LO SCARPONE 007 - Club Alpino Italiano
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AG<br />
ALPINISMO<br />
GIOVANILE<br />
UUna giornata di sole accoglie il 10 maggio gli accompagnatori<br />
nazionali a Mirano (Venezia). Gli organizzatori del<br />
Convegno annuale non hanno fatto a tempo a sistemare le<br />
sedie. Il giorno precedente un importante incontro tra<br />
Alpinismo giovanile e Scuola (MPI), oggi di nuovo a incontrarsi<br />
anche per focalizzare quei punti di criticità emersi dalla voce degli<br />
studenti. Qualcuno di loro ieri ci ha detto: “I miei compagni di classe<br />
non sanno che cos’è il CAI!”<br />
E il CAI e ancor più l’AG sentono e vivono questa incomunicabilità.<br />
La presenza in queste due giornate del nostro presidente<br />
Annibale Salsa è rilevante, sia per il messaggio delle sue parole sia<br />
per l’incoraggiamento verso l’AG a proseguire sul sentiero, ancora<br />
tutto in salita, che conduca a un rapporto nuovo con i giovani.<br />
All’interno del CAI, sicuramente, ma in particolar modo all’esterno.<br />
Ed è proprio con le iniziative volte all’esterno che prende il via questo<br />
incontro. Il presidente Salsa lancia la sfida contenuta nel protocollo<br />
con le associazioni scoutistiche (di cui si riferisce in altra parte<br />
del giornale, n.d.r.). Sicuramente sarà un processo lento di avvicinamento,<br />
partendo dai tanti aspetti trasversali contenuti nei rispettivi<br />
progetti educativi, passando per i momenti di aggregazione che<br />
potranno vedere partecipazioni miste a iniziative di tipo promozionale<br />
sul territorio e a momenti di formazione per guide scout e<br />
accompagnatori. Obiettivo ancora lontano ma perseguibile a cui<br />
sicuramente provare a tendere sarà infine la realizzazione di esperienze<br />
comuni. Ma fin d’ora è evidente la possibilità di collaborare.<br />
Il protocollo Ministero Pubblica Istruzione (MPI) e il Corso insegnanti<br />
in Valcamonica sono l’ultimo atto di un rapporto che si è<br />
costruito nel tempo con il ministero in questione. Oggi la figura del<br />
CAI all’interno delle classi scolastiche è un fatto consolidato. La preparazione<br />
culturale e tecnica dei titolati e la loro capacità organizzativa<br />
sono un passepartout per entrare nei Piani di Offerta<br />
Formativa. Nonostante ciò, la figura del CAI è ancora sbiadita, più<br />
delle volte confusa. Dobbiamo comunicare con l’esterno, farci conoscere<br />
e riconoscere.<br />
Ecco che allora la “figura del titolato” acquista, oggi più che mai,<br />
un ruolo determinate nell’immagine del CAI all’interno della nostra<br />
Un tuffo nella rete<br />
28 - <strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, LUGLIO 2009<br />
Parlare lo stesso linguaggio<br />
Obiettivi comuni sono stati auspicati nel corso del Convegno nazionale degli<br />
accompagnatori per assicurare maggiore visibilità all’opera svolta dal CAI<br />
Con non poca difficoltà e con due ingredienti che nel CAI<br />
non mancano mai, passione e volontà, ha preso forma<br />
uno spazio nella rete web: il nuovo sito “del” e “per”<br />
l’Alpinismo giovanile www.alpinismogiovanile.it Una nuova<br />
sezione nazionale virtuale in cui incontrarsi, scambiarsi informazioni<br />
ed esperienze. Un punto di incontro sulla rete per poter<br />
avere a disposizione in tempo reale, da una parte all’altra della<br />
Penisola e non solo, documenti e news che altrimenti perderebbero<br />
di interesse se non fossero disponibili con rapidità.<br />
