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hotel • ristorante • meeting<br />
Messaggio pubblic<strong>it</strong>ario con fi nal<strong>it</strong>à promozionale. Prima della sottoscrizione leggere<br />
attentamente il Fascicolo Informativo disponibile sul s<strong>it</strong>o www.cattolicaprevidenza.com<br />
www.cattolicaprevidenza.com<br />
PIANOLIBERO<br />
Attual<strong>it</strong>à<br />
C'è crisi, si dice e si sottolinea - ed è vero<br />
- ma, la voglia d'impresa<br />
per fortuna non manca, nel<br />
tentativo di dare alla crisi<br />
stessa un aspetto ed un<br />
contenuto meno pesante e<br />
contribuendo, al tempo, ad<br />
animare l'economia veronese.<br />
La notizia è semplice,<br />
ma importante: nell'intento<br />
di porre a disposizione<br />
di chi si trova in piazza<br />
Bra un buon bicchiere di<br />
vino, rigorosamente "veronese"<br />
e di qual<strong>it</strong>à - ovviamente,<br />
nelle sue diverse<br />
varietà - Raffaello Cedro,<br />
già gestore del già noto<br />
Bar-Ristorante Emanuel, ha recentemente<br />
aperto un'elegante enoteca al numero 10<br />
della più accogliente piazza di Verona, e<br />
più precisamente all'angolo della Galleria<br />
'Rivoli', quasi accanto al Bar "Listón".<br />
Caratteristica particolare del nuovo<br />
periodico indipendente<br />
Anno XXXIV - n. 12 - DICEMBRE 2012 - distribuzione gratu<strong>it</strong>a<br />
www.ilbassoadige.<strong>it</strong> - e-mail: ilbassoadige@grafichestella.<strong>it</strong> - casella postale n. 8 - 37045 Legnago (Verona)<br />
<strong>Auguri</strong>!<br />
Ai nostri soci, sosten<strong>it</strong>ori, collaboratori, simpatizzanti e lettori.<br />
Vini "Veronesi" nella più bella piazza di Verona auguri e bilanci<br />
li propone eleganTemenTe "opera in bra": Tre bianchi e Tre rossi,<br />
sempre nuoVi, da gusTare ogni seTTimana<br />
Piazza Brà, 10 - Verona<br />
ambiente - un vero wine bar, direbbero<br />
gli inglesi e Weinstube, i<br />
tedeschi - è che in esso<br />
si potranno gustare, ogni<br />
settimana, tre vini bianchi<br />
e tre vini rossi diversi da<br />
quelli della settimana precedente...,<br />
allo scopo anche<br />
di meglio fare conoscere,<br />
pure ai turisti, il meglio<br />
dell'importante produzione<br />
vinicola del nostro generoso<br />
terr<strong>it</strong>orio, con i suoi più<br />
vari terroirs. La degustazione<br />
potrà avvenire anche<br />
all'aperto, tempo permettendo<br />
- ammirando i colori<br />
e l'arte di un quadro<br />
straordinario, dal mondo invidiato - tutti i<br />
giorni, anche di domenica, dalle 10,30 alle<br />
20. L'enoteca si può contattare al numero<br />
045 590154 e su info@emanuelcafe.<strong>it</strong>,<br />
nonché conoscere su www.emanuelcafe.<strong>it</strong>.<br />
Naturalmente, in Opera Bar, sono disponibili<br />
bottiglie di diverse cantine, anche in<br />
confezione-regalo, alle quali si potranno<br />
aggiungere olio extra vergine del Garda,<br />
riso 'vialone nano' nostrano e 'paste' dei<br />
marchi più famosi d'Italia. La Bra, dunque,<br />
s'arricchisce di una nuova proposta, che la<br />
rende ancor più viva e brillante e che, con<br />
le sue numerose bottiglie, attira allegramente<br />
l'attenzione sul sempre valido concetto,<br />
per cui " co' 'n bòn vìn e 'n bòn bicér,<br />
gòde la sèrva e ànca 'l cavaliér"!<br />
Pierantonio Braggio<br />
sceneggiaTe soTTo l'albero<br />
Le feste si avvicinano e come r<strong>it</strong>o impone<br />
è tempo di auguri, di bilanci e auspici<br />
per l’anno che verrà. Ma questo fine 2012<br />
ci consegna una simpatica nov<strong>it</strong>à, la sceneggiata<br />
pol<strong>it</strong>ica che si prende la scena e<br />
diventa protagonista. Purtroppo l’intento<br />
di questi attori un po’ particolari non è<br />
quello di allietare l’umore degli <strong>it</strong>aliani,<br />
un po’ ammaccato dai colpi della crisi<br />
e dalle perduranti incertezze sul futuro<br />
prossimo venturo; r<strong>it</strong>engo senza tema di<br />
sment<strong>it</strong>a che questo sia l’ultimo dei loro<br />
pensieri. Non è d’altronde un mistero che<br />
la riscoperta del genere canoro neomelodico<br />
in lingua partenopea degli ultimi<br />
anni debba parte non secondaria del suo<br />
successo ai favori di qualche attempato<br />
uomo delle ist<strong>it</strong>uzioni. Non risulta quindi<br />
così inaspettato che della vasta cultura e<br />
tradizione napoletana, ricca di esempi di<br />
altissimo valore, venga privilegiata quella<br />
più popolana, magari un po’ plebea, ma<br />
probabilmente più consona alla rappresentazione<br />
che si intende proporre. Uno<br />
come Eduardo sarebbe del tutto inadeguato,<br />
troppo distante il carattere e lo spessore<br />
dei suoi personaggi; (segue a pagina 3)<br />
GUZZO VENICIO<br />
LEGNAGO - Via Fiume, 13 - Tel. e Fax 0442 600788<br />
VENDITA<br />
• LEGNAGO Via Roma - Appartamento ristrutturato con una o<br />
due camere. Con doppi servizi.<br />
• LEGNAGO - Vendesi/aff<strong>it</strong>tasi appartamenti varie<br />
metrature con canoni di locazione a riscatto.<br />
• LEGNAGO Galleria Risorgimento - Ampio appartamento.<br />
• LEGNAGO - CEREA - Villette nuova costruzione.<br />
• LEGNAGO - Nuova area di lottizzazione.<br />
• LEGNAGO C.so d. V<strong>it</strong>toria - Attico con ampie terrazze.<br />
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• LEGNAGO e zone lim<strong>it</strong>rofe - Capannoni varie metrature<br />
sia in vend<strong>it</strong>a che in aff<strong>it</strong>to.
2 Anno XXXIV - n. 12 - Dicembre 2012<br />
Montagnana, 26 novembre 2012 -<br />
Crediveneto annuncia la nomina del nuovo<br />
Direttore Generale, Dott. Luca De Mattia,<br />
con decorrenza 3 dicembre 2012.<br />
Alessandro Belluzzo, Presidente di<br />
Crediveneto, ha commentato l’attribuzione<br />
dell’incarico affermando: “Grazie alla<br />
nomina del Dott. De Mattia, Crediveneto<br />
potrà proseguire nello sviluppo della propria<br />
operativ<strong>it</strong>à con le imprese, con una<br />
crescente focalizzazione su quelle di piccole<br />
e medie dimensioni, in particolare<br />
sotto forma di accompagnamento per l’accesso<br />
al mercato dei cap<strong>it</strong>ali e del deb<strong>it</strong>o,<br />
di servizi di advisory e di project financing.<br />
Anche durante la crisi, Crediveneto<br />
periodico indipendente<br />
luca de maTTia<br />
direTTore generale di<br />
crediVeneTo<br />
Luca<br />
De Mattia<br />
è nato<br />
a Treviso<br />
il 23 ottobre<br />
1961,<br />
è sposato<br />
ed ha una<br />
figlia.<br />
Si è laureato<br />
in<br />
Economia e Commercio all’Univers<strong>it</strong>à<br />
di Ca’ Foscari, a Venezia.<br />
Dopo una prima esperienza<br />
professionale presso Forbank,<br />
durante la quale si è occupato<br />
di analisi, organizzazione e<br />
sviluppo delle risorse umane,<br />
ha lavorato dal 1993 presso<br />
la Banca Antoniana; dal 1986<br />
preso Veneto Banca, come<br />
direttore di Filiale; dal 2001<br />
presso la Banca Popolare di<br />
Lodi, giungendo a guidare l’Area<br />
Triveneto con 40 filiali e<br />
170 dipendenti.<br />
Da marzo 2006 è diventato<br />
Direttore Generale della Banca<br />
di Cred<strong>it</strong>o Cooperativo di Cartura,<br />
in provincia di Padova,<br />
Ist<strong>it</strong>uto con 17 sportelli e 120<br />
dipendenti, segnalato in una<br />
classifica delle rivista specializzata<br />
“Banca Finanza” per<br />
la miglior performance di bilancio<br />
2008 fra tutte le banche<br />
venete.<br />
Dall’agosto 2010 ha assunto<br />
l’incarico di Direttore Generale<br />
della Banca del Veneziano, con<br />
l’obiettivo di consolidarne la<br />
posizione e creare i presupposti<br />
per una sua ulteriore cresc<strong>it</strong>a.<br />
nomina di luca de maTTia al VerTice operaTiVo di crediVeneTo<br />
ha saputo garantire un solido presidio del<br />
terr<strong>it</strong>orio di riferimento, grazie alla gestione<br />
del Rag. Antonio Faliva, che lascia l’incarico<br />
per raggiunti lim<strong>it</strong>i di età e al quale va un<br />
grazie sincero da parte di tutti. La scelta di<br />
De Mattia, che ho avuto modo di conoscere<br />
e apprezzare nel suo precedente incarico, è<br />
perfettamente coerente con quel voler “far<br />
banca per bene” che rappresenta la sintesi<br />
dei valori condivisi del nostro Ist<strong>it</strong>uto”.<br />
“Sono felice di essere chiamato ad assumere<br />
la guida operativa di Crediveneto - ha<br />
dichiarato Luca De Mattia - per portare<br />
avanti un progetto a forte contenuto strategico,<br />
da me condiviso, che vede quale fattore<br />
di successo l’allineamento e l’integrazione<br />
degli obiettivi della banca nell’amb<strong>it</strong>o del<br />
più ampio disegno del Cda sul fronte dello<br />
sviluppo. L’iniziativa ha un timing importante<br />
in quanto Crediveneto da sempre<br />
esprime il massimo sforzo al sostegno e<br />
all’affiancamento delle famiglie e delle<br />
imprese, oggi impegnate ad adeguarsi alla<br />
realtà di un’economia che muove i primi<br />
passi verso l’usc<strong>it</strong>a dalla crisi in scenari<br />
nuovi ed inesplorati. Il nuovo incarico mi<br />
offre l’opportun<strong>it</strong>à di continuare a lavorare<br />
a stretto contatto con il tessuto imprend<strong>it</strong>oriale<br />
e ist<strong>it</strong>uzionale del Nordest, uno dei<br />
più vivaci e versatili al mondo, ben rappresentato<br />
dall’universo della clientela e della<br />
base sociale di Crediveneto”.
