Dicembre parte II - Comune di Ameglia

lettere ed opinioni lettere ed opinioni lettere
COMUNICATO DEL CIRCOLO
LIBERA-MENTE
Il circolo Liberamente
informa i
cittadini di Ameglia
di quanto segue:
I consiglieri della lista Cuore
di Ameglia non sono fra i
fondatori e non sono iscritti al
nostro Circolo.
Il Circolo non si sente quindi
rappresentato in consiglio
Comunale da chicchessia né
tanto meno dai consiglieri Atos
Giovanelli e Emilio Longhi.
Gianfranco Ferrari
coordinatore del Circolo
Libera-mente di Ameglia
“LA VERDE LUNA” RIMARRA’
APERTA FINO A FINE ANNO
Il nuovo chiosco Snack-Bar,
FIORIDEA
Ameglia via Caffaggio 171
tel. 0187-65111
Fiori, idee
e non solo...
per il vostro Natale
Gianna e Lida
augurano a tutti
Buone Feste
inaugurato a Fiumaretta sul
lungofiume lo scorso 21 Agosto,
ha deciso, in accordo con le disposizioni
comunali, di posticipare
la chiusura stagionale che
era prevista per metà ottobre.
Il locale con la sua saletta
chiusa e riscaldata, rimasto
aperto anche a novembre,
chiuderà a fine dicembre.
I giorni di apertura sono:
sabato, domenica e lunedì, dalle
ore 7.30 alle ore 20.30.
Lo staff de “La Verde Luna”
coglie l’occasione per ringraziare
tutti i suoi clienti e
augurare loro Buone Feste e un
Felice Anno Nuovo!
Arrivederci alla prossima
Primavera!
PROVENIENTE DA….
NON IMMIGRATO
In riferimento alla lettera
del sig. Giovanni Vezzoso, pubblicata
nel mese di settembre,
con la quale sottolineava il fastidio
provato nel leggere sul
certificato di residenza la parola
“immigrato” si precisa, per
dovere d’informazione, che nei
certificati rilasciati da
quest’ufficio non appare mai la
parola “immigrato”, ma la parola”proveniente
da…”.
Laura Galazzo
Ufficiale d’anagrafe
ASSOCIAZIONE VOLONTARI
OSPEDALIERI (A.V.O.)
L’AVO è un’associazione a
carattere nazionale di volontari
che dedicano gratuitamente
parte del loro tempo a servizio
dei malati.
È un’associazione laica, apartitica,
democratica ed è accessibile
a tutti, senza distinzione
di condizioni sociali e di
età, purché maggiorenni.
Lo scopo dell’AVO è quello
di assicurare una presenza amica
in ospedale, offrendo agli
ammalati calore umano, dialogo,
aiuto per lottare contro la
sofferenza, l’isolamento e la
noia, con l’esclusione però di
qualsiasi mansione tecnica -
professionale di competenza
del personale medico e paramedico.
L’impegno richiesto al volontario
è di almeno un turno
settimanale di due ore in re-
(Continua a pagina 12)
Apicoltura Ferti
di Vanello Vittoria diploma 3 gocce d’oro
FIUMARETTA via Litoranea, 35
tel 0187-64344
produzione e vendita diretta.
Si trova inoltre lunedì al mercato di
Ameglia
e giovedì al mercato di
Sarzana.
www.apicolturaferti.it
AMEGLIA Informa - dicembre 2004 Pagina 11

(Continua da pagina 11)
parto.
I volontari dell’AVO sono
presenti all’ospedale S. Andrea
della Spezia, all’ospedale Felettino,
a Levanto e a Sarzana.
Per diventare un volontario
CRONACHE AMEGLIESI
Barche esposte a Bocca di Magra
NUOVO PUNTO VENDITA
NAUTICO
Grande successo al porticciolo
di Bocca di Magra per le
prove in mare di imbarcazioni
a motore della Starfischer, Boston
Waler e gommoni BWA,
che si sono svolte il 6 e 7 novembre
scorsi.
La gamma di imbarcazioni
in prova andava dai cabinati di
oltre 10 metri di lunghezza sino
ai più modesti gommoni da
5,5 metri con prezzi di vendita
tuttufficio
dell’AVO occorre seguire un
corso di formazione al termine
del quale, dopo un colloquio di
idoneità, il volontario viene
ammesso ad un periodo di tirocinio.
Se qualcuno vuole iscriversi
al pubblico da 210.000 euro a
11.000 euro.
L’iniziativa della manifestazione,
sponsorizzata dalla soc.
Ameglia servizi turistici, è partita
della nautica Guarducci di
Prato che ha aperto a Bocca di
Magra un punto vendita per la
commercializzazione delle barche
e per la vendita di attrezzature
ed accessori per la nautica
gestito da Luigi Rolla.
