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Q U I VIA XX SETTEMBRE Partendo da ricerche mensili attraverso la banca dati della Camera di Commercio di Brescia, l’ufficio marketing contatta le nuove cooperative per conoscerle e, in collaborazione coi funzionari di settore, verificare l’opportunità di sviluppare un rapporto associativo. CONFCOOPERATIVE BRESCIA PAGINA 10 Una finestra sul marketing associativo Per quanto riguarda le cancellazioni, nel 2012 hanno Tornando alle 59 nuove cooperative, 29 di queste hanno attività riconducibili al settore Lavoro Servizi Cultura (22 nel 2011, 35 nel 2010 e 21 nel 2009), delle quali 16 sono riconducibili ai lavori tradizionali (facchinaggio, pulizie, autotrasporto, lavori edili e macellazione), mentre il resto Nel corso del 2012, al registro delle imprese della CCIAA di Brescia si sono iscritte 59 nuove cooperative (55 costituzioni a cui si aggiungono 4 coop trasferite da altre province). Il dato è sostanzialmente in linea con gli anni passati, poiché è dal 2002 (da quanto è entrata in vigore la superato le costituzioni, tuttavia il saldo relativo alle spazia dal co–working, alla consulenza marketing, finanziaria, organizzazione eventi, produzione di corde, impianti di allarme etc. 18 società appartengono al settore sociale, equamente ripartite tra A (asili nido, privata assistenza, consultori familiari, servizi fisioterapici ai legge 142/01 sul regolamento interno) che in un anno solare le costituzioni di nuove cooperative si assestano tra le 60 e le 80 unità (precedentemente si arrivava anche a 160 costituzioni), su un totale di nuove imprese nella provincia di Brescia pari a circa 7.500 (2012). cooperative è positivo. minori, formazione etc.) e B (verde, logistica, recupero crediti etc.). In via residuale troviamo tre realtà nell’abitazione, due nell’agricolo e una nel consumo. Sempre prendendo come riferimento l’anno 2012, sono pervenute 21 domande di
inserto tecnico n. 1 marzo 2013 CONSORZI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE Nella GU n. 17 del 21 gennaio 2013 è stato pubblicato il D.M. 22 NO- VEMBRE 2012 ed è stato dato avviso di pubblicazione sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico del DECRETO DIRETTORIALE 11 GENNA- IO 2013. Si tratta dei provvedimenti attuativi dell’art. 42, comma 2, D.L. 83/2012, disposizione che ha istituto i consorzi per l’internazionalizzazione. I provvedimenti in esame determinano i requisiti soggettivi, i criteri e le modalità per conseguire i contributi stanziati a favore dei suddetti consorzi. A. Requisiti soggettivi Per poter accedere ai contributi, i Consorzi per l’internazionalizzazione dovranno essere costituiti ai sensi degli articoli 2602 e ss., cod. civ., ovvero in forma di società consortile o cooperativa da piccole e medie imprese industriali, artigiane, commerciali, turistiche, di servizi e agroalimentari aventi sede in Italia (è ammessa anche la partecipazione di enti pubblici e privati, di banche e di imprese di grandi dimensioni, purché non fruiscano dei contributi pubblici). I consorzi dovranno avere per oggetto la diffusione internazionale dei prodotti e dei servizi delle piccole e medie imprese, nonché il supporto alla loro presenza nei mercati esteri. Dovranno inoltre avere uno statuto in cui risulti espressamente indicato il divieto di distribuzione degli avanzi e degli utili di esercizio, di ogni genere e sotto qualsiasi for- CONFCOOPERATIVE BRESCIA PAGINA I ma, anche in caso di scioglimento del Consorzio o della Società consortile o cooperativa. In ultimo, è previsto che i consorzi siano dotati di un fondo consortile interamente sottoscritto, versato almeno per il 25 per cento, formato da singole quote di partecipazione non inferiori a 1.250 euro e non superiori al 20 per cento del fondo stesso. B. I progetti di internazionalizzazione finanziabili Il progetto – per l’esecuzione del quale le PMI hanno costituito il consorzio per l’internazionalizzazione – dovrà prevedere una spesa ammissibile non inferiore a 50.000 euro e non superiore a 400.000 euro. Esso dovrà coinvolgere almeno cinque PMI consorziate provenienti da almeno tre diverse regioni italiane, appartenenti allo stesso settore o alla stessa filiera (il progetto presentato da consorzi con sede in Sicilia o Valle d’Aosta potrà anche avere una strutturazione monoregionale). È possibile prevedere il coinvolgimento, attraverso un contratto di rete, di PMI non consorziate purché in numero non prevalente rispetto a quello delle imprese consorziate coinvolte. Le iniziative agevolabili sono le seguenti: • partecipazione a fiere e saloni internazionali; • eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali; • show–room temporanei; • incoming di operatori esteri; • incontri bilaterali fra operatori; • workshop e/o seminari in Italia con operatori esteri e all’estero; • azioni di comunicazione sul mercato estero; • attività di formazione specialistica per l’internazionalizzazione; • realizzazione e registrazione del marchio consortile. La domanda di contributo dovrà avere ad oggetto le attività relative al periodo 1/1/2013 – 31/12/2013. Gli artt. 4 e 5 del decreto direttoriale indicano espressamente le tipologie di spesa ammissibili e non ammissibili. C. I contributi L’agevolazione è concessa nella forma di contributo in conto capitale a fondo perduto e non potrà superare il 50 per cento delle spese sostenute ritenute ammissibili (nell’ipotesi in cui la dotazione finanziaria non sia sufficiente a garantire l’erogazione dei contributi nella percentuale del 50 per cento, si procederà alla determinazione dei contributi attraverso il riparto proporzionale delle risorse disponibili). Il decreto avverte che i contributi non sono cumulabili con altre agevolazioni contributive o finanziarie pubbliche sulle stesse spese ammissibili. D. La procedura. La domanda per l’ottenimento dei contributi – redatta secondo il Modello A allegato al decreto direttoriale, unitamente a tutta la documentazione indicata all’art. 2, c. 3, del decreto direttoriale – dovrà essere spedita entro e non oltre il 15 marzo F A S C I C O L O S T A C C A B I L E legale
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