periodico indipendente<br />
(continua da pagina 1) molto meglio un<br />
Mario Merola, decisamente più vicino allo<br />
spir<strong>it</strong>o ed alla qual<strong>it</strong>à dello spettacolo in via<br />
di allestimento. Per una incredibile coincidenza,<br />
una delle ultime fatiche cinematografiche<br />
(forse proprio l’ultima) del suddetto,<br />
per l’appunto t<strong>it</strong>olava “Torna”: vuoi mai<br />
che l’ispirazione arrivi da lì? Riprendendo<br />
Flaiano, verrebbe da dire che la s<strong>it</strong>uazione<br />
è grave ma non è seria. Purtroppo i Mercati<br />
non la pensano così e non appena avuto<br />
il sentore che i prossimi mesi potrebbero<br />
essere forieri di nov<strong>it</strong>à non grad<strong>it</strong>e hanno<br />
immediatamente battuto un colpo, facendo<br />
intendere quale sarebbe lo scenario che ci<br />
riservano. Questa considerazione, ovvia<br />
per chi conservi una dose non marginale<br />
di buon senso e possegga un minimo di<br />
nozioni di economia, si scontra inev<strong>it</strong>abilmente<br />
con l’ormai m<strong>it</strong>ico slogan “non<br />
possiamo essere schiavi dello spread”. In<br />
realtà lo spread altro non è che un numero<br />
che certifica a livello internazionale l’affidabil<strong>it</strong>à<br />
di un Paese: se questo è r<strong>it</strong>enuto<br />
poco credibile, perché si dub<strong>it</strong>a che sia in<br />
grado di rest<strong>it</strong>uire i cap<strong>it</strong>ali presi a prest<strong>it</strong>o,<br />
il numero sale. Qualsiasi sistema economico<br />
è sottoposto a questo quotidiano esame<br />
di fiducia da parte dei Mercati, anche quelli<br />
emergenti e di recente industrializzazione,<br />
perché nessun detentore di danaro, sia<br />
esso il grosso Fondo Pensione o il piccolo<br />
risparmiatore, è disposto a investire i propri<br />
quattrini nel deb<strong>it</strong>o pubblico di uno Stato<br />
che alla scadenza potrebbe non essere in<br />
grado di onorare i suoi impegni. Non avere<br />
accesso al Mercato dei Cap<strong>it</strong>ali, o averlo a<br />
costi elevatissimi, implica la necess<strong>it</strong>à di<br />
reperire in altro modo le risorse necessarie<br />
per la v<strong>it</strong>a di una Nazione, ovvero un<br />
drastico taglio della spesa pubblica, sociale<br />
e non. A novembre dello scorso anno l’Italia<br />
era esattamente nella condizione sopra<br />
descr<strong>it</strong>ta, ad un passo da una deriva di tipo<br />
ellenico. E’ bene che tutti lo rammentino,<br />
per comprendere con maggiore cognizione<br />
di causa il presente e attribuire nella giusta<br />
misura colpe e mer<strong>it</strong>i. Si obbietta che alcuni<br />
dati macroeconomici rimangono cr<strong>it</strong>ici,<br />
peggiori di quelli di un anno fa. Vorrei<br />
ricordare che nel frattempo la recessione<br />
mondiale si è aggravata e che nessun<br />
Paese, in una economia globalizzata, ha<br />
la forza di risolvere i suoi problemi da<br />
solo. Negli Stati Un<strong>it</strong>i, nonostante pol<strong>it</strong>iche<br />
monetarie molto espansive ed una flessibi-<br />
BARBIERI DINO<br />
(Depos<strong>it</strong>o Combustibili)<br />
Anno XXXIV - n. 12 - Dicembre 2012<br />
l<strong>it</strong>à del lavoro a noi sconosciuta, il tasso di<br />
disoccupazione è rimasto per oltre 3 anni<br />
quasi invariato e superiore all’8%. Oggi,<br />
rispetto a 12 mesi fa, paghiamo interessi<br />
sul deb<strong>it</strong>o inferiori di circa il 2,5%; nel<br />
2012 sono venuti a scadenza e rinnovati<br />
t<strong>it</strong>oli di Stato per 400 miliardi di euro. Il<br />
“nuovo corso” ha consent<strong>it</strong>o un risparmio<br />
di circa 10 miliardi, che in proiezione, su<br />
un deb<strong>it</strong>o di 2000 miliardi, diventano 50<br />
miliardi. Queste sono le cifre, sulle quali<br />
vale la pena di riflettere. Rappresentare il<br />
governo Monti come cinico impos<strong>it</strong>ore di<br />
tasse senza chiedersi cosa (o chi) ha provocato<br />
il loro aumento e quali conseguenze<br />
avrebbe avuto l’assenza di una forte azione<br />
di risanamento dei conti pubblici appare un<br />
esercizio che mistifica le cause ed ignora<br />
gli effetti di quanto accaduto. Per fortuna,<br />
l’Italia non è popolata solo da cattivi pol<strong>it</strong>ici,<br />
malfattori di piccolo e grande cabotaggio,<br />
nullafacenti, opportunisti, prosseneti,<br />
sultani e loro favor<strong>it</strong>e. Il panettone che essi<br />
ancora una volta mangeranno è pagato dal<br />
lavoro e dai sacrifici della maggioranza<br />
degli <strong>it</strong>aliani, gente perbene che lavora,<br />
non evade le tasse e si lamenta il giusto.<br />
Come quegli imprend<strong>it</strong>ori che non hanno<br />
scelto la scorciatoia della delocalizzazione<br />
e continuano a credere ed investire nel loro<br />
Paese. I dati Istat relativi al primo semestre<br />
di quest’anno confermano la vivac<strong>it</strong>à dei<br />
più avanzati fra i nostri distretti industriali,<br />
che nonostante la crisi continuano a crescere<br />
in termini di export ed avanzo commerciale,<br />
r<strong>it</strong>ornando in termini assoluti quasi<br />
ai valori di 5 anni fa. Questo testimonia<br />
in modo eloquente che la nostra creativ<strong>it</strong>à,<br />
abbinata alla costante ricerca di efficienza,<br />
ci consente di competere ad armi pari su<br />
tutti i mercati. Infine, una nota personale.<br />
Dolorose vicende familiari mi hanno<br />
permesso di conoscere un mondo, quello<br />
degli anziani con sopravvenute disabil<strong>it</strong>à<br />
fisiche o psichiche, molto problematico e<br />
che mer<strong>it</strong>erebbe maggiore attenzione dalle<br />
ist<strong>it</strong>uzioni e dai media. Raramente ho trovato<br />
sentimenti di solidarietà e vicinanza<br />
così sinceri, egualmente presenti in medici,<br />
infermieri, operatori e collaboratori esterni,<br />
con una forte presenza di giovani dotati,<br />
oltre che di professional<strong>it</strong>à, di un senso<br />
della pietas sempre presente ed estremamente<br />
prezioso. A tutti loro i miei auguri e<br />
la mia riconoscenza.<br />
Andrea Panziera<br />
agenTe esclusiVo<br />
impianTi gpl<br />
con serbaToio<br />
Fisso e mobile<br />
AD USO:<br />
AVICOLO<br />
(allevamenti di<br />
qualsiasi genere)<br />
CIVILE<br />
(ristoranti,<br />
condomini, mense<br />
aziendali, comun<strong>it</strong>à)<br />
INDUSTRIALE<br />
Legnago nel verde<br />
dei tuoi giardini,<br />
un ballo era nato<br />
un sogno desiderato,<br />
quanti giovani ci<br />
hanno ballato, e<br />
sognato,<br />
per anni quel sogno<br />
è durato, ma il tempo<br />
se n'è andato,<br />
ora è il regno del<br />
drogato, quel ballo<br />
è crollato.<br />
Dino Barbieri<br />
LEGNAGO (VR) - Viale F.lli Bandiera, 11 - Tel. 0442 22229 - Tel. ab<strong>it</strong>. 0442 26626 - Tel. e Fax 0442 601210<br />
la nuoVa giunTa<br />
della coldireTTi<br />
Verona, 12 dicembre 2012 - Con l’elezione<br />
della nuova giunta esecutiva avvenuta oggi,<br />
si è concluso il rinnovo delle cariche della<br />
Coldiretti di Verona. Dopo l’elezione del<br />
consiglio direttivo e del presidente Valente, la<br />
nuova giunta è composta da Luca Faccioni,<br />
Claudio Tamellini, Adriano Canteri, Marco<br />
Pizzoli, Giorgio Vicentini, Franca Castellani<br />
in rappresentanza di Donne Impresa e Zeno<br />
Gianfranceschi che rappresenta i pensionati.<br />
Compongono la giunta anche il presidente<br />
Claudio Valente e il suo vice Davide Ronca.<br />
“Dopo questo passaggio - dice Valente - la<br />
squadra è ora operativa. è importante, per<br />
la difficile fase che stiamo vivendo, entrare<br />
sub<strong>it</strong>o nel vivo delle attiv<strong>it</strong>à e predisporre le<br />
linee per il nuovo anno. Ci aspetta un lavoro<br />
impegnativo e tutti dobbiamo contribuire<br />
con la massima professional<strong>it</strong>à”. “Punti di<br />
riferimento per noi - aggiunge Valente - sono<br />
i principi che porta avanti la Confederazione<br />
tra cui la salvaguardia del Made in Italy, lo<br />
sviluppo della filiera agricola <strong>it</strong>aliana e del<br />
kilometro zero. Inoltre ci daremo un organigramma<br />
pol<strong>it</strong>ico-sindacale per per entrare con<br />
forza e in modo incisivo nell’amb<strong>it</strong>o economico<br />
e sociale.<br />
La giunta di Coldiretti Verona. Da sinistra: Luca Faccioni, Claudio<br />
Tamellini, Adriano Canteri, Marco Pizzoli, Franca Castellani, Claudio<br />
Valente, Pietro Piccioni, Davide Ronca, Giorgio Vicentini.<br />
periodico indipendente<br />
www.ilbassoadige.<strong>it</strong><br />
e-mail: ilbassoadige@grafichestella.<strong>it</strong><br />
FONDATO NEL 1979<br />
Direttore responsabile: ROBERTO TIRAPELLE<br />
Direttore ed<strong>it</strong>oriale: GIANNI GALETTO<br />
Autor. 462 del 25.05.1979 Tribunale di Verona.<br />
Sede in Legnago (VR) - Corso della V<strong>it</strong>toria, 36<br />
Pubblic<strong>it</strong>à tel. 349 3157148.<br />
Foto di Paolo Pravadelli.<br />