CALENDARIO DELLA CRI
Volontari della Croce Rossa per
la raccolta fondi “defibrillatore”
al prossimo corso che si terrà a
gennaio 2005, telefoni al n°
0187-524338, lasciando il proprio
nominativo ed il numero
di telefono in segreteria: sarà
richiamato.
A.V.O.
È iniziata la distribuzione
dei calendari 2005 della delegazione
CRI di Ameglia.
Le offerte libere serviranno,
come spiegato in altra parte
del giornale, per l’acquisto di
un defibrillatore da installare
a bordo dell’ambulanza.
Il calendario viene distribuito
a domicilio e si può trovare
anche presso la sede CRI di
Fiumaretta e presso gli stand
che verranno realizzati in occasione
di manifestazioni.
PALESTRA DEL
BORGO DI CAMISANO
La palestra del Borgo di Camisano,
gestita dalla soc. comunale
Ameglia servizi turistici,
ha iniziato a funzionare a
pieno ritmo con corsi di varie
discipline per bambini o per
adulti, che si svolgono dalle ore
9 della mattina alle 21 della
sera e dove ognuno può trovare
la propria giusta collocazione.
(Continua a pagina 13)
TUTTUFFICIO DI FLORIO, CHIODETTI & C
VIA PECORINA 33 (ZONA ARTIGIANALE)
SARZANA
Tel. 0187.625773 – 0187.627315
Fax 0187.627246
Vendita, installazione ed assistenza
macchine per ufficio, arredamenti, fotocopiatrici,
stampanti, sistemi di scrittura, computers,
misuratori fiscali, fax, modem ed accessori.
AMEGLIA Informa - dicembre 2004 Pagina 12

I corsi attualmente in svolgimento
riguardano:
?? Ginnastica
?? Ginnastica dolce
?? Ginnastica ritmica
?? Aerobica
?? Bonificazione
?? Spinning
?? Judo
?? Danza jazz
?? Danza classica
?? Ballo latino-americano.
Per informazioni si può telefonare
al bar ristoro del Borgo
di Camisano, tel. 0187-608033.
UN NUOVO PREMIO
AL MIELE FERTI
DI FIUMARETTA
FONDIARIA -
SAI
DIVISIONE FONDIA-
RIA
ASSICURAZIONI
Agente generale procuratore
Riccardo Campodonico
Castelnuovo Magra (SP)
tel. 0187-670371, fax 0187-671586
Dopo il premio 3 gocce d’oro
dello scorso anno, per il miglior
miele millefiori d’Italia, l’apicoltura
Ferti di Fiumaretta ha
raccolto un nuovo riconoscimento
con le tre api d’oro che
viene assegnato ai migliori
mieli dei parchi liguri.
La seconda edizione del concorso
per la selezione dei migliori
mieli dei parchi della Liguria,
organizzato dalle province
e dai Parchi Liguri, si è
svolto il 21 novembre scorso a
Campo Ligure (GE). Il massimo
premio delle 3 api d’oro è
stato consegnato a Michele
Ferti dal presidente del nostro
Parco di Montemarcello-Magra
dr. Walter Baruzzo.
Al concorso hanno partecipato
circa 80 apicoltori liguri
con 160 tipi di miele.
Gli esami sui mieli sono stati
effettuati dal laboratorio agrochimico
della Regione Piemonte
di Alessandria. I risultati
degli esami chimici, aggiunti
a quelli sensoriali degli
assaggiatori diplomati di miele,
hanno assegnato il punteggio
massimo ai due mieli presentati
da Ferti Michele: il
miele di Acacia e quello mille-
fiori (quest’ultimo già premiato
in sede nazionale con le tre
gocce d’oro).
Michele Ferti
INFORMAZIONI
NFORMAZIONI TURISTICH TURISTICHE
PARCO DI MONTEMARCELLO
Informazioni c/o ex scuola dalle ore
17 alle 20 escluso il lunedì
DIREZIONE PORTO BOCCA DI M AGRA
OPERATIVO DALLE ORE 08 ALLE 22
Tel. e fax 0187-608037
I A T AMEGLIA - CAFAGGIO
ore 9,00 - 12.00 e 18,00 - 20,00
tel. 0187-600524
PRO LOCO DI MONTEMARCELLO
Ufficio Informazioni presso la ex
scuola, apertura domenica e festivi
ore 9,30 - 12,30
tel. 600324
MUSEO E SCAVI DI LUNI
ore 9 - 19 - chiuso il lunedì.
MUSEO LIA - LA SPEZIA
ore 10 - 18 - chiuso il lunedì.
