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gli isolanti vegetali 1 - Pianeta Scuola Gallery - Mondadori Education

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SCHEDA<br />

Bioecocompatibilità<br />

1<br />

12<br />

GLI ISOLANTI VEGETALI 1<br />

Sughero, fibre di legno, canapa, kenaf<br />

A. Catani © by <strong>Mondadori</strong> <strong>Education</strong> S.p.A. - MIlano<br />

Sughero Il sughero viene ricavato per scorzatura dalla corteccia delle querce da sughero,<br />

che poi rigenerano il materiale suberoso nell’arco di un decennio. Il materiale estratto<br />

viene macinato, ventilato ed essiccato. Le caratteristiche delle sue cellule, poliedriche<br />

con ampie cavità contenenti aria, conferiscono al materiale ottime proprietà <strong>isolanti</strong> termoacustiche<br />

e antivibranti, elasticità, resistenza alle sollecitazioni fisiche e traspirabilità.<br />

Il sughero è inoltre imputrescibile, inattaccabile da insetti e roditori, resistente a<strong>gli</strong><br />

agenti chimici, stabile, di media resistenza al fuoco, autoestinguente; in caso di incendio<br />

non produce gas tossici, è antistatico, atossico, riutilizzabile, riciclabile.<br />

Il sughero può essere utilizzato:<br />

• sotto forma di granuli sfusi, biondi o bruni (figg. 1 e 2), a diversa composizione granulometrica,<br />

densità variabile tra i 65 e i 160 kg/m 3 , quale riempimento isolante a<br />

secco di intercapedini tra muri, in solai e coperture;<br />

• sotto forma di pannelli (figg. 3 e 4), di spessore variabile tra 20 e i 50 mm, per l’isolamento<br />

di pareti, solai, coperture, da posarsi, se non battentati, almeno in duplice<br />

strato a giunti sfalsati, per evitare discontinuità nella coibentazione; i pannelli possono<br />

essere più o meno compressi, con densità variabile tra i 110 e i 200 kg/m 3 ;<br />

• sotto forma di fo<strong>gli</strong> e strisce flessibili, a granulometria finissima e ad alta compressione,<br />

ad altissima densità e spessori dell’ordine di 3-10 mm (fig. 5), quale isolamento acustico<br />

anticalpestio, sottopavimentazione e sotto tramezze o in funzione desolidarizzante<br />

fra elementi lignei e murature (travi e murature; assiti e murature; tramezze e assiti);<br />

Fig. 1<br />

Granuli di sughero biondo.<br />

Fig. 4<br />

Pannelli di sughero biondo.<br />

Fig. 2<br />

Granuli di sughero bruno.<br />

Fig. 3<br />

Pannelli di sughero bruno certificati<br />

ANAB-ICEA.<br />

Fig. 5<br />

Fo<strong>gli</strong> di sughero ad alta compressione.


Bioecocompatibilità<br />

2<br />

• associato ad altri<br />

materiali, quale pannello<br />

isolante prefinito di<br />

rifinitura (fig. 6) o per il<br />

mi<strong>gli</strong>oramento delle prestazioni<br />

fonoassorbenti<br />

(fig. 7). (Conducibilità<br />

termica λ = 0,036-0,045;<br />

capacità termica c = 1600-<br />

2100 J/kgK, resistenza al<br />

vapore acqueo μ = 5-30.)<br />

Fig. 6<br />

I granuli possono essere anche impastati con acqua e calce per formare calcestruzzi<br />

alleggeriti a copertura de<strong>gli</strong> impianti nei solai o per creare pendenze in coperture piane<br />

(densità 265-300 kg/m 3 , conducibilità termica λ = 0,069-0,074, resistenza a compressione<br />

10-12 kg/cm 2 ); oppure possono essere impastati senza acqua con prodotti minerali<br />

vetrificanti a presa aerea, per formare sottofondi <strong>isolanti</strong> più leggeri per isolamento<br />

termico e pavimenti galleggianti ai fini dell’isolamento acustico da calpestio: in questo<br />

caso sono usati nelle ristrutturazioni, per contenere carichi su solai esistenti (densità<br />

140-170 kg/m 3 , conducibilità termica λ = 0,049, resistenza a compressione 0,8-1 kg/cm 2 ).<br />