Grafica, impaginazione e stampa:<br />
Grafiche Stella s.r.l. - Legnago (VR)<br />
“Il Basso Adige” è portavoce dell’Associazione<br />
Culturale “Il Basso Adige”, fondata con atto<br />
notarile 6812 del 18.09.1984, reg. a Legnago il<br />
20.09.1984 il cui Consiglio Direttivo è così composto:<br />
Presidente: Gianni Galetto<br />
Presidente Onorario: Alessandro Belluzzo<br />
Vice Presidente: Francesco Occhi<br />
Segretario: Giuseppe Mutti<br />
Consiglieri: Armandino Bocchi<br />
Renzo Peloso<br />
3
4 Anno XXXIV - n. 12 - Dicembre 2012<br />
Fondo paViani, campagna di ricerche 2012<br />
Dal 15 al 26 Ottobre si è svolta la sesta campagna<br />
di indagini nel villaggio arginato dell’età<br />
del bronzo (XIV-XII secolo a.C.) di Fondo<br />
Paviani, ubicato tra le frazioni Vangadizza e<br />
Torretta, immerso nelle Valli Grandi Veronesi.<br />
Si tratta di uno dei s<strong>it</strong>i-chiave dell’Italia settentrionale<br />
per la comprensione sia delle trasformazioni<br />
socio-pol<strong>it</strong>iche che interessarono<br />
l’area padana nella tarda età del bronzo, sia del<br />
ruolo giocato dalla civiltà<br />
delle Terramare (ovverosia<br />
villaggi fortificati<br />
mun<strong>it</strong>i di argine e fossato<br />
perimetrali) nel collegamento<br />
tra Europa continentale<br />
e mondo med<strong>it</strong>erraneo.<br />
Le ricerche<br />
rientrano nell’amb<strong>it</strong>o del<br />
‘Progetto Fondo Paviani’<br />
portato avanti dal Dipartimento<br />
dei Beni Culturali<br />
dell’Univers<strong>it</strong>à di Padova, sotto la direzione<br />
del dott. Michele Cup<strong>it</strong>ò e del prof. Giovanni<br />
Leonardi. La campagna è stata sostenuta finanziariamente<br />
dall'Assessorato alla Cultura<br />
del Comune di Legnago, dall'Assessorato ai<br />
Beni Ambientali della Provincia di Verona, dal<br />
Consorzio di Bonifica Veronese e dall’Univers<strong>it</strong>à<br />
di Padova con fondi del Progetto PRIN del<br />
MIUR. “Le attiv<strong>it</strong>à sul campo” - ha afferma-<br />
to Federico Bonfanti, Conservatore Archeologo<br />
del Centro Ambientale Archeologico di<br />
Legnago - “sono state rese possibili grazie al<br />
fondamentale sostegno logistico e operativo<br />
del Centro Ambientale Archeologico, della<br />
Rete Museale ‘Legnago Musei’ e del Consorzio<br />
di Bonifica Veronese”. Nelle ricerche sono<br />
stati coinvolti 20 tra studenti, specializzandi<br />
e dottorandi dell’Univers<strong>it</strong>à di Padova e ha<br />
inoltre avuto luogo una<br />
proficua collaborazione<br />
con il Liceo ‘Cotta’ di<br />
Legnago, grazie ad una<br />
convenzione stipulata tra<br />
la Fondazione Fioroni e il<br />
Liceo stesso nell’amb<strong>it</strong>o<br />
del progetto ‘Archeologia’<br />
per permettere ad un<br />
nutr<strong>it</strong>o gruppo di liceali<br />
al secondo e terzo anno<br />
di cimentarsi con il lavoro<br />
sul campo, sotto la guida degli operatori<br />
univers<strong>it</strong>ari più esperti, alternandolo alla pulizia<br />
dei materiali recuperati presso i laboratori<br />
del museo civico. “Il tirocinio formativo” - ha<br />
prosegu<strong>it</strong>o Bonfanti -“è stato senza dubbio pos<strong>it</strong>ivo:<br />
i ragazzi del Liceo hanno partecipato<br />
con grande entusiasmo e l’iniziativa verrà certamente<br />
riproposta nelle campagne future”. Le<br />
ricognizioni di superficie ad alta intens<strong>it</strong>à, pur<br />
periodico indipendente<br />
compresse in un breve arco temporale, hanno<br />
portato al recupero di venti nuovi frammenti<br />
ceramici di tipo egeo-miceneo, appartenenti<br />
ad almeno una decina di vasi diversi, sia<br />
di forma chiusa (quindi per contenere olio o<br />
vino), sia di forma aperta, quindi da banchetto,<br />
che portano a circa una cinquantina il campione<br />
di frammenti egei provenienti dal s<strong>it</strong>o<br />
rendendo Fondo Paviani, sotto questo aspetto,<br />
il più ricco di tutta la pianura padana. “Oltre<br />
a ciò” - ha concluso il relatore - “sono state<br />
complessivamente recuperate 14 casse di materiali,<br />
tra cui spiccano alcune perline in pasta<br />
v<strong>it</strong>rea blu, manufatti in osso-corno, scorie di<br />
fusione di bronzo e qualche vago d’ambra”.<br />
Purtroppo i carotaggi effettuati hanno appurato<br />
che, nella parte nord-orientale del s<strong>it</strong>o, i<br />
lavori agricoli hanno portato alla completa distruzione<br />
del depos<strong>it</strong>o archeologico; ciò rende<br />
ancora più impellente investire su questo s<strong>it</strong>o<br />
di grande importanza, unico in Italia Settentrionale<br />
per caratteristiche e ruolo storico svolto,<br />
ma a forte rischio di defin<strong>it</strong>iva scomparsa.<br />
I materiali recuperati, dopo studi approfond<strong>it</strong>i,<br />
troveranno adeguata valorizzazione in una sezione<br />
espos<strong>it</strong>iva permanente presso il Centro<br />
Ambientale Archeologico, previa accordo con<br />
la Soprintendenza per i Beni Archeologici del<br />
Veneto.<br />
Paolo Cecco<br />
PARAFARMACIA<br />
Dott.ssa Caterina Girardello<br />
Piazza Garibaldi - Angolo Via G. Matteotti - Legnago - Tel. 0442 601770<br />
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Lo staff della PARAFARMACIA GIRARDELLO<br />
vi augura BUONE FESTE!!<br />
La PARAFARMACIA Girardello ha saputo rinnovarsi e crescere contando sulla propria esperienza<br />
e capac<strong>it</strong>à di addattarsi ai grandi cambiamennti in atto nel settore farmaceutico. Una iniziativa che<br />
ha saputo soddisfare al meglio i nostri clienti è la TESSERA FEDELTA' che permette di garantire<br />
uno sconto fisso del 10% su tutti gli articoli, anche quelli non in promozione e,al raggiungimento<br />
dell'obbiettivo finale, verrà consegnato un UTILE OMAGGIO!!!<br />
Vi aspetta inoltre una importante nov<strong>it</strong>à: foratura delle orecchie contemporaneamente su tutti e due i<br />
lobi con ampia scelta di orecchini in acciaio chirurgico ipoallergenico.<br />
Per far fronte ad un aumento continuo dei prezzi si è ricorso a delle iniziative specifiche rivolte ai<br />
clienti, per dar loro la possibil<strong>it</strong>à di risparmiare acquistando i prodotti di sempre!<br />
In particolare abbiamo pensato:<br />
• sconto del 10% e 15% su gran parte degli articoli;<br />
Dott.ssa Ferrante Marzia e Dott.ssa Girardello Caterina<br />
• sull'acquisto di due prodotti della linea trucco, il terzo è in OMAGGIO;<br />
• sull'acquisto di due articoli DOLIVA , in OMAGGIO un k<strong>it</strong> da viaggio con all'interno 3 prodotti;<br />
• rottamazione aerosol: portando un vecchio aerosol un ulteriore 10% di sconto sull'acquisto del nuovo con prezzo già scontato;<br />
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dell'acqua e del fango ipertermale;<br />
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periodico indipendente<br />
Anno XXXIV - n. 12 - Dicembre 2012<br />
donne... sempre più nel mirino della Violenza<br />
Lo scorso 25 novembre si è celebrata nel<br />
mondo la Giornata Internazionale contro la<br />
violenza sulle donne, evento che ha posto in<br />
risalto un dilagante ed endemico “male sociale”<br />
dei nostri giorni. Organi internazionali<br />
quali l’ONU, si sono predisposti già da diversi<br />
anni per la tutela dei dir<strong>it</strong>ti delle donne, ma<br />
questo non ha imped<strong>it</strong>o, ne inibisce tuttora, a<br />
molti governi, di eguagliare realmente i dir<strong>it</strong>ti<br />
femminili a quelli maschili. Una forte discriminazione<br />
sulle donne, infatti, si può constatare<br />
quotidianamente nei diversi paesi del mondo,<br />
che essi siano defin<strong>it</strong>i: poveri, ricchi o poco e<br />
molto sviluppati economicamente. Nei primi<br />
le donne sono spesso considerate merci di<br />
acquisto, il cui valore è meno di un animale,<br />
non possono occupare determinate mansioni o<br />
ruoli sociali, guidare auto o biciclette, vestirsi<br />
con ab<strong>it</strong>i occidentali, scegliere il proprio<br />
sposo o chiederne la separazione se ne subisce<br />
violenza; anzi spesso può soggiacere a lapidazioni,<br />
infibulazioni, vend<strong>it</strong>a di se stesse per<br />
turismo sessuale o per prost<strong>it</strong>uzione. Possono<br />
addir<strong>it</strong>tura subire sfregi e deturpazioni inumane<br />
del volto o del corpo attraverso acidi, ed<br />
essere uccise per semplice gelosia per del<strong>it</strong>to<br />
d’onore. Nei secondi dove la società si è più<br />
evoluta e la giustizia sociale primeggia attraverso<br />
la democrazia, i casi di violenza sulle<br />
donne non sono diminu<strong>it</strong>i, tutt’altro, crescono<br />
più che mai nel loro numero attraverso: omicidi<br />
efferati, violenze domestiche su compagne,<br />
mogli e figlie, stupri, violenze psicologiche,<br />
stalking, impar<strong>it</strong>à sociali nell’occupare ruoli<br />
e mansioni o cariche pol<strong>it</strong>iche. Una violenza,<br />
in questi casi, che si manifesta sovente verso<br />
