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DICEMBRE 2012 - Amalfi - Cava De' Tirreni

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50° Anniversario Concilio Vaticano II<br />

“ Cristo è la luce delle<br />

genti” (LG.1), è Lui<br />

il Salvatore dell’uomo<br />

ed è a Lui che bisogna<br />

guardare in ogni<br />

tempo per ritrovare<br />

fi ducia e speranza. E’<br />

l’affermazione decisa,<br />

convinta e previa che il<br />

Concilio Vaticano II fa<br />

nel momento in cui si<br />

interroga sull’identità<br />

della Chiesa e sulla sua<br />

funzione. La rifl essione<br />

dei Padri Conciliari<br />

sulla natura, il compito,<br />

i rapporti con il mondo<br />

e tra i suoi membri, nonché sulla<br />

meta dell’essere e dell’agire della<br />

Chiesa, può essere raccolta intorno<br />

a tre domande. 1. Da dove<br />

viene la Chiesa? 2. Che cos’è la<br />

Chiesa? 3. Dove va la Chiesa?<br />

Da dove viene la Chiesa. (LG.<br />

cap.I)<br />

La Chiesa della Lumen Gentium<br />

è mistero di comunione.<br />

Essa afferma con ardore di essere<br />

chiamata a raccogliere l’umanità<br />

intorno a progetti di pace, di solidarietà,<br />

di concordia. Non per<br />

sua iniziativa però. La Chiesa si<br />

riscopre come manifestazione del<br />

progetto di Dio nella storia: essa<br />

“è in Cristo come sacramento,<br />

cioè segno e strumento dell’intima<br />

unione con Dio e dell’unità<br />

di tutto il genere umano” (LG.1).<br />

La sua origine è in Dio, nella SS<br />

Trinità, e rifl ette la luce di Dio<br />

nel tempo degli uomini. E perciò<br />

si riconosce – come diceva<br />

S. Cipriano - un “Popolo adunato<br />

dall’unità del Padre, del Figlio e<br />

dello Spirito santo” (LG. 4).<br />

Si entra a far parte del Popolo di<br />

Dio (LG. cap.II) con il Battesimo<br />

<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />

che dà a tutti i fedeli uguale dignità,<br />

abilita a diffondere il Vangelo,<br />

mentre chiama al cammino verso<br />

la santità. L’unità è assicurata dalla<br />

guida del Successore di Pietro e<br />

dalla Collegialità episcopale (LG.<br />

cap.III). I vescovi, successori degli<br />

Apostoli, hanno la pienezza del<br />

sacramento dell’Ordine (LG.21) e<br />

assistono il Pontefi ce nel governo<br />

di tutta la Chiesa, non soltanto<br />

durante il Concilio, ma anche in<br />

altre forme; in particolare i Sinodi<br />

dei Vescovi, che ne esprimono in<br />

rappresentanza l’universalità.<br />

Che cos’è la Chiesa.<br />

La famosa espressione di Giovanni<br />

XXIII: “La Chiesa è come<br />

la vecchia fontana del villaggio,<br />

che disseta le varie generazioni.<br />

Noi cambiamo, la fontana resta”,<br />

rende molto bene l’idea di servizio,<br />

materno e amoroso, che la<br />

Chiesa svolge per i suoi fi gli e<br />

per l’intera umanità. Pertanto, la<br />

Chiesa: Popolo di Dio che cammina<br />

nel tempo vive ‘la comunione<br />

dei Santi’. Essa cioè, non solo<br />

è guidata e animata dallo Spirito<br />

Santo, che suscita in tutti i battezzati<br />

doni e carismi, espressione<br />

FERMENTO<br />

Che cosa è stato il Concilio (3)<br />

dell’unica vocazione<br />

alla santità (LG.<br />

cap.V); ancor più<br />

essa si nutre delle<br />

‘cose sante’: la Parola<br />

di Dio e i sacramenti,lasciandosi<br />

trasformare<br />

da essi, per andare<br />

incontro al Regno<br />

che viene. La Comunità<br />

di Cristo<br />

poi, non deve mai<br />

dimenticare di essere<br />

santa e peccatrice,<br />

e quindi<br />

sempre bisognosa<br />

di purifi cazione.<br />

Dove va la Chiesa.<br />

La Chiesa viene da Dio e va<br />

verso Dio. (LG. cap.VII). Il Popolo<br />

di Dio pellegrino nella storia<br />

è sempre proteso alla patria<br />

promessa, e perciò non si lascia<br />

abbagliare dai successi temporali,<br />

ma vive nell’attesa di un compimento,<br />

di cui essa stessa è anticipo<br />

e primizia. La Chiesa povera<br />

e serva, che guarda alla patria del<br />

cielo, relativizza se stessa e tutte<br />

le grandezze di questo mondo, ricordando<br />

sempre all’uomo il suo<br />

destino eterno.<br />

La comunità credente riconosce<br />

Maria (LG. cap.VIII) come<br />

suo membro eminente, e con affetto<br />

fi liale, la venera come madre<br />

amatissima (LG. 53). Maria è<br />

simbolo e modello della Chiesa,<br />

chiamata come Lei ad essere madre,<br />

per coloro che genera nella<br />

fede, e la contempla e invoca,<br />

perché in Lei vede già realizzato<br />

ciò che sarà il premio e la gloria<br />

per tutti i suoi fi gli.<br />

mons. Osvaldo Masullo<br />

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