1.1 LA DIMENSIONE FIGURATIVA Fig. 3. <strong>Victor</strong> <strong>Horta</strong>, Hotel Solvay, Bruxelles, partico<strong>la</strong>re del fronte. 114
DANIELA PALOMBA sono sempre riconoscibili. Per <strong>la</strong> ringhiera del primo piano del<strong>la</strong> sua abitazione privata propone un motivo ripetuto d’iris d’acqua e a coronamento del bow-window, model<strong>la</strong> p<strong>la</strong>sticamente <strong>la</strong> pietra <strong>per</strong> accogliere <strong>la</strong> ba<strong>la</strong>ustra in ferro che propone il tema delle ali <strong>di</strong> libellu<strong>la</strong>. Il biomorfismo <strong>di</strong> <strong>Horta</strong> segue quin<strong>di</strong> un processo colto e non casuale, le sue linee non nascono da forze spontanee ed istintive come le concepisce il suo oppositore Hanry Van de Velde, <strong>per</strong> il quale le linee sono spiccatamente astratte e si originano dall’andamento <strong>di</strong>namografico delle forze naturali, delle linee <strong>di</strong>segnate dal vento, presenti nel fuoco, nell’aria e nei moti del mare, senza <strong>per</strong>ò <strong>di</strong>menticare che se pur istintive, devono rispondere ad una vera e propria logica, ogni forma deve risultare <strong>di</strong>mostrabile. Per <strong>Horta</strong> il rapporto tra forma – architettura – gesto è un concetto fondamentale. La cura e l’attenzione al dettaglio possono raggiungere talvolta espressioni maniacali: gli innumerevoli <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> maniglie, dai motivi naturalistici, saranno concepiti <strong>per</strong> congiungersi ad una mano e <strong>per</strong> mimare l’atto d’impugnare, <strong>di</strong> girare e <strong>di</strong> spingere; principi che sono riscontrabili nei gra<strong>di</strong>ni d’invito delle scale che protendono in avanti, così come <strong>per</strong> le ringhiere che s’inflettono in avanti a facilitare e rappresentare l’o<strong>per</strong>azione <strong>di</strong> sporgersi. L’hotel Tassel, progettato nel 1893 <strong>per</strong> Emile Tassel, professore <strong>di</strong> geometria descrittiva, è considerato il manifesto programmatico del<strong>la</strong> nuova arte. Quest’o<strong>per</strong>a, che l’architetto fiammingo realizza a soli trentadue anni, è rive<strong>la</strong>trice del<strong>la</strong> maturità linguistica già raggiunta dal suo autore e costituisce <strong>la</strong> sintesi dei suoi principi compositivi che resero <strong>la</strong> sua o<strong>per</strong>a unica e riconoscibile. Lo spazio configurato ha origine in facciata, dove il movimento agile e scattante del<strong>la</strong> linea “à coup de fouet” s’insinua all’interno, attraversa il vestibolo ottagonale <strong>per</strong> giungere nell’atrio 115