le v<strong>it</strong>time in forma subdola e nascosta, poiché<br />
nei paesi molto sviluppati economicamente e<br />
culturalmente il sesso femminile si vergogna<br />
e si colpevolizza di quanto subisce dal sesso<br />
maschile tendendo per paura e pudore a cadere<br />
v<strong>it</strong>tima delle minacce, delle intimidazioni<br />
e delle persecuzioni dei propri aguzzini. Le<br />
varie violenze spesso avvengono tra le mura<br />
domestiche delle proprie ab<strong>it</strong>azioni o nel posto<br />
di lavoro luoghi, dove in realtà le donne<br />
dovrebbero considerarsi più protette. Le v<strong>it</strong>time<br />
che appartengono a classi sociali e a fasce<br />
d’età più varie denunciano raramente quanto<br />
sub<strong>it</strong>o, addir<strong>it</strong>tura celano i vari soprusi dei loro<br />
carnefici giungendo a considerare la violenza,<br />
un elemento naturale nel rapporto intimo fra la<br />
donna e l’uomo. Si sente “oggetto di proprietà<br />
unicamente maschile”, prive di scelta e di<br />
riscatto, e il cui equilibrio psicologico soggiace<br />
della violenza mentale, fisica e sessuale sub<strong>it</strong>a.<br />
Donne che diventano, quindi, un elemento<br />
fragile e labile della società perché la loro<br />
v<strong>it</strong>a è stata defin<strong>it</strong>ivamente contaminata dalle<br />
violenze sub<strong>it</strong>e rimanendo spesso incapaci:<br />
di un riscatto sociale, di una ripresa della loro<br />
esistenza, di un nuovo equilibrio psichicofisico<br />
che le integri fra i propri simili e il sesso<br />
maschile. Essere donna nella società moderna<br />
risulta, pertanto, ancora oggi non così del tutto<br />
facile. Le ist<strong>it</strong>uzioni ed i governi, ostentano<br />
ancora a considerare il problema della violenza<br />
sulle donne “un fenomeno dilagante e di grave<br />
ent<strong>it</strong>à”, permettendo che la legge tuteli poco<br />
queste v<strong>it</strong>time. La cronaca locale e nazionale<br />
parla spesso di “del<strong>it</strong>ti passionali” in cui giovani<br />
v<strong>it</strong>e sono barbaramente trucidate a causa<br />
della gelosia o del timore dell’uomo di perdere<br />
il bene espropriato. Questa cruenta “mattanza<br />
leTTera aperTa a don ValTer soaVe<br />
Il giorno 18 novembre 2012 nel Duomo di<br />
Legnago, alla presenza<br />
del Vescovo Mons.<br />
Zenti e di una massiccia<br />
folla di fedeli, si<br />
è tenuta la commemorazione<br />
di Don Valter<br />
Soave, “sacerdote di<br />
frontiera”. I suoi amici<br />
hanno voluto ricordarlo<br />
dedicandogli un<br />
Foto A. Vangelista<br />
busto in bronzo e una piazzetta perché i suoi<br />
valori rimangano oltre il tempo ma nella storia.<br />
Io lo ricordo così, nelle nostre conversazioni<br />
mi dicevi spesso: “io non voglio morire, voglio<br />
vivere, debbo vivere, non posso perdere un<br />
giorno perché la v<strong>it</strong>a è preziosa ma bisogna<br />
saper guadagnarsela”. Della v<strong>it</strong>a, hai saputo<br />
cogliere ogni palp<strong>it</strong>o, ogni voce, ogni anel<strong>it</strong>o,<br />
la definivi: divina armonia tra divino e umano.<br />
Quell’uman<strong>it</strong>à, che versavi con grande dign<strong>it</strong>à<br />
e con il tuo stile particolare su quanti ti si avvicinavano,<br />
imprimeva nei lori cuori i tuoi ideali<br />
che sapevano sempre di libertà, di amicizia e<br />
di onestà.<br />
Nel corso della tua v<strong>it</strong>a, tu li hai concretizzati<br />
e consolidati con coraggio e fedeltà; quante<br />
volte sei part<strong>it</strong>o per questo! E Dio? Quel Dio<br />
che tu hai scelto e amato che hai sempre tanto<br />
cercato, ti ha fatto doni inesplicabili: una viva<br />
e pronta intelligenza, una profonda sensibili-<br />
tà, un forte senso dell’amicizia e dell’amore<br />
verso il prossimo, una<br />
capac<strong>it</strong>à ineguagliabile<br />
di proferire con il pubblico.<br />
Eri veramente un<br />
grande trascinatore<br />
di folle, un autentico<br />
oratore, ma oltre alla<br />
bellezza della v<strong>it</strong>a, Dio<br />
ti ha fatto conoscere e<br />
provare la sofferenza fisica. Anche la sofferenza<br />
e la sol<strong>it</strong>udine sono doni, quante volte<br />
me l’hai ripetuto quando venivo a trovarti in<br />
ospedale, ora come vedi siamo tutti qui con te<br />
per dirti il nostro grazie e per manifestarti la<br />
nostra riconoscenza per tutto quello che tu ci<br />
hai donato.<br />
Ora sei qui nel tuo Salus per testimoniare la<br />
sua storia e per custodire le gioie, le emozioni<br />
e le vicende vissute di ogni fanciullo che tu<br />
hai preso per mano e condotto per la giusta<br />
via. Sii ancora un esempio di grande maestro<br />
e amico per tutti coloro che ti osserveranno in<br />
questa opera. Sii ancora un amico, confidente<br />
e prezioso per coloro che hanno avuto la gioia<br />
di conoscerti, di frequentarti e di apprezzarti.<br />
Grazie Don Valter! Ci hai donato un grande<br />
insegnamento e noi ti porteremo sempre nel<br />
cuore.<br />
Prof.ssa Teresa Galeazzi<br />
di v<strong>it</strong>e” è in realtà un “femminicidio” in cui<br />
l’uomo con il suo ultimo atto estremo tenta di<br />
annullare defin<strong>it</strong>ivamente la figura femminile<br />
nella sua ident<strong>it</strong>à e libertà. Egli probabilmente<br />
vuole dimostrare, nel momento dell’abbandono,<br />
che è ancora detentore di quell’atavico rapporto<br />
di sottomissione e di “potere decisionale<br />
di v<strong>it</strong>a e di morte” sulla donna che, nelle ere<br />
antiche, egli possedeva. Come contrastare questo<br />
male sociale? Di certo educando le nuove<br />
generazioni alla cultura della non violenza.<br />
Insegnando a queste donne che l’essere v<strong>it</strong>tima<br />
non deve essere celato o accettato, ma bensì<br />
denunciato per essere allontanate giustamente<br />
da quell’ambiente malato attraverso un’idonea<br />
protezione e un corretto supporto psicologico.<br />
In questo modo anche i figli di quelle donne<br />
comprenderanno che la violenza non è una<br />
parte sana dell’amore ma un lato malato dell’egoismo<br />
maschile che può essere debellato se<br />
affrontato in modo giusto e senza paura.<br />
La donna deve essere libera di godere della<br />
propria libertà e di quei dir<strong>it</strong>ti che tutti gli<br />
uomini hanno, nella sua divers<strong>it</strong>à sessuale,<br />
etnica e religiosa. Il desiderio di riappropriarsi<br />
della v<strong>it</strong>a e della propria ident<strong>it</strong>à, permetterà<br />
forse a queste donne di guarire da quel dolore<br />
psico-fisico causato dai loro aguzzini. Lo Stato<br />
dovrebbe, pertanto, adottare leggi e provvedimenti<br />
giuridici che tutelino queste donne e ne<br />
migliorino le condizioni di v<strong>it</strong>a. Soprattutto<br />
dovrebbe, nei casi di femminicidio e di violenza<br />
efferata, imporre una pena certa a tutti<br />
quei carnefici che hanno strappato delle v<strong>it</strong>e o<br />
ne hanno violato il loro dir<strong>it</strong>to di essere felici<br />
e libere.<br />
Katia Boggian<br />
ERRATA CORRIGE<br />
Nella rivista n° 11 (Novembre 2012) l'articolo<br />
di Katia Boggian usc<strong>it</strong>o con il t<strong>it</strong>olo ‘L’Italia<br />
e il malcostume pol<strong>it</strong>ico’ andava t<strong>it</strong>olato ‘La<br />
maleducazione un fenomeno crescente’.<br />
ascolTando<br />
ancora<br />
la Voce del poeTa<br />
Domenica 18 novembre, nel teatro parrocchiale<br />
di San Zenone di Minerbe, poesia e<br />
musica si sono fuse nel ricordo del grande<br />
poeta Nerino Tognon, recentemente scomparso.<br />
I versi del “Maestro”, tratti dalle sue<br />
5 raccolte di poesie, sono tornati alla luce<br />
grazie all’ottima interpretazione delle voci<br />
narranti Brunetta De Gaspari e Rosa Danese.<br />
Presenti all’evento la Presidente del Circolo<br />
Culturale “Terranostra” (di cui Tognon fu<br />
fondatore) Ornella Princivalle, la vicepresidente<br />
del Consiglio provinciale Clara Scapin,<br />
il musicista Antonello Buoso, che ha riproposto<br />
alcuni versi di Tognon in musica, la<br />
poetessa Luciana Gatti e altri poeti del terr<strong>it</strong>orio.<br />
Una manifestazione simile si svolgerà<br />
prossimamente a Bonavigo, paese nativo del<br />
“Maestro”. Data da destinarsi.<br />
Michele Buoso<br />
5
6 Anno XXXIV - n. 12 - Dicembre 2012<br />
Quando cadde l’antica c<strong>it</strong>tà di Troia, per la<br />
perfidia dei suoi nemici, per la fiacchezza dei<br />
suoi difensori, per l’imperscrutabile volontà<br />
dei Celesti, diverse furono le reazioni degli<br />
sventurati ab<strong>it</strong>anti di fronte alle fiamme che<br />
si levavano da ogni luogo. Si sa ad esempio<br />
che Re Priamo aveva esortato i suoi sudd<strong>it</strong>i<br />
all’estrema difesa, ma per prudenza aveva già<br />
messo in salvo in Tracia il figlio prediletto, con<br />
una bella dotazione d’oro (Virgilio, Eneide, III,<br />
vv. 8-72). Qualche troiano, persino in quella<br />
notte illuminata dai fuochi ed echeggiante del<br />
