

ci vengono proposti dalla tv. Accanto a questi modelli abbiamo però i nostri sogni, i nostri desideri,<br />

sentimenti e gusti, che non sempre vanno d’accordo con il mondo che ci circonda. Da una parte<br />

scopriamo noi stessi e i nostri pensieri, dall’altra ve<strong>di</strong>amo tante persone <strong>di</strong>verse che cercano <strong>di</strong><br />

imporre la loro posizione, la loro ragione, la loro verità. Tutto vuole prendere il primo posto. In<br />

questo modo facciamo confusione e cerchiamo sempre più punti <strong>di</strong> riferimento in grado <strong>di</strong> non<br />

giu<strong>di</strong>carci, ma <strong>di</strong> starci vicino e ascoltarci. Cerchiamo l’amico, persona con cui poterci confidare e<br />

<strong>di</strong> cui poterci fidare. Ecco che Gesù si propone come unico modello <strong>di</strong> vita che ci rende felici e<br />

liberi allo stesso tempo. Come facciamo a riconoscerlo?<br />

- con le esperienze <strong>di</strong> altre persone che hanno vissuto con lui e hanno scoperto la propria strada<br />

seguendo il suo esempio,<br />

- entrando in confidenza con Lui ascoltando la Sua parola e accogliendolo nel nostro cuore.<br />

Letture: “Il giovane ricco”, “Marta e Maria” per vedere i <strong>di</strong>versi atteggiamenti <strong>di</strong> risposta alla<br />

chiamata e <strong>di</strong> accoglienza.<br />

Il segreto per raggiungere la vetta?!<br />

Tutto oggi è incentrato sull’auto-realizzazione, sul consumo <strong>di</strong> prodotti, sull’autoaffermazione; tutti<br />

vogliono emergere. La logica del mondo è quella dell’in<strong>di</strong>vidualismo, dell’“IO AL CENTRO DI<br />

TUTTO”, oppure del “tutto ruota intorno a me”, tutto può essere acquistato e può <strong>di</strong>ventare merce<br />

<strong>di</strong> scambio. Questa mentalità è in contrasto con la logica del Vangelo, che al contrario ci propone<br />

un modello <strong>di</strong> DONO <strong>di</strong> se stessi, proprio come ha fatto Gesù per tutti noi. Per farci entrare in<br />

comunione col Padre e coi fratelli, Lui per primo ci ha mostrato il cammino.<br />

- Oggi come facciamo noi ad entrare in comunione col Padre? Attraverso la COMUNITA’<br />

CRISTIANA, la nostra realtà parrocchiale che ci aiuta a vivere insieme momenti <strong>di</strong> preghiera, ritiro,<br />

con<strong>di</strong>visione, gioco, incontro con amici, coetanei, adulti, ma soprattutto con Gesù. Cos’è allora<br />

questa comunità? E’ innanzitutto un luogo <strong>di</strong> cammino formato da persone che vogliono costruire<br />

una vita secondo gli insegnamenti <strong>di</strong> Gesù, e che si fidano <strong>di</strong> Lui. Un cammino personale e <strong>di</strong><br />

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gruppo, che ci introduce nella vita fraterna e ci aiuta a scoprire l’amicizia con la A maiuscola,<br />

quella che ti allarga la mente e ti tira fuori il massimo, ti aiuta a “guardare in grande” e a vincere le<br />

paure e le incertezze, insomma a dare tutto.<br />

Per capire se siamo entrati nella logica <strong>di</strong> Gesù, quella del dono <strong>di</strong> sé, abbiamo letto il brano del<br />

Vangelo <strong>di</strong> Luca 10-29-37, che ci introduce nel <strong>di</strong>scorso della salvezza: “Fa’ questo e vivrai”. Gesù<br />

ci chiede <strong>di</strong> compiere scelte, iniziando adesso, dalla nostra vita quoti<strong>di</strong>ana, vivendo concretamente<br />

la misericor<strong>di</strong>a fraterna e mettendo in pratica il comandamento dell’amore verso il prossimo. Con la<br />

parabola del buon samaritano compren<strong>di</strong>amo i due <strong>di</strong>versi atteggiamenti; alcune persone sono solo<br />

“comparse” (come il levita), altri (come il samaritano) sono protagonisti perché riconoscono il<br />

prossimo in ognuno, agiscono con misericor<strong>di</strong>a e sanno con<strong>di</strong>videre senza paura i loro talenti.<br />

- Quali sono le caratteristiche del protagonista? Di cosa ha bisogno?<br />

* il suo “pubblico” (i nostri amici, la famiglia, il gruppo, le persone che ci incoraggiano, ci<br />

stimolano, ci correggono, ci consolano…)<br />

* il regista, l’allenatore o l’architetto (Gesù, che ci guida e ci allena)<br />

* un luogo, dove impara e si “allena” (la <strong>Chiesa</strong>, comunità <strong>di</strong> protagonisti)<br />

- Come si fa, quin<strong>di</strong> ad essere protagonisti della propria vita secondo lo stile <strong>di</strong> Gesù?<br />