Nel sito trovano posto un forum e lo spazio “Giovani zanzare”<br />
riservato ai ragazzi. Per cominciare a farli scrivere di montagna e<br />
delle amicizie che si creano nelle stanze del cambiando<br />
nell’Alpinismo giovanile e nel CAI in generale. A breve una presentazione<br />
più completa del sito … ma intanto cominciate a<br />
curiosare e a farci pervenire le vostre opinioni.<br />
Francesco Abbruscato francesco.abbruscato@fastwebnet.it<br />
Tredici nuovi titolati<br />
L’intervento a Mirano di Aldo Scorsoglio, presidente della Commissione centrale<br />
AG, accanto al presidente generale Annibale Salsa. Un intermezzo dei lavori è<br />
stato dedicato ai nuovi nazionali e ad alcune delle figure più grandi del nostro<br />
corpo accompagnatori. Tra applausi scroscianti e qualche attimo di commozione<br />
hanno ricevuto la nomina di Accompagnatore nazionale emerito gli ANAG Piero<br />
Corda, Giordano Dell’Oro, Alberto Nobile, e Peppino Taiana. Poi dalle mani del<br />
presidente generale hanno ricevuto diplomi e distintivi (e, fresco di stampa, il<br />
primo libretto unico dei titolati CAI) i neo accompagnatori nazionali qualificati nel<br />
2008: Simona Bicchi, Matteo Castagnola, Roberto Cattaneo, Nicola Cavazzuti,<br />
Francesco Del Campo, Giuliano Gabbarrini, Giovanni Gatti, Mauro Lavazza, Paola<br />
Orlandoni, Gian Piero Pensa, Antonio Santeusanio, Enrico Scala, Pierangelo<br />
Tognini. Complimenti a tutti.<br />
società. Il titolato è però uomo CAI, riflette quello che il CAI è e<br />
vuole essere. Il titolato è la somma di quegli elementi che costituiscono<br />
l’ossatura portante del Sodalizio.<br />
Lo sforzo politico amministrativo all’interno del CAI deve orientarsi<br />
su questa logica. UniCai, OTCO, GR devo comunicare e parlarsi<br />
con lo stesso linguaggio. Devono fissare obiettivi comuni, ambiziosi,<br />
senza personalismi e provincialismi. Le nuove occasioni per i giovani<br />
non conoscono confini, le esperienze dell’UIAA - Youth<br />
Commission degli ultimi anni hanno dimostrato la validità di un confronto<br />
a respiro europeo se non internazionale. Proprio per questo<br />
una parte del convegno è stata dedicata alla rilettura delle figure di<br />
titolato e principalmente delle regole di accesso alla formazione.<br />
È scontato che l’azione propulsiva per questo rinnovamento debba<br />
partire dagli accompagnatori nazionali, formatori per definizione.<br />
L’Alpinismo giovanile sta spendendo ormai anche energie… esaurite<br />
da qualche tempo. I progetti sono più che ambiziosi. È stata raccolta<br />
l’iniziativa della CONSFE per rispondere all’esigenza di offrire<br />
ai giovani, superata la fatidica soglia dei 18 anni, l’opportunità di<br />
restare in contatto con CAI attraverso una serie di progetti più adeguati<br />
a loro. Da questa collaborazione è nato il progetto CAI Nostop:<br />
il volto invernale dalla montagna, con l’AG e lo SFE, nei corsi e nelle<br />
attività dell’AG per poi continuare fin dopo i 18 anni.<br />
Altri grandi appuntamenti aspettano l’AG prima del giro di boa del<br />
2010. Alcuni sono già realtà come il nuovo sito internet della CCAG,<br />
www.alpinismogiovanile.it. Altri stanno muovendo i primi passi in<br />
questo primo semestre: “145 anni di Alpinismo giovanile” ovvero la<br />
storia dell’accompagnamento giovanile e dell’AG e un nuovissimo<br />
studio di pediatria in montagna sono due impegni editoriali che ci<br />
vedranno impegnati nei prossimi mesi e che coinvolgeranno accompagnatori<br />
e ragazzi. ■