clangore delle armi, si ostinava ancora a sperare<br />
che i capi avrebbero raddrizzato la s<strong>it</strong>uazione,<br />
che forse non tutto era compromesso; i più si<br />
lasciavano docilmente incatenare dagli argivi<br />
o si rinchiudevano nelle loro case ad aspettare<br />
l’inev<strong>it</strong>abile in seno alla famiglia. Pochi i<br />
valorosi che continuavano a battersi pur non<br />
sperando più nella v<strong>it</strong>toria: “una salus victis,<br />
nullam sperare salutem”, scriveva giustamente<br />
Virgilio (Eneide, II, 354, ossia: “l’unica salvezza<br />
per i vinti consiste nel non sperare più nella<br />
salvezza”). Sappiamo tutti come andò a finire.<br />
Non molti invece conoscono la storia di Antenore<br />
e dei suoi Eneti, alleati dei troiani rimasti<br />
privi del loro re. A quanto raccontano T<strong>it</strong>o Livio<br />
e lo stesso Virgilio, questi nostri lontanissimi<br />
antenati (Eneti è la forma greca per “Veneti”)<br />
dovettero chiedersi se aveva senso immolarsi<br />
per una c<strong>it</strong>tà e un Regno ormai irrimediabilmente<br />
perduti, o se non era piuttosto il caso<br />
di provvedere a salvarsi dalla rovina, anche a<br />
costo di separare il loro destino da quello degli<br />
altri troiani. La storia - o la leggenda, che a quei<br />
tempi erano un po’ la stessa cosa - racconta<br />
che questi disperati si imbarcarono e andarono<br />
a cercarsi una patria tutta per loro in quello<br />
che Livio chiama “intimum maris Hadratici<br />
sinum”, che poi è l’attuale Veneto.<br />
Anche l’Italia, in questo momento, è una vecchia<br />
c<strong>it</strong>tà rimasta per troppo tempo sotto assedio,<br />
ingannata da nemici astuti e falsi amici,<br />
che si sta svenando per salvarsi, ma alla quale<br />
molti guardano con occhio cupido in attesa<br />
del crollo che consentirà loro di saccheggiarne<br />
le residue ricchezze senza rischio e fatica.<br />
All’orizzonte, nessuna prospettiva che non sia<br />
ancora più fosca della s<strong>it</strong>uazione attuale, profetizzano<br />
concordi i veggenti e confermano le<br />
numerose Cassandre: solo miseria crescente,<br />
paralisi di ogni energia creativa, recessione;<br />
forse disordini sociali, campo libero a futuri<br />
demagoghi o aspiranti d<strong>it</strong>tatori. Stando così<br />
le cose, è naturale che attorno a noi molti si<br />
chiedano sgomenti se sia meglio morire eroicamente<br />
da <strong>it</strong>aliani difendendo l’ultimo baluardo<br />
dello spread, sopravvivere come schiavi dei<br />
prussiani oppure salvarsi, ma da soli. Ecco, di<br />
questo, in sostanza, non di altro, si sta parlando<br />
nelle nostre piazze e circoli pol<strong>it</strong>ici, e se ne<br />
discute in tutta serietà. La notizia è stata tenuta<br />
in sordina, soprattutto dalla stampa nazionale,<br />
eppure a leggerla, pur nella sua paludata cautela<br />
ufficiale, appare deflagrante come una bomba<br />
atomica: il Consiglio Regionale Veneto in seduta<br />
straordinaria ha affidato ai presidenti di<br />
Giunta e Consiglio, Zaia e Ruffato, il mandato<br />
di “avviare urgentemente con tutte le ist<strong>it</strong>uzioni<br />
dell’Unione europea e delle Nazioni Un<strong>it</strong>e relazioni<br />
ist<strong>it</strong>uzionali che garantiscano l’indizione<br />
a proposiTo di auTodeTerminazione...<br />
di una consultazione referendaria per accertare<br />
la volontà del popolo veneto in ordine alla propria<br />
autodeterminazione, avvalendosi del parere<br />
consultivo di un’appos<strong>it</strong>a commissione di<br />
giuristi senza alcun onere a carico della Regione”.In<br />
altre parole, mentre i signori articolisti<br />
si baloccavano sulle primarie dei part<strong>it</strong>i o sulla<br />
data delle prossime consultazioni, il Veneto ha<br />
battuto una poderosa manata col guanto di ferro<br />
sul tavolo, come in una famosa pubblic<strong>it</strong>à degli<br />
anni ‘70. Un pugno su cui, al posto della marca<br />
di un amaro, c’era scr<strong>it</strong>to “autodeterminazione”.<br />
Chiariamo sub<strong>it</strong>o che l’<strong>it</strong>er è appena agli<br />
inizi e la proposta appare ancora estremamente<br />
vaga, ma siccome a presentarla sono state delle<br />
persone serie, elette con una valanga di voti, e<br />
per di più persone che ricoprono cariche ist<strong>it</strong>uzionali,<br />
siamo certi almeno che non si tratta<br />
di semplice folklore. Per cui ora, freddamente,<br />
mettendo da parte intempestivi entusiasmi<br />
quanto fin troppo scontate reazioni di biasimo,<br />
proviamo a ipotizzare varie possibil<strong>it</strong>à.<br />
La prima è che non succeda assolutamente<br />
nulla: il referendum non viene effettuato, o<br />
viene posticipato sine die, oppure si svolge, ma<br />
la gente non va a votare e quindi lo fa decadere.<br />
Tutto rimane come prima, nel bene e nel male.<br />
Ma ammettiamo che i veneti scelgano l’autodeterminazione;<br />
ci si domanda: in cosa consisterebbe<br />
esattamente? come si realizzerebbe,<br />
in pratica? Partiamo dall’ipotesi più moderata:<br />
il Veneto si presenta ai palazzi romani, forte del<br />
voto popolare, e stringe un accordo di questo<br />
tipo: noi continuiamo a versare quello che<br />
abbiamo sempre pagato all’Italia e all’Europa;<br />
in cambio, ci viene consent<strong>it</strong>o, all’interno della<br />
normativa vigente con gli opportuni adattamenti,<br />
di organizzarci nel modo migliore, o per<br />
meglio dire, più vantaggioso al nostro sistema<br />
produttivo che, lo ricordiamo, dà all’Italia tutta<br />
molto di più di quello che ne riceve.<br />
L’altra possibil<strong>it</strong>à, un po’ più drastica ma<br />
comunque ancora all’interno del quadro cost<strong>it</strong>uzionale,<br />
sarebbe chiedere lo statuto speciale,<br />
come il Trentino-Alto Adige, per cui solo una<br />
piccola percentuale delle imposte va allo Stato<br />
mentre il resto rimane in regione; la quale<br />
regione, si fa carico di quei servizi che i nostri<br />
vicini sudtirolesi già da decenni gestiscono in<br />
prima persona. Quantunque l’ipotesi sia perfettamente<br />
leg<strong>it</strong>tima sul piano ist<strong>it</strong>uzionale, è<br />
obiettivamente difficile che venga anche solo<br />
presa in considerazione, perché scatenerebbe<br />
una catena di rivendicazioni in tutto il Nord:<br />
come minimo, il giorno dopo la Lombardia<br />
chiederebbe di fare altrettanto; a meno che, non<br />
si decidesse di operare “in tandem”, Lombardia<br />
e Veneto un<strong>it</strong>i, rifondando il vecchio Regno<br />
Lombardo-veneto all’interno dell’Italia anziché<br />
dell’Impero austriaco. E il Piemonte, allora? E<br />
l’Emilia?<br />
La terza possibil<strong>it</strong>à, di cui ormai si comincia<br />
a parlare senza più remore, è l’indipendenza,<br />
senza se e senza ma. Qui le cose si complicano<br />
ulteriormente: in primo luogo, la Cost<strong>it</strong>uzione<br />
afferma, all’articolo 5, che la Repubblica è<br />
“una e indivisibile” anche se “riconosce e promuove<br />
le autonomie locali”; in secondo luogo,<br />
un Veneto indipendente difficilmente sarebbe<br />
ammesso a far parte dell’Unione Europea, perché<br />
mai e poi mai il Governo <strong>it</strong>aliano darebbe<br />
periodico indipendente<br />
la sua approvazione all’ingresso di una Repubblica<br />
Veneta secessionista. Senza contare che<br />
il Friuli-Venezia Giulia, voglia o non voglia,<br />
sarebbe obbligato a scegliere anch’esso l’indipendenza,<br />
visto che mancherebbe la contigu<strong>it</strong>à<br />
terr<strong>it</strong>oriale con il resto del Paese. Per ovviare<br />
all’isolamento internazionale, si potrebbe<br />
chiedere a uno Stato vicino un’annessione pro<br />
forma; ad esempio credo che l’Austria non<br />
sarebbe per nulla scontenta di recuperare lo<br />
sbocco al mare, magari aggiungendoci il Friuli<br />
con Trieste, ovviamente il Trentino Alto–<br />
Adige, e forse anche la Slovenia, essa pure<br />
in cattive acque. In questo caso, però, l’Italia,<br />
posta con le spalle al muro, sarebbe tentata di<br />
riannettere le regioni ribelli con la forza, e questo<br />
rischierebbe di scatenare una guerra civile<br />
in stile Jugoslavia; in questo caso, difficilmente<br />
la Germania, che da sempre, sotto sotto e z<strong>it</strong>ta<br />
z<strong>it</strong>ta, sogna di ricostruire un’Europa germanocentrica,<br />
stile Ottone I, se ne starebbe z<strong>it</strong>ta.<br />
E qui ci fermiamo, per car<strong>it</strong>à di patria e<br />
perché per il momento sono solo scenari da<br />
fantapol<strong>it</strong>ica. Questo non toglie però che tutti<br />
ormai percepiamo una brutta aria che tira anche<br />
dalle nostre parti in questo freddo inverno. Se<br />
veramente le cose dovessero precip<strong>it</strong>are verso<br />
il tanto evocato baratro, i Veneti potrebbero sul<br />
serio trovarsi un Antenore disposto a traghettarli<br />
verso una nuova storia?<br />
E il millenario ciclo <strong>it</strong>alico di aggregazionedisgregazione,<br />