CASTELLO DI FOSDINOVO
(martedì chiuso) visite guidate ogni
ora alle 9-10-11-16-17-18 la
domenica anche alle ore 15
tel. 0187-68.891
MUSEO GEOPANTOLOGICO
castello di LERICI - tel. 969042
ore 9 – 13 e 15 – 19 domenica
ore 9 – 19 - chiuso il lunedì.
AMEGLIA
Via XXV aprile
Tel. 0187-65155
Cell. 0338-3933097
MARIPOSA
ADDOBBI NATALIZI
STELLE DI NATALE, FIORI RECISI,
PIANTE ORNAMENTALI, FIORITURE.
MANUTENZIONE DEL VERDE
E TANTE IDEE PER I VOSTRI REGALI
DI NATALE.
AMEGLIA Informa - dicembre 2004 Pagina 13

NATALE
(Torniamo, nei ricordi, al
collegio del Pavone di Sarzana:
siamo nell’anno 1940).
La vigilia di Natale, viene a
trovarmi zia Nella, che non era
ancora venuta da quando io
ero entrata.
La zia ha portato una marocca:
un profumo, sento venirmi
l’acquolina in bocca.
La marocca la sapeva fare
bene, avevo già avuto l’occasione
di mangiarla un paio di
volte, quando ero da lei, l’unica
cosa che in Italia avevo apprezzato,
in quel tempo.
Dicevo, sento quel profumo
e vedo quei pezzetti di olive
nere e dei pinoli… che voglia di
mangiarne un pezzo… ma non
posso, in parlatorio è vietato
mangiare.
Inoltre, le suore prendevano
in consegna tutto quello che i
parenti ci portavano, lo mettevano
nell’apposito armadietto
numerato, per ogni collegiale
(io avevo il n° 16), per poi distribuirlo,
quando, come e per-
FIUMARETTA
via Ratti 5 (davanti S2)
tel. 0187-649520
VENDITA AL MINUTO CON I PREZZI
DELL’INGROSSO
SERVIZIO A DOMICILIO PER
BAR
E RISTORANTI
ché. Tutto calcolato, predisposto,
ma un calcolo e una predisposizione
che a me non è tornata:
la marocca per me è stata
solo un ricordo, ne ho sentito
il profumo, ma nient’altro.
Dove sarà finita?
So soltanto che poi ho imparato
a mie spese a svegliarmi
un po’ e… quando qualche volta
tornava a trovarmi qualche
parente e mi portava qualcosa
(che ora sarebbe una miseria,
ma allora era una leccornia),
ho cominciato a non farmene
accorgere.
Anche se poco, era un pezzo
di cielo, lo nascondevo sotto il
grembiule, cercavo scuse per
andare giù al gabinetto, perché
quello era il posto che non era
proibito.
Allora, tutto di corsa, mi
infilavo sotto al tavolo del refettorio
e su di una tavoletta,
che avevo trovato in lavanderia
e messa tra il cassetto e il
tavolo, sistemavo quello che mi
portavano.
Era un piccolo ripiano nascosto,
dove potevo ben custodire
il mio bottino, che mi veniva,
se no, portato via; era poca
cosa, come ripeto, ma per me
preziosa….
Arrivò il giorno di Natale
del 1944.
La vita continuava, doveva
essere così.
La festa era sentita, siamo
andati alla funzione, in chiesa,
un po’ rinfrescati, con gli abiti
lavati e stirati con il ferro a
carbone, per l’occasione.
In chiesa, un piccolo presepe,
ricordava il Natale, solo
nella parola e dentro il cuore,
ma, per il resto, un giorno come
ogni altro, per i poveri come
noi.
Però, anche se in tempo di
guerra e tanta paura, di disperazione
e fame, a Messa, quel
mattino, erano tutti presenti.
Chi aveva parenti e figli
lontani, era lì, a pregare quel
piccolo Bambin Gesù che facesse
una cosa grande, un miracolo.
Tornasse la pace, tornassero
a casa tutti quelli che erano
partiti o erano stati fatti partire
per la guerra. Per i bambini,
venne pure l’Epifania.
Fu un altro giorno, diverso,
ma povero, a causa dei tempi,
però segnato dalla loro candida
innocenza e dalla grande gioia,
se nelle calze appese trovavano
castagne secche, una mela o
fichi secchi...
Maria Angela Albertazzi
(dal libro “la mia infanzia
nella guerra”)
Patt Boutique
Augura buone feste
Via Pisanello 64
Tel. 0187-65777
AMEGLIA Informa - dicembre 2004 Pagina 14

Un antico hospitale di
Luni, San Leonardo
“in capite paludis“.
Sono stato, a settembre, alla
Fortezza di Sarzana a visitare
la bella mostra del CAI sugli
scavi del “Torraccio” della Brina.
