scarica la tua copia - Lions Palermo dei Vespri
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<strong>Palermo</strong><br />
Nell’aprile dl 1787 Johann Wolfang Goethe,<br />
dopo avere visitato gran parte di<br />
Italia, giunse in Sicilia e vi rimase per<br />
un mese e mezzo. Era, per esattezza, il<br />
2 aprile, un lunedì luminoso solo come può accadere<br />
nell’iso<strong>la</strong>. Alle tre del pomeriggio, <strong>la</strong> nave<br />
entrò nel porto e il poeta rimase stupito ad osservare<br />
<strong>la</strong> bellezza del<strong>la</strong> città, volta a nord, ai piedi di<br />
alte montagne. A destra, in piena luce, il Monte<br />
Pellegrino con le sue forme eleganti, a sinistra una<br />
lunga estensione di coste, con baie, lingue di terra<br />
e promontori.<br />
Indugiò a lungo sul ponte del<strong>la</strong> nave nel<strong>la</strong> convinzione<br />
che mai avrebbe potuto sperare “ un simile<br />
punto di vista e un sì felice momento”. In realtà<br />
<strong>Palermo</strong> vista da lontano era stupenda! Presto il<br />
poeta ne avrebbe avuto conferma.<br />
Qualche giorno dopo, mentre guardava con curiosità<br />
le mercanzie esposte in un negozio sul Cassaro,<br />
fu travolto da una polvere immensa sollevata<br />
da un improvviso colpo di vento.<br />
Guardò a terra con attenzione e si accorse che sul<br />
pavimento del<strong>la</strong> strada <strong>la</strong> spazzatura era stratificata<br />
tanto da formare un comodo tappeto per le<br />
numerose carrozze degli aristocratici.<br />
“ Per tutti i santi del paradiso, da dove viene tutta<br />
questa sporcizia? Non vi è un rimedio?” esc<strong>la</strong>mò il<br />
poeta osservando che a Napoli tutti i giorni gli<br />
asini portavano <strong>la</strong> spazzatura negli orti fuori città.<br />
“ Da noi le cose sono come sono” rispose il mercante,<br />
a cui si era rivolto, con una frase che sarebbe<br />
piaciuta tanto a Tomasi di Lampedusa.<br />
Goethe non contento del<strong>la</strong> risposta continuò a fare<br />
domande.<br />
Il mercante allora spiegò che i palermitani erano<br />
abi<strong>tua</strong>ti a gettare davanti al<strong>la</strong> porta di casa <strong>la</strong> spazzatura<br />
che, una volta marcita e seccata, ritornava<br />
al primo alito di vento, in forma di polvere, sul<strong>la</strong><br />
loro testa. Un ciclo biologico posto casa: produzione,<br />
distruzione, dissolvimento.<br />
Nessuno veniva a ritirare l’immondizia e quel<strong>la</strong><br />
era <strong>la</strong> si<strong>tua</strong>zione.<br />
Goethe, sempre più allibito, incalzò: “ Ma le condizioni<br />
igieniche…? Ma le forze dell’ordine? Ma<br />
come è possibile?”<br />
La Spazzatura<br />
di Leda Melluso<br />
26<br />
“ Caro signore- rispose il mercante - il popolo sa<br />
bene che coloro che dovrebbero occuparsi del<strong>la</strong><br />
nettezza urbana non lo fanno e non lo fanno per<br />
una ragione semplicissima.”<br />
“ Quale?”<br />
“ Togliendo quello strato di sporcizia, si vedrebbe<br />
in quale pessimo stato è ridotto il <strong>la</strong>strico e ciò svelerebbe<br />
<strong>la</strong> disonestà <strong>dei</strong> funzionari pubblici addetti<br />
al<strong>la</strong> riparazione delle strade. “<br />
Quali speranze aveva il palermitano di fine settecento<br />
di vedere <strong>la</strong> città pulita? Il cielo! La salvezza<br />
a <strong>Palermo</strong> può venire solo dal cielo! E il miracolo<br />
vi fu, il 15 aprile, giorno in cui una grande processione<br />
doveva percorrere <strong>la</strong> città e il viceré doveva<br />
portare in giro il Santissimo Sacramento.<br />
Poteva mai Dio consentire che il Sacramento fosse<br />
avvolto nel<strong>la</strong> spazzatura? No, era il caso di intervenire.<br />
E subito.<br />
Un diluvio si abbattè sul<strong>la</strong> città, trascinando parte<br />
<strong>dei</strong> detriti verso il mare . I palermitani raccolsero<br />
il resto accumu<strong>la</strong>tosi ai bordi delle strade per consentire<br />
a viceré e nobili, con lunghe vesti e eleganti<br />
calzari, di sfi<strong>la</strong>re in processione. Soddisfatti e<br />
fieri dell’ottima gestione del<strong>la</strong> cosa pubblica!<br />
La nostra munnizza davanti casa ha una storia antica,<br />
fatta di silenzi, di corruzione, di connivenze.<br />
Ancora una volta dobbiamo attendere un intervento<br />
dal cielo?