creazione-distruzione tornerebbe<br />
a mettersi in movimento?<br />
Ah, a propos<strong>it</strong>o, dimenticavo: buon 2013…<br />
Alberto Costantini<br />
maTer saluTis:<br />
cambiano gli orari<br />
di aperTura degli<br />
sporTelli del cup<br />
Dal 3 dicembre 2012 gli orari per effettuare<br />
le prenotazioni delle prestazioni<br />
ambulatoriali/diagnostica agli sportelli<br />
del Centro Unico di Prenotazione (CUP)<br />
dell’Ospedale Mater Salutis di Legnago<br />
sono i seguenti:<br />
• da lunedì a venerdì dalle ore 8.00<br />
alle ore 16,30 (per tutti i servizi:<br />
prenotazioni, cassa, libera professione,<br />
ecc.);<br />
• da lunedì a venerdì dalle ore 16.30<br />
alle ore 17,30 (aperto solo uno sportello<br />
dedicato alla CASSA);<br />
• il sabato dalle ore 8.00 alle ore<br />
11.00.<br />
Mentre non subirà alcuna variazione<br />
l’orario di attiv<strong>it</strong>à delle prenotazioni per<br />
telefono (call center):<br />
• dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00<br />
alle ore 18.00<br />
• il sabato dalle ore 8.00 alle ore<br />
12.00<br />
Per informazioni: ufficio relazioni con<br />
il pubblico – tel. 0442 622692 – e-mail<br />
urp@aulsslegnago.<strong>it</strong>.<br />
Avv. Daniela Carraro
zzolo di S. - VR<br />
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della tessera).<br />
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5 6891676<br />
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re<br />
VR)<br />
GANZERLA<br />
TORIPARAZIONI<br />
ASSIMO<br />
periodico indipendente<br />
Il suolo è sempre più utilizzato per l’edilizia,<br />
per infrastrutture (100 ha al giorno!)<br />
e per nuove piantagioni produttive, non<br />
sempre tenendo conto dei possibili danni<br />
idrogeologici, che tale azione può produrre.<br />
Una realtà, che è stata dettagliatamente<br />
posta sotto la lente, in occasione della riunione<br />
annuale dei Dottori in Agraria e Forestali<br />
della Provincia di Verona, tenutasi<br />
il 23 novembre scorso presso il Ristorante<br />
Scaligero, Verona.<br />
Il vice-prefetto, Gaia Sciacca, in rappresentanza<br />
de prefetto di Verona, Perla Stancari,<br />
occupata in impegni ist<strong>it</strong>uzionali, ha<br />
segnalato il costante e forte impegno della<br />
Prefettura veronese in fatto di ‘protezione<br />
del suolo’, con interventi atti a prevenire,<br />
in collaborazione con Enti locali e con la<br />
Protezione Civile, dannosi eventi idrogeologici<br />
e nel fare fronte a quelli, che di<br />
recente hanno colp<strong>it</strong>o più volte e pesantemente<br />
il Veronese. Dalla relazione, ricca<br />
di dati e di annotazioni – fra l’altro, l’Italia<br />
risulta ad elevato rischio in almeno 2375<br />
comuni! – sono emersi un ampio quadro<br />
di azioni, già poste in atto e programmate<br />
nella nostra Provincia, ed un’accorata e<br />
profonda sensibil<strong>it</strong>à, appunto, verso l’elemento<br />
suolo (senza trascurare gli incendi<br />
di bosco), che sarà costantemente e capillarmente<br />
oggetto di alta attenzione da parte<br />
della Prefettura stessa.<br />
Luigi De Lucchi, dirigente del Servizio<br />
Bonifica della Regione Veneto, trattando<br />
l’argomento delle “esternal<strong>it</strong>à dell’attiv<strong>it</strong>à<br />
agricola per la protezone del terr<strong>it</strong>orio”,<br />
oltre a sottolineare l’importanza della presenza<br />
dell’agricoltore sulla propria terra,<br />
quale sfida urgente nella gestione idraulica<br />
della stessa, ha sottolineato anche<br />
l’esigenza del massimo rispetto e della<br />
massima attenzione a torrenti e fiumi, che<br />
vanno tenuti attentamente pul<strong>it</strong>i, onde garantire<br />
sicurezza nello scorrimento delle<br />
acque.<br />
Fabio Gorian, capo ufficio terr<strong>it</strong>oriale<br />
Anno XXXIV - n. 12 - Dicembre 2012<br />
"il suolo, con la sua biodiVersiTà, è Fabbrica della ViTa"<br />
inconTro dell'associazione dei doTTori in agraria e ForesTali di Verona. la relazione del<br />
Vice-preFeTTo, gaia sciacca. "durello lessinia" e "TarTuFo d'alba" pure al cenTro dell'aTTenzione<br />
13<br />
Copertina<br />
2013<br />
CONCORSO TEATRALE IN DIALETTO VERONESE<br />
19 - 26 gennaio / 9 - 23 febbraio<br />
9 - 23 marzo / 6 aprile<br />
Teatro Zinetti - Sanguinetto (VR)<br />
ASSOCIAZIONE ITALIANA<br />
per la biodivers<strong>it</strong>à del Corpo Forestale<br />
dello Stato, si è soffermato sulle “azioni<br />
del Corpo Forestale per la conservazione<br />
della biodivers<strong>it</strong>à in Italia” e ha rilevato,<br />
fra l’altro, come debba essere attentamente<br />
riflettuta la destinazione di terreni, in<br />
amb<strong>it</strong>i sinora incolti, a nuove coltivazioni,<br />
come vigneto, uliveto, noccioleto, ecc.,<br />
creando ciò il pericolo di possibili dissesti<br />
idrogeologici, in quanto la preparazione<br />
del suolo per tali nuove piantagioni spesso<br />
sottovaluta l’importanza dell’originario<br />
assetto dei terreni. Il Corpo Forestale<br />
gestisce, fra i diversi comp<strong>it</strong>i, non solo la<br />
cura del bosco (sono 130 le riserve naturali)<br />
e del mon<strong>it</strong>oraggio dei terreni, ma<br />
anche, presso il Centro Nazionale Biodivers<strong>it</strong>à<br />
Forestale di Peri, Verona, la raccolta,<br />
lo studio e la conservazione di semi<br />
di piante legnose (600 specie diverse),<br />
nonché la ricerca e lo studio degli invertebrati,<br />
che collaborano, per loro natura,<br />
alla salute della fabbrica della v<strong>it</strong>a, che è<br />
il suolo. Il Centro è vis<strong>it</strong>abile con guida.<br />
Giovanni Rana, senza dubbio uno dei<br />
maggiori industriali di Verona e d’Italia<br />
– fra l’altro, ha appena aperto a New<br />
York il suo ennesimo ristorante all’estero<br />
– e, per esigenze del suo pastificio, grande<br />
consumatore di prodotti della ‘terra’,<br />
ha riconosciuto a questa l’ideale t<strong>it</strong>olo di<br />
potenziale forn<strong>it</strong>rice di quelle erbe, delle<br />
quali i suoi prodptti non possono fare a<br />
meno. In tale quadro, sentendosi il Re del<br />
tortellino “molto impegnato in agricoltura”,<br />
ha segnalato come una grande area,<br />
nel Veronese, sia stata da lui destinata alla<br />
produzione di verdure, preservandola così<br />
dalla cementizzazione.<br />
Paolo Ugo Braggio, organizzatore del<br />
convegno, assieme a Lino Baccianella, ha<br />
sottolineato il concetto di multifunzional<strong>it</strong>à<br />
in agricoltura – molto importante, in<br />
mer<strong>it</strong>o, l’ist<strong>it</strong>uzione “agr<strong>it</strong>urismo” – e la<br />
grande importanza che assume la presenza<br />
dell’agricoltore sulla sua terra, come<br />
Compagnia: “La Rumarola” di Garda - VR<br />
Presenta<br />
“L’era meio nar a Rimini”<br />
Autore Loredana Cont<br />
adattamento e Regia Fabio Vianini<br />
Compagnia: “El Gavetin” di Negrar - VR<br />
Presenta<br />
“El segreto par restar zoeni”<br />
Autori Franco Antolini e Diego Righetti<br />
Regia Franco Antolini<br />
Compagnia: “I Ruscoletti” di Canda - RO<br />
Presenta<br />
“El paracarro dell’amore”<br />
Autore Pizzo Luciano eleborato da Manuela Tavian<br />
Regia Manuela Tavian<br />
Istallazione impianti elettrici<br />
MALVEZZI ANDREA LUCA<br />
Via Villa, 5<br />
Sustinenza di Casaleone (VR)<br />
Tel. uff. 0442 330864<br />
Compagnia: “G.A.D. Renato Simoni” di Verona<br />
Presenta<br />
“I pettegolezzi delle donne”<br />
Di Carlo Goldoni<br />
Adattamento e Regia Maurizio Ravazzin<br />
Compagnia: “ Modus Vivendi” di S. Massimo - VR<br />
Presenta<br />
“Te speto in Paradiso”<br />
di Adriano Mazzucco<br />
Compagnia: “ I Salvadeghi” di Vigo di Legnago - VR<br />
Presenta<br />
“ El galo de la checa... l’à fato l’ovo”<br />
Autore e Regia Maria Gloria Filippini<br />
“sentinella” del suolo e del paesaggio. In<br />
mer<strong>it</strong>o, Braggio ha curato pure la distribuzione<br />
del fascicolo La fabbrica della v<strong>it</strong>a.<br />
Perché la biosivers<strong>it</strong>à del suolo è tanto<br />
importante..., fascicolo che, ed<strong>it</strong>o dalla<br />
Commissione Europea, sezione “ambiente”,<br />
presenta validissimi contenuti scientifico-didattici,<br />
i quali offrono una visione<br />
completa della v<strong>it</strong>a dei terreni.<br />
Se interessante è stato, poi, l’annuncio<br />
della messa in vigore di un regolamento<br />
europeo sull’impiego dei f<strong>it</strong>ofarmaci e<br />
sull’obbligo della pulizia del verde in aree<br />
ed impianti pubblici, Renato Poggiali ha<br />
evidenziato, anche con fotografie, l’esigenza<br />
di ridare v<strong>it</strong>a a terreni più o meno<br />
edificati, ma completamente abbandonati<br />
a se stessi.<br />
Alfio Fiorini, studioso e attento ricercatore<br />
in fatto di agricoltura attraverso la<br />
filatelia, ha proposto la storia e l’importanza<br />
del “Tartufo d’Alba”, con dati e con<br />
un suo articolo illustrato, per evidenziare<br />
