Gino Fogolari - Bollettino d'Arte
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l'attività instancabile del tenente Giorgio Nicodemi e di don Celso C05tantini,<br />
che col loro autocarro militare si spinsero, fra Tagliamento e Piave, dovunque<br />
que ta Sopraintendenza indicò loro oggetti di pregio, costretti spesso a raccogliere<br />
anche più di quello che si avrebbe voluto, nel desiderio, di quanti dovevano<br />
allora fuggire davanti all'invasione nemica, di porre in salvo quel che<br />
avevano di pill caro e stimavano di qualche valOl:e.<br />
Se f11 loro possibile portarci a Padova la pregevole pala di Paris Bordone<br />
di Valdobbiadene, insieme coi preziosi bronzi del Fontana, che ornavano<br />
il tabernacolo di quella chiesa, notevoli dipinti del settecento di Vidor; dovettero<br />
pur troppo rinunciare alla grande tavola<br />
del Pordenone di Moriago, tanto lodata çla Antonio<br />
Canova, dipinto di molta importanza per<br />
quanto mal ridotto anche da un recente incendio,<br />
perchè le sue dimensioni sorpassavano<br />
quelle dell'autocarro. Speriamo non lo abbiano<br />
distrutto i nostri cannoni tuonando dal Montello,<br />
proprio di rimpetto, di là del Piave. Sono le<br />
tristissime necessità della guerra, che ci fanno<br />
purtroppo temere di non veder più neppure gli<br />
affreschi mirabili di Tommaso da Modena e<br />
del Pordenone nella chiesetta del Castello di<br />
San Salvatore di Collalto, dominante le rive del<br />
nostro fiume di là dal ponte della Priula; benchè<br />
il Comando Supremo abbia per tempo, dietro<br />
iniziativa del comm. Ojetti, segnalato ai comandi<br />
delle armate e agli aviatori le località monumentali<br />
importanti delle terre invase che più<br />
delle altre meritavano .di essere risparmiate.<br />
Mi rimetto all'indice in appendice per quel<br />
che riguarda le opere poste in salvo dal Nico- Abbazia di Moggio.<br />
demi dalle chiese della 'pianura piil prossima al Pastorale veneziano.<br />
mare, fra Concordia e S. Donà di Piave. Con<br />
l'aiuto della R. Marina la Sopraintendenza dei monumenti di Venezia faceva<br />
ritirare da Caorle la famosa . pala d'argento ed altri oggetti del Duomo.<br />
Sgombero della Provincia di Belluno.<br />
Degna di speciale encomio da parte del Ministero della Pubblica Istruzione<br />
e del Direttore generale per le Belle Arti è stata l'opera veramente coraggiosa<br />
del prof. Andrea Moschetti in Cadore e a Belluno dal 3 al 7 novembre;<br />
egli ardì addentrarsi, con pochissimi aiuti, fra quelle valli montane, per<br />
strade su cui rombava la ritirata di tutta la nostra quarta armatà e quanti della<br />
popolazione' lo potevano si mettevano in salvo, mentre, senza che se ne avesse<br />
esatte notizie, il nemico penetrava ·da tutte le parti. Il Moschetti giunse fino<br />
a Lorenzago per mettere in salvo quel fulgente tesoro di damaschi veneziani<br />
del cinquecento, fra i più belli · e ricchi che ci rimangono; si spinse al di là<br />
del Passo della Mauria, sino a Forni di Sopra, in Carnia, a togliere la pala<br />
del Bellunello, e dall'altra parte giunse sino a Valle e a Venas, e prese in<br />
consegna a Pieve di Cadore quanto vi era di importante, non sol q di Gggetti