* sperimentando l’amore <strong>di</strong> Dio per noi attraverso le esperienze con la propria comunità<br />

(messa, gruppo, ritiri, campi, momenti <strong>di</strong> gioco…)<br />

* mettendo a frutto i nostri doni per gli altri<br />

* accogliendo l’aiuto <strong>di</strong> tutti per incontrare Gesù e realizzare il suo progetto su <strong>di</strong> noi.<br />

E’ proprio nelle prime comunità cristiane che troviamo un esempio <strong>di</strong> come si viveva secondo gli<br />

insegnamenti <strong>di</strong> Gesù dopo la sua morte e resurrezione (Atti 2,42-48): nelle comunità <strong>di</strong> Gesù<br />

nessuno deve stare in panchina, a ciascuno è affidato il proprio compito, il proprio posto secondo le<br />

caratteristiche <strong>di</strong> ciascuno. Lo Spirito è l’”attore” che riserva a ciascuno un modo particolare <strong>di</strong><br />

essere protagonista, una VOCAZIONE unica ed irripetibile (Atti 2,1-6).<br />

- Come agisce lo SPIRITO SANTO? Da quando abbiamo ricevuto il Battesimo alla Cresima, ogni<br />

volta che rispon<strong>di</strong>amo “sì” a Gesù. Lo Spirito è novità, unisce, converte, chiama, invia, rinnova.<br />

Infine, abbiamo visto alcuni esempi <strong>di</strong> “chiamati dallo Spirito”: Maria (“Eccomi sono la serva del<br />

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Signore”) che risponde senza timore e con coraggio al Signore; gli Apostoli (Lc. 5,1-1), Saulo<br />

(<strong>di</strong>venta <strong>di</strong>scepolo del Signore Atti 9,1-25), Pietro e Levi (Lc. 5,27-28).<br />

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III <strong>me<strong>di</strong>a</strong> <strong>–</strong> <strong>Gruppo</strong> PIETREVIVE<br />

Quest’anno abbiamo concluso un percorso durato 3 anni, utilizzando i sussi<strong>di</strong> “il cammino <strong>di</strong> fede<br />

del preadolescente” ,e<strong>di</strong>zione Dehoniane, abbiamo affrontato tematiche riguardanti l’iniziazione<br />

cristiana dei giovani.<br />

I tre sussi<strong>di</strong> sono <strong>di</strong>visi in: “CHIAMATI” , “PROTAGONISTI” e “TESTIMONI “.<br />

In questo fondamentale periodo <strong>di</strong> crescita, abbiamo camminato insieme ai nostri giovani volendo<br />

trasmettere loro l’importanza <strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong> vita felice che Dio ha su OGNUNO <strong>di</strong> noi e al quale<br />

siamo chiamati. Accogliendo con Fede e rispondendo SI a questa chiamata, ci siamo resi conto che<br />

ora dobbiamo essere protagonisti della nostra vita, dei nostri doni, e delle nostre scelte ogni giorno,<br />

in ogni momento e luogo, con i nostri fratelli, nella comunità.<br />

In quest’ anno ci siamo maggiormente soffermati attorno all’identità cristiana <strong>di</strong> ognuno <strong>di</strong> noi, che<br />

dobbiamo assumere in prima persona per <strong>di</strong>venire veri testimoni.<br />

Con i ragazzi infatti abbiamo inizialmente affrontato la conoscenza <strong>di</strong> loro stessi e la bellezza della<br />

<strong>di</strong>versità con e degli altri. Per prima cosa li abbiamo spronati a notare le <strong>di</strong>fferenze tra gli uomini e<br />

le donne: su un cartellone si è raccolto, e in seguito <strong>di</strong>scusso insieme, le affermazioni e il giu<strong>di</strong>zio<br />

che avevano i ragazzi sulle ragazze e viceversa. Il modo <strong>di</strong>fferente <strong>di</strong> comportarsi, <strong>di</strong> pensare, la<br />

<strong>di</strong>versa maturità ecc.. In seguito abbiamo visto come Dio ci ha pensati, (fatti simili a Lui, creati per<br />

amare..) e il perchè <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>fferenza tra uomo e donna (complementari..) e abbiamo lasciato che<br />

fossero i ragazzi, attraverso i passi della Genesi, a rispondere a queste domande.<br />

Questa prima parte è stata conclusa leggendo il Salmo 138 (139): Dio conosce l’uomo fino in<br />

fondo.<br />

In seguito abbiamo fatto vedere ai ragazzi come però tutti noi viviamo in un mondo che molto<br />

spesso segue modelli <strong>di</strong> vita <strong>di</strong>fferenti da quelli proposti da Cristo. Come esempio pratico per loro<br />

abbiamo ragionato sulla pubblicità e su quale messaggio <strong>di</strong> felicità trasmette. Contrapposto a questo<br />

si è letta la parabola del buon Samaritano, per mostrar loro qual è lo stile <strong>di</strong> Gesù. Che via<br />

scegliere??<br />

Questo è il secondo tema trattato: la scelta. Attraverso un simpatico gioco abbiamo aiutato i ragazzi<br />

a capire l’importanza delle loro scelte e la responsabilità <strong>di</strong> queste per loro e nel rapporto con gli<br />