come il suolo sappia dare anche un sì<br />
sapor<strong>it</strong>o e prezioso prodotto.<br />
Il “suolo”, dunque, ha avuto un posto<br />
di rilievo, quale ad esso spetta da parte<br />
dell’uomo, nel Convegno dei Dottori in<br />
Agraria e Forestali di Verona, durante il<br />
quale, peraltro, è stato anche gustato con<br />
soddisfazione un altro importante prodotto<br />
del suolo, questa volta veronese: il genuino<br />
“Durello Lessinia”, il biondo vino<br />
dalle leggere bollicine, il nuovo spumante<br />
<strong>it</strong>aliano ed aper<strong>it</strong>ivo di Verona, offerto<br />
dall’Azienda Agricola “Corte Moschina”<br />
di Roncà, Verona, e dall’operoso Consorzio<br />
per la Tutela del Vino “Lessini Durello”<br />
DOC – presidente: Andrea Bottaro,<br />
direttore: Aldo Lorenzoni –, Soave.<br />
Un grande contributo, quindi, al rispetto<br />
del terreno ed ai mer<strong>it</strong>i dell’agricoltura, è<br />
emerso dal convegno, trattandosi di due<br />
elementi senza dei quali l’uman<strong>it</strong>à non<br />
vedrebbe garant<strong>it</strong>a la propria esistenza.<br />
Pierantonio Braggio<br />
Compagnia: “Polvere Magica” Palazzolo di S. - VR<br />
Presenta<br />
“Le Sorelle Stramassi”<br />
Autore e Regia di Sandro Borchia<br />
BIGLIETTI INGRESSO<br />
singola rappresentazione<br />
ADULTI € 8,00<br />
RIDOTTI* € 6,00<br />
* Soci Proloco (con esibizione della tessera).<br />
* Bambini no 10 anni.<br />
I biglietti si acquistano esclusivamente, presso l’edicola<br />
Emma Garofolo, a Sanguinetto in Via C. Battisti, oppure<br />
prima degli spettacoli dalle 20,00 alle 20,45 all’interno Castello<br />
Il ricavato della serata del 6 aprile sarà devoluto in benecenza<br />
alla associazione A.I.L.<br />
Ucio Cultura - Sanguinetto Tel. 0442 81066<br />
Pro Loco “Le Contrà” Tel. 345 5933711 / 345 5940691<br />
Studio tecnico Tel. 335 6891676<br />
Dott. Lucio Cristanini<br />
7<br />
13<br />
CONCORSO T<br />
19 -
8 Anno XXXIV - n. 12 - Dicembre 2012<br />
Si è felicemente rinnovato l'incontro, nella<br />
Sala Rossa della Provincia, fra Innsbruck<br />
- rappresentata dal presidente dell'Ente Turismo<br />
c<strong>it</strong>tadino, Karl Gostner, dall'assessore al<br />
Comune di Innsbruck, Rudi Federspiel, e dal<br />
direttore Hermann Weiskopf - e Verona, sempre<br />
accogliente, nella persona del presidente<br />
del Consiglio provinciale, Antonio Pastorello.<br />
Un incontro ad alto livello, i cui inizi risalgono<br />
al 1999, quando Rudi Federspiel, alla<br />
ricerca di collaborazione e di amicizia per la<br />
sua Innsbruck, fu a Verona a tale scopo. Sin<br />
dai primi contatti, i risultati si sono fatti sentire<br />
con consistente scambio turistico fra C<strong>it</strong>tà<br />
delle Alpi e C<strong>it</strong>tà dell'Amore, ambedue favor<strong>it</strong>e<br />
dall'autostrada del Brennero e dal collegamento<br />
ferroviario: in circa tre ore e mezzo, si<br />
raggiunge Innsbruck e viceversa. Fatti, quindi,<br />
e non solo parole.<br />
Molto grad<strong>it</strong>a è stata, durante la conferenzastampa,<br />
l'espressione del Presidente Gostner,<br />
che parlando di Verona, ha detto "...la sento<br />
come casa mia"! Contatti che creano intensa<br />
collaborazione e che uniscono nel comune<br />
interesse!<br />
Quale validissimo simbolo di augurio natalizio,<br />
la Delegazione d'Oltralpe ha voluto rendere<br />
omaggio a Verona facendole conoscere<br />
un particolare albero di Natale. Un esemplare<br />
unico, alto circa un metro e mezzo, a forma<br />
conica – il fratello maggiore, nel centro di<br />
Innsbruck, misura 18 metri. L'albero, che<br />
appartiene al noto imprend<strong>it</strong>ore tirolese Lan-<br />
innsbruck e Verona: alpi e giulieTTa<br />
ges Swaroski, sembrava parlare con innumerevoli<br />
cristalli che, con le loro luci, annunciavano<br />
l'arrivo della grande Festa di Natale...<br />
La C<strong>it</strong>tà dell'Inn è stata quindi illustrata da<br />
un bellissimo documentario a colori, girato<br />
dallo stesso direttore Hermann Weiskopf, noto<br />
ed esperto in materia. Se Innsbruck infatti è<br />
accogliente d'estate, lo è pure d'inverno, con i<br />
suoi stands natalizi, con la sua neve, con le sue<br />
offerte sciistiche e non ultimo, con le sue birrerie,<br />
con i "Gasthof", con i suoi piatti tipici e<br />
attraenti. Un'accoglienza, che con il suo modo<br />
di fare, simpatico e particolare, ha accresciuto<br />
sensibilmente il numero di veronesi, che -<br />
grazie al gemellaggio in essere - scelgono la<br />
vicina Innsbruck, per una vancanza interessante<br />
e culturale, al tempo stesso. Una c<strong>it</strong>tà,<br />
Innsbruck, da inserire quindi nel calendario<br />
delle possibili escursioni, realizzabili durante<br />
tutto l'anno...<br />
Ma, la C<strong>it</strong>tà delle Alpi, con il suo calore e<br />
con la sua storia, si poteva vedere rappresentata<br />
efficacemente anche negli stands e nei<br />
piatti tipici, che venerdì, sabato e domenica<br />
2 dicembre, lo stesso Ente Turismo dell'Inn<br />
aveva organizzato nella vicina Garda.<br />
I contatti si rafforzano, le relazioni godono<br />
di buona congiuntura... Nel marzo 2012, una<br />
delegazione veronese, assieme a quelle di<br />
Casaleone e di Negrar, aveva potuto presentare,<br />
presso il Mercato Ortofrutticolo c<strong>it</strong>tadino<br />
di Innsbruck - con la collaborazione dei<br />
Signori suddetti - rispettivamente il Radicchio<br />
periodico indipendente<br />
la delegazione dell'enTe Turismo della ciTTà del Tirolo enTusiasTa di Verona<br />
Tranquilli, protetti, sicuri.<br />
Progettiamo soluzioni per la sicurezza.<br />
Ecienza e qual<strong>it</strong>à sono i nostri valori chiave da oltre vent’anni:<br />
garantiamo ad aziende e privati concrete soluzioni per la sicurezza con<br />
avanzati impianti di allarme realizzati per la salvaguardia di persone<br />
e beni. Perchè il nostro lavoro è proteggere la vostra tranquill<strong>it</strong>à.<br />
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rosso di Verona, piatti tipici al Radicchio,<br />
l'Amarone ed il Rosato della Valpantena, nonché<br />
il pregiato Olio extravergine d'oliva della<br />
Valpolicella, con grande successo.<br />
La Delegazione innsbruckense è stata quindi<br />
inv<strong>it</strong>ata dall'Assessorato al Turismo, dalla<br />
Pro Loco e dalla Confratern<strong>it</strong>a del Radicchio<br />
rosso di Casaleone, ad un elegante assaggio di<br />
piatti al Radicchio, preparati dal ristorante "La<br />
Colombara", San V<strong>it</strong>o di Legnago, che sono<br />
stati molto apprezzati per qual<strong>it</strong>à e sapori.<br />
Tale prodotto è degno di raggiungere le tavole<br />
estere. Cosa confermata, infatti, dalla vis<strong>it</strong>a,<br />
successivamente fatta all'azienda, moderna<br />
ed attiva, la Cooperativa Agricola Geofur di<br />
Legnago; vis<strong>it</strong>a che ha permesso di constatare<br />
de visu alla Delegazione di Innsbruck la coltivazione,<br />
la raccolta ed il confezionamento del<br />
Radicchio nelle sue diverse qual<strong>it</strong>à ed di altri<br />
importanti prodotti della terra veronese.<br />
Si sono pure gettate le basi per ulteriori<br />
incontri: si sta preparando - con la collaborazione<br />
dell'Ente innsbruckense in parola<br />
- un'importante trasferta del veronese Coro<br />
"La Parete", per una rappresentazione in una<br />
piazza, in una sala ed in una chiesa nella C<strong>it</strong>tà<br />
del Tirolo.<br />
Verona-Innsbruck e Innsbruck-Verona: ottimi,<br />
felici rapporti costruttivi, che, oltre a dare<br />
potenti spinte economiche alle realtà reciproche<br />
locali, rafforzano amicizia e conoscenza,<br />
superando felicemente i confini del Brennero!<br />
Pierantonio Braggio<br />
TeaTro mignon: ii parTe rassegna prosa 2012/13<br />
SABATO 9 OTTOBRE 2010<br />
SABATO 12 FEBBRAIO 2011<br />
La nonna<br />
Una escort di scorta<br />
si ricomincia con “la fiacca”<br />
ARMATHAN<br />
GLI INSOLITI NOTI<br />
SABATO 6 NOVEMBRE 2010<br />
Sabato sera, 19 gennaio 2013 alle 21.00, al teatro Mignon di Porto-<br />
L’avaro di Moliere<br />
SABATO 5 MARZO 2011<br />
L’AQUILONE<br />
Legnago riprende la stagione di prosa 2012/13 con la prima com-<br />
Gli attori<br />
preferiscono le farse<br />
media prevista per la seconda tranche, int<strong>it</strong>olata “La Fiacca”, due<br />
SABATO 18 DICEMBRE 2010<br />
THEAMA TEATRO<br />
atti di Ricardo Talesnik, Biciclette con Marco Cantieri che dirige il gruppo<br />
TEATROIMPIRIA<br />
veronese Armathan. Protagonista Nestor SABATO Vignale, 26 MARZO 2011 impiegato modello<br />
SABATO 22 GENNAIO 2011<br />
che, dopo trent’anni di onorato servizio, prende improvvisamente la<br />
Il letto ovale<br />
Cena di famiglia<br />
(cognate)<br />
LAVANTEATRO<br />
NAUTILUS<br />
grande decisione di non lavorare più perché gli è venuta la fiacca,<br />
ribellandosi così a un sistema che l’ha tenuto ingabbiato in una v<strong>it</strong>a<br />
scontata e noiosa. Decidendo di essere libero si avvicina al mondo<br />