Nei pannelli bioecocompatibili i granuli vengono coesi, o tramite processi termici di<br />

tostatura, senza l’utilizzo di collanti, o ad alte frequenze con aggiunta minima di collante<br />

esente da formaldeide, utilizzato nel settore enologico e alimentare. Entrambi i processi<br />

attivano, tramite fusione, la suberina contenuta nel materiale stesso, quale elemento<br />

legante. I pannelli sottoposti a semplice processo termico di tostatura sono riconoscibili<br />

dal colore bruno che assumono (figg. 2-3) e dalla dimensione più grande dei granuli<br />

(espansi e per questo con peso specifico e conducibilità termica minori). Sul mercato<br />

ve ne sono di certificati ANAB-ICEA.<br />

Ma i prodotti in sughero possono contenere anche alte percentuali di collanti a<br />

base di urea-formaldeide, soprattutto i fo<strong>gli</strong> e le strisce di sughero di spessore sottile,<br />

in quanto ottenuti da blocchi o cilindri di sughero granulato agglomerato, sottoposto<br />

successivamente a sfo<strong>gli</strong>atura tramite coltelli meccanici.<br />

Fibre di legno I pannelli in<br />

fibre di legno (fig. 8) sono ottenuti<br />

da scarti di segheria, per la<br />

maggior parte di essenze resinose,<br />

sfibrati meccanicamente, sottoposti<br />

a trattamento termico che<br />

attiva la lignina contenuta nelle<br />

fibre, quale legante esclusivo (fig.<br />

9) o principale, e poi successivamente<br />

pressati. Come legante<br />

possono essere aggiunte fibre di<br />

polyolefine. I pannelli sono traspiranti,<br />

esenti da emissioni tossi-<br />

A. Catani © by <strong>Mondadori</strong> <strong>Education</strong> S.p.A. - MIlano<br />

Pannello prefinito sughero-cartongesso.<br />

Fig. 8<br />

Pannello di fibra di legno.<br />

Fig. 7<br />

Pannello fonoassorbente sughero-fibre.<br />

Fig. 9<br />

Natural Fiber Board<br />

(pannelli in fibra di legno<br />

privi di leganti chimicosintetici).


Bioecocompatibilità<br />

3<br />

che, non caricabili elettrostaticamente,<br />

biodegradabili, riutilizzabili, riciclabili.<br />

Il mercato offre pannelli di diversa<br />

densità, variabile tra i 140 e i 240<br />

kg/m 3 ; al crescere della densità decresce<br />

sensibilmente il valore di conducibilità<br />

termica (λ = 0,038-0,047). I pannelli<br />

<strong>isolanti</strong> in fibre di legno sono<br />

caratterizzati da densità più elevate<br />

rispetto ad altri <strong>isolanti</strong> più leggeri:<br />

per questo si prestano in modo più<br />

efficace all’isolamento delle coperture<br />

lignee contro il surriscalda-<br />

mento solare, ai fini del benessere climatico estivo. Costanti rimangono, per tutti<br />

i tipi di pannelli, la capacità termica (c = 2100 J/kgK) e la resistenza al vapore acqueo<br />

(μ = 5). Sono disponibili rettificati a spigolo vivo o anche fresato sui 4 lati, maschio e<br />

femmina, per favorirne l’incastro e l’eliminazione delle fughe di giunzione o anche per<br />

essere associati a listellatura lignea quale sottofondo di posa a secco di pavimentazioni<br />

in listoni chiodati (fig. 10).<br />

In relazione alla specificità di utilizzo,<br />

i pannelli vengono commercializzati<br />

in fibra morbida e flessibile<br />

o con alta resistenza alla compressione<br />

(150 kPa), idonei come<br />

sottopavimentazione; trattati all’estradosso<br />

con resine <strong>vegetali</strong>,<br />

che li rendono idrorepellenti e<br />

quindi idonei come ultimo strato<br />

di isolamento nelle coperture o<br />

nelle facciate ventilate. Nelle<br />

applicazioni su tavolati in coperture<br />

e solai lignei vanno posati<br />

previa interposizione di carta<br />

kraft antipolvere (fig. 11).<br />

Canapa La coltivazione della<br />

canapa (cannabis sativa), da<br />

sempre perseguita per ricavarne<br />

A. Catani © by <strong>Mondadori</strong> <strong>Education</strong> S.p.A. - MIlano<br />

Fig. 11<br />

Fig. 10<br />

Pannelli in fibra di legno fresati maschio-femmina associati<br />

a listellatura di supporto pavimentazione lignea<br />

inchiodata.<br />

Isolamento di copertura lignea con pannelli in fibre di legno<br />

previa posa di carta antipolvere. L’isolamento è stato effettuato<br />

con un primo strato di pannelli porosi e un secondo<br />

strato con pannelli idrorepellenti trattati all’estradosso con<br />

resine <strong>vegetali</strong>.<br />

la fibra dai moltecipli usi, ha avuto in Europa un grande rilancio economico, a seguito<br />