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altri. Ogni nostra scelta costruisce la base del futuro <strong>di</strong> ciascuno. La Fede è una scelta<br />

importantissima per la propria vita. Il gioco consisteva in una simulazione <strong>di</strong> un’inondazione<br />

imminente dove i ragazzi dovevano scegliere da una lista quattro cose da portarsi e ,concluso<br />

questo, confrontarsi con gli altri per concordare insieme le uniche e ultime quattro cose.<br />

Poi abbiamo visto le scelte <strong>di</strong> Gesù:attraverso passi del Vangelo ci siamo resi conti <strong>di</strong> come Cristo<br />

faceva scelte contro corrente, stava dalla parte dei poveri, dei più deboli. Lui non condannava ma<br />

era pieno <strong>di</strong> misericor<strong>di</strong>a. Poi abbiamo portato le Parole del Vangelo ai giorni nostri riflettendo su<br />

come noi ci comportiamo verso gli altri, a scuola, nello sport, in famiglia..se perdoniamo o<br />

condanniamo e se anche noi abbiamo bisogno <strong>di</strong> perdono.<br />

Il nostro percorso si è concluso analizzando il tema dell’ amore:attraverso i testi <strong>di</strong> varie canzoni<br />

abbiamo scoperto che sono presenti varie proposte <strong>di</strong> amore (sensuale, romantico, dono della vita,<br />

proposta cristiana)..li abbiamo confrontati e visto i loro aspetti positivi e negativi, soffermandoci sul<br />

valore della proposta cristiana.<br />

Tutto questo lungo percorso è stato intervallato da feste come quella <strong>di</strong> inizio anno, dove si<br />

accolgono i nuovi amici <strong>di</strong> prima <strong>me<strong>di</strong>a</strong>, quella <strong>di</strong> carnevale, pizzate insieme ecc..<br />

Fondamentali poi sono stati i due ritiri, uno in un week-end <strong>di</strong> avvento dove in una casa in<br />

montagna abbiamo analizzato il motivo della salvezza dell’uomo, ovvero l’importanza della venuta<br />

<strong>di</strong> Gesù nel mondo. Il secondo invece in un week-end <strong>di</strong> quaresima dove ci siamo soffermati sulla<br />

<strong>di</strong>fferenza tra il pensiero egoistico del mondo e quello misericor<strong>di</strong>oso <strong>di</strong> Dio.<br />

Infine durante l’estate abbiamo fatto un campo <strong>di</strong> una settimana. Il tema è stato l’ incontro con<br />

Cristo tutti i giorni, nella vita quoti<strong>di</strong>ana, nel nostro prossimo, nell’Eucarestia.<br />

Queste esperienze sono momenti importanti in cui con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo con i ragazzi 24 ore su 24 la nostra<br />

esperienza <strong>di</strong> fede. Vengono vissute anche con altri gruppi e, come al campo, con altre<br />

parrocchie.Questo ci aiuta a confrontarci, a mettere in comune i nostri doni con gli altri, a sentirci<br />

una sola <strong>Chiesa</strong>, a far vedere ai ragazzi che non sono soli in questo cammino ma che altri come loro<br />

hanno fatto la stessa scelta. Imparano poi il servizio e la collaborazione, l’aprirsi all’altro e<br />

possiamo <strong>di</strong>re che le esperienze sono state tutte molto positive.<br />

Queste giornate sono intervallate da momenti <strong>di</strong> preghiera, incontro,veglie (molto positivo è stato<br />

un momento <strong>di</strong> adorazione che i ragazzi hanno vissuto intensamente),ma anche gioco e gite.<br />

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I OTTOBRE 2006 <strong>–</strong> CONGRESSO DIOCESANO DEI CATECHISTI<br />

I nostri incontri sono semplici. Si basano soprattutto su un <strong>di</strong>alogo con i ragazzi sui temi detti. Le<br />

riflessioni partono da una lettura <strong>di</strong> un passo <strong>di</strong> vangelo o iniziano con un gioco o da una visione <strong>di</strong><br />

un film. Proviamo prima a far uscire da loro quello che vedono tutti i giorni e come lo vivono, quali<br />

sono le loro <strong>di</strong>fficoltà o i loro dubbi e poi vedere come Cristo viveva, pensava, ci insegna, come lui<br />

è il modello della nostra vita. Oltre al <strong>di</strong>alogo utilizziamo cartelloni dove raccogliamo i pensieri dei<br />

ragazzi. Al campo abbiamo utilizzato anche videopresentazioni notando che colpiscono molto i<br />

giovani.<br />

Suggeriamo anche interventi <strong>di</strong> persone esterne che raccontano la loro esperienza <strong>di</strong> vocazione o la<br />

storia <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> un santo.(lavoro fatto l’anno scorso). Poichè i ragazzi vedono e comprendono che<br />

altri prima <strong>di</strong> loro hanno vissuto la stessa realtà e hanno fatto le stesse scelte e dove queste li hanno<br />

portati.<br />

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I OTTOBRE 2006 <strong>–</strong> CONGRESSO DIOCESANO DEI CATECHISTI<br />