Si tratta di un sito archeologico
medievale, posto sopra
un crinale, sotto Ponzano Superiore.
È stata un’esperienza
interessante, con materiale
iconografico esauriente e ben
disposto nelle varie sale, assieme
ai reperti più significativi.
La memoria è andata presto
all’anno scorso, quando ho inserito
alcune foto degli scavi in
una mostra in quattro pannelli,
da me realizzati per le giornate
di studio sul Canale Lunense,
promosse dall’Archeoclub.
Qualcuno, a questo punto,
mi ha chiesto l’età di un ponte
che si trova sul Torrente Bettigna,
in località Molino del Piano.
Anche quello era stato da
me fotografato e faceva parte
della mostra. Ora, dovete sapere
che questa non era stata altro
che l’atto conclusivo di un
impegno, iniziato alcuni anni
prima con l’esplorazione del
territorio pedemontano di Castelnuovo
Magra.
Lo spunto mi era venuto con
la lettura di un libretto di Michele
Ferrari sull’origine del
paese, pubblicato nel 1912.
Il testo riferisce di una chiesa,
S. Leonardo del Padule,
posta (traduco dal latino)
“…fra Luni e Sarzana, ai piedi
di Castelnuovo“, così recita il
Codice Pelavicino.
L’Autore, dice pure che
presso la chiesa si trovava un
ospitale, il quale, essendo cambiata
l’intitolazione del tempio,
assunse quella di S. Maria
Maddalena.
Infine, ecco altre indicazioni:
“La tradizione vuole che
fossero situati sulla sinistra
del torrente Bettigna…, in un
terreno di proprietà della Parrocchia…denominata
anche al
presente S. Maddalena o Ghiara,…”.
Con questi dati a disposizione,
nel 1998 mi recai sul posto,
sotto Molino del Piano e notai
subito quel ponte, di fattura
vecchia ma non antica.
Ma fu un edificio quello che
attirò maggiormente la mia
attenzione. Era (ed è tuttora)
disposto sulla sinistra del corso
d’acqua, quasi attaccato al
ponte. Tra l’altro, il ponte congiunge
due tratti di sentiero,
L’antico ponte medioevale
uno terminante a sinistra sulla
via dell’Olmarello, l’altro che si
perde nei campi, verso la via
Pedemontana (!).
A questo punto ho pensato
di aver individuato il sito ricercato.
In fin dei conti, nel Medioevo,
la via Francigena non
poteva passare dove ora si trova
l’Aurelia. Il fatto stesso che
la chiesa fosse “in cima alla
Palude”, indicava la parte superiore
del sistema di stagni
che, allora, circondavano quasi
del tutto la città di Luni.
L’Aurelia, quando pioveva,
si trasformava in un tratturo
di fango, a causa delle facili
esondazioni dei corsi d’acqua
che doveva attraversare.
La Pedemontana, invece,
offriva un rialzo sufficiente ad
evitare questi disagi ed inoltre
era più distante dalla zona più
malsana che, nell’estate, diventava
particolarmente pericolosa
per la malaria. Se il
ponte attuale non è antico, non
significa poi molto, perché può
essere stato benissimo ricostruito
anche più volte. Per
avere ulteriori conferme, ho
chiesto informazioni agli abitanti
di quella casa presso al
ponte.
Loro, gentilissimi, mi hanno
parlato del fatto che il campo
sottostante, posto in direzione
di Luni, era proprietà della
Diocesi. Non solo, ma anche la
loro casa era stata, un tempo,
“dei frati”.
Una visita alla parte inferiore
dell’edificio, già un tempo
adibita a stalla, mi ha ulteriormente
convinto che mi trovavo
proprio di fronte al rimaneggiamento
di una costruzione
molto antica.
Sono tornato, qualche tempo
dopo, a rivedere quel caseggiato
con l’architetto Sergio
Lugarini, a quel tempo Presidente
della Sezione Apuo-
Lunense di Italia Nostra.
Anche lui è stato dell’avviso
che dovesse trattarsi proprio di
quello che rimaneva dello Spedale
di S. Leonardo in Capite
Paludis. Infatti, nel mese di
luglio, appariva il suo libro “La
valle dei marmi…”, un saggio
sulle origini di Carrara, dove
veniva riferito: “Tale Hospitale
è stato individuato sulla sponda
sinistra del torrente Betigna
(località Palvotrisia) (sic!),
in prossimità di un ponte antichissimo
della via Francigena”.
Per ora non aggiungo altro,
spero solo che, anche in questo
caso, emergano nuovi elementi
futuri a suffragare questa teoria.
