LO SCARPONE 007 - Club Alpino Italiano
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un dispaccio della compagnia<br />
Alpine Ascents International, ha<br />
raggiunto la vetta dell’Everest alle<br />
19.30 del 23 maggio.<br />
Quale futuro<br />
■ Il Convegno annuale 2009 della<br />
CIPRA, che si svolgerà dal 17 al 19<br />
settembre a Gamprin (Liechtenstein)<br />
sarà dedicato ai limiti della<br />
crescita e alle possibili prospettive<br />
per il futuro dello spazio alpino. La<br />
regione alpina è particolarmente<br />
colpita da diverse emergenze. Per<br />
affrontare questi problemi appare<br />
urgente abbandonare i vecchi<br />
modelli, indicando approcci diversi<br />
e proposte alternative.<br />
Rifugi<br />
■ Il rifugio Portafranca della<br />
Sezione di Pistoia (0473.365582)<br />
risulta inagibile per i danni riportati<br />
in seguito alle abbondanti<br />
nevicate.<br />
■ Il presidente del <strong>Club</strong> alpino sloveno<br />
Ekar Franc (ekar@siol.net)<br />
segnala l’inagibilità di alcuni rifugi<br />
nel Parco nazionale del Triglav in<br />
seguito alle nevicate dell’inverno<br />
scorso (più di sette metri!). I danni<br />
sono stimati intorno ai due milioni<br />
di euro.<br />
Incarichi<br />
■ Cambio della guardia al vertice<br />
dell’Alpenverein Südtirol, l’associazione<br />
alpinistica di lingua tedesca.<br />
Nuovo presidente è Georg<br />
Simeoni (foto), ex dirigente provinciale<br />
dell’ufficio Gestione rifiuti,<br />
da numerosi anni attivo<br />
nell’AVS come referente per sentieri<br />
e rifugi. Succede allo storico<br />
presidente Luis Vonmetz, che<br />
lascia la guida del sodalizio dopo<br />
18 anni. ■<br />
Rete Montagna<br />
Alpi che cambiano, quali opportunità<br />
La costituzione di una rete di conoscenza<br />
che coinvolga enti e associazioni e<br />
livello europeo nasce dalla necessità di<br />
condividere i saperi e le ricerche, di mettere a<br />
fuoco strategie da proporre ai decisori per<br />
affrontare una realtà, quella delle Alpi, in<br />
continuo rapido mutamento: a coordinare è<br />
Rete Montagna, una associazione di istituti<br />
che promuove un aggiornamento costante ed<br />
evita sovrapposizioni condividendo le<br />
conoscenze scientifiche sul fare e il vivere in<br />
montagna. In quest’ottica si è svolto a<br />
Chiavenna e Castasegna il 29 e 30 maggio il<br />
convegno annuale intitolato “Le Alpi che<br />
cambiano tra rischi e opportunità”. Si è aperto<br />
con una nota negativa da parte di Ester<br />
Angelini della Fondazione Giovanni Angelini,<br />
che ha lamentato il completo disinteresse<br />
dell’Italia nei confronti delle problematiche<br />
alpine.<br />
La prima sessione al Convento dei<br />
Cappuccini di Chiavenna ha offerto attraverso<br />
i resoconti di differenti approfondimenti<br />
tematici un quadro ricco e complesso dello<br />
“stato di salute delle Alpi” a prescindere da<br />
facili semplificazioni.<br />
Lo studio delle società preistoriche agrarie,<br />
particolarmente sensibili al clima, mostra ad<br />
esempio come le variazioni di temperatura<br />
misurabili dalla presenza di alberi in val<br />
Venosta, nella valle dell’Inn e nella valle<br />
dell’Adige, non siano direttamente correlate<br />
su un periodo lungo allo sviluppo degli<br />
insediamenti e che dal tardo neolitico il clima<br />
ha minor peso via via che si irrobustisce<br />
l’attività di scambio e di relazione (Klaus<br />
Oeggl – Università di Innsbruck).<br />
Il fenomeno dello scioglimento dei ghiacciai<br />
ha avuto il suo picco storico negli ultimi<br />
cinquant’anni, periodo in cui circa la metà<br />
della superficie dei ghiacciai è andata<br />
perduta: solo quelli svizzeri - più continentali<br />
- sopravviveranno in caso di un aumento di<br />
temperatura media di cinque gradi (Michael<br />
