COMUNE DI DOLIANOVA
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<strong>COMUNE</strong> <strong>DI</strong> <strong>DOLIANOVA</strong><br />
PROVINCIA <strong>DI</strong> CAGLIARI<br />
PIAZZA BRIGATA SASSARI<br />
UFFICIO URBANISTICO MANUTENTIVO<br />
VERBALE <strong>DI</strong> RIUNIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE<br />
Riunione Straordinaria urgente in Prima convocazione<br />
Seduta Pubblica<br />
N. 48 del 22-10-09<br />
OGGETTO: ADOZIONE VARIANTI NORMATIVE: ALL'ART. 12 DELLE N.T.A. DEL P.U.C.,<br />
RIGUARDANTE LE ZONE "B" <strong>DI</strong> COMPL.TO RESIDENZIALE E AD ALCUNI<br />
ARTICOLI DEL R.E., A FINI <strong>DI</strong> ADEG.TO ALLE NORME SUL RISPARMIO<br />
ENERGETICO E DEL PIANO COM.LE <strong>DI</strong> ZONIZZAZIONE ACUSTICA.-<br />
L'anno duemilanove, il giorno ventidue del mese di ottobre alle ore 18:30, nel Comune di<br />
Dolianova e nella sala delle adunanze;<br />
Convocato con appositi avvisi, il Consiglio Comunale si è riunito nelle persone dei seguenti<br />
signori:<br />
PIANO LUIGI P AGUS ANTONINO P<br />
LOI PIERLUIGI P PITZIANTI MARCO P<br />
LODDO PAOLO P FRIGAU CATERINA P<br />
MURGIA ANTONELLO P USAI RICCIOTTI P<br />
SCIONI FELICE P FERRARI PAOLO P<br />
CASULA ADRIANO P PERRA MARISTELLA P<br />
LACONI ROSANNA P TIRAGALLO CINZIA A<br />
SOLINAS PIETRO P MURA RENATA P<br />
PES FRANCO P<br />
Totale presenti n° 16 Totale assenti n° 1<br />
Partecipa alla riunione, per lo svolgimento delle funzioni di cui all’art. 97, comma 4,<br />
lettera a), del D.Lgs. n.267/2000, il Segretario Comunale DOTT. UNGARO GUELFO<br />
Assume la presidenza il sig. PIANO LUIGI in qualità di SINDACO il quale, constatato<br />
legale il numero degli intervenuti per poter validamente deliberare, dichiara aperta la<br />
seduta.<br />
Vengono nominati scrutatori i Sigg.:
IL PRESIDENTE<br />
VISTA la determinazione del Responsabile del Settore Urbanistico-Manutentivo n. 291<br />
del 31.10.2007, con la quale furono incaricati gli ingg. Milena Lecca di Dolianova<br />
e Andrea Telmon di Cagliari della redazione del nuovo Piano Urbanistico<br />
Comunale;<br />
DATO ATTO che i professionisti incaricati hanno intrapreso il lavoro di redazione dello<br />
strumento urbanistico generale, resosi necessario non tanto per sopravvenuta<br />
scadenza dello strumento in sé, quanto per il decorso del termine decennale per<br />
l’attuazione delle zone di espansione;<br />
PRESO ATTO del ripetuto verificarsi di problematiche di traffico e parcheggio legate<br />
all’alto numero di appartamenti realizzabili nei lotti di media e grande superficie<br />
siti nelle zone “B” del centro urbano;<br />
RAVVISATA la necessità di introdurre, con la variante in discussione, un meccanismo<br />
normativo volto a prevenire ed evitare le suddette problematiche;<br />
RITENUTO opportuno ravvisare nello strumento urbanistico generale del Comune la<br />
sede più idonea per l’introduzione di tale meccanismo normativo, in quanto il<br />
P.U.C., nel novero dei Piani di cui il Comune è attualmente dotato, è lo strumento<br />
le cui norme influenzano con maggiore immediatezza i volumi di traffico ed il<br />
sistema dei parcheggi urbani;<br />
DATO ATTO che è stato ritenuto idoneo ed opportuno che la Commissione Consiliare<br />
per la Gestione Ambiente e Territorio si occupasse di affrontare la materia e di<br />
indicare le linee guida ed i principi ai quali il meccanismo normativo dovesse<br />
ispirarsi;<br />
VISTI, a tale proposito, i verbali delle riunioni della Commissione Consiliare per la<br />
Gestione Ambiente e Territorio tenutesi nei giorni 04.03.2009 (verbale n. 14),<br />
11.03.2009 (verbale n. 15) e 08.04.2009 (verbale n. 16), dai quali sono emersi i<br />
criteri ispiratori della norma in questione;<br />
PRESO ATTO della riunione pubblica tenutasi in data 06.05.2009 presso i locali<br />
comunali del Centro di Aggregazione Sociale “Su Cuccureddu”, durante la quale è<br />
stata coinvolta la popolazione, informandola sull’iniziativa intrapresa<br />
dall’Amministrazione in merito ai problemi su indicati;<br />
ATTESO CHE in data 18.06.2009 si è tenuta una riunione tecnica che ha visto la<br />
partecipazione del Consiglio Comunale, in occasione della quale ha avuto luogo un<br />
confronto con i tecnici progettisti liberi professionisti operanti nel Comune di<br />
Dolianova e, in tale circostanza, sono stati raccolti suggerimenti ed opinioni dagli<br />
stessi tecnici formulati;<br />
VISTA la proposta della nuova articolazione dell’art. 12 delle Norme di Attuazione del<br />
P.U.C. relativo alle zone “B” (di completamento residenziale) elaborata dal Settore<br />
Urbanistico-Manutentivo sulla scorta delle indicazioni avute dalla Commissione<br />
