BRASILE, Belo Horizonte, iniziative di Rosetta Brambilla - avsi

LUCAS E LA SCOPERTA DELL’AMICIZIA
Lucas, un bambino vivace e molto intelligente quest’anno ha fatto un cammino
molto bello e questo mi ha permesso di imparare molto.
Sono la sua educatrice da due anni e all’inizio Lucas aveva un comportamento
molto aggressivo ed estremamente indisciplinato, non conosceva regole e si
rifiutava di realizzare le attività proposte; avevo spesso bisogno di ricorrere all’aiuto
delle mie colleghe per riuscire a rapportarmi con lui. Per chi lo conosce adesso, è
difficile immaginare tutto il percorso fatto per conquistare la sua amicizia e la sua
fiducia.
Per far sì che non uscisse più dalla classe senza chiederlo e che partecipasse alle
attività, abbiamo fatto alcuni accordi. È stato molto bello, perché lui diceva: “Maestra
io non riesco a stare seduto e fermo e a fare queste cose…!” È stato in quel
momento che ho percepito la reale sofferenza di Lucas nel rimanere concentrato e
fermo in classe.
Stava in piedi, non si sedeva e girava in classe disturbando e provocando sempre i
compagni. Per questo abbiamo stabilito insieme che sarebbe potuto uscire dalla
classe e fare un giretto in cortile quando ne sentiva la necessità, a patto che
cercasse di partecipare maggiormente alle attività proposte ed evitasse di litigare
con i compagni. Lucas ha subito accettato ed è andata avanti così per molto tempo.
Ora non sembra più lo stesso, quando arriva mi aspetta per entrare in classe,
chiama i compagni, mi aiuta nel mettere in ordine l’aula e a servire gli amici nel
momento del pranzo.
Alla fine di questo anno mi ha sorpreso in modo speciale. Un giorno, mentre faceva
attività sportiva ha iniziato a litigare con un compagno, si è innervosito tanto da
arrivare alle mani. E’ stato un litigio molto brutto nel quale sono dovuta intervenire. Il
compagno Mateus è un bambino molto buono e tranquillo e quando gli ho detto che
sarebbe dovuto uscire dal campo ed aspettare la fine della partita fuori, lui ha
saputo ascoltare; Lucas invece è uscito dal campo solo perché l’ho accompagnato.
Era molto nervoso ed arrabbiato ed ha iniziato addirittura a minacciare il compagno.
Mi sono avvicinata e l’ho abbracciato forte, capivo più che mai che era ciò che in
fondo Lucas desiderava. Dopo una breve resistenza, ha cominciato ad
abbandonarsi tra le mie braccia ed è rimasto così fino al termine della partita.
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