AMEGLIA Informa - dicembre 2004 Pagina 15

PELLEGRINAGGIO A LOURDES
Credo sia giusto illustrare il pellegrinaggio
effettuato dalla parrocchia di Marinella, organizzato
dall’agenzia viaggi Lorenzini di La Spezia
in Francia, che ha visto come mete la magnifica
Nimes, l’indimenticabile Lourdes e la
meravigliosa Arles con i suoi tipici mercatini.
Per i 30 partecipanti, tra i quali l’amico Evardo
Lorenzini e la moglie, titolari dell’Ala
Bianca, prima loro esperienza in veste di pellegrini,
sono trascorse cinque giornate ricche
d’entusiasmo, di gioia, di raccoglimento, di preghiera,
di fede, di fervore e di pace, in un clima
di adorazione e di comune condivisione delle
sofferenze di ciascuno.
Mille parole non riuscirebbero ad esprimere
tutte le emozioni provate.
Nel sud-ovest della Francia, ai piedi dei Pirenei,
si erge Lourdes, piccola città di 18.000 abitanti
dimenticata dalla storia, se un avvenimento
straordinario non avesse sconvolto il suo
destino nel 1858: il messaggio affidato a Bernaredette
de Soubirous dalla Signora di Massabielle.
Oggi cinque milioni di pellegrini vengono
ogni anno a Lourdes, facendone la capitale
internazionale dei pellegrinaggi mariani.
Prima delle apparizioni Lourdes è conosciuta
solamente come luogo di passaggio; successivamente
diventa città di accoglienza. Gli hotel,
che nel 1858 sono solo 2, si moltiplicano fino a
farla diventare oggi la seconda città alberghiera
dopo Parigi. Nel 1861 la riva di Massabielle
e le colline sovrastanti sono vendute dal Comune
alla Diocesi e nel 1862 iniziano i lavori di
trasformazione.
Si accede al Santuario attraverso due porte
principali: S. Michelle, che permette al pellegrino
di scoprire in prospettiva l’immenso piazzale
del santuario con in primo piano il calvario bretone
e per sfondo le basiliche e la porta S. Joseph,
che immette sul Sacrato della basilica del
Rosario passando davanti la forum di accoglienza.
Al centro del grande piazzale la statua
della Vergine Incoronata, rivolta verso le basiliche,
che è il punto d’incontro di tutti i pellegrini.
Esperienza significativa è la grotta di Massabielle,
il vero tabernacolo di Lourdes, attorno
al quale migliaia di persone accorrono in ogni
istante della giornata e si riuniscono in adorazione.
All’entrata un roveto ardente di ceri,
preghiera luminosa, preghiera silenziosa, preghiera
che illumina le tenebre, preghiera che
dà pace come il sorriso di nostra Signora, scrigno
minerale immerso nel verde con le pareti
levigate dai miliardi di carezze dei pellegrini,
luogo santificato davanti al quale il peccatore si
prosterna, l’ammalato piange, ma spera nella
guarigione, il povero ha fiducia in giorni migliori.
Dal punto di vista del raccoglimento religioso
toccante è la monumentale via Crucis che
conduce al Calvario con quelle 115 statue
dell’altezza di oltre 2 metri che esprimono l’immensità
del dolore e della sofferenza di Gesù e
d’altro canto la dura ingiustizia di Ponzio Pilato
e dei suoi soldati che lo condannano.
Lungo questa via Crucis si ripercorrono le
tappe delle sofferenze del Signore sino al Calvario
per concludersi con una quindicesima stazione
che simboleggia la resurrezione, quindi,
l’amore che ha vinto la morte e ci offre la speranza
di risorgere con Lui.
Don Filiberto Zanagnolo
g iovannelli
giardinaggio—irrigazione –manutenzione
AMEGLIA via Alta, 6
tel. 0187.648324 - Fax 0187 649978 - cell. 348 7978490
www.giovannelligreenhouse.it
Il gruppo dei partecipanti al pellegrinaggio
AMEGLIA Informa - dicembre 2004 Pagina 16

UNA SPECIE
DI
CONSUNTIVO
Ogni tanto è bene guardarsi
indietro per verificare quanto
era stato programmato e, di
questo, quanto sia stato realizzato.
Abbiamo concluso l’anno del
Congresso Eucaristico diocesano
che ci ha lasciato da continuare
alcuni impegni assunti a
livello parrocchiale: l’ora di adorazione
eucaristica tutti i
primi venerdì del mese alle ore
18.00 nella chiesa di Cafaggio
e, sempre alla stessa ora, ogni
venerdì la catechesi per gli adulti.
È in dirittura di arrivo il
consiglio parrocchiale per gli
affari economici.
A livello vicariale, come segno
concreto dell’amore che nasce
dall’Eucaristia, è sorto il
“Centro sociale di ascolto” per
dare un aiuto ai fratelli in necessità,
con sede a Romito Magra.