Ambiente e Territorio e dei suggerimenti dei liberi professionisti ritenuti validi e<br />
condivisibili;<br />
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VISTO il verbale della riunione della Commissione Consiliare per la Gestione Ambiente<br />
e Territorio tenutasi il giorno 12.10.2009 (verbale n. 17), durante la quale è stata<br />
esaminata e discussa la proposta di cui sopra;<br />
RITENUTO che tale proposta sia conforme a quanto espresso nei lavori della<br />
Commissione Consiliare per la Gestione Ambiente e Territorio ed a quanto emerso<br />
dagli incontri con la popolazione e con i tecnici operatori del settore;<br />
PRESO ATTO, altresì, che l’entrata in vigore delle nuove normative sul risparmio<br />
energetico (D.M. 311/96, D.Lgs. 192/05, D.P.R. 59/09 e D.M. 26.06.2009) e del<br />
Piano Comunale di Zonizzazione Acustica rendono necessario un adeguamento del<br />
Regolamento Edilizio allegato al P.U.C., in ordine alla documentazione da allegare<br />
alle richieste di concessione edilizia ed ai requisiti termici, igrometrici, acustici ed<br />
energetici di cui si debbono dotare gli edifici;<br />
VISTA la proposta di modifica ed integrazione del Regolamento Edilizio elaborata<br />
dall’Ufficio Energetico, che recepisce la su esposta necessità;<br />
VISTO il verbale della riunione della Commissione Consiliare per la Gestione Ambiente<br />
e Territorio tenutasi il giorno 12.10.2009 (verbale n. 17), durante la quale è stata<br />
esaminata, discussa ed approvata all’unanimità la proposta di modifica di cui<br />
sopra;<br />
RITENUTO, pertanto, di approvare la variante di che trattasi;<br />
VISTA la L.R. 22 dicembre 1989, n. 45 e in particolare gli artt. 20 e 21;<br />
ACQUISITO il parere di regolarità tecnica sull’atto, espresso dal Responsabile del<br />
Servizio competente ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. /2000;<br />
PROPONE<br />
<strong>DI</strong> ADOTTARE variante normativa all’art. 12 delle Norme di Attuazione del P.U.C.<br />
portando, nel secondo capoverso del paragrafo 1.3, l’altezza massima dal valore di<br />
m 10,00 al valore di m 11,00 ed aggiungendo, di seguito all’attuale paragrafo 1.7,<br />
i seguenti paragrafi:<br />
1.8 - Nei lotti situati al di fuori del centro matrice che risultino inedificati o resi liberi<br />
a seguito di demolizione, allorché il volume residenziale progettato superi la<br />
quantità di 1.000 mc e il relativo indice fondiario effettivo di progetto superi<br />
2,00 mc/mq, dovrà essere reperita all’interno del lotto un’area da adibire a<br />
parcheggio ad uso pubblico, di superficie pari ad 1 mq ogni 10 mc di volume<br />
residenziale realizzato. Detta area dovrà essere posizionata preferibilmente<br />
lungo la viabilità pubblica e, comunque, dovrà avere agevole accesso da essa;<br />
dovrà essere perfettamente fruibile e non dovrà essere recintata, né dotata di<br />
dispositivi atti ad impedirne in alcun modo il pubblico utilizzo, anche se<br />
parzialmente o in orari limitati o notturni. Ai fini dell’applicazione della<br />
presente norma, farà fede la situazione catastale alla data di adozione della<br />
medesima. Nei lotti derivanti da frazionamento successivo alla data di<br />
adozione della presente, ancorché ceduti a diversi proprietari, l’istruttoria del<br />
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progetto dovrà tenere conto, nella distribuzione degli spazi, della futura<br />
applicabilità della norma.<br />
1.9 - Nei lotti situati al di fuori del centro matrice che risultino già edificati, la norma<br />
di cui al paragrafo precedente si applica anche ai nuovi corpi di fabbrica<br />
realizzati sul lotto già edificato ed alle sopraelevazioni o ampliamenti (anche<br />
in corso d’opera) degli edifici esistenti. Nel caso in cui questi ultimi siano stati<br />
realizzati con concessione edilizia rilasciata successivamente alla data di<br />
adozione (30.09.2009), ai fini dell’applicazione della presente norma si dovrà<br />
tenere conto del volume residenziale complessivamente presente nel lotto,<br />
sommando a quello preesistente, quello imputabile ai nuovi corpi di fabbrica<br />
o alle sopraelevazioni o ampliamenti. Nel caso contrario si dovrà tenere conto<br />
solo della volumetria residenziale relativa ai nuovi corpi di fabbrica o alle<br />
sopraelevazioni o ampliamenti, assumendo, però, quale lotto urbanistico di<br />
riferimento quello indicato al paragrafo precedente, diminuito di una<br />
superficie pari ad 1 mq ogni 3 mc residenziali esistenti.<br />
1.10 - Le unità abitative non potranno avere in nessun caso superficie netta interna<br />
(escluse tutte le snr) inferiore a 40 mq.<br />
1.11 - Nei nuovi fabbricati plurifamiliari con più di due unità abitative e nelle<br />
