DICEMBRE 2012 - Amalfi - Cava De' Tirreni

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FERMENTO Una nuova pentecoste Tra le iniziative per l’Anno della Fede, certamente un posto importante è occupato dalla formazione, per conoscere meglio il cristianesimo e la Chiesa. Ad aprire gli incontri formativi di quest’anno per la zona di Cava il 27 novembre, per la zona di Amalfi , lo scorso 28 novembre è stato invitato il prof. Andrea Milano, docente originario della diocesi di Napoli. E, siccome il volto della Chiesa contemporanea ha origine dal Concilio Vaticano II (1962-65), egli ci ha presentato i temi portanti di questo grande evento, facendoci notare il coraggioso spirito di rinnovamento che lo animò e diresse. Il professore ha inteso entusiasmare, facendo riferimento anche ad episodi tratti dalla sua personale esperienza, sugli ampi orizzonti a cui il Concilio apriva l’intera comunità cristiana. Giovanni XXIII, il papa che lo indisse, nutrì per primo la speranza che l’evento signifi casse una nuova Pentecoste per la Chiesa. Il Concilio, infatti, non nasceva dall’esigenza di dirimere questioni dottrinali, ma dal proposito di imprimere alla Chiesa un sereno cammino di chiarifi cazione e rinnovamento, che il papa stesso defi nì «aggiornamento». Se una necessità immediata era all’origine del Concilio, fu quella di riavvicinare la Chiesa al mondo, avviando tra loro un dialogo più fecondo. Il progresso che il Papa desiderava aveva per obiettivo una Chiesa che, con stile e linguaggio nuovi, potesse comunicare più effi cacemente al mondo contemporaneo le verità eterne della fede. Entrando nel merito del Con- cilio, il professore ha toccato il delicato tema del rinnovamento liturgico. Iniziata da tempo in ambiente francese ed elaborata dal Movimento Liturgico, la nuova idea di liturgia confl uì nella Costituzione Sacrosanctum Concilium che ebbe al suo centro la partecipazione più consapevole e fruttuosa di tutta l’assemblea, messa in grado di comprendere meglio la celebrazione e di intervenire attivamente nell’unica azione di preghiera. Una partecipazione più organica alla liturgia è, infatti, sicuro motivo di crescita spirituale. La liturgia delineata dal Vaticano II fu all’insegna del riavvicinamento del clero al popolo (necessità avvertita fi n da Rosmini nel 1830). E a questo proposito, il professore ha evidenziato come il Concilio ha inteso valorizzare radicalmente il laicato – come emerge dalla Costituzione Lumen Gentium – riconoscendogli ruoli e ministeri propri, non solo nella liturgia ma nell’intera vita della Chiesa. Il relatore ha toccato anche il problema del rapporto Chiesa- Lo stupore del Concilio Mondo, trattato nella costituzione Gaudium et Spes, in cui è chiara la speranza di una Chiesa più aperta e incisiva nella società contemporanea. L’altro grande problema affrontato è stato quello dell’apertura dei tesori delle Scritture, offerti fi nalmente a tutto il popolo. La Costituzione conciliare Dei Verbum ha messo in chiaro che le Sacre Scritture sono l’unico fondamento di una fede autentica e ha posto le basi perché la Parola di Dio divenisse veramente centrale nella prassi e nell’insegnamento della Chiesa, dandole un posto rilevante nella stessa celebrazione eucaristica, in cui essa ha un valore attivo e creativo. Mons. Andrea Milano ha concluso affermando che, col crescere della complessità del mondo contemporaneo, si rende necessario rinsaldare le ragioni della fede e ha indicato i documenti del Vaticano II come strumento adatto a tale scopo. don Pasquale Imperati 8 DICEMBRE 2012
Giornata missionaria dei ragazzi “Con Gesù imparo a credere” Risuona come un richiamo forte, durante le festività natalizie, la Giornata Missionaria dei Ragazzi, affi nché, nel celebrare l’evento del Dio fatto Bambino, non ci si dimentichi dei tanti bambini del mondo che, ancora oggi, dopo duemila anni, non hanno una casa, il calore di una famiglia, la certezza del domani. Allo stesso tempo, la Giornata costituisce un importante insegnamento per i nostri ragazzi “più fortunati” affi nché stringano rapporti spirituali di amicizia con tanti coetanei lontani, con gesti concreti di solidarietà e sobrietà nell’utilizzo delle proprie risorse. “Con Gesù imparo a credere” è lo slogan che anima la Giornata Missionaria dei Ragazzi 2013, prendendo spunto dalla celebrazione dell’Anno della Fede indetto da Benedetto XVI. Come piccoli discepoli i ragazzi sono chiamati a mettersi alla scuola dell’unico Maestro per essere guidati alla pienezza della fede e, allo stesso, Egli si fa DICEMBRE 2012 loro compagno di banco perché la fede più che essere un insegnamento è una relazione, un’esperienza di vita. Con Gesù Bambino, il quale cresceva “in età, sapienza e grazia”, si impara a credere attraverso il suo modo di esprimersi e di relazionarsi con il Padre come quando nel Tempio, dodicenne, ascolta e interroga i dottori suscitando lo stupore negli ascoltatori per la sua intelligenza e le sue risposte; ma anche attraverso la sua obbedienza ai genitori restando loro sottomesso e costringendo la Madre ad una medi- FERMENTO tazione intima sul mistero stesso del Figlio (Lc2). La Famiglia di Nazaret, dunque, diventa il modello di ogni famiglia cristiana, dove i ragazzi sono educati alla fede con l’esempio e l’insegnamento degli adulti primi catechisti e responsabili nella trasmissione della fede. Il Centro Missionario Diocesano invita, pertanto, sacerdoti, animatori missionari, catechisti e genitori a celebrare la Giornata Missionaria dei Ragazzi il prossimo 6 gennaio 2013, solennità dell’Epifania del Signore, secondo le indicazioni e il materiale preparato dall’organismo nazionale Missio Ragazzi con l’augurio che tutti insieme possiamo imparare a credere con e come Gesù. don Danilo Mansi 9
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