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Piano Particolareggiato per il recupero del centro storico

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Comune di Dolianova<br />

<strong>Piano</strong> <strong>Particolareggiato</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong> Recu<strong>per</strong>o <strong>del</strong> <strong>centro</strong> <strong>storico</strong><br />

Relazione Illustrativa<br />

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battuto di impasto d’arg<strong>il</strong>la (pamentu) <strong>del</strong>lo spessore di 10-15 cm dato direttamente sul terreno<br />

spianato. Nelle case più ricche <strong>il</strong> battuto d’arg<strong>il</strong>la era invece sostituito da lastricato in pietre<br />

grossolanamente squadrate (intellau), aventi 50–80 cm di lato e 10 cm di spessore, posate sul<br />

battuto di terra.<br />

Le scale erano realizzate in legno o blocchi monolitici di arenaria <strong>del</strong>la sezione media di<br />

20x27 cm direttamente ammorsati nella muratura. Per limitarne l’usura, la pedata veniva spesso<br />

rivestita con lastra d’ardesia.<br />

I serramenti di porte e finestre erano in legno massello.<br />

I cort<strong>il</strong>i erano <strong>per</strong> lo più in battuto di terra, mentre l’acciottolato era impiegato nella parte<br />

iniziale <strong>del</strong>la corte in prossimità <strong>del</strong> portale. Questo, costituito da un ampio arco generalmente a<br />

tutto sesto impostato su piedritti, è realizzato con conci squadrati di pietra arenaria lasciata a<br />

vista, completato dal portone a due ante in legno massello. Il portale è spesso protetto da una<br />

struttura realizzata con la stessa tecnica <strong>del</strong>la co<strong>per</strong>tura dei fabbricati (sa lolla ‘e s’ecca).<br />

2.4 Il patrimonio ed<strong>il</strong>izio esistente<br />

L’analisi svolta ha <strong>per</strong>messo di osservare che all’interno <strong>del</strong>la <strong>per</strong>imetrazione storica <strong>il</strong><br />

patrimonio ed<strong>il</strong>izio esistente presenta differenti valenze. Se da un lato si è osservata la presenza<br />

di nuovi fabbricati che hanno in parte sostituito l’ed<strong>il</strong>izia tradizionale, dall’altro si è riscontrata<br />

la <strong>per</strong>manenza diffusa <strong>del</strong>l’ed<strong>il</strong>izia storica, che conserva intatte le caratteristiche tipologiche<br />

originarie e nella quale è possib<strong>il</strong>e leggere gli elementi costituitivi <strong>del</strong> tipo. Quest’ultima appare<br />

a volte in stato di abbandono e a rischio di rovina. Più spesso l’impianto originario è modificato<br />

da su<strong>per</strong>fetazioni, da intasamenti degli spazi <strong>del</strong>la corte con la realizzazione di nuovi corpi di<br />

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