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Storia<br />
Per il Centocinquantesimo Anniversario dell’Unità d’Italia di Gabriel<strong>la</strong> Maggio<br />
G. Cesare Abba così scrive in “Da Quarto al Volturno”:<br />
“7 maggio. Fu fatto fare silenzio. Da poppa a<br />
prora tacemmo tutti, e <strong>la</strong> voce potente d'uno<br />
che leggeva un foglio suonò alta come una<br />
tromba. L'ordine del giorno ci ribattezza<br />
Cacciatori delle Alpi, con certe espressioni che<br />
vanno dritte al cuore. Non ambizioni, non cupidigie;<br />
<strong>la</strong> grande patria sovra ogni cosa, spirito di sagrificio<br />
e buona volontà……9 maggio…Il Piemonte<br />
ci precede di molte miglia. Quel<strong>la</strong> nave corre superba,<br />
come avesse coscienza del<strong>la</strong> fortuna e dell'uomo<br />
che porta. Si vede come un punto nero<br />
<strong>la</strong>ggiù; anzi non è più che il suo fumo, <strong>la</strong>sciato addietro<br />
come <strong>la</strong> coda d'una cometa. Se si abbattesse<br />
nel<strong>la</strong> crociera napoletana! Ormai siamo nelle acque<br />
del nemico. Gli ordini sono più severi. Alcuni hanno<br />
indossato camicie rosse. Bixio grida, li chiama mussulmani,<br />
vuole che stiano rannicchiati. Nessuna ve<strong>la</strong><br />
sull'orizzonte. Sempre noi soli, fin dove <strong>la</strong> vista può<br />
giungere.<br />
La Camicia Rossa<br />
Lo storico D. Mack Smith<br />
(Garibaldi, tr. it. Mondadori,<br />
Mi<strong>la</strong>no, 1993, p. 28.) riferisce<br />
che Garibaldi adottò per<br />
<strong>la</strong> prima volta <strong>la</strong> camicia<br />
rossa nel 1843 a Montevideo<br />
non solo per spirito rivoluzionario,<br />
ma per motivi utilitaristici,<br />
infatti era venuto<br />
in possesso di tessuto di colore<br />
rosso destinato ai macel<strong>la</strong>i di Buenos Aires.<br />
Il numero straordinario del “ GIORNALE DI SI-<br />
CILIA”, pubblicato il 27 maggio 1892 per rievocare<br />
l’impresa di Garibaldi, pubblica una poesia anonima,<br />
che spiega in termini romantici e patriottici<br />
l’origine del<strong>la</strong> camicia garibaldina.<br />
42<br />
“L’Origine del<strong>la</strong> camicia rossa”<br />
I<br />
Garibaldi diceva ai suoi guerrieri:<br />
-Figli con me si mangia e dorme poco.<br />
Chi a casa nostra non vuol più stranieri,<br />
Non deve mai trovar posa né loco,<br />
E per valli e per monti, i mesi interi,<br />
Sempre al sole, al<strong>la</strong> neve, all’acqua, al foco.<br />
Con me chi vuol portare veste d’onore,<br />
Se <strong>la</strong> deve acquistar col suo valore.<br />
Una camicia bianca avete indosso,<br />
Col vostro sangue tingete<strong>la</strong> di rosso.-<br />
II<br />
S’è perduta nel mare <strong>la</strong> conchiglia<br />
Che tingeva <strong>la</strong> porpora ai tiranni.<br />
S’è perduta, e mai più non si ripiglia,<br />
Ma <strong>la</strong> Santa Camicia ognor vermiglia<br />
Sarà veduta, e passeran mill’anni…<br />
Finchè di patria durerà l’amore,<br />
Si troverà per tinger<strong>la</strong> il colore:<br />
Finchè di patria durerà l’affetto.<br />
Per tinger<strong>la</strong> c’è sangue in ogni petto!<br />
Il poeta rive<strong>la</strong> dimestichezza con <strong>la</strong> lingua letteraria<br />
italiana che si è stratificata ed affermata come lingua<br />
del<strong>la</strong> comunicazione colta già da tempo, sin dal XIV<br />
secolo. L’Italia, infatti, ha avuto l’unità culturale<br />
molto prima di quel<strong>la</strong> politica. Prima che in un capo<br />
politico si è riconosciuta in Petrarca, negli scrittori del<br />
Rinascimento, nell’accademia dell’Arcadia, successivamente<br />
in Dante, novello Omero, dice G.B. Vico.<br />
Forse oggi appaiono ingenue le rime baciate e alternate.<br />
Forse può apparire retorico il “sangue in ogni<br />
petto” o “una camicia bianca avete indosso…..tingete<strong>la</strong><br />
di rosso”. Ma sembrano sinceri lo s<strong>la</strong>ncio verso <strong>la</strong><br />
libertà e l’amore per <strong>la</strong> Patria. Ci conforta tanta semplicità.<br />
Oggi siamo più realisti, sappiamo bene che non<br />
c’è un periodo storico che non abbia “maneggi” e crudeltà,<br />
corruzione e delinquenza. Bisogna diffidare<br />
delle parole, bisogna guardare i fatti. Allora guardiamo<br />
con occhio sereno e severo questa nostra storia unitaria.<br />
Cerchiamo di capire meglio il nostro passato<br />
anche attraverso “L’origine del<strong>la</strong> camicia rossa”.