I superiore <strong>–</strong> <strong>Gruppo</strong> I TRALCI<br />

II superiore <strong>–</strong> <strong>Gruppo</strong> I SANDALI<br />

In quest’ultimo anno e mezzo il nostro gruppo si è preparato alla Professione <strong>di</strong> Fede. Con i ragazzi<br />

abbiamo analizzato la figura <strong>di</strong> Simon Pietro basandoci sul sussi<strong>di</strong>o dell’Ufficio Catechistico<br />

Diocesano dal titolo “Per una fede vissuta. La relazione con me stesso ”. Scopo <strong>di</strong> questo percorso<br />

era vedere come Pietro fosse riuscito a costruire la propria personalità credente, affidandosi a Gesù<br />

Cristo. Tale itinerario prevedeva per iniziare la visione del film “Billy Elliot”, storia <strong>di</strong> un ragazzino<br />

dell’Inghilterra degli anni ’80 che si trova a dover scegliere tra il suo amore per la danza e la<br />

volontà paterna che vede nel ballo una cosa inutile e controproducente anche considerati i problemi<br />

finanziari della famiglia.. A questo film è seguita una <strong>di</strong>scussione che ha toccato i temi della<br />

famiglia, dell’adolescenza, del lavoro, dell’amicizia e dell’importanza del ruolo degli insegnanti,<br />

tematiche presenti nel film e che hanno comportato al protagonista una scelta. Dopo ciò ci siamo<br />

soffermati sulla figura <strong>di</strong> Pietro, <strong>di</strong>videndo questo percorso in sette tappe ( la chiamata <strong>di</strong> Pietro, I<br />

dubbi <strong>di</strong> Pietro, il pensare <strong>di</strong> Pietro,l’agire <strong>di</strong> Pietro, il rinnegamento <strong>di</strong> Pietro, Pietro e il Risorto e<br />

Pietro trasmette Gesù).<br />

Abbiamo cercato <strong>di</strong> sviluppare gli incontri partendo da un passo del Vangelo riguardante il rapporto<br />

<strong>di</strong> Pietro con Gesù e quin<strong>di</strong> chiedendo ai ragazzi come si sarebbero comportati loro se si fossero<br />

trovati nei panni dell’Apostolo. Dopo che i ragazzi avevano esposto il loro pensiero abbiamo<br />

provato ad analizzare il perché delle loro azioni ma soprattutto abbiamo cercato <strong>di</strong> capire che valore<br />

avesse nel loro agire la figura e la parola <strong>di</strong> Cristo. L’umanità della persona <strong>di</strong> Pietro, con i suoi<br />

dubbi e il suo affidarsi al Signore, ha fatto vedere ai ragazzi come i problemi e le domande relative<br />

alla fede che vivono quoti<strong>di</strong>anamente, non siano una loro esclusiva ma siano molto comuni, tanto<br />

che uno che conosceva fisicamente Gesù si poneva i loro stessi quesiti.<br />

Terminato questo percorso <strong>di</strong> preparazione alla Professione <strong>di</strong> Fede, abbiamo voluto affrontare temi<br />

che i ragazzi sentissero vicini come l’influenza della televisione nelle nostre vite. Abbiamo costruito<br />

uno pseudo - processo al “Grande Fratello” con alcuni ragazzi nella parte della <strong>di</strong>fesa ed altri<br />

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dell’accusa e noi educatori nel ruolo dei giu<strong>di</strong>ci. Dopo aver fatto esporre quelli che ritenevano i lati<br />

positivi e quelli negativi <strong>di</strong> questo programma, abbiamo messo in risalto come queste trasmissioni si<br />

basino sulla bruttezza e la pochezza che l’uomo riesce a esprimere e <strong>di</strong> come ai giorni nostri la<br />

televisione svilisca la persona per dare spettacolo.<br />

Infine abbiamo guardato un film <strong>di</strong> Woody Allen, “Zelig”, che narra la storia <strong>di</strong> un uomo che ha la<br />

capacità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare il proprio aspetto in base alle persone che ha <strong>di</strong> fronte (quin<strong>di</strong> se è in mezzo a<br />

dei rabbini si trasformava in un rabbino, o se in mezzo ai dei cinesi ne assumeva fedelmente i<br />

lineamenti e ne copiava gli usi, insomma un vero e proprio camaleonte!) per riuscire a farsi<br />

accettare dagli altri. Alla fine però grazie a una psicologa (che poi <strong>di</strong>venterà sua moglie), il<br />

protagonista scoprirà come possa sentirsi accettato e amato anche essendo se stesso. Con i ragazzi<br />

abbiamo così affrontato la questione <strong>di</strong> come molto spesso anche loro si adeguino alle persone e al<br />

luogo in cui si trovino, ponendosi in maniera <strong>di</strong>fferente quando sono a scuola, quando sono in<br />

parrocchia e quando sono con gli amici..<br />

Nella due giorni d’Avvento abbiamo affrontato <strong>di</strong>versi temi dalla ricerca della giustizia, al sogno e<br />