Zemp – Università di Zurigo).<br />
Pochi i fiumi integri in Italia, il Tagliamento è<br />
l’unico sopravvissuto, e aumentano le<br />
concentrazioni di elementi tossici di origine<br />
antropogena, il ritiro dei ghiacciai porta a una<br />
mutazione dei laghi glaciali: un processo di<br />
liquidificazione che fa emergere<br />
concentrazioni di nikel, PCB, DDT, cryociti dai<br />
fallout nucleari: i fattori di rischio sono multipli<br />
e non trascurabili (Roland Psenner –<br />
Università di Innsbruck).<br />
La vegetazione è “clima dipendente”, anche<br />
se le correlazioni non sono dirette le specie<br />
endemiche spesso presenti in alcuni<br />
ecosistemi alpini non hanno possibilità di<br />
migrazione: il limite superiore della<br />
vegetazione non è influenzato esclusivamente<br />
dalla temperatura ma risente di una stabilità<br />
dovuta alla “continentalità<br />
climatica” (Marco<br />
Caccianiga – Università di<br />
Milano).<br />
Qual’è il nuovo fattore di attrazione per le<br />
Alpi? La recente pubblicazione di un Atlante<br />
delle Alpi analizza attraverso una serie mappe<br />
tematiche le aree omologhe nell’arco alpino:<br />
soprattutto in Italia vi sono zone ad alto tasso<br />
di anzianità e un preoccupante decadimento<br />
delle attività agricole (Ulrike Tappeiner –<br />
Università di Innsbruck, EURAC di Bolzano).<br />
Il tasso di abbandono è oggi vicino al 40%<br />
nelle Alpi francesi e italiane: tra il 1980 e il<br />
2000 nelle Alpi sono stati abbandonati<br />
500.000 ettari di SAU (superficie agricola<br />
utilizzata), tra i modelli amministrativi che<br />
sembrano causare meno abbandono vi è<br />
quello della regionalizzazione (Tomas<br />
Streifeneder – IRDELM/EURAC Research di<br />
Bolzano).<br />
Anche le attività forestali sono in crisi, e ciò<br />
è dovuto non ultimo alla crisi economica<br />
“subprime” d’oltreoceano che ha fatto<br />
decadere la domanda di legname per<br />
l’edilizia, rendendo necessario lo sfruttamento<br />
dei prodotti così detti “secondari” della<br />
silvicultura quali le attività ambientali e<br />
turistico ricreative che tendono oggi a divenire<br />
prioritarie: la capacità innovativa richiede<br />
però un intervento esogeno di partenariato<br />
secondo la forma della “governance” ovvero<br />
della riqualificazione del servizio pubblico<br />
secondo il modello anglosassone del “civil<br />
servant” (Davide Pettenella – Università di<br />
Padova, Fondazione G. Angelini).<br />
Il “Piano di azione per il clima” è il nuovo<br />
testo giuridico redatto all’interno della<br />
Convenzione per le Alpi: riconoscendo come<br />
gli effetti del cambiamento climatico sulle Alpi<br />
siano tre volte superiori a quelli medi<br />
prescrive agli stati membri attraverso una<br />
convenzione quadro e protocolli attuativi una<br />
serie di misure di pianificazione territoriale, di<br />
sviluppo energetico dei trasporti e del turismo<br />
mirati a sviluppare buone pratiche (Marcella<br />
Morandini - Segretariato Permanente della<br />
Convenzione per le Alpi).<br />
Vi sono però segnali positivi di<br />
riappropriazione dei valori simbolici e<br />
identificativi da parte dei giovani che tornano<br />
a percepirsi come protagonisti di un processo<br />
nuovo: a partire dalla fine degli anni Novanta,<br />
si è assistito in alcune regioni delle Alpi a un<br />
progressivo fenomeno così detto di<br />
“neoruralismo” dove l’elemento catalizzatore<br />
è stato nel caso occitano la musica:<br />
“montanari si diventa” come è avvenuto 2000<br />
anni fa, ha chiosato in positivo il presidente<br />
generale del <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong> Annibale<br />
Salsa.<br />
L.S.<br />
<strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, LUGLIO 2009 - 25