dell’aumento della richiesta di fibre bioecologiche.<br />

La coltivazione è disciplinata dal Regolamento CEE n. 1164/89 in quanto la varietà<br />

cannabis sativa ha una somi<strong>gli</strong>anza tale con la varietà cannabis indica, da cui si<br />

estraggono le sostanze stupefacenti, che senza esperienza botanica le piante sono<br />

indistinguibili. Una rigida normativa nazionale, in materia di disciplina de<strong>gli</strong> stupefacenti,<br />

seppur affiancata al Regolamento CEE, ha di fatto inibito il rilancio economico<br />

della canapicoltura in Italia, che fino alla Seconda guerra mondiale deteneva il secondo<br />

posto nella produzione di canapa tessile.


Bioecocompatibilità<br />

4<br />

La fibra ricavata dalla macerazione delle piante viene essiccata, macinata, additivata con<br />

fibre di poliestere nella misura del 15% e successivamente pressata in pannelli e/o feltri di<br />

densità diversa: leggeri (densità 20-40 kg/m 3 ) o pesanti (densità 100-115 kg/m 3 ), con valori<br />

di conducibilità termica λ = 0,040-0,045 W/mK (fig. 12). La<br />

canapa è inattaccabile da insetti e roditori, igroscopica, traspirante<br />

(valori di resistenza al vapore μ = 1-2).<br />

Kenaf Il kenaf è una fibra che si ricava dalla corteccia<br />

della pianta di Kenaf (Hibiscus cannabinus). Tale pianta<br />

è una varietà della pianta della canapa (cannabis indica)<br />

da cui non è possibile estrarre sostanze stupefacenti. Nei<br />

processi di coltivazione non necessita di erbicidi o pesticidi.<br />

Le fibre non contengono sostanze proteiche e non<br />

necessitano quindi di trattamenti contro <strong>gli</strong> insetti.<br />

Nell’impiego edile le fibre <strong>vegetali</strong> naturali, termolegate<br />

senza collanti, vengono in genere utilizzate assieme a fibre<br />

di rinforzo in poliestere ed eventualmente additivi ignifughi<br />

per formare materassini e/o pannelli (fig. 13) per<br />

l’isolamento termo-acustico, da inserire tra elementi lignei<br />

di contenimento a parete e in copertura o per formare feltri<br />

e stuoie quali <strong>isolanti</strong> acustici dei rumori da calpestio.<br />

In commercio esistono anche pannelli composti, costituiti<br />

da tre strati di fibre di kenaf a differente densità, specifici<br />

per il fonoisolamento, a basse e medie frequenze, di pareti<br />

divisorie o coperture lignee. Gli strati superpressati possono<br />

costituire l’anima interna del pannello (fig. 14) o <strong>gli</strong> strati<br />

esterni accoppiati a contenimento della fibra a più bassa<br />

densità (fig. 15). (Densità 20-80 kg/m 3 ; valori di conducibilità<br />

termica λ = 0,039-0,044 W/mK; valori di resistenza al<br />

vapore μ = 1-2.)<br />

Fig. 14<br />

Pannelli composti di fibre di<br />

Kenaf a differente densità: lo<br />

strato superpressato va a<br />

costituire l’anima interna del<br />

pannello.<br />

Fig. 15<br />

A. Catani © by <strong>Mondadori</strong> <strong>Education</strong> S.p.A. - MIlano<br />

Pannelli composti di fibre di<br />

Kenaf a differente densità: <strong>gli</strong><br />

strati superpressati sono a contenimento<br />

della fibra interna a<br />

minore densità.<br />

Fig. 12<br />

Isolamento interno di strutture<br />

verticali e di copertura effettuato<br />

tramite posa di materassini infra<br />

listellatura lignea di supporto<br />

alla rifinitura.<br />

Fig. 13<br />

Pannelli in Kenaf certificati<br />

ANAB-ICEA.

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