realizzazione <strong>di</strong> un amore vero e grande e all’amare senza misura tanto da donare la vita. Abbiamo<br />

utilizzato come guida il sussi<strong>di</strong>o dell’Azione Cattolica “Il grande amore esiste” che partiva<br />

dall’analisi <strong>di</strong> tre canzoni (“Don Chisciotte”, “Cirano” e “La Locomotiva” <strong>di</strong> Guccini) per<br />

sviluppare queste tematiche.<br />

Nella due giorni <strong>di</strong> Quaresima invece abbiamo visto la figura <strong>di</strong> Erode e partendo da questo<br />

personaggio considerare le <strong>di</strong>fficoltà che i ragazzi hanno ad incontrare e ad aprirsi al Signore,<br />

vedendo infine come la fede possa condurre a vette altissime.<br />

Abbiamo concluso la Quaresima ricostruendo il seder pasquale, con l’intento <strong>di</strong> rivivere tutta la<br />

ritualità e la sacralità dell’Ultima Cena.<br />

Al campo estivo abbiamo approfon<strong>di</strong>to il tema dell’amore, vedendo innanzitutto vari tipi d’amore<br />

(l’amore d’amicizia, l’amore famigliare e l’amore <strong>di</strong> coppia) e analizzando come vivono l’amore i<br />

nostri ragazzi, quali sono le <strong>di</strong>fficoltà che incontrano, cosa si aspettano dalle persone che amano,<br />

(che siano amici, parenti o fidanzati) e cosa sono <strong>di</strong>sposti a dare loro all’altro. Come linea guida<br />

abbiamo utilizzato un sussi<strong>di</strong>o scaricato dal sito Qumran.net dal titolo “…t’amo…non t’amo…”;<br />

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CASA<strong>LE</strong>CCHIO DI RENO<br />

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abbiamo inoltre sfruttato l’enciclica <strong>di</strong> Papa Benedetto XVI “Deus Caritas Est” e per rendere più<br />

accessibile la tematica ai ragazzi abbiamo guardato due film che affrontano il tema dell’amore, “Il<br />

mio miglior nemico” <strong>di</strong> C. Verdone e “Casomai” <strong>di</strong> D’Alatri.<br />

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• Quale percorso è stato svolto?<br />

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III superiore <strong>–</strong> <strong>Gruppo</strong> IL FICO<br />

Il percorso svolto dalla prima alla terza superiore è stato quello <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re il tema<br />

della fede con l’aiuto <strong>di</strong> due personaggi biblici: Pietro (in I° superiore), Abramo(in II°<br />

superiore). Il terzo anno abbiamo cercato <strong>di</strong> comprendere il significato del Simbolo<br />

Apostolico. Questo lavoro ha condotto alcuni dei ragazzi a rinnovare la propria professione<br />

<strong>di</strong> fede l’8 <strong>di</strong>cembre 2005.<br />

• Quali sussi<strong>di</strong> sono stati usati?<br />

il I° anno: “Per una fede vissuta <strong>–</strong> la relazione con me stesso” (Ufficio Catechistico<br />

Diocesano)<br />

Per Abramo abbiamo utilizzato delle fotocopie da un commentario biblico e la vicenda<br />

del patriarca seguendo la Genesi.<br />

Il III° anno : “Itinerario <strong>di</strong> catechesi per la professione <strong>di</strong> fede” (Ufficio Catechistico<br />

Diocesano)<br />

• Quale metodologia è stata utilizzata?<br />

Abbiamo <strong>di</strong>viso gli argomenti in tante unità <strong>di</strong> due-tre incontri. Utilizzando nel primo incontro<br />

un racconto o un film come apri bocca, nel secondo incontro si affrontava il tema scaturito<br />

dall’apri bocca e nel terzo, per similitu<strong>di</strong>ne o per contrapposizione, si arrivava a trattare il brano<br />

biblico.<br />

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• Attività formative al <strong>di</strong> là degli incontri settimanali?<br />

I film visti in questi anni allo scopo <strong>di</strong> apri bocca o riflessione:<br />

Billy Elliot<br />

Le Cronache <strong>di</strong> Narnia<br />

In più due o tre film ogni anno (Natale, fine anno).<br />

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Una volta al mese prestavamo servizio presso la casa <strong>di</strong> riposo delle Piccole Sorelle dei Poveri<br />

I campi estivi sono stati svolti tutte le estati con altre parrocchie (S. Lucia <strong>di</strong> Casalecchio e S.<br />

Pio X o il gruppo <strong>di</strong> I e II superiore ) i cui temi sono stati:<br />

“Identikit <strong>di</strong> Gesù Cristo”<br />

“Ti deci<strong>di</strong> a crescere?”<br />

“L’amore (nella coppia, nell’amicizia, nella consacrazione, nella famiglia)”<br />