sopraelevazioni o ampliamenti (anche in corso d’opera) di edifici esistenti tali<br />
da superare le due unità abitative, almeno il 25% del volume residenziale<br />
previsto dall’intervento deve corrispondere ad unità abitative di superficie<br />
netta interna (escluse tutte le snr) non inferiore a 75 mq, ed almeno il 60% del<br />
volume residenziale previsto dall’intervento deve corrispondere ad unità<br />
abitative di superficie netta interna (escluse tutte le snr) non inferiore a 60<br />
mq. È comunque sempre consentita la realizzazione di almeno una unità<br />
abitativa di superficie netta inferiore a 60 mq.<br />
<strong>DI</strong> ADOTTARE variante normativa all’art. 33 del Regolamento Edilizio, inserendo al<br />
primo comma, dopo la lettera w), i seguenti punti:<br />
x) certificazione energetica o attestazione energetica, redatta secondo quanto<br />
stabilito dall’art. 49 del presente regolamento;<br />
y) relazione acustica previsionale attestante il rispetto dei limiti previsti dal Piano di<br />
Zonizzazione Acustica comunale.<br />
<strong>DI</strong> ADOTTARE variante normativa all’art. 49 del Regolamento Edilizio, modificando la<br />
rubrica da “ADEMPIMENTI RELATIVI ALL’ISOLAMENTO TERMICO” in<br />
“ADEMPIMENTI RELATIVI AL RISPARMIO ENERGETICO” e<br />
sostituendone integralmente il testo con il seguente:<br />
1) Nelle nuove costruzioni, ricostruzioni anche parziali a seguito di demolizione,<br />
ampliamenti e ristrutturazioni, il tecnico incaricato della redazione della<br />
certificazione energetica o dell’attestato di qualificazione energetica dell’edificio<br />
formula, sulla base dei dati della propria relazione tecnica, una proposta di<br />
inquadramento in una classe di merito. La proposta di inquadramento verrà<br />
verificata dall’Ufficio per il Rendimento Energetico ed a seguito di tale verifica il<br />
Comune emetterà il certificato energetico, con il quale verrà attribuita la classe<br />
definitiva.<br />
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2) Ai fini della redazione della proposta di inquadramento, la relazione del tecnico<br />
deve contenere i seguenti elementi:<br />
- descrizione dei materiali utilizzati per gli elementi verticali, orizzontali, tetti,<br />
pavimenti, finestre, con la formulazione del coefficiente di trasmittanza U per<br />
ciascun elemento;<br />
- verifica della condensa superficiale o interstiziale degli elementi costruttivi<br />
dell’edificio o unità immobiliare, con relativo diagramma di Glaser del mese<br />
più critico;<br />
- formulazione dello sfasamento e dell’attenuazione con relativo diagramma del<br />
mese più critico sia per la stagione estiva che per quella invernale;<br />
- coefficiente di forma;<br />
- calcolo EPI per la stagione invernale ovvero dispersione termica<br />
dell’involucro dell’edificio;<br />
- riscontro con EPI ammissibile con riferimento alle tabelle del D.M. 311/96<br />
relative al 2010 e con richiamo al D.Lgs. 192/2005 e ss.mm.ii. e alla L. 10/91, in<br />
quanto ancora in vigore, come modificata dalle norme citate;<br />
- contributo energetico relativo al fabbisogno di acqua calda sanitaria da<br />
pannelli a captazione solare o da caldaia;<br />
- formulazione della classe di merito dell’edificio con riferimento al D.P.R.<br />
59/2009 ed al D.M. 26.06.2009 (recante “Linee guida nazionali per la<br />
certificazione energetica degli edifici”) e successive modificazioni e<br />
integrazioni.<br />
<strong>DI</strong> ADOTTARE variante normativa all’art. 73 del Regolamento Edilizio, modificando la<br />
rubrica da “VERIFICHE INERENTI L’ISOLAMENTO TERMICO” a<br />
“ADEMPIMENTI INERENTI GLI IMPIANTI TERMICI” e sostituendone<br />
integralmente il testo con il seguente:<br />
1) Per gli impianti di potenza termica superiore a 100 kW, il progettista, il<br />
costruttore e l’esecutore delle opere debbono rilasciare una dichiarazione<br />
congiunta con cui ciascuno certifica – sotto la propria responsabilità – che i lavori<br />
eseguiti sono conformi alla documentazione inerente l’isolamento termico<br />
allegata al progetto; copia del progetto di detti impianti, nonché copia del libretto<br />
di centrale, dovranno essere depositati presso il Comune.<br />
<strong>DI</strong> ADOTTARE variante normativa all’art. 118 del Regolamento Edilizio, sostituendone<br />
integralmente il testo con il seguente:<br />
1) Gli edifici debbono essere progettati e realizzati in modo che sia possibile stabilire e<br />
mantenere in ogni locale, sia nei mesi freddi che nei mesi caldi, temperature dell’aria e<br />
delle superfici interne compatibili con il benessere termico delle persone e con la<br />
buona conservazione delle cose e degli elementi costitutivi degli edifici medesimi.<br />
2) Ai fini suddetti:<br />
