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Costruisci la leggendaria yamato (Fascicoli 46-47) - Magellano

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<strong>Costruisci</strong> <strong>la</strong> <strong>leggendaria</strong> <strong>yamato</strong><br />

(<strong>Fascicoli</strong> <strong>46</strong>-<strong>47</strong>)<br />

Riccardo Roverelli<br />

Pag.2-6<br />

Tecnica modellistica<br />

L’idea di realizzare una super corazzata maturò nell’ambito militare giapponese<br />

già nel 1930, così nel 1934, venne approntata <strong>la</strong> documentazione per <strong>la</strong><br />

costruzione di una nave con almeno 8 cannoni principali da <strong>46</strong>0mm, in grado di<br />

arrivare al<strong>la</strong> velocità di 30 nodi e capace di un’autonomia di 8.000 miglia al<strong>la</strong><br />

velocità di 18 nodi. A sovra intendere un progetto così ambizioso, venne nominato<br />

il generale Fokuda Keiji.<br />

Vennero disegnati ben 24 piani di costruzione, diversi tra loro per dislocamento,<br />

tipi di motorizzazione e disposizione degli armamenti e al<strong>la</strong> fine venne scelto<br />

quello che rappresentava il miglior compromesso tra velocità e autonomia, il<br />

progetto in questione aveva <strong>la</strong> sig<strong>la</strong> A140/F5.<br />

Il progetto scelto prevedeva una corazzata armata con 9 cannoni principali, 12<br />

secondari e 12 da contraerea, spinta da turbine a vapore e da un motore diesel,<br />

quest’ultimo non venne però implementato a causa del<strong>la</strong> sua scarsa affidabilità e<br />

si optò per l’utilizzo delle sole turbine a vapore. Il 4 novembre del 1937, iniziò <strong>la</strong><br />

costruzione vera e propria del<strong>la</strong> Yamato.<br />

La costruzione del modello, prosegue in entrambe i fascicoli, con <strong>la</strong> realizzazione<br />

di altre quattro mitragliatrici trinate con schermatura di cui ho già descritto in<br />

precedenza le modifiche che ho ritenuto opportune per renderle un po’ più<br />

realistiche, di seguito alcune di quelle che ho modificato, pur essendo ancora da<br />

verniciare e prive delle canne, rendono comunque l’idea di ciò che saranno.<br />

Viene poi fornito un filo di ottone di sezione 0,8mm per <strong>la</strong> simu<strong>la</strong>zione del<br />

“cordone” lungo tutto lo scafo del modello, in realtà, quello che grosso<strong>la</strong>namente<br />

viene definito “cordone”, è il degausser, un dispositivo che ho scoperto essere,<br />

grazie agli amici magel<strong>la</strong>nesi, un impianto di smagnetizzazione dello scafo del<strong>la</strong><br />

nave, utile a proteggere <strong>la</strong> nave dalle mine magnetiche.

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