• Esperienze positive e negative<br />

Avremmo due critiche da rivolgere al nostro operato :<br />

proporre a tutti i ragazzi la stessa attività <strong>di</strong> servizio, senza tenere presente la loro indole e<br />

facendogliela piovere dall’alto. Una volta al mese non ha avuto alcuna incidenza nella vita dei<br />

ragazzi, che non hanno assecondato l’iniziativa.<br />

Sul tema <strong>di</strong> Abramo non avevamo un sussi<strong>di</strong>o che spiegasse approfon<strong>di</strong>tamente la sua storia, per cui<br />

se qualcuno intende prendere spunto verifichi prima le proprie conoscenze e il materiale a<br />

<strong>di</strong>sposizione.<br />

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IV superiore <strong>–</strong> <strong>Gruppo</strong> I TA<strong>LE</strong>NTI<br />

V superiore <strong>–</strong> <strong>Gruppo</strong> I PICCOLI VASI<br />

PERCORSO POST-PROFESSIONE DI FEDE<br />

I ANNO<br />

Temi affrontati<br />

Abbiamo de<strong>di</strong>cato gran parte dell’anno al tema dell’affettività in senso lato (amicizia,<br />

fidanzamento, ecc.), considerando come ogni nostro rapporto con gli altri passi attraverso il corpo e<br />

non possa prescindere da esso. Partendo da questo ragionamento, siamo poi arrivati a parlare della<br />

sessualità e della genitalità.<br />

Metodologia seguita<br />

Anziché partire dalla norma morale in<strong>di</strong>cata dalla <strong>Chiesa</strong> cattolica, abbiamo deciso <strong>di</strong> partire dai<br />

ragionamenti più “umani” stimolando la <strong>di</strong>scussione fra i ragazzi e cercando <strong>di</strong> far sì che potessero<br />

esprimere le proprie opinioni e i propri sentimenti, <strong>di</strong>scutendone insieme e arrivando solo alla fine<br />

alla morale cattolica. L’intento era quello <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare come essa non sia una costrizione esterna a<br />

noi ma sia anzi pienamente umana.<br />

Al termine <strong>di</strong> questo percorso abbiamo avuto un incontro con una psicologa, che ha parlato della<br />

sessualità e della procreazione in senso generale, e le testimonianze <strong>di</strong> una coppia <strong>di</strong> giovani sposi e<br />

<strong>di</strong> due religiosi, per mostrare la gioia del dono totale <strong>di</strong> se stessi in anima e corpo.<br />

II ANNO<br />

Programma<br />

• Prima parte (ottobre-marzo): i Dieci Comandamenti<br />

• Seconda parte (aprile-maggio): i Sacramenti<br />

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Testi <strong>di</strong> riferimento per la prima parte:<br />

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• LASCONI TONINO, 10… per amore. Una lettura cristiana dei comandamenti. Per la<br />

Metodologia<br />

riflessione, il confronto, la catechesi. Milano: Paoline E<strong>di</strong>toriale Libri. 2001.<br />

Un incontro settimanale il mercoledì, comprensivo <strong>di</strong> Messa per i giovani (per chi riesce a venire),<br />

incontro e, a seguire, cena con i ragazzi degli altri gruppi.<br />

Per la prima parte del programma, abbiamo invitato i ragazzi a preparare a turno l’incontro e a<br />

esporlo agli amici. Ogni volta davamo al ragazzo che doveva preparare l’incontro la volta<br />

successiva le fotocopie dei testi <strong>di</strong> riferimento, rendendoci sempre <strong>di</strong>sponibili per un confronto e un<br />

aiuto.<br />

La seconda parte del programma è stata invece svolta <strong>di</strong>rettamente dal vice-parroco che, dopo<br />

un’introduzione generale sui Sacramenti, ha cominciato a spiegare i singoli Sacramenti<br />

(in<strong>di</strong>cativamente uno per ogni incontro); questa parte <strong>di</strong> programma non è stata completata per<br />

mancanza <strong>di</strong> tempo.<br />

Altre esperienze<br />

Abbiamo per la prima volta chiesto ai ragazzi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare essi stessi aiuto-catechisti dei bambini<br />

delle elementari. Alcuni dei ragazzi hanno risposto affermativamente alla nostra proposta.<br />

Negli anni passati ci siamo presi come impegno <strong>di</strong> gruppo <strong>di</strong> andare, circa una volta al mese, dalle<br />

Piccole Sorelle dei Poveri a fare un po’ <strong>di</strong> compagnia agli anziani ospiti della struttura e dare una<br />

mano durante i pasti.<br />

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Tema<br />

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<strong>Gruppo</strong> GIOVANI<br />

Nel corso del passato anno pastorale abbiamo me<strong>di</strong>tato e pregato con il libro dei Salmi guidati dal<br />

nostro cappellano don Stefano Maria Savoia.<br />

Dopo un incontro introduttivo abbiamo affrontato circa 10 salmi cercando <strong>di</strong> coglierne il profondo<br />

significato su 4 piani<br />

Salmi approfon<strong>di</strong>ti<br />

TESTUA<strong>LE</strong><br />

CRISTOLOGICO<br />

ECC<strong>LE</strong>SIOLOGICO<br />

PERSONA<strong>LE</strong><br />

Salmo 1, 2, 80, 4, 22, 50(49), 51(50),118(117), 139(138)<br />

Metodologia<br />

Abbiamo affrontato questi salmi negli incontri del venerdì sera. Per ogni salmo un partecipante<br />

l’incontro ha esposto quanto capito nella me<strong>di</strong>tazione del salmo con la possibilità <strong>di</strong> intervento<br />

anche da parte degli altri partecipanti. Infine don Stefano traeva le conclusioni e proponeva una<br />

ulteriore me<strong>di</strong>tazione sul salmo. Ogni salmo ha coperto all’incirca 2 incontri.<br />