- i muri perimetrali debbono avere caratteristiche di buon isolamento<br />
termico, sia con adeguato spessore che con l’impiego di idonei materiali;<br />
- negli edifici a tetto, tra le falde di copertura e l’ultimo piano abitabile deve<br />
essere realizzato un sottotetto praticabile, convenientemente ventilato a<br />
meno che la copertura non venga realizzata con materiale isolante.<br />
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3) Sulle superfici interne delle parti opache delle pareti non si debbono verificare<br />
condensazioni permanenti e - nei locali di soggiorno degli alloggi – neppure<br />
temporanee.<br />
4) L’impianto di riscaldamento deve essere progettato per assicurare all’interno dei locali<br />
abitabili e dei servizi (esclusi i ripostigli) una temperatura uniforme dell’aria di 20° C,<br />
anche con una temperatura esterna di 2° C.<br />
5) Negli ambienti nei quali si prevede la permanenza fissa di persone, quando siano<br />
serviti da impianti di condizionamento o d’aerazione, oppure dotati di aeratori o canne<br />
di aerazione, il ricambio d’aria minimo è pari a 0,3 vol/h.<br />
<strong>DI</strong> ADOTTARE variante normativa all’art. 120 del Regolamento Edilizio, sostituendo<br />
integralmente i commi 2 e 4 con i seguenti ed aggiungendo, dopo il comma 4, il<br />
comma 5, nel testo che segue:<br />
2) Si debbono in ogni caso rispettare i livelli massimi di rumorosità fissati dalle leggi<br />
vigenti e in particolare dal Piano di Zonizzazione Acustica comunale, approvato<br />
definitivamente con delibera di C.C. n. 3 del 19.02.2007 e pubblicato sul BURAS<br />
n. 31, parte terza, del 19.10.2007.<br />
4) Le relazioni acustiche previsionali, alla luce della zonizzazione acustica comunale,<br />
dovranno riportare la zona in cui ricade l’edificio in progetto, il valore limite di<br />
emissione e/o di immissione e la dimostrazione della verifica del rispetto di tale<br />
limite.<br />
5) All’atto della conclusione dei lavori dovrà essere presentata, esclusivamente da<br />
parte di un tecnico abilitato iscritto nello speciale albo istituito presso<br />
l’Assessorato Regionale Tutela Ambiente, la relazione acustica definitiva.<br />
<strong>DI</strong> ADOTTARE variante normativa all’art. 127 del Regolamento Edilizio, sostituendo<br />
integralmente i commi 1 e 3 con i seguenti e cassando i commi 4 e 5:<br />
1) La progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici<br />
sono regolati dal D.Lgs. n. 192/2005 e ss.mm.ii., dalla L. 10/91 in quanto<br />
applicabile e dai decreti ministeriali che ne attuano le disposizioni.<br />
3) Le acque meteoriche raccolte nei lotti di pertinenza degli edifici nel centro urbano<br />
e negli agglomerati civili e industriali non debbono essere immesse nei collettori<br />
della fogna nera; l’A.C. può autorizzare, qualora lo ritenga opportuno, la loro<br />
immissione diretta nella fogna bianca.<br />
I liquami, le acque usate e le acque di scarico industriale debbono essere immesse<br />
esclusivamente nei collettori di fognatura nera e non possono essere recapitate alla<br />
fogna bianca o lasciate scorrere in superficie.<br />
<strong>DI</strong> DARE ATTO, per esclusive esigenze di organicità e chiarezza, che a seguito della<br />
presente modifica, i testi integrali degli articoli delle Norme di Attuazione e del<br />
Regolamento Edilizio modificati ed integrati risultano essere quelli riportati nel<br />
documento allegato alla presente per farne parte integrante e sostanziale.<br />
<strong>DI</strong> DARE ATTO che la presente variante seguirà l’iter previsto dall’art. 20 della L.R. 22<br />
dicembre 1989, n. 45.<br />
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PARERI <strong>DI</strong> REGOLARITA’ AI SENSI DEL D.LGS. N. 267/2000, ART. 49<br />
PARERE: Favorevole in ordine alla Regolarita' tecnica<br />
Parere FAVOREVOLE<br />
Data: 20-10-2009 Il Responsabile del Servizio<br />
ING. SARDU MARIO<br />
IL PRESIDENTE<br />
Prima che abbia inizio la trattazione del punto presenta un emendamento le cui<br />
motivazioni di seguito si riportano:<br />
Considerato che la proposta di deliberazione riguarda non solo una variante normativa<br />
dell’art. 12 delle N.T.A. del PUC, ma è anche espressamente relativa a modifiche di alcuni<br />
articoli del Regolamento edilizio al fine di adeguarli alle nuove normative sul risparmio<br />
energetico e del Piano Comunale di Zonizzazione Acustica, in ordine alla<br />
documentazione da allegare alle richieste di concessione edilizia ed ai requisiti termici,<br />
igrometrici, acustici ed energetici di cui si debbono dotare gli edifici;<br />
Constatato che l’oggetto della proposta, per mero errore materiale, non reca riferimenti<br />
alle suddette ultime modifiche;<br />
