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Accesso vietato - Ordine dei Giornalisti dell' Emilia-Romagna

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G vARIE<br />

un appello al governo Monti perché<br />

non faccia morire le tante testate<br />

attive sul territorio e che rischiano<br />

la chiusura a causa <strong>dei</strong> tagli<br />

all’editoria e un forte richiamo alla categoria<br />

<strong>dei</strong> giornalisti per una informazione<br />

non urlata, né tifosa, che deforma e<br />

non rettifica e calpesta la dignità delle<br />

persone. Mai come quest’anno, la festa<br />

di San Francesco di Sales, patrono <strong>dei</strong><br />

giornalisti, è stata anche l’occasione per<br />

una riflessione sui destini della professione,<br />

sulle testate chiuse o a rischio di<br />

chiusura, sul precariato ma anche sul significato<br />

che assume oggi il giornalismo<br />

nella società. Circa 600 i giornalisti che<br />

hanno partecipato alle varie iniziative<br />

che si sono svolte nella maggior parte<br />

delle Diocesi emiliano-romagnole. Soffermandosi<br />

sul tema della Giornata<br />

mondiale per le comunicazioni sociali,<br />

monsignor Domenico Pompili, direttore<br />

dell’ufficio comunicazioni sociali e sottosegretario<br />

della Cei, intervenendo a<br />

L’italia che non si arrende<br />

alla “peggiocrazia”<br />

cIRcA 600 GIORNALISTI hANNO pARTEcIpATO ALLE INIzIATIvE REGIONALI<br />

pER LA fESTA DEL pATRONO SAN fRANcEScO DI SALES. fRA I TEmI LA cRISI<br />

DELL’EDITORIA, LA SfIDA DEL wEb, IL RISpETTO DELLA pERSONA<br />

Bologna ha invitato a superare il bipolarismo<br />

fra silenzio e parola, fra lentezza e<br />

velocità: «La lentezza evoca il pensiero,<br />

ma ancora più l’ascolto della realtà.<br />

Questa lentezza, che evoca a prima vista<br />

passività, è il nervo scoperto della nostra<br />

cultura e del nostro atteggiamento». Fra<br />

i numerosi interventi, don Egidio Brigliadori,<br />

direttore dell’ufficio comunicazioni<br />

di Rimini ha ricordato il funerale di<br />

Marco Simoncelli e le “bufale” che hanno<br />

accompagnato l’evento: come il rombo<br />

delle moto che in realtà non c’è mai<br />

stato e che - secondo diversi giornali -<br />

avrebbe fatto sgorgare le lacrime a tutti.<br />

Monsignor Ernesto Vecchi, delegato<br />

della Conferenza Episcopale dell’<strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong><br />

per le Comunicazioni sociali,<br />

ha sottolineato l’esigenza di testimoniare<br />

la fede con i linguaggi del nostro<br />

tempo, mentre il presidente dell’Ucsi<br />

(Unione cattolica stampa italiana<br />

dell’<strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>) Antonio Farnè ha<br />

ricordato le diverse crisi editoriali che<br />

sono esplose in regione e ha auspicato<br />

soluzioni concrete e durature per i numerosi<br />

colleghi coinvolti.<br />

«Raccontiamo l’Italia che non si arrende<br />

alla peggiocrazia». Questo l’invito ai<br />

giornalisti del vicedirettore del Corriere<br />

della Sera Giangiacomo Schiavi, intervenuto<br />

a Piacenza che ha fatto anche<br />

autocritica: «Noi giornalisti un po’ ci<br />

siamo adagiati o abbiamo chiuso gli occhi.<br />

Raccontiamo troppe storie di vite<br />

sbagliate, siamo troppo indulgenti verso<br />

i poteri forti». È intervenuto anche il<br />

vescovo monsignor Giovanni Ambrosio<br />

e la vicepresidente dell’<strong>Ordine</strong> <strong>dei</strong> giornalisti<br />