La durata <strong>di</strong> ogni incontro era <strong>di</strong> circa 1 ora e mezzo circa.<br />

Altre attività<br />

Incontro sulla proclamazione della parola <strong>di</strong> Dio nella liturgia.<br />

Nel periodo quaresimale si è interrotta la serie degli incontri sui Salmi, per partecipare alle stazioni<br />

quaresimali della zona <strong>di</strong> Casalecchio.<br />

Sono stati visti insieme alcuni film e nel corso del prossimo vi è l’intento <strong>di</strong> sistematizzare questa<br />

attività accompagnandola con momenti <strong>di</strong> cineforum.<br />

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<strong>Gruppo</strong> ORATORIO DOMENICA<strong>LE</strong><br />

L’attività oratoriale è rivolta ai bambini delle elementari e ai ragazzi delle me<strong>di</strong>e che in alcune<br />

domeniche pomeriggio (<strong>di</strong> norma due al mese nei mesi compresi tra novembre ed aprile) si<br />

ritrovano in parrocchia con gli animatori per giochi, preghiera ed attività manuali.<br />

Nell’anno 2005/2006 gli animatori hanno scelto come tema la fiaba de “Il Mago <strong>di</strong> Oz” avvalendosi<br />

<strong>di</strong> un sussi<strong>di</strong>o.<br />

PRESENTAZIONE ED OBIETTIVI<br />

Il racconto de “Il Mago <strong>di</strong> Oz” si articola in otto episo<strong>di</strong>, ciascuno dei quali intende sottolineare e<br />

far scoprire un determinato aspetto formativo, messo in luce nella traccia <strong>di</strong> preghiera.<br />

Ogni protagonista della storia va in cerca <strong>di</strong> un aspetto della propria personalità che crede <strong>di</strong> non<br />

avere, ma che in realtà ha nascosto dentro <strong>di</strong> sé. L’incontro con il Mago permette <strong>di</strong> far venire alla<br />

luce ciò che è già parte del patrimonio <strong>di</strong> ciascuno, purché sia messo generosamente a <strong>di</strong>sposizione<br />

degli altri. In particolare, sono tre le perle preziose che dobbiamo riscoprire: il cervello, il cuore e il<br />

coraggio. Tre <strong>di</strong>mensioni fondamentali dell’uomo che nel cristiano sono arricchite dalla presenza <strong>di</strong><br />

Dio, che permette <strong>di</strong> scoprire e valorizzare i talenti <strong>di</strong> ognuno e rende consapevoli <strong>di</strong> possederli.<br />

Ma anche altri sono i valori emergenti dal racconto. Per esempio il gusto della strada, del<br />

camminare insieme in mezzo alle <strong>di</strong>fficoltà con entusiasmo rinnovato, seguendo la pista tracciata<br />

anche quando si fa meno chiara. E soprattutto il dare colore a un mondo immerso nel grigio, per<br />

trasformare un’esistenza opaca in una vita degna <strong>di</strong> essere vissuta, imparando a dare un valore<br />

positivo alle vicende impreviste che scuotono la vita tranquilla <strong>di</strong> ogni giorno.<br />

STRUTTURA DEL<strong>LE</strong> DOMENICHE DI ORATORIO<br />

L’oratorio ha luogo la domenica pomeriggio in parrocchia dalle 15.30 alle 18.30 circa e la giornata<br />

è così articolata:<br />

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• 15.30: Accoglienza<br />

• 15.45: Recita<br />

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Si intrattengono i bambini presenti con brevi giochi e bans in attesa dell’arrivo dei<br />

ritardatari…<br />

• 16.15: Preghiera<br />

• 16.40: Gioco<br />

• 17.30: Merenda<br />

Gli animatori mettono in scena la storia nel teatrino della parrocchia e i bambini<br />

fanno da spettatori.<br />

Gli animatori spiegano ai bambini le intenzioni <strong>di</strong> preghiera contenute nella storia<br />

cercando <strong>di</strong> avvicinarli all’incontro con Dio. Rispondono ad eventuali loro domande,<br />

valorizzano i contenuti meno chiari e mettono in evidenza quelli principali<br />

consegnando ai bambini una o più “parole chiave” del giorno.<br />

Viene proposto ai bambini un gioco possibilmente richiamando la parte <strong>di</strong> recita<br />

presentata nella giornata e cercando <strong>di</strong> porre l’attenzione su alcuni aspetti evidenziati<br />

nel momento <strong>di</strong> preghiera.<br />

• 17.45: Attività manuali<br />

Ad ogni animatore viene affidato un laboratorio e, in base alle proprie preferenze ed<br />

