Cantarena - Altervista

- RR – [Rispondono].
- RP – C’è una mosca che vola!
Sono talmente mature queste
persone che vola una mosca e
loro cominciano a parlare, …
Non è possibile. È
inconcepibile. È così – guarda –
e stanno peggiorando
gradualmente anziché
-
migliorare, vanno in discesa.
Ma noi vi aspettiamo all’esame
oh oh, eh! E sì, eh, eh eh! È
questa la realtà. Vendetta? Non
è vero, però …
EM – Quindi questa riflessione
sul fatto che la guerra sia un
sistema per contendersi dei
mezzi necessari alla vita,
necessari alla supremazia, alla
sopravvivenza, cosa che li può
far riflettere in maniera anche
autonoma su cos’è che si stanno
contendendo (in questo
Gruppo di allievi al lavoro.
momento, in questa guerra che
c’è) i due blocchi che si
fronteggiano, perché in realtà
non è forse una guerra di
religione solamente come ci
rammentano ogni tanto; quindi
una guerra fra diverse civiltà
non è forse soltanto una guerra
nata da una ritorsione, cioè una
-
guerra che nasce per difendere – no? – quindi si abbattono le torri gemelle, si reagisce per
difendere il proprio territorio e difendere il proprio diritto. Non è forse soltanto questo, è
anche possibile che ci siano anche altri motivi – no? – che ci sia qualcosa di importante che
significa la supremazia sul pianeta, quindi che significa essere la potenza più forte e ci siano
dei mezzi necessari, che uno dei due possiede, necessari a questa supremazia.
RP – E non a caso russi e americani – no? – si stanno alleando; cosa prima impensabile, no?
- EM – Certo.
- RP – anche militarmente.
- EM – Quindi questa è anche una riflessione da fare. Allora noi siamo stati a lungo (noi:
intendo dire l’Europa, i paesi – diciamo – dell’Occidente) in pace, così come gli americani.
Perché a lungo in pace? A lungo in pace perché questa pace che abbiamo vissuto per molti
anni in realtà si chiama la pace del terrore, cioè è una pace che era determinata
fondamentalmente dalla paura della guerra atomica. Allora i paesi, le potenze, avevano –
come dire? – stabilito un patto di pace per non trovarsi nella condizione di usare
reciprocamente gli uni contro gli altri delle armi atomiche che avrebbero portato alla
distruzione di tutti e che avrebbero portato probabilmente ad una guerra senza reali vincitori.
Allora la paura della distruzione atomica ha determinato questa pace detta del terrore, che
però non può durare a lungo, perché la paura non è un’assicurazione per la pace, nel senso
che una pace che si fonda semplicemente sulla paura e non invece su una convinzione, su
48