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Numero speciale della rivista "Il Salotto degli Autori" - Carta e penna

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ivolgendosi a lui commentavano spesso: “Peccato, poteva<br />

essere una bella bambina…” oppure “Che<br />

sfortuna…in certi casi è meglio non nascere” o ancora,<br />

“Oggi è tardi, magari l’ultimo esercizio lo saltiamo, tanto<br />

non cambia nulla…”<br />

Si rese conto che quell’esserino incolpevole era solo,<br />

che lui era suo padre, che nessuno sapeva o poteva sapere<br />

con certezza cosa lei volesse veramente, quali fossero i<br />

suoi desideri.<br />

Non era vita, ma era quella che aveva. Nessuno le avrebbe<br />

dato un’altra possibilità.<br />

La sua bimba era privata anche di quello che ogni essere<br />

umano avrebbe il sacrosanto diritto di pretendere, e<br />

cioè il rispetto, la dignità.<br />

Fu allora che qualcosa dentro di lui cambiò.<br />

Capì di non poterne più di quei fisioterapisti abitudinari,<br />

che trattavano la sua bambina come una pratica da<br />

smaltire; provò un senso d’impotenza e si accorse che<br />

stava soffocando, stava inaridendo nei rapporti con sua<br />

moglie e con gli altri.<br />

Stava perdendo tutto.<br />

Parlò con la moglie, come da anni non faceva, e insieme<br />

decisero per un nuovo percorso, un nuovo cammino.<br />

Cambiarono centro, tecniche di cura. Contattarono altri<br />

medici, associazioni, incontrarono altri genitori; appresero<br />

e gioirono delle loro vittorie, si rammaricarono per le<br />

loro sconfitte.<br />

Ma non disperarono, mai.<br />

Perché la speranza è una parola che deve spegnersi solo<br />

con la morte.<br />

E ancora non basta, forse non basta.<br />

Incominciarono nuove terapie, lunghe, noiose, da ripetere<br />

anche a casa, ore su ore.<br />

Luca finalmente capì quello che non aveva mai fatto.<br />

Cominciò ad amarla.<br />

Luca oggi è felice e la sua bambina ha otto anni.<br />

Lui spinge orgoglioso la sedia a rotelle, lei si guarda in<br />

giro curiosa.<br />

Gli stessi medici, che avevano assicurato che sarebbe<br />

stato impossibile, adesso affermano che un giorno, probabilmente,<br />

camminerà.<br />

Fa già un centinaio di metri con le stampelle.<br />

Mangia da sola, anche se qualcosa scappa dal cucchiaio.<br />

Vede, ride, piange, fa i capricci, gioca a carte, sa persino<br />

barare…<br />

È inutile chiedersi cosa sarebbe potuto accadere, se avessero<br />

iniziato prima la loro lotta contro il destino: guardare<br />

indietro non serve.<br />

Ora però Luca non vuole più sentir dire da nessuno<br />

cosa sua figlia può o non può fare.<br />

Sa di essere stato stupido, incredibilmente stupido.<br />

Sua figlia ora parla; non dice molte parole e spesso non<br />

le pronuncia nemmeno bene.<br />

Ma quando gioca con lei la sera e poi la mette a letto,<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salotto</strong> <strong>degli</strong> Autori<br />

- 12 -<br />

comprende perfettamente quando lei gli dice:<br />

“Ti voglio bene, papà.”<br />

Prima di spegnere la luce ripensa a quando non sapeva<br />

amarla e anzi si vergognava di lei.<br />

Lei invece lo ha sempre amato.<br />

Oggi c’e’ il sole:<br />

l’aria è calda, si respira<br />

un profumo<br />

buono. L’estate è<br />

alle porte.<br />

Gli esercizi, con<br />

una giornata così<br />

bella, si faranno al<br />

parco. Mentre camminano,<br />

due farfalle<br />

li sfiorano.<br />

Luca pensa che<br />

sua figlia non ha<br />

mai rincorso una<br />

farfalla.<br />

Ma che importa:<br />

oggi è così bella che saranno loro a posarsi su di lei.<br />

A MIA MADRE<br />

di Rosanna BALOCCO BASSETTI<br />

(Savona)<br />

Continuo a pensarti<br />

ed a vederti con gli occhi <strong>della</strong> mente,<br />

pur sapendo che non ci sei più.<br />

Ma i momenti trascorsi con te<br />

tornano più e più volte ogni giorno,<br />

indimenticabili,<br />

ed ogni volta acuiscono il dolore.<br />

Spesso mi pare di sentire la tua voce<br />

e mi sorprendo a risponderti, come tu fossi<br />

ancora qui, vicina a me.<br />

Forzatamente devo rassegnarmi...<br />

Ma il vuoto improvviso così incolmabile<br />

adagio, adagio si attenua<br />

ed il dolore subito così acuto<br />

diventa piano, piano<br />

malinconica nostalgia.<br />

Non mi resta che attendere...<br />

Passerà il tempo anche per me<br />

ed un giorno ti ritroverò<br />

lassù,<br />

per trascorrere un’altra vita con te.<br />

Segnalazione di merito sezione Poesia

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