attitu<strong>di</strong>ni, i bambini scelgono quello a cui partecipare. Ogni attività si esaurisce in<br />

una o due domeniche in modo che i bambini possano seguire più laboratori nel corso<br />

dell’anno.<br />

Sono stati organizzati i seguenti laboratori:<br />

• Animali: con l’utilizzo <strong>di</strong> cartoncino e <strong>di</strong> rotoli <strong>di</strong> cartone (ricavati da carta<br />

igienica e scottex) i bambini hanno costruito animali quali il cane, la zebra, il<br />

gallo, il drago… e li hanno colorati con pennarelli e colori a tempera.<br />

• Mosaico: i bambini hanno “colorato” un <strong>di</strong>segno da loro scelto incollando<br />

minuscole palline <strong>di</strong> carta crespa <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi colori.<br />

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• 18.30: Conclusione<br />

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• Pittura su vetro: i bambini hanno ricalcato su vetro il <strong>di</strong>segno da loro scelto e<br />

lo hanno colorato con colori acrilici.<br />

• Pane e biscotti: impastando gli ingre<strong>di</strong>enti necessari i bambini hanno<br />

preparato panini e biscotti <strong>di</strong> varie forme e li hanno con<strong>di</strong>visi con i loro<br />

compagni e con gli animatori.<br />

Capita che, in occasione <strong>di</strong> particolari eventi in concomitanza con le domeniche <strong>di</strong> oratorio, si<br />

organizzino “giornate alternative” alle quali sono invitati anche tutti i bambini che frequentano il<br />

catechismo ed i loro genitori.<br />

In particolare la Festa dell’Epifania e la Festa <strong>di</strong> Carnevale sono state strutturate nel modo seguente:<br />

• Festa dell’Epifania: è stata conservata la recita ma sono state tralasciate le attività manuali<br />

per concedere uno spazio maggiore al gioco e permettere l’arrivo della Befana, la quale si è<br />

intrattenuta un po’ <strong>di</strong> tempo con i bambini e ha portato loro dolcetti e carbone.<br />

• Festa <strong>di</strong> Carnevale: si sono tralasciate sia la recita che le attività manuali per de<strong>di</strong>care<br />

l’intera giornata ai giochi, alcuni dei quali sono stati proposti al ritmo <strong>di</strong> musica. Tutti i<br />

bambini hanno indossato il loro costume <strong>di</strong> Carnevale e gli animatori si sono presentati<br />

travestiti da animali (elefante, puzzola, cane, maiale, pulcino, coccinella e topo).<br />

CONCLUSIONI<br />

Si può certamente affermare che l’esperienza sia stata positiva e che il sussi<strong>di</strong>o adottato si sia<br />

rivelato molto utile e pratico, pur necessitando <strong>di</strong> ovvi adattamenti per quanto riguarda la parte<br />

recitata e i giochi. I bambini hanno <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> apprezzare le recite e la drammatizzazione della<br />

narrazione ha permesso un maggiore coinvolgimento e una migliore attenzione. L’oratorio è stato<br />

frequentato dai soli bambini delle scuole elementari <strong>di</strong> età compresa tra i sei e i nove anni per cui si<br />

è cercato <strong>di</strong> affrontare il momento <strong>di</strong> preghiera con estrema semplicità. E’ stato trattato più volte il<br />

tema dei talenti ed è stato spiegato ai bambini che cervello, cuore e coraggio sono doti che ognuno<br />

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ha per dono <strong>di</strong> Dio e per la sua stessa natura umana. I talenti sono utili per avere stima <strong>di</strong> sé e per<br />

non sottovalutarsi, ma non devono essere usati per esaltarsi. Inoltre, è stato loro spiegato che Dio ci<br />

ha resi preziosi per poter essere utili agli altri e ci si è soffermati sulla gioia che si può provare nel<br />

spendere la propria vita per il prossimo. Infatti, come succede ai personaggi della storia, anche i<br />

bambini vivono realmente un cammino che consta <strong>di</strong> avversità e <strong>di</strong>fficoltà per le quali sono<br />

chiamati a tirar fuori tutte le loro risorse; in alcuni casi però gli ostacoli sono insuperabili dal<br />

singolo, per cui è necessario l’aiuto <strong>di</strong> un amico <strong>di</strong>sposto a con<strong>di</strong>videre i propri talenti.<br />

Il momento <strong>di</strong> gioco è stato vissuto con intensità ed essendo perlopiù “a tema” con quanto esposto<br />

nella recita e nella preghiera ha consentito ai bambini <strong>di</strong> rafforzare quanto appreso nella giornata e<br />

<strong>di</strong> ricordare meglio le “parole chiave” da conservare.<br />

Anche i laboratori proposti sono stati gra<strong>di</strong>ti e hanno permesso ai bambini <strong>di</strong> affinare i rispettivi<br />

talenti creativi.<br />

Nella giornata conclusiva <strong>di</strong> oratorio, a ricordo del cammino intrapreso, è stata regalata ad ogni<br />

bambino una piccola pianta cosicché, durante l’estate, ciascuno <strong>di</strong> loro potesse “coltivare” i propri<br />

talenti.<br />

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