Ben tre parrocchiani di Ameglia
e Montemarcello operano
come volontari in questa attività,
cercando di aiutare ma
anche di coinvolgere altri cri-
stiani. Vorrei osservare come
al Centro molti si rechino a
chiedere ogni tipo di aiuto, ma
nessuno che offra la disponibilità
per un aiuto, fosse anche
solo da “badante”.
Dopo aver sistemato l’ingresso
alla chiesa di Cafaggio,
aprendo un nuovo accesso con
scivolo per abbattere le barriere
architettoniche, è stata realizzata
la nuova illuminazione,
la sistemazione dei quadri della
nuova Via Crucis – di poco
valore ma certamente d’effetto
– e la zona devozionale con le
immagini del Sacro Cuore e
della Madonna “Stella Maris”.
Nella casetta delle opere
parrocchiali è stato necessario
rifare tutto l’impianto di riscaldamento.
Nella chiesa parrocchiale
del centro storico è in fase di
completamento il nuovo impianto
elettrico, lavoro necessario
per l’adeguamento alle
norme CEE.
Qualcuno ha commentato
che bastava cambiare le lampadine!
Altri hanno commentato
dicendo che ora si può vedere
la bellezza della nostra chiesa.
Altri ancora che finalmente
si riesce a leggere nei libretti e
nei foglietti domenicali.
Mentre guardiamo alle realizzazioni
passate dobbiamo
ORARIO SS. MESSE
Ameglia
Cafaggio
Bocca di Magra
Fiumaretta
Montemarcello
Monastero S.Croce
Marinella
prestare attenzione al futuro
che ci indica alcune priorità:
?? il recupero e restauro di ben
6 pezzi di valore in legno
che sono in pessime condizioni;
?? la pulitura e l’eventuale restauro
di 6 pezzi in marmo,
?? la facciata della chiesa e il
recupero delle pitture del
presbiterio (zona altare);
?? il rifacimento del tetto delle
due sagrestie dell’Oratorio
che sta diventando urgente .
L’impegno, da realizzarsi
nei prossimi anni, è notevole,
ma se sarà costante certamente
arriveremo a ridare alla nostra
chiesa la dignità che spetta
al luogo della presenza di
Gesù in mezzo a noi e al nostro
culto.
Ringrazio tutti coloro che in
qualsiasi modo hanno collaborato
e collaborano. Il mare è
fatto di gocce d’acqua.
Auguri di buone feste.
Don Cesare Giani.
Pubblica Assistenza
“Humanitas”
pref e festiv festiv
17,30 10,00
18,15 8,30 11,15
17,00 8,30 11,00
Onoranze Funebri
Trasporti Funebri nazionali ed esteri
Servizi diurni e notturni
Servizio cremazione
Via Militare 68 Romito Magra (SP)
Tel. 0187/988015 / Fax 0187/989079
www.pahumanitas.it e-mail: info@pahumanitas.it
AMEGLIA Informa - dicembre 2004 Pagina 17
10,00
18,15 10,00
18,00 10,00
18,00 11,00

IL FILM
LA MALA EDUCACION
Regia e sceneggiatura di
Pedro Almodovar
Il regista Enrique Goded
cerca ispirazione per il suo
prossimo film tra gli articoli
dei quotidiani, quando alla
porta bussa un ragazzo che si
presenta come il suo vecchio
compagno di collegio Ignacio
Rodriguez. Nonostante stenti a
riconoscerlo, Enrique fa entrare
Ignacio nel suo studio ed accetta
di leggere un manoscritto
che questi gli sottopone come
possibile soggetto per un film:
una storia ispirata alla realtà -
la loro vita in collegio negli anni
'50 - ed integrata da elaborazioni
di fantasia, come una
visita di Ignacio adulto - che è
diventato un travestito che si
esibisce col nome d'arte di Zahara
Prima che diventasse un'ossessione,
Almodovar si è costretto
a girare La mala educacion,
dopo anni di ritocchi
alla sceneggiatura e il risultato
è un noir vorticoso che pur
mantenendo le caratteristiche
principali del cinema del regista
spagnolo - ovvero la specu-
ALIMENTARI
SANTUCCI
di Santucci Isabella
aperto anche domenica mattina
?? ALIMENTARI
?? FRUTTA E VERDURA
?? LARDO DI COLONNATA
?? PANE COTTO A LEGNA
Si preparano cesti natalizi
via Litoranea 93 (presso il semaforo )
FIUMARETTA tel. 0187-649014
larità delle storie narrate e dei
personaggi che ne fanno parte,
una certa irresistibile irriverenza
e soprattutto irruente,
barocca passionalità nel delineare
la psicologia dei personaggi
- si lascia alle spalle le
note di colore che avevano caratterizzato
le opere precedenti,
per trasformarsi in una
trappola fatale.
