orbite culturali - Gagarin Magazine
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extra<br />
ILARIA SCARDOVI INAUGURA<br />
L’ANNO ACCADEMICO ISIA<br />
L’ISIA di Faenza inaugurerà l’Anno Accademico<br />
2011-12 giovedì 9 febbraio, a partire<br />
dalle 17.30. A fare gli onori di casa la<br />
presidente Anty Pansera e il direttore Roberto<br />
Ossani. Dopo i saluti del presidente<br />
della provincia di Ravenna, Claudio Casadio<br />
e del sindaco Giovanni Malpezzi, salirà<br />
in cattedra una romagnola che ha fatto<br />
molta strada e che l’ISIA riporta a casa. La<br />
lectio magistralis di Ilaria Scardovi verterà<br />
su Packaging: molto più di una confezione.<br />
Amministratore Delegato dal 2000<br />
di Carré Noir Italia, agenzia di strategic<br />
design e, nel 2007/08, general manager<br />
della sede milanese di Publicis, Scardovi<br />
porterà il sapere maturato da un’esperienza<br />
professionale a contatto con grandi<br />
realtà nazionali e internazionali. Non pensiate<br />
si tratti di una chiacchierata per addetti<br />
ai lavori, ché il packaging è il media<br />
più diffuso al mondo con implicazioni che<br />
vanno dall’ambiente al costume. Saranno<br />
poi premiati alcuni studenti con borse<br />
di studio offerte da Banca di Romagna,<br />
per mano di Francesco Pinoni, direttore<br />
dell’istituto di credito. Info: isiafaenza.it<br />
ADOLFO WILDT - L’ANIMA E LA FORMA TRA<br />
MICHELANGELO E KLIMT<br />
Forlì, Musei San Domenico, piazza Guido<br />
da Montefeltro 12<br />
Fino al 17 giugno<br />
Apertura: mar-ven 9.30-19, sab-dom 9.30-20<br />
Biglietti: intero 10, ridotto 7, Scuole 4<br />
Info: 199757515<br />
LA CERAMICA AL TEMPO DI WILDT<br />
Faenza (Ra), Mic, viale Baccarini 19<br />
fino al 17 giugno<br />
Apertura: mar-ven 10-13, sab-dom 10-17,30<br />
Ingresso: 8 euro, 5 euro con il biglietto dei<br />
Musei di San Domenico<br />
Info: 0546 697308, micfaenza.org<br />
TAMO<br />
Ravenna, San Nicolò, via Rondinelli 2<br />
fino al 21 maggio<br />
apertura: lun-ven 10-17, sab-dom 10-18<br />
Info: 0544 213371, ravennantica.it<br />
SANDRO CHIA - ANDARE OLTRE<br />
Bologna, Galleria D’Arte Maggiore, via D’Azeglio 15<br />
fino al 15 aprile<br />
Apertura: lun 16-19:30, mar-sab 10-12:30/ 16-19:30<br />
Ingresso libero<br />
Info: 051235843, maggioregam.com<br />
FRANCESCO BOMBARDI - ONIRICHE MIGRAZIONI<br />
Ravenna, Museo Nazionale, via Fiandrini<br />
Fino al 29 aprile 2012<br />
Apertura: mar-dom 8.30-19.30<br />
Ingresso libero<br />
Info: 0544 34424<br />
OMAGGIO A LUCIANO MINGUZZI<br />
Bologna, Fondazione del Monte, via delle<br />
Donzelle 2<br />
fino al 29 aprile<br />
Inaugurazione: ore 18<br />
Apertura: tutti i giorni 10-19<br />
Ingresso gratuito<br />
Info: 051 2962511<br />
MARCEL BROODTHAERS. L’ESPACE DE L’ÉCRITURE<br />
Bologna, Mambo - Museo D’Arte Moderna<br />
di Bologna, via Don Giovanni Minzoni 4<br />
Fino al 6 maggio<br />
Apertura: mar, mer, ven 12-18, gio 12-22,<br />
sabato, dom e festivi 12-20, chiuso il lunedì<br />
Biglietti: intero 6, ridotto 4<br />
Info: 051 6496611, mambo-bologna.org<br />
LE FRECCE SPEZZATE<br />
Faenza (Ra), Pinacoteca, via S. Maria dell’Angelo<br />
fino al 13 maggio<br />
Apertura: sab-dom 10-18<br />
Info: 0546 660799<br />
DA VERMEER A KANDINSKY. CAPOLAVORI<br />
DAI MUSEI DEL MONDO A RIMINI<br />
Rimini, Castel Sismondo, piazza Malatesta<br />
fino al 3 giugno<br />
Apertura: tutti i giorni 9-19<br />
Biglietti: intero 11, ridotto 9, ridotto 7 (minorenni)<br />
Info: 0422 429999<br />
DA HOPPER A WARHOL<br />
San Marino, Palazzo Sums, via G. B. Belluzzi 1<br />
fino al 3 giugno<br />
Inaugurazione ad invito<br />
Apertura: lun-ven: 10-18, sab-dom:10-19<br />
Ingresso: intero euro 5, ridotti euro 3.<br />
Info: 0422 429999, lineadombra.it<br />
DAVIDE RIVALTA - PRELUDI (TERRE PROMESSE)<br />