Atteso che, peraltro, queste sono state oggetto dell’esame della Commissione Gestione<br />
Ambiente e Territorio unitamente alla modifica che ha interessato l’art. 12 delle N.T.A.;<br />
Ritenuto pertanto di dover integrare l’oggetto della proposta di deliberazione al fine di<br />
conformarlo al contenuto della stessa;<br />
Visto l’art. 25 del Regolamento consiliare<br />
PROPONE<br />
Di modificare come segue l’oggetto della proposta di deliberazione di cui al punto n. 1<br />
dell’o.d.g., dando atto che esso deve intendersi così riscritto:<br />
>.<br />
IL PRESIDENTE<br />
Prende atto poi della dichiarazione preliminare del CONSIGLIERE CASULA il quale<br />
lamenta il fatto che, avendo consultato il sito WEB del Comune, ha constatato che, in<br />
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particolare, il testo della delibera C.C. n. 40, del 30/9/09, ad oggetto: Modifica art. 3 del<br />
Regolamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari. Individuazione<br />
nuova Aula Consiliare nell'edificio ubicato in Piazza Amendola (ex Biblioteca) non reca<br />
alcune traccia delle sue dichiarazioni; afferma che gli atti che vengono pubblicati sul sito<br />
devono essere completi;<br />
IL SINDACO, nel condividere senz’altro quest’ultima affermazione, in ordine a quanto<br />
segnalato dal Consigliere dichiara di essersi sincerato, all’atto della sottoscrizione della<br />
deliberazione, che fossero riportate le dichiarazioni rese nella circostanza ivi inclusa<br />
quella formulata dal Cons. Casula; trattasi quindi esclusivamente di un disguido di ordine<br />
tecnico avvenuto in fase di trasferimento del testo dell’atto sul sito; interesserà<br />
immediatamente della cosa il funzionario responsabile del sito affinché ponga rimedio al<br />
problema;<br />
Passa quindi ad introdurre il punto all’o.d.g. facendo cenno alle precedenti assemblee<br />
pubbliche tenutesi sull’argomento e alle riunioni, in occasione delle quali il Consiglio, in<br />
seduta aperta al pubblico, e la Commissione Gestione Ambiente e Territorio hanno avuto<br />
modo di discutere delle modifiche oggetto dell’odierno esame; cede quindi la parola al<br />
Presidente della Commissione, Consigliere Pes;<br />
IL CONSIGLIO COMUNALE<br />
PRESO ATTO della proposta di emendamento avanzata dal Sindaco;<br />
U<strong>DI</strong>TA la relazione effettuata dal Consigliere Pes il quale illustra i presupposti di natura<br />
urbanistica della variante soffermandosi anche sull’evoluzione urbanistico edilizia che ha<br />
avuto il paese in questi ultimi anni; passa quindi ad illustrare il lavoro svolto dalla<br />
Commissione con particolare attenzione per i tre elementi di novità che sono<br />
sostanzialmente il frutto dell’incontro con i cittadini e delle proposte formulate dai tecnici<br />
liberi professionisti, ossia:<br />
• l’incremento dell’altezza massima degli edifici, aumentata dagli attuali m 10,00 a<br />
m 11,00 al fine di consentire la realizzazione di un piano mansardato in più,<br />
recuperando così gli eventuali volumi sottratti da un ipotetico piano pilotis;<br />
• il limite minimo dell’indice fondiario di progetto per l’applicazione della norma in<br />
esame, aumentato da 1,50 mc/mq a 2,00 mc/mq;<br />
• la superficie netta interna minima degli appartamenti che rappresentano il 25% del<br />
volume residenziale previsto, diminuita da 85 mq a 75 mq, allo scopo di rispondere<br />
meglio alle reali esigenze del mercato;<br />
Legge stralci della nuova norma in particolare per la parte riguardante i volumi consentiti<br />
e con riferimento alla su riportata diminuzione della superficie interna minima degli<br />
appartamenti, fa presente che a Dolianova si sta profilando una situazione diversa rispetto<br />
a quella in essere 4 o 5 anni fa; infatti attualmente si vendono meglio le case capo schiera<br />
che i mini appartamenti; conclude ricordando che la Commissione, in occasione della sua<br />
ultima riunione, ha approvato le suddette integrazioni con la sola eccezione della<br />
Consigliera Perra che poi chiarirà la sua posizione in merito;<br />
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PRESO ATTO della successiva discussione nel corso della quale si registrano gli<br />
interventi di seguito sintetizzati:<br />
• Perra: dichiara che, sebbene in passato si sia espressa in senso contrario<br />
all’insediamento degli appartamenti troppo piccoli a causa della mancanza di verde<br />
e di parcheggi, tuttavia, rispetto all’attuale formulazione della norma che prevede<br />
la cessione del verde, intende rivedere la sua posizione perché questa<br />
penalizzerebbe chi deve costruire; si dice contraria all’aumento dell’altezza<br />
massima degli edifici che, sostiene, toglie luce ed aria a quelli circostanti; inoltre è<br />
