BOLLETTINO DIOCESANO N. 2 2009.pdf - Diocesi Ugento

– Non numerose ma con all’interno una malattia riconosciuta
dai competenti uffici dell’INPS e/o con invalidità di un certo
rilievo.
Tali situazioni debbono essere presentate dal parroco o dai componenti
della Caritas parrocchiale alla commissione della Caritas
diocesana, che valuterà ogni caso, illustrandone la situazione reale e
operando da primo filtro per l’accessibilità al prestito. In un secondo
momento la commissione diocesana prenderà visione della situazione
e avvierà tutte le procedure per accesso al «Prestito della speranza».
L’istituto bancario, in seguito, definirà la reale fattibilità del
prestito. Certamente nelle nostre comunità parrocchiali non mancano
situazioni di difficoltà, valutate bene le persone che possono accedere
al «Prestito della speranza» guardando sia alle reali necessità
e sia alla volontà a tornare a lavorare. Ricordiamo che non è una
contributo a fondo perduto ma un prestito che dovrà essere restituito
secondo gli accordi presi con la Banca. Restiamo a disposizione per
ulteriori chiarimenti vi salutiamo fraternamente.
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Ugento, 27 ottobre 2009
Direttore Caritas Direttore P.s.l.
Don Gianni Leo Don Lucio Ciardo