Ravenna, Museo Nazionale, via Fiandrini<br />
Fino al 30 ottobre 2012<br />
Apertura: mar-dom 8.30-19.30<br />
Ingresso libero<br />
Info: 0544 34424<br />
ARTE POVERA 1968<br />
Bologna, Mambo, via Don Giovanni Minzoni 4<br />
Fino al 26 dicembre 2012<br />
Apertura: mar, mer, ven 12-18, gio 12-22,<br />
sabato, dom e festivi 12-20, chiuso il lunedì<br />
Biglietti: intero 6, ridotto 4<br />
Info: 051 6496611, mambo-bologna.org<br />
design<br />
di Roberto<br />
Ossani*<br />
EVERYDAY DESIGN/15<br />
IL TEMPERAMATITE<br />
La cosa più bella sono i trucioli che ne<br />
escono. Piccole bellissime spirali, meraviglie<br />
della matematica coi bordi colorati.<br />
Ti verrebbe da consumare tutta la matita<br />
solo per la bellezza dei trucioli. Lui, il<br />
temperamatite, o temperino - come lo abbiamo<br />
sempre chiamato - è un altro degli<br />
straordinari oggetti ordinari che accompagnano<br />
in silenzio tutta la nostra vita.<br />
In ferro, acciaio o materiale plastico, consiste<br />
in un piccolo blocco all’interno del<br />
quale è praticata una fessura di forma<br />
conica. Una lama è fissata con una vite<br />
accanto ad una incisione della scocca, e il<br />
gioco è fatto. Si infila la matita nel foro, si<br />
ruota in senso orario, e la lama toglie pian<br />
piano lo strato esterno del legno e della<br />
grafite, fino a farle assumere la stessa<br />
forma conica della fessura. In onore alla<br />
nobile disciplina dell’ergonomia, i due lati<br />
esterni del temperino sono ammorbiditi<br />
da una rientranza curva, per favorirne la<br />
presa.<br />
Il primo temperamatite fu inventato due<br />
secoli dopo la matita, da un matematico<br />
francese, Bernard Lassimone, che nel<br />
1828 ne realizzò uno piuttosto rudimentale,<br />
infilando delle lame ad angolo retto<br />
all’interno di un cubo di legno.<br />
Prima di allora, per appuntire le matite,<br />
si usava un coltellino; tradizione rimasta,<br />
oggi, solo per le matite dei carpentieri,<br />
rosse, grosse e a sezione ellittica.<br />
Il temperino classico, che conosciamo noi,<br />
con l’alloggio conico per le matite, fu prodotto<br />
pochi anni dopo da un altro francese,<br />
Therry des Estwaux.<br />
Il primo brevetto americano invece fu registrato<br />
da Walter K. Foster, che sviluppò<br />
una serie di modelli conici, molto simili a<br />
quei cappucci di metallo usati per spegnere<br />
le candele.<br />
Una citazione va fatta per l’afroamericano<br />
John Lee Love: pare fosse una sorta di<br />
grafomane, e si narra che l’intuizione gli<br />
venne perché stanco di fermarsi continuamente<br />
ad appuntire con il coltello le<br />
sue matite. Realizzò così il suo temperino,<br />
una scatoletta cilindrica con un cono nel<br />
quale infilare l’estremità della matita. La<br />
sua rotazione metteva in moto un complesso<br />
meccanismo di lame mobili che<br />
toglievano piccoli strati di legno, che invece<br />
di disperdersi sul tavolo rimanevano<br />
nel temperamatite. Il 23 novembre 1897 il<br />
suo brevetto fu registrato. Era così ingombrante<br />
che lui stesso suggeriva di usarlo<br />
anche come fermacarte...<br />
Naturalmente, da allora, sono stati prodotti<br />
migliaia di modelli diversi; temperini<br />
a manovella, con contenitore, elettrici, in<br />
materiali e forme le più disparate.<br />
Nel maggio 2011 è stata esposta a Logan<br />
(Ohio) la collezione del Reverendo Paul<br />
Johnson, un veterano della II Guerra Mondiale,<br />
che aveva raccolto nella sua vita<br />
oltre 3.400 temperamatite. Lui li teneva<br />
rigorosamente organizzati in bizzarre categorie,<br />
come gatti, babbi natale e personaggi<br />
di Walt Disney...<br />
*Docente di Design<br />
della Comunicazione ISIA Faenza<br />
www.isiafaenza.it<br />
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