Carla Chiappini. Infine le premiazioni<br />

per la 17ma edizione del concorso<br />

giornalistico intitolato a Giuseppe Berti<br />

per i bollettini e i siti internet delle parrocchie.<br />

Sui cambiamenti intervenuti nel giornalismo<br />

con l’avvento del web, nell’incontro<br />

di Reggio <strong>Emilia</strong>, si è soffermata<br />

la relazione di Marco Ostoni, caposervizio<br />

del Cittadino di Lodi e collaboratore<br />

di Aggiornamenti Sociali.<br />

Per Ostoni, internet ha rivoluzionato il<br />

mondo della comunicazione. Cambiano<br />

le modalità sia di confezionamento<br />

che di fruizione delle notizie. Anche le<br />

testate tradizionali legate al territorio<br />

sono chiamate a ripensarsi, in vista di<br />

una integrazione difficile ma non impossibile<br />

col web. Monsignor Adriano<br />

Caprioli, vescovo di Reggio <strong>Emilia</strong>-<br />

Guastalla ha concluso il ricco confronto<br />

fra i rappresentanti delle testate<br />

giornalistiche locali.<br />

A Carpi la festa del Patrono è stata l’occasione<br />

per esprimere i sentimenti di<br />

stima e gratitudine <strong>dei</strong> giornalisti al vescovo<br />

monsignor Elio Tinti, che ha lasciato<br />

la Diocesi. «A monsignor Tinti<br />

tutti abbiamo riconosciuto una spiccata<br />

sensibilità per i temi della comunicazione<br />

e una grande disponibilità con la<br />

stampa, confermata negli anni e per la<br />

quale lo ringraziamo». Questo ha sottolineato<br />

Roberto Righetti, presidente<br />

dell’Associazione stampa modenese che<br />

ha anche ricordato le numerose iniziative<br />

promosse in undici anni di guida<br />

della Diocesi. Monsignor Tinti, nei ringraziamenti,<br />

ha ricordato la vicenda del<br />

collega Giovanni Tizian, da settimane<br />

sotto scorta per aver denunciato infiltrazioni<br />

mafiose anche nella nostra Regione,<br />

nei suoi pezzi sulla Gazzetta di Modena.<br />

Vescovo di Ferrara ma anche giornalista<br />

(è iscritto all’<strong>Ordine</strong> dal 1988) monsignor<br />

Paolo Rabitti ha ricordato la forza<br />

comunicativa di San Francesco di Sales,<br />

raccomandando ai giornalisti le parole<br />

di San Paolo «Purificate la mente e il<br />

cuore» perché al centro dell’azione comunicativa<br />

ci sia sempre «la verità ed il<br />

rispetto della persona». Sono intervenuti,<br />

fra gli altri, il consigliere nazionale<br />

dell’<strong>Ordine</strong> Alberto Lazzarini e alcuni<br />

consiglieri dell’Associazione Stampa<br />

Ferrara, recentemente rinnovata.<br />

«Tenete conto della verità, fondamento<br />

della legge morale». Così monsignor<br />

Claudio Stagni, vescovo di Faenza-Modigliana<br />

si è rivolto ai giornalisti: «Il<br />

fondamento della legge morale non può<br />

essere il potere politico, né del re, né del<br />

parlamento, né del politicamente corretto.<br />

Esiste un modo di pensare, diffuso<br />

dai mezzi di comunicazione che non<br />

tiene conto della verità delle cose. Ma la<br />

verità - ha aggiunto - è la corrispondenza<br />

fra la realtà e l’intelletto e non deve<br />

escludere a priori l’aiuto di Dio. La questione<br />

della verità richiede dunque la<br />

difesa da parte di tutti». Alla festa del<br />

Patrono erano presenti fra gli altri il consigliere<br />

nazionale dell’<strong>Ordine</strong> Elio Pezzi<br />

e il segretario della Fisc (federazione<br />

settimanali cattolici <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>)<br />