Se in Parla con lei il gioco
di specchi filmico si prestava a
raccontare le storie parallele di
due donne avvolte in un sonno
mortale, ne La mala educacion
i riflessi diventano spesso
ingannevoli e taglienti e nulla
è davvero ciò che sembra: i tre
personaggi principali del film,
Ignacio, Enrique e Padre Manolo,
si frammentano, si moltiplicano,
si riflettono uno nell'altro
a formare un disegno oscuro
ma preciso, ben delineato
che si svolge in tre contesti
temporali diversi ed in bilico
tra finzione cinematografica e
la realtà deformata da punti di
vista narrativi diversi.
Splendide le ambientazioni,
i colori freddi ed austeri del
collegio; il verde brillante della
vegetazione in estate che diventa
teatro di un abuso; i muri
di un vecchio cinema sul
quale nel corso degli anni si sono
sovrapposti manifesti pub-
nuova gestion e
nuova gestion e
Una scena del film
blicitari, un collage di strisce
di carta che è un affresco di
due periodi opposti: la spagna
franchista degli anni '50 e la
spagna frenetica della movida,
i vecchi manifesti dei film dell'icona
gay spagnola Sara
Montiel, sepolti sotto gli annunci
di un'epoca nuova.
Toccante e delicata la messa
in scena della prima, segreta
storia d'amore di due ragazzini,
la loro scoperta della sessualità
e i primi sospiri erotici,
poi la separazione. Splendida
la caratterizzazione dei personaggi,
così ricca di sfumature e
così poco prevedibile, da rendere
il mistero di Angel Andrade
ancora più fitto.
Un film emotivamente
spiazzante, dolce e sensuale,
ma anche cinico e molto amaro,
difficile da scrollarsi dall'anima,
che conferma ancora una
volta il genio di Almodovar.
Gianfranco Ferrari
O’NEILL’ S
IRISH PUB
PIZZERIA
FIUMARETTA
VIA LITORANEA 66
TEL. 0187-649509
CHIUSO IL MARTEDÌ
AMEGLIA Informa - dicembre 2004 Pagina 18

L’AMERICA DI BUSH
G.W. Bush con il 51% dei
voti e 254 delegati è il presidente
più votato nella storia
degli USA.
Non era mai successo che
tanti americani andassero a
votare, il presidente uscente
ha infatti ottenuto ben
58.301.150 voti.
Mentre quattro anni fa la
Florida fece stare tutti col fiato
sospeso, oggi non si dovrà attendere
l’intervento della Corte
Suprema per decretare la
vittoria repubblicana.
Lo stato che poteva decidere
con i suoi 20 voti il risultato elettorale
era infatti l’Ohio e qui
Carl Rove, stratega politico di
Bush, ha condotto una campagna
elettorale eccellente. Gli elettori
delle città e delle contee
più indecise, oltre alle frequenti
visite del presidente nelle
battute finali della campagna,
in poche settimane hanno ricevuto
3 milioni di telefonate,
per ricordare loro che Bush
crede nel matrimonio, nella famiglia
composta da un uomo e
una donna e nella fede in Dio.
Per chi non lo sapesse in Ohio
vive una folta comunità Amish
ed il 76% di loro ha votato
per il presidente uscente.
Quello che ha pesato di più
quindi, non è stata la diversa
visione dei candidati sulla
guerra e sulle questioni economiche
e di politica interna, ma
la differenza sui valori dichiaratamente
tradizionali: no
quindi alle nozze gay; no alla
ricerca sulle cellule staminali
ecc. Questa volta Bush può esclamare
senza indugio di aver
vinto la guerra.
A dominare largamente anche
nel Senato statunitense saranno
per quattro anni gli uo-
mini dell’America rurale, della
destra religiosa; sarà l’America
dei bianchi, dei protestanti, dei
cristiani evangelici e degli eterosessuali.
L’altra parte del paese oggi
si cura le ferite e si interroga
sul perché: all’enorme massa
di opposizione che si è creata
nel paese sembra impossibile
aver lasciato sul campo così
tanti voti.
Nemmeno noi ci saremmo aspettati
una così netta sconfitta,
seppure molti non sono stati
conquistati da Kerry.
Ma nel partito democratico
ci si credeva eccome, si credeva
in Bill Clinton, che in più di
un’occasione, nelle conventions,
è corso in aiuto del meno
dotato collega, si sperava nei
giovani, in Springsteen e nel
suo accorato appello al voto democratico,
si aspettava il voto
degli immigrati e delle donne,
madri di giovani che in guerra
non vogliono andare.
