14.06.2013 Views

Vita quotidiana in un monastero buddhista Soto Zen. La via di un ...

Vita quotidiana in un monastero buddhista Soto Zen. La via di un ...

Vita quotidiana in un monastero buddhista Soto Zen. La via di un ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

verità dolorosa: io non so zappare. Non so zappare, eppure dovrò farlo per<br />

tutta la matt<strong>in</strong>a e anche per tutto il pomeriggio. Che cosa fare? Il mio<br />

corpo mi suggerisce <strong>di</strong> provare mentre la mia testa <strong>di</strong>ce: tu non sai zappare<br />

e non puoi farlo. Alla f<strong>in</strong>e, il mio corpo decide <strong>di</strong> <strong>in</strong>iziare e <strong>di</strong> imparare<br />

lavorando. Cerco <strong>di</strong> concentrarmi sulla posizione spiegatami dal monaco<br />

ma è massacrante.<br />

Dopo <strong>un</strong>’ora <strong>di</strong> lavoro, il mio corpo è tutto <strong>in</strong>dolenzito. Il problema<br />

fondamentale è questo:<br />

Sé zappo con troppa forza, la zappa si riempie <strong>di</strong> terra e si appesantisce e<br />

non riesco nemmeno ad alzarla, sé colpisco troppo piano, non riesco a<br />

spostare le zolle <strong>di</strong> terreno. Devo trovare il perfetto equilibrio tra postura e<br />

<strong>in</strong>tensità del colpo. Mi concentro solo su quello, tentando <strong>di</strong> correggere <strong>in</strong><br />

corso d’opera postura, sforzo e <strong>in</strong>tensità.<br />

Passo le mie due ore così, cercando <strong>di</strong> affrontare la terra. Poi a<br />

mezzogiorno sento il suono delle campane che segnano l’ora del pranzo.<br />

Mi fermo, rifletto su quello che ho fatto, mi sono mai alzato dallo Zazen?<br />

VIII. Pranzare nella forma<br />

Ore 12.00. <strong>La</strong> campana suona le do<strong>di</strong>ci, è tempo del pranzo. Poiché nel<br />

<strong>monastero</strong> ci sono solo tre monache e il Maestro, e non ci sono particolari<br />

attività, il pranzo e la cena si consumano <strong>in</strong> modo <strong>in</strong>formale, o <strong>in</strong> cuc<strong>in</strong>a o<br />

<strong>in</strong> <strong>un</strong>a piccola sala all’<strong>in</strong>gresso detta sala <strong>di</strong> accoglienza. Si potrebbe<br />

pensare che per pranzo <strong>in</strong>formale, s’<strong>in</strong>tenda <strong>un</strong> totale abbandono alle<br />

proprie voglie. In realtà l’<strong>in</strong>formalità consiste <strong>in</strong> <strong>un</strong> silenzio meno<br />

sostenuto e nell’attenuazione del rituale prestabilito. Per quanto ho potuto<br />

osservare, il monaco <strong>Zen</strong> non abbandona mai il suo stato <strong>di</strong> concentrazione<br />

pers<strong>in</strong>o nei momenti più frivoli. Durante il pasto i monaci tengono sempre<br />

la schiena dritta e tendono a non fare ness<strong>un</strong> rumore molesto. L’atmosfera<br />

<strong>di</strong> questi pasti e molto gioiosa. Nel <strong>monastero</strong> si consumano verdure,<br />

cereali, riso, pasta e frutta, ogni tanto, si mangiano dei dolci e dei gelati.<br />

<strong>La</strong> carne e il pesce non sono mai acquistati <strong>di</strong>rettamente dal <strong>monastero</strong> ma<br />

sé qualc<strong>un</strong>o dovesse donarli, data la sacralità del dono, sono consumati<br />

senza problemi. Molti prodotti sono consumati provengono dall’orto del<br />

<strong>monastero</strong>, ciò che non è prodotto all’<strong>in</strong>terno è acquistato all’esterno.<br />

Term<strong>in</strong>ato il pranzo, si corre <strong>in</strong> cuc<strong>in</strong>a a lavare i piatti che sono<br />

imme<strong>di</strong>atamente asciugati e riposti nelle credenze.<br />

16<br />

16

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!