e un pensiero ribelle in cor ci sta - Pollicino Gnus
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Fiorent<strong>in</strong>a). Rapporti altrettanto importanti sono quelli <strong>in</strong><strong>sta</strong>urati con la Regione Toscana nell’ambito del<br />
progetto “Porto Franco. Toscana. Terra dei popoli e delle culture”. In tutti questi anni è proseguita la<br />
pubblicazione della rivi<strong>sta</strong> annuale “Il de Mart<strong>in</strong>o” (gi<strong>un</strong>ta nel 2004 al suo qu<strong>in</strong>dicesimo numero), l’attività<br />
convegnistica e sem<strong>in</strong>ariale su temi riguardanti la storiografia orale e più <strong>in</strong> genere la cultura di tradizione<br />
orale, lo <strong>sta</strong>to del canto di prote<strong>sta</strong> so<strong>ci</strong>ale, <strong>un</strong> campus di sei giorni sul rapporto dialogico tra le culture della<br />
storia e della memoria, ricerche sui migranti, l’operazione editoriale “Avanti popolo”: 12 CD o MC con relativi<br />
fas<strong>ci</strong>coli per <strong>un</strong>a storia dell’Altra Italia; la parte<strong>ci</strong>pazione attiva alla realizzazione di <strong>un</strong> documentario (regia di<br />
Luca Pastore, coproduzione Fandango, Ala Bianca, Istituto Ernesto de Mart<strong>in</strong>o, Planet tv eccetera) <strong>in</strong>titolato “I<br />
Dischi del Sole” che, al presente, <strong>sta</strong> girando per tutta Italia con <strong>un</strong>a notevole parte<strong>ci</strong>pazione di pubblico.<br />
Sempre <strong>in</strong> questo periodo abbiamo raggi<strong>un</strong>to <strong>un</strong> primo obbiettivo importante: la ri<strong>sta</strong>mpa <strong>in</strong> Cd di 50 titoli degli<br />
Lp “Dischi del Sole”: cosa que<strong>sta</strong> che, quand’anche non di diretta competenza dell’Istituto, ha com<strong>un</strong>que<br />
comportato <strong>un</strong> impegno notevole per garantire che questi materiali riprendessero vita al meglio, poiché <strong>in</strong> non<br />
pochi casi trattasi di documenti sonori che fanno parte della Nastroteca dell’Istituto e perché, attraverso que<strong>sta</strong><br />
via, fosse possibile, ed è credibile che lo sia, <strong>un</strong>a ripresa di produzione come Istituto Ernesto de Mart<strong>in</strong>o di Cd<br />
strutturati su orig<strong>in</strong>ali, secondo la concezione “bosiana” che suggerisce la messa <strong>in</strong> <strong>ci</strong>rcolo di “suoni canti e<br />
f<strong>un</strong>zioni di lavoro”.<br />
Altro an<strong>cor</strong>a, e molto, è <strong>sta</strong>to fatto e più an<strong>cor</strong>a è il da fare, ma credo che, per <strong>un</strong> approc<strong>ci</strong>o f<strong>in</strong>alizzato alla<br />
re<strong>ci</strong>proca conoscenza, quanto scritto f<strong>in</strong>ora sia suffi<strong>ci</strong>ente.<br />
Ivan Della Mea<br />
Per contatti:<br />
IEDM - Istituto Ernesto de Mart<strong>in</strong>o, Villa S. Lorenzo, Via Scardassieri, 47, 50019 Sesto Fiorent<strong>in</strong>o (FI), tel 055.4211901,<br />
fax 055.4211940, e-mail: iedm@iedm.it - www.iedm.it<br />
ADDIO A LUGANO<br />
Nostra patria è il mondo <strong>in</strong>tero ...<br />
CANZONI ANARCHICHE, SOCIALISTE, COMUNISTE, ANTIMILITARISTE<br />
DALLA SECONDA METÀ DELL’800 ALL’AVVENTO DEL FASCISMO<br />
1895 - Parole di Pietro Gori sull'aria della canzonetta "Addio San Remo bella". Uno dei canti anarchi<strong>ci</strong> più<br />
popolari. Scritto nel gennaio 1895 da Pietro Gori, <strong>in</strong> seguito alla sua espulsione dalla Svizzera, con altri<br />
anarchi<strong>ci</strong>, è diventato il simbolo di chi è costretto all'esilio per motivi politi<strong>ci</strong>. Compo<strong>sta</strong> durante la permanenza<br />
<strong>in</strong> carcere dell'autore, venne cantata dagli esuli alla <strong>sta</strong>zione di Lugano nel momento <strong>in</strong> cui salivano sulla<br />
vettura che li avrebbe portati alla frontiera di Basilea<br />
Addio Lugano bella, o dolce terra pia<br />
cac<strong>ci</strong>ati senza colpa, gli anarchi<strong>ci</strong> van via.