totalmente contraria, perché la ritiene anticostituzionale, alla norma che prevede la<br />
cessione da parte del proprietario di superficie da adibire a parcheggio ad uso<br />
pubblico;<br />
• Casula dopo essersi scusato per l’assenza dalle ultime riunioni della Commissione,<br />
determinata da motivi esclusivamente personali, svolge una disamina della norma,<br />
dichiarando di condividerne le finalità ed, in termini generali, anche il merito in<br />
quanto norma transitoria volta ad evitare che, nelle more dell’adozione del nuovo<br />
PUC, la situazione urbanistico edilizia si comprometta in modo irreparabile; chiede<br />
poi chiarimenti specifici in merito al punto 1.8, chiedendo se la superficie di 1 mq<br />
da reperire sia sulla parte eccedente;<br />
• al che il Sindaco risponde che la proposta non è mai stata quella e che, pertanto, la<br />
cessione sarà commisurata all’intero intervento;<br />
• il Consigliere chiede ulteriori chiarimenti, in particolare circa i frazionamenti, alla<br />
cui delucidazione provvede il Sindaco che ribadisce che la presente norma<br />
fotografa la situazione al momento attuale non tenendo conto dei frazionamenti<br />
intervenuti successivamente all’adozione della norma stessa;<br />
• circa i punti 1.9 e 1.11 Casula chiede se essi si riferiscano anche agli interventi in<br />
corso d’opera, nel qual caso esprime perplessità in merito alla legittimità;<br />
• Il Sindaco afferma che la disposizione va intesa in caso di presentazione di una<br />
variante e all’obiezione di Casula che eccepisce che tale circostanza non è<br />
specificata dalla norma, il Sindaco replica che però non si desume neanche il<br />
contrario e che, comunque, si può rivedere la formulazione della norma per<br />
renderla più chiara.<br />
• Il Consigliere affaccia poi dubbi in merito alla legittimità del riferimento ai<br />
frazionamenti successivi all’adozione della norma, ma anche sulla reale efficacia<br />
della disposizione ipotizzandone il possibile futuro aggiramento ed esprimendo la<br />
preoccupazione che alla fine ci si possa trovare con una situazione compromessa<br />
dal punto di vista urbanistico; manifesta condivisione per quel che riguarda le<br />
norme in materia di risparmio energetico con eccezione per quelle che prevedono<br />
che le acque meteoriche raccolte nei lotti di pertinenza degli edifici nel centro<br />
urbano e negli agglomerati civili e industriali non debbono essere immesse nei<br />
collettori della fogna nera: in proposito chiede dove possa scaricare la cittadinanza;<br />
• Il Sindaco risponde che lo si farà in modo superficiale, ossia nella cunetta;<br />
• Casula obietta che da anni parte della cittadinanza riversa le acque piovane nelle<br />
acque nere e chiede in proposito che cosa ne sia stato del vecchio progetto<br />
dell’impianto di depurazione che interessava anche i Comuni vicini;<br />
DELIBERA <strong>DI</strong> CONSIGLIO n.48 del 22-10-2009 <strong>COMUNE</strong> <strong>DI</strong> <strong>DOLIANOVA</strong><br />
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• Usai dichiara che prima di parlare dei numeri vuole ragionare su come<br />
l’Amministrazione racconta le cose e come vuole farle credere; afferma, in pratica,<br />
che l’Amministrazione ha data grande risalto al fatto che il procedimento di<br />
adozione della presente variante sia stato il frutto di incontri con la popolazione,<br />
mentre egli sostiene che così non è stato avendo partecipato alla riunione tenutasi<br />
al centro sociale di Su Cuccureddu dove, afferma, erano presenti solo cacciatori e<br />
dove solo incidentalmente si è parlato della norma oggi in esame; smentisce anche<br />
il fatto che le proposte dei tecnici avanzate in occasione dell’incontro con il C.C.<br />
del 18/6/09 siano state accolte; prende spunto dal contenuto del verbale n. 14 della<br />
Commissione del 4/3/09, affermando che nella circostanza il Sindaco aveva parlato<br />
di “speculazione edilizia”, per svolgere una critica diffusa sui comportamenti<br />
dell’Amministrazione nel campo urbanistico, affacciando dubbi sulla legittimità<br />
della norma e chiedendo se su di essa sia stato acquisito il parere degli organi a ciò<br />
preposti; dichiara che il Comune si è costituito in ATI con la Società Monte<br />
Urpinu in un’operazione di speculazione edilizia nell’area dell’ex caseificio<br />
Sardapecorini;<br />
• Il Sindaco interloquisce affermando che Usai sta dicendo delle falsità e che<br />
probabilmente non conosce il significato della parole che sta usando; lo invita a<br />
formulare proposte alternative rispetto a quelle avanzate dall’Amministrazione;<br />
ricorda che il PUC cui si è dato applicazione in questi anni è quello a suo tempo<br />
