quale futuro? - Il Tergicristallo
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Autoscuole<br />
e nuove patenti:<br />
<strong>quale</strong><br />
<strong>futuro</strong>?<br />
Come stanno reagendo le autoscuole alle nuove disposizioni in<br />
materia di patente? Iniziamo la nostra indagine da un’autoscuola<br />
del Sud, la Midas di Arzano (NA) di Pietro De Rosa<br />
Anna Barbetta<br />
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riforma sicuramente giusta di fondo,<br />
anche se l’investimento necessario<br />
per queste nuove attrezzature<br />
comporta uno svantaggio economico<br />
non facile di questi tempi. Ma il mondo<br />
cambia e bisogna adattarsi”. Prime<br />
reazioni alla riforma delle patenti. <strong>Il</strong><br />
nostro viaggio comincia da Arzano,<br />
in provincia di Napoli dove Pietro De<br />
“Una<br />
Rosa, titolare di un autoscuola, spiega<br />
pro e contro della nuova direttiva riguardante la patente: positiva, sia<br />
per l’uniformità che comporta a livello europeo sia dal punto di vista della<br />
sicurezza, ma difficile per le spese che comporta. Se la riforma delle patenti<br />
permette, infatti, al nostro paese di uniformarsi all’Europa, comporta<br />
però per le autoscuole maggiori spese, in particolare per il rinnovo e<br />
l’ampliamento di una parte del proprio parco mezzi. Con le nuove direttive<br />
europee in materia di patenti di guida, sono, infatti, molte le novità che<br />
interessano gli automobilisti, in particolare gli aspiranti neo patentati.<br />
Sono aumentate le categorie, da 9 a 15, e per ciascuna è necessario conseguire<br />
un singolo esame. È iniziato quindi un periodo di transizione, a<br />
partire dal 19 gennaio 2013, che ha visto le autoscuole impegnate in una<br />
serie di adempimenti pratici, con un aumento di costi, il primo relativo al<br />
moltiplicarsi del parco veicolare. La dotazione veicolare è infatti obbligatoria<br />
entro il 30 giugno 2013. Nel frattempo, sono state sospese le pratiche<br />
relative al conseguimento della patente. Le autoscuole si stanno<br />
perciò riorganizzando, con relativi costi che vanno ad incidere anche sul<br />
costo della patente. Come ci spiega Pietro De Rosa: “Ogni nuovo sistema<br />
porta con sé delle difficoltà. <strong>Il</strong> nuovo spaventa tutti”. Ma De Rosa rassicura<br />
sul pieno svolgimento di tutte le pratiche necessarie alla riorganizzazione.<br />
“le difficoltà per lo più sono di natura organizzativa, inerenti al<br />
lavoro dell’ufficio. Dal punto di vista operativo siamo abbastanza pronti<br />
al cambiamento, ovviamente dal punto di vista burocratico la nuova patente<br />
ha bisogno di un periodo di rodaggio”. In questa fase di transizione,<br />
infatti, le autoscuole hanno tempo di riorganizzarsi, ma per adesso le patenti<br />
sono ferme. “Stiamo facendo solo le patenti A1, ma siamo fermi per<br />
le altre categorie”. La differenza sostanziale con questa nuova direttiva<br />
patenti è che non è più possibile utilizzare le vecchie sotto categorie,<br />
ma ogni categoria è a se stante, quindi necessita di una patente specifica.<br />
“Gli investimenti, quindi –continua De Rosa– saranno importanti ma<br />
sono utili, per garantire la migliore offerta possibile e per adeguarci a una<br />
normativa europea che condivido in pieno, perché comporta più professionalità<br />
e consapevolezza da parte degli utenti della strada, a favore di<br />
una maggiore sicurezza”.<br />
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le difficoltà<br />
per lo più<br />
sono di natura<br />
organizzativa,<br />
inerenti<br />
al lavoro<br />
dell’ufficio.<br />
dal punto di<br />
vista operativo<br />
siamo<br />
abbastanza<br />
pronti al<br />
cambiamento,<br />
ovviamente<br />
dal punto<br />
di vista<br />
burocratico la<br />
nuova patente<br />
ha bisogno di<br />
un periodo di<br />
rodaggio