Giulio Donati.<br />

La ricerca della verità da parte di San<br />

Francesco di Sales è stata anche il tema<br />

approfondito a Cesena dal vescovo<br />

Douglas Regattieri. Incontrando i giornalisti<br />

locali, monsignor Regattieri ha<br />

auspicato che gli operatori della comunicazione<br />

sappiano essere portatori di un<br />

messaggio di speranza, facendo emergere<br />

anche il tanto bene presente, che<br />

spesso non viene raccontato.<br />

Giorgio Tonelli<br />

roberto Zalambani<br />

il gruppo giornalisti uffici stampa<br />

LAssemblea del Gruppo <strong>Giornalisti</strong><br />

Uffici Stampa (Gus) si è riunita a<br />

Faenza per eleggere il nuovo direttivo.<br />

Sono intervenuti: il presidente nazionale<br />

Gino Falleri, la presidente Aser<br />

Serena Bersani, il segretario generale<br />

aggiunto della Fnsi Giovanni Rossi, la<br />

presidente regionale Gus Maria Luigia<br />

Casalengo e Roberto Zalambani segretario<br />

generale Unaga e consigliere nazionale<br />

<strong>dell'</strong><strong>Ordine</strong> <strong>dei</strong> <strong>Giornalisti</strong> con<br />

delega alle specializzazioni.<br />

Nella relazione introduttiva Maria Luigia<br />

Casalengo ha richiamato la mozione,<br />

approvata nell’ultimo Congresso della<br />

Federazione nazionale della stampa, che<br />

impegna il sindacato a proseguire<br />

nell’azione per ottenere il riconoscimento<br />

della piena dignità professionale e<br />

contrattuale ai colleghi che lavorano negli<br />

uffici stampa, pubblici o privati, e a<br />

curarne la formazione permanente e<br />

l’aggiornamento professionale.<br />

L’azione del prossimo direttivo del Gus<br />

- ha detto Casalengo - in piena sintonia e<br />

sinergia con l’Aser, deve quindi indirizzarsi<br />

verso il riconoscimento della professionalità<br />

<strong>dei</strong> colleghi degli uffici<br />

stampa, e deve tendere ad accrescere le<br />

loro conoscenze e competenze.<br />

Con l’obiettivo di fornire un aiuto ai<br />

colleghi in cerca di lavoro, la Giunta<br />

i nuovi vertici<br />

del Gus regionale<br />

nazionale del Gus ha già messo in campo<br />

una proposta: istituire un servizio per<br />

fare incontrare on-line domanda e offerta<br />

di lavoro giornalistico per addetti<br />

stampa. È un progetto che si svilupperà<br />

per step, partendo dal sito del Gus nazionale.<br />

La sua attuazione consentirà di<br />

creare un database di curricula a cui le<br />

aziende potranno accedere, ma realizzerà<br />

anche una rete per la raccolta e la<br />

diffusione di informazioni sulle offerte<br />

di lavoro, le condizioni applicate e applicabili<br />

sullo stato del mercato nazionale<br />

del lavoro.<br />

Anche dagli interventi <strong>dei</strong> colleghi e <strong>dei</strong><br />

dirigenti sindacali sono emerse le forti<br />

difficoltà a fare applicare la legge 150<br />

negli uffici stampa delle pubbliche amministrazioni<br />

e a fare rispettare gli istituti<br />

contrattuali nel settore privato.<br />

A conclusione <strong>dei</strong> lavori l’Assemblea ha<br />

eletto all’unanimità il nuovo direttivo:<br />

presidente Maria Luigia Casalengo, vicepresidente<br />

Stefano Gruppuso, segretario<br />

Emilio Bonavita. Consiglieri: Pietro<br />

Barberini, Giulio Biasion, Vinicio<br />

Dall’ara, Vito Di Stasi, Marzia Ferrari,<br />

Giuliano Giubelli, Andrea Guolo, Letizia<br />

Maini, Giulia Piazza, Giulia Rovinetti,<br />

Giuseppe Sangiorgi, Mary Spataro.<br />

Consiglieri invitati permanenti: Serena<br />

Bersani e Giovanni Rossi.<br />

32 . GIORNALISTI / aprile 2012 aprile 2012 / GIORNALISTI . 33<br />

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