approvato quando Usai era Assessore;<br />
• Usai dichiara di non avere da proporre alternative e di non volersi prendere la<br />
responsabilità di formularne alcuna; sostiene che il paese è diventato invivibile per<br />
colpa dell’Amministrazione che, con la sua politica urbanistico edilizia, ha favorito<br />
l’arrivo di molte persone provenienti da altri Comuni che, in pratica, sono estranee<br />
al tessuto sociale di Dolianova; dichiara che la norma in esame, comportando di<br />
fatto un blocco dell’attività edilizia, penalizza parte dei cittadini e gli imprenditori;<br />
manifesta complessivamente forte contrarietà alla disposizione;<br />
• Mura si dice in un po’ in difficoltà ai fini dell’approvazione dell’odierna variante,<br />
alla luce delle osservazioni formulate da Casula, sebbene ricordi che ella abbia<br />
partecipato alla Commissione, esprimendosi favorevolmente;<br />
• Il Sindaco replica innanzitutto alle critiche di Usai e Perra, ricordando che<br />
innumerevoli volte dai banchi dell’opposizione è venuta l’accusa in base alla quale<br />
quest’Amministrazione avrebbe favorito la speculazione e i costruttori e che si<br />
stava saccheggiando il paese; in proposito osserva che da parte della stessa<br />
opposizione si dimentica che le norme a cui quest’Amministrazione ha dato<br />
applicazione sono quelle contenute nel PUC approvato proprio quando l’attuale<br />
Consigliere Usai era Assessore; a Casula risponde facendo presente che la norma<br />
in oggetto non ha un termine di validità precisamente individuato, bensì la sua<br />
validità si estende fino all’approvazione del nuovo PUC; in merito all’ipotesi<br />
affacciata da Casula circa il reperimento dell’area di parcheggio in lotto vicino a<br />
quello oggetto dell’intervento, dichiara di non essere pregiudizialmente contrario;<br />
per quel che riguarda poi le acque piovane, mentre per queste è competente il<br />
Comune, per quelle nere è competente invece il gestore unico; spiega poi il perché<br />
non sia consentito immettere acque piovane nelle fogne nere, in quanto, nel<br />
momento in cui al depuratore arrivano volumi d’acqua più elevati, l’impianto di<br />
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depurazione non è più in grado di svolgere la sua funzione; rispetto agli attuali<br />
conferimenti di acque bianche nelle fogne dichiara che occorre, per quanto<br />
possibile, recuperare le situazione compromesse. Al Consigliere Usai che ha fatto<br />
riferimento, nel suo intervento, a “duecento” varianti cui l’Amministrazione<br />
avrebbe dato corso, replica invitandolo a leggersi meglio gli atti in quanto le<br />
varianti di cui parla il Consigliere riguardano lottizzazioni ricadenti in zona “C”<br />
che, pertanto, nulla hanno a che vedere con la norma in esame;<br />
• Usai interloquisce dichiarando che l’Amministrazione ha sfasciato il paese e che<br />
non si può parcheggiare più; parla quindi di costituzione di una cooperativa tra il<br />
Comune e una società privata col fine di fare un intervento speculativo nella ex<br />
Sardapecorini;<br />
• Al che il Sindaco lo interrompe affermando che il Consigliere sta dicendo falsità e<br />
idiozie e Usai ribatte chiedendo come si permetta.<br />
• Il Consigliere manifesta poi l’intenzione di abbandonare l’aula, cosa alla quale dà<br />
seguito unitamente ai Consiglieri Ferrari e Perra che si apprestano ad uscire con<br />
lui, mentre Perra dichiara che non è la prima volta che il Sindaco dà loro degli<br />
idioti;<br />
Alle ore 19,40 ca. i Consiglieri Ferrari, Perra e Usai abbandonano l’aula: i<br />
Consiglieri presenti si riducono a n. 13.<br />
Usciti i tre Consiglieri di opposizione il dibattito riprende:<br />
• Pes si sofferma su quanto in precedenza affermato da Usai circa le “duecento”<br />
varianti allo strumento urbanistico che sarebbero state approvate dall’attuale<br />
Amministrazione, osservando che così dicendo si dimentica che le varianti sono<br />
proposte dai cittadini; critica poi il fatto che in occasione di delibere riguardanti<br />
varianti alle lottizzazioni ci si astenga, mentre in altre si approvi; rispetto alla<br />
proposta di una variante ritiene che sia comportamento più trasparente o essere<br />
favorevoli oppure dichiararsi contrari; in pratica non reputa corretto che si voti in<br />
funzione di chi presenta la lottizzazione o la variante; dichiara che, a suo avviso, il<br />
paese è attualmente migliore rispetto a quanto fosse dieci anni fa; contrariamente a<br />
quanto sostenuto da Usai, ritiene che un incremento della popolazione di circa<br />
mille unità in detto lasso di tempo sia un fatto positivo, rispetto a ciò che era<br />
Dolianova 10 anni or sono, divenuto praticamente un paese a crescita zero, che<br />
