14.06.2013 Views

orbite culturali - Gagarin Magazine

orbite culturali - Gagarin Magazine

orbite culturali - Gagarin Magazine

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

2/12 gagarin n. 2<br />

musica<br />

arte<br />

gusto<br />

teatro<br />

libri<br />

shopping<br />

bimbi<br />

cinema<br />

12<br />

COuNT dOwN<br />

10° CERAMICA, CHE PASSIONE<br />

A Cesena, come si entra in città, c’è una rotondina piccola con due torri<br />

pseudo falliche alte alte, forse in ceramica, che stanno di un male (tmp).<br />

Faenza: vicino all’ex Omsa, già soprannominata Gabbia dei polli, rende<br />

l’idea (Roberta Buselli). Sassuolo, imbocco della Pedemontana: vari Stonehenge<br />

realizzati in piastrelle (Luca Rossetti).<br />

9° INCLINATE<br />

A Forlì, piazzale Santa Chiara, tutti la chiamano Tagadà e se ci passate<br />

capite perché (Mascia Liverani).<br />

8° DEDICATE A<br />

Quella fuori Forlimpopoli, con la statua di Artusi tangente al cerchio, in<br />

disparte. Messa forse perché l’Artusi non è veramente amato dai suoi concittadini,<br />

soprattutto quelli della vecchia generazione (suo padre era uno<br />

strozzino); si dice che un ricettatore famoso di Forlimpopoli si lamentò al<br />

bar «A me una statua alle porte del paese non me l’hanno mai fatta!»<br />

(Selene Grilli). Rotonda Casadei tra Sala di Cesenatico e Sant’Angelo di<br />

Gatteo, detta Romagna mia (Mareike Brunelli)<br />

7° PERICOLOSE<br />

Quella delle Befane a Rimini. Il problema non è tanto immettersi, quanto<br />

uscire prendendo il viale per l’entrata delle Befane, tocca tenere una mano<br />

sul volante e l’altra sui maroni! (Riccardo Linetti). Quella della stazione di<br />

Faenza: è rimasta l’unica a precedenze invertite rispetto a quelle moderne,<br />

non si sa chi ha la precedenza e vince chi ha più iniziativa (Stefano Folli).<br />

6° IBRIDE<br />

Via Baiona tra Ravenna e Porto Corsini, due passaggi a livello a metà della<br />

rotonda! (Marco Silvagni)<br />

Sono musei nel traffico, sculture interattive... e hanno fatto la fortuna di Giacobazzi, che le denigra nei<br />

suoi monologhi. Ai tempi di Fred Bongusto erano solo sul mare, ora invece ovunque. Pochi sanno che in<br />

realtà sono piste d’atterraggio per i dischi volanti che invaderanno la Terra il 21-12-2012. Avete segnalato<br />

le più bizzarre, ma nessuna nostalgia per i semafori. Di cosa stiamo parlando? Della classifica del mese:<br />

LE ROTONDE PIÙ STRAMBE DEL TERRITORIO<br />

5° COLTIVATE<br />

A Castel San Pietro in una rotonda c’è un ulivo con a fianco diverse piante<br />

da frutto, in un’altra hanno ricreato una piccola vigna con tanto di tino e<br />

attrezzi da vinaio, in un’altra ancora c’è un giardinetto (Fritz Mang). Tra<br />

Meldola e Forlì, rotonda con micro podere con filari di vite e tino (Giorgio<br />

Stramenga).<br />

4 ° INCOMPRESE<br />

Bellariva di Rimini: rotonda detta della figa bagnata (tagliata da una canaletto<br />

dalla forma equivoca, guardatela su Googlearth, ndr), dal vero rende<br />

molto più l’idea, anzi è inequivocabile, soprattutto con l’effetto spruzzo<br />

(Gianmarco Pari). La rotonda con la palla da golf (Cronache Cinefile Romagnole<br />

Forlì). Quella di via del Lavoro a Gambettola, un po’ brutta... (Mareike<br />

Brunelli). Gli Shanghai enormi di Calderara di Reno (Francesco Stella)<br />

3° PRODOTTI LOCALI<br />

Poggio Renatico, pochi chilometri<br />

da Ferrara, direzione Mirabello,<br />

riproduzione in scala gigante della<br />

localissima e golosissima salamina<br />

da sugo al cucchiaio (Andrea<br />

Mengolini). A Modena c’è una rotonda<br />

con un grappolone di chicchi<br />

di uva viola, ma grande, ma grande<br />

che non ci si crede (Wanda).<br />

2° INTERATTIVE<br />

Quella con le tartarughe di mosaico, a Classe. Per Natale, mamma tartaruga<br />

aveva in testa il berretto natalizio (Linda Landi & Barbara Neri). Rimini<br />

via Coletti-Lucio Lando, a Natale i puffetti dei venti avevano tutti il cap-<br />

pello da Babbo Natale (Patrizia Dellavalle). Faenza, Gaia e la balena (opera<br />

dell’artista Stefano Bombardieri, un’enorme balena spiaggiata trascinata<br />

da una bambina, nata per essere installata in una spiaggia della Versilia,<br />

poi finita ahimè, su una rotonda. Famosa per avergli aggiunto di tutto, da<br />

un Pinocchio in cerca di Geppetto, ai panni stesi ad asciugare, ad un operaio<br />

infilato nel sedere del cetaceo col cartello sto cercando fortuna, ndr)<br />

(Silvia Andreini - Segnalata anche da Elisa Zoli). Bologna, rotonda Arnaldo<br />

Forni, statua in stile Mutoid dal titolo Il Diavolo che plana, un satanasso<br />

postatomico in lamiere riciclate che incute timore nelle notti di nebbia. Rotonda<br />

sulla provinciale fra Reggio e Montecchio, dove sorge una enorme<br />

fetta di Parmigiano Reggiano con tanto di coltellino. Il 1° aprile, qualche<br />

anno fa qualcuno ha aggiunto la statua di un topo. (Roberto)<br />

Ma ce n’è una a cui non occorre aggiungere nulla: the winner is…<br />

1° IL GIGANTE DELLA STRADA<br />

Borgo Panigale (BO), quella con<br />

l’uomo che tiene su un camion...<br />

terribile (Roberto Biondi). Sarebbe<br />

un omaggio al lavoro degli<br />

autotrasportatori ma non si capisce<br />

se sia un monumento al<br />

furto d’autoveicoli o al camionista<br />

che ha dimenticato le chiavi<br />

(Alessando Ancarani)<br />

LA CLASSIFICA PROSSIMO MESE: LE DIECI COSE MIGLIORI DA MANGIARE<br />

AL CINEMA! INDICATECELE SU FACEBOOK O VIA MAIL

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!