Invece il partito democratico
sta vivendo dopo il voto una
grave crisi: sta cercando di trovare
una nuova via per dialogare
con quella parte del paese
che dopo le paure dell’11 settembre
si è gettata tra le braccia
del fondamentalismo religioso-ideologico
di Bush e si
sta muovendo alla ricerca di
un personaggio forte che tra
quattro anni si possa battere
con grinta, in una America che
speriamo non sarà più isolata
dal resto del mondo per
quell’unilateralismo fortemente
voluto da Bush.
E sarà proprio G. W. B: adesso
che ci dirà da che parte
andrà il suo paese.
L’immagine effettiva del paese
dei prossimi anni la vedremo
con la nomina dei nuovi ministri:
vedremo se il secondo
mandato sarà più moderato
(cosa che peraltro sperano anche
molti sostenitori dello stesso
partito repubblicano) e allargherà
la propria base con
un occhio rivolto al centro, oppure
se, rafforzato dal gran numero
di preferenze ottenute e
dalla maggioranza ottenuta al
Congresso, non continui per la
strada del radicalismo.
Noi, l’Europa della nuova
Costituzione “laica” e del probabile
ingresso della Turchia
tra i 25, saremo condizionati
nei prossimi anni dal voto statunitense
e per questo dovremo
cercare di creare una politica
di coesione tra gli Stati
membri, per far passare nel
mondo le nostre idee di multilateralismo,
di cooperazione e
di pace.
Francesca Strenta
sez. DS Ameglia
indirizzi e-mail di alcuni uffici com.:
- Ragioneria ardigol@libero.it
- Vigili urbani, commercio e protezione
civile polimuniameglia@libero.it
- Turismo, segreteria comunale e Pro
Loco Ameglia tinagiannetto@libero.it
- Lavori pubblici llppameglia@libero.it
Principali argomenti
Dibattito politico amministrativo 2
Spazio AVIS 5
Agostino Paci 6
In Ameglia si vive meglio 7
Restauro della torre del castello 8
Acquisto defibrillatore 10
Lettere ed opinioni 11
Cronache amegliesi 12
C’era una volta: il natale 14
S: Leonardo in capite paludis 15
Pellegrinaggio a Lourdes 17
Il film: La mala educacion 18
Il trucco di mezzanotte 20
AMEGLIA Informa - dicembre 2004 Pagina 19

RISTORANTE CAPANNINA Ciccio Marina
CICCIO
Chiuso il martedì
AMEGLIA - Bocca di Magra via Fabbricotti 71
Tel. 0187 / 65568 fax 0187 / 609000
IL TRUCCO
DI MEZZANOTTE
Esistono segreti per un trucco
semplice che resti perfetto
nel tempo per una serata speciale
o la lunga notte di capodanno.
La cosa più importante è la
base, quindi applicare sempre
prima di ogni cosmetico una
buona crema idratante su viso
e collo.
REALIZZATE COSÌ
IL VOSTRO MAKE UP:
se necessario usate un copritore
sopra agli inestetismi, successivamente
fissate con un
velo di cipria;
??il colore del fondotinta si sceglie
sul collo o all’interno del
polso in base alla copertura
che desideriamo (steso con le
dita ha un effetto più naturale);
??visto che è per la sera, con
l’ombretto esagerate, benissimo
un colore scuro iridescente
(es. grigio con brillantini)
applicato su tutta la palpebra
mobile; allungato con un pennellino
verso l’angolo esterno
dell’occhio dona un effetto
seducente ed ancor più se
abbondate con un mascara
volumizzante;
??il fard deve essere applicato
appena sotto l’osso zigomatico;
scegliete toni caldi, come
del resto dovrà essere il vo-
RISTORANTE
Chiuso il lunedì
Marina di Carrara V.le Da Verrazzano 1
Tel. 0585-780286 Fax 0585-780286
Paninoteca Enoteca Musica BLUE PORT
Marina di Carrara V.le Da Verrazzano 1 Tel. 0585-780286 Fax 0585-780286
stro rossetto, meglio se è un
cross intenso e brillante; con
la matita contorno labbra il
vostro lavoro durerà più a
lungo;
??ultima cosa, esistono in commercio
spray fissatori per il
trucco, ma se all’ultimo momento
ne siete sprovvisti,
prima di uscire di casa e festeggiare
la lunga notte di
Capodanno, concludete così il
vostro make up: mettete in
uno spruzzino acqua ed
un’aspirina effervescente;
alla distanza del braccio tesonebulizzate
su tutto il viso;
appena sentite la pelle asciutta
aprite gli occhi, siete
pronte!
IL CENTRO BENESSERE
IBIS vi augura un buon Natale
e felice Anno Nuovo.
Sara Tosini
AMEGLIA Informa - dicembre 2004 Pagina 20