stava invecchiando; vede quindi con favore il fenomeno dell’incremento<br />
demografico che sta anche a significare che Dolianova si è dimostrato un paese<br />
accogliente, in grado di offrire condizioni favorevoli all’insediamento di nuovi<br />
cittadini; non riscontra affatto il caos tanto sottolineato dalla minoranza; dichiara<br />
che l’idea di Casula, relativa al reperimento dell’area per il parcheggio in lotto<br />
vicino, non è peregrina; afferma che nelle zone “B” l’Amministrazione non ha<br />
avuto la forza di fare i piani particolareggiati anche perché questi hanno un costo<br />
rilevante; ciò che si sta tentando di fare, con l’attuale norma, è di evitare che lotti<br />
molto centrali possano arrecare danni al tessuto urbano; aggiunge che si sta<br />
cercando di capire che cosa permetterà di fare il c.d. “Piano Casa” regionale, cosa<br />
competerà al Comune e quanto esso potrà influenzare le norme del PUC già in<br />
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essere; conclude affermando che l’odierna variante offrirà l’opportunità di una<br />
migliore programmazione urbanistica alla futura Amministrazione comunale;<br />
• Casula formula una dichiarazione di voto favorevole articolata su più punti: si<br />
esprimerà a favore, in primo luogo, perché avendo partecipato a sedute della<br />
Commissione e all’incontro tecnico tenutosi in C.C., ha avuto modo di esprimere il<br />
proprio punto di vista sulla questione; in secondo luogo perché la norma si<br />
prefigge lo scopo di salvaguardare il territorio; in terzo luogo perché la norma<br />
consente di sviluppare un dibattito fra e con i tecnici liberi professionisti operanti a<br />
Dolianova ai quali rivolge, unitamente ai cittadini, un pubblico invito a formulare<br />
osservazioni, dando il loro contributo propositivo e ove possibile migliorativo della<br />
norma, affermando che rispetto alle auspicate osservazioni egli si porrà,<br />
sostanzialmente, con spirito di serena valutazione; rispetto alle critiche formulate<br />
circa l’attuale situazione di Dolianova, afferma che non sempre certi fenomeni<br />
edilizi si possono prevedere; 10 anni fa, in paese, ci si costruiva solo la casa per la<br />
singola famiglia, mentre oggi c’è una maggiore vivacità dal punto di vista edilizio;<br />
dichiara che non tutto è andato per il meglio, ma che non tutto si poteva prevedere,<br />
né ci si poteva opporre a tutto; in proposito accenna anche al fatto che la crisi in<br />
atto non ha consentito al Comune e alla comunità di fare facilmente a meno dei<br />
contributi esterni rappresentati dall’afflusso di nuovi cittadini e dal conseguente<br />
sviluppo edilizio; conclude affermando che il giudizio complessivo sulla proposta<br />
è quindi favorevole.<br />
• Il Sindaco si associa all’auspicio formulato da Casula circa il contributo in termini<br />
di osservazioni eventualmente migliorative da parte di tecnici e cittadini; nega<br />
recisamente quanto sostenuto dalla minoranza circa il fatto che non sarebbero state<br />
accolte le proposte avanzate dai tecnici e di ciò fornisce specifica dimostrazione.<br />
Ritenendo infine che il dibattito sviluppatosi sia stato ampio ed adeguato rispetto<br />
all’importanza dell’argomento, constatato che non vi sono ulteriori richieste di<br />
intervento, mette ai voti la proposta, emendata secondo quanto precisato in<br />
apertura di punto;<br />
ACCERTATO come di seguito il risultato della votazione espressa per alzata di mano:<br />
Presenti: n. 13<br />
Voti favorevoli: n. 12<br />
Voti contrari: zero<br />
Astenuti: n. 1 (Mura)<br />
DELIBERA<br />
Di approvare la proposta di deliberazione su riportata, così come essa corredata<br />
dell’allegato parte integrante, ove sono riportati i testi integrali degli articoli delle Norme<br />
di Attuazione e del Regolamento Edilizio modificati a seguito della presente;<br />
Di dare atto che in ragione dell’emendamento proposto dal Sindaco e contestualmente<br />
approvato l’oggetto della proposta e dell’odierno deliberato deve intendersi così<br />
riformulato:<br />
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Letto, confermato e sottoscritto<br />
Il SINDACO Il Segretario Comunale<br />
PIANO LUIGI DOTT. UNGARO GUELFO<br />
________________________________________________________________________<br />
Si certifica che copia della suestesa delibera è stata affissa in pubblicazione all'Albo<br />
Pretorio di questo Comune dal 28-10-2009 per n. quindici giorni consecutivi e che la<br />
medesima è stata inviata in un esemplare ai gruppi politici con nota prot. n. 17800 del<br />
28-10-2009.<br />
Dolianova, lì 28-10-2009<br />
Il Segretario Comunale<br />
(DOTT. UNGARO GUELFO)<br />
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