dei bambini r<strong>it</strong>rovando la felic<strong>it</strong>à, anche se le persone che lo circondano<br />
non raccapezzandosi più e giudicandolo impazz<strong>it</strong>o di fronte<br />
a tante sue azioni ridicole cercano in ogni modo di farlo ragionare<br />
senza successo. Intanto, passando il tempo, la fiacca pare diffondersi<br />
come un virus, entrando nelle cronache dei giornali che riportano<br />
notizie di altre persone che, sull’esempio del nostro, abbandonano<br />
il lavoro per la libertà. La s<strong>it</strong>uazione rischia di diventare pericolosa:<br />
il virus sta contagiando ormai senza controllo, al punto che i tutori<br />
dell’ordine cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o pensano di scomodare i poteri forti per sventare<br />
il pericolo di una v<strong>it</strong>toria della libertà e della autodeterminazione<br />
collettive sulle costrizioni delle convenzioni - vedere e assistere allo<br />
spettacolo sino alla fine per vedere chi e cosa vincerà! Biglietti per<br />
lo spettacolo - tariffa intera Euro 8, ridotta Euro 6 - ottenibili in prevend<strong>it</strong>a<br />
telefonando al 328 3688610 o direttamente presso il bar dei<br />
Circolo NOI Salutis di Porto, oltre che al botteghino prima dell’inizio<br />
dello spettacolo, mentre alla fine dello stesso ci sarà il consueto snack<br />
di stagione con gli artisti.<br />
Carla Faccio
periodico indipendente<br />
Son passati 365<br />
giorni e ci r<strong>it</strong>roviamo<br />
di nuovo a<br />
Natale.<br />
è stato un anno<br />
duro e faticoso per<br />
moltissime persone.<br />
Oltre ai problemi<br />
di sempre<br />
legati alla quotidian<strong>it</strong>à<br />
tanti <strong>it</strong>aliani<br />
hanno dovuto<br />
affrontare s<strong>it</strong>uazioni gravi, difficili, impreviste. A<br />
causa della crisi economico-finanziaria parecchie<br />
famiglie hanno vissuto e vivono momenti drammatici:<br />
perd<strong>it</strong>a del lavoro; incapac<strong>it</strong>à di arrivare a<br />
fine mese; pagamenti e tasse sempre più gravosi<br />
ed onerosi. Ci sono, poi, stati anche eventi naturali<br />
avversi: terremoti, nubifragi, trombe d'aria che<br />
hanno provocato molti danni materiali ma anche<br />
umani e psicologici. Sembra essere stata minata<br />
all'origine quella s<strong>it</strong>uazione di stabil<strong>it</strong>à, sicurezza e<br />
fiducia che permetteva ad ognuno di noi di vivere<br />
in maniera dign<strong>it</strong>osa.<br />
All'improvviso ci si è accorti di quanto tutto<br />
sia precario, temporaneo e che, in poco tempo,<br />
la nostra condizione può cambiare radicalmente.<br />
Questa s<strong>it</strong>uazione ha generato panico, sconcerto,<br />
smarrimento ma, invece, dovrebbe essere vista<br />
come un'opportun<strong>it</strong>à per riflettere e cambiare.<br />
Abbiamo fondato il nostro vivere quotidiano sull'avere<br />
e non sull'essere, sul benessere economico e<br />
non su quello spir<strong>it</strong>uale. L'attuale s<strong>it</strong>uazione non è<br />
altro che il frutto di un processo di disgregazione<br />
che continua da anni. Già dal 2001 le cose hanno<br />
iniziato a cambiare; gli Stati Un<strong>it</strong>i sono stati colp<strong>it</strong>i<br />
duramente e non sono più la grande potenza economica<br />
e pol<strong>it</strong>ica di un tempo. La cara e vecchia<br />
Europa sta vivendo un declino che sembra inarrestabile<br />
e che per alcuni Paesi, come la Grecia,<br />
potrebbe rivelarsi fatale.<br />
Ma cosa c'è dietro tutto questo? L'interesse<br />
economico ha prevalso su ogni cosa senza alcun<br />
rispetto per l'essere umano. Nonostante la globa-<br />
I GRANDI SCRITTORI<br />
ITALIANI DIMENTICATI<br />
GEPPO TEDESCHI<br />
(Provincia di Reggio Calabria 1907 - Roma 1994)<br />
Un Autore così immenso non è antologizzato e neppure<br />
c<strong>it</strong>ato sui Dizionari degli Autori: Bompiani,<br />
Garzanti e Larousse. Amico di Marinetti, considerato<br />
(a torto) futurista Geppo Tedeschi non esalta<br />
il progresso, la veloc<strong>it</strong>à, le macchine, ma ci parla<br />
invece della campagna, della Natura con parole<br />
nuove che sanno stupire e incantare. Con Geppo<br />
Tedeschi il linguaggio raggiunge il massimo della<br />
sua potenza espressiva e quasi visionaria. Nella<br />
foto Marinetti e Geppo Tedeschi<br />
IL FALEGNAME UBRIACO<br />
Ieri sera vidi laggiù, sotto un’arcata blu di cielo, il<br />
vecchio falegname che ubriacatosi col mosto di un<br />
tramonto di agosto, voleva liquefare, col fuoco di<br />
una lucciola, la colla. Poi, nel ripassare, lo rividi<br />
inchiodare sbadatamente pezzi di notte e di luna<br />
cadente.<br />
ODE AL MIO LUME A PETROLIO<br />
Nessuno più ti accende. Eppure se metto l’orecchio<br />
accanto al tuo stoppino, vela afflosciata senza<br />
barcaiolo, odo stormire favole ancora. Odoravi<br />
Anno XXXIV - n. 12 - Dicembre 2012<br />
riFlessioni di Fine anno<br />
lizzazione, l'apertura dei mercati, ogni Stato cerca<br />
di proteggere e salvaguardare i propri interessi.<br />
L'Unione Europea esiste solo sulla carta poichè è<br />
chiara l'egemonia e l'influenza di alcuni Paesi su<br />
altri. Ma scendendo a livelli via via più bassi possiamo<br />
constatare che anche le singole Nazioni sono<br />
divise al loro interno. L'Italia, è ben noto, viaggia<br />
a due veloc<strong>it</strong>à: più dinamica al Nord, più lenta al<br />
Sud. In Germania alcune Regioni (come la Baviera)<br />
trainano le altre e devono ancora essere risolti annosi<br />
problemi legati alla caduta del muro di Berlino. In<br />
Spagna la Catalogna, motore dell'economia iberica,<br />
rivendica l'indipendenza da Madrid. E così via si<br />
potrebbe continuare all'infin<strong>it</strong>o fino ad arrivare alla<br />
disgregazione del nucleo centrale di ogni popolo: la<br />
famiglia. Anche all'interno di questa, quando ancora<br />
ne esiste una, ci sono confl<strong>it</strong>ti, egoismi ed i bisogni<br />
personali vengono prima di ogni altra cosa.<br />
Ma allora che facciamo? Aspettiamo, inesorabilmente,<br />
il 21/12/2012 o qualsiasi altra ipotetica<br />
data della fine del mondo? Io non credo sia<br />
così. Innanz<strong>it</strong>tutto i Maya hanno solo predetto che,<br />
secondo il loro calendario, il 21/12/2012 finisce<br />
l'età dell'oro. Le precedenti 4 ere (dell'Acqua, Aria,<br />
Fuoco e Terra) sarebbero terminate con immani<br />
sconvolgimenti ambientali, cataclismi causati da<br />
un'inversione di campo magnetico terrestre dovuto<br />
ad uno spostamento dell'asse del pianeta. Quindi<br />
è atteso (magari quando verrà pubblicato l'articolo<br />
sarà già successo) un evento di natura imprecisata e<br />
di proporzioni planetarie capace di produrre discontinu<strong>it</strong>à<br />
storica col passato. Pertanto non è detto che ci<br />
sarà la fine del mondo ma un cambiamento epocale.<br />
E non è quello che sta già accadendo da tempo?<br />
Come detto sopra ci sono stati numerosi fenomeni<br />
naturali disastrosi e lo scenario economico-pol<strong>it</strong>ico<br />
e sempre più preoccupante. Molti ipotizzano che<br />
questa data simbolica (solstizio d'inverno) indichi la<br />
fine di un periodo e l'inizio di una rinasc<strong>it</strong>a spir<strong>it</strong>uale.<br />
Io spero sia proprio così ma i fautori del cambiamento<br />
dovremmo essere noi e non fantasiose predizioni.<br />
Anzichè lamentarci ed inveire contro i potenti<br />
dovremmo iniziare a ricostruire la società dal basso<br />
gradino per gradino. Invece di farsi la guerra uno<br />
biblio Filia - alla scoperTa dei libri<br />
di Sergio Bissoli - Parte 22<br />
di altari a mezzo maggio<br />
quando salivi di fiamma,<br />
filando come un’Ava. A<br />
te gloria, domestico pensieroso<br />
di molte generazioni;<br />
giostra delle falene;<br />
papavero dei campi della<br />
notte; miet<strong>it</strong>ore dell’ombra;<br />
garibaldino di guardia della mia dolce casa,<br />
caduto con onore!<br />
RAGAZZO FUORI CASA<br />
Improvviso silenzio di grilli, parlottio intrigato di<br />
ruscello, pause profonde di rane, tremori di Ave<br />
Maria.<br />
Un monello ha tirato dentro il recinto del cim<strong>it</strong>ero,<br />
piccolo come un bacio di bambina, una fiondata<br />
di lucciole.<br />
TELA FIAMMINGA<br />
Notte di Ottobre. Seduto al focolare (scoppiettante<br />
minuscola pianura) il vecchio ravvivò il taglio<br />
della falce, come se dovesse andare a miet<strong>it</strong>ura. E<br />
man mano che saliva il chiarore della gracile v<strong>it</strong>a<br />
dei sarmenti, gli brillavano gli occhi di passato e il<br />
capo aveva meno ondeggiamenti. Il cretoso lumino<br />
del deschetto, si affrettò a r<strong>it</strong>rarlo sulla parete<br />
con la fiamma a cappello di folletto.<br />
con l'altro e pensare solo a noi stessi dovremmo<br />
unirci e cooperare per raggiungere il bene comune.<br />
Il m<strong>it</strong>o del superuomo, del singolo, deve cessare:<br />
solo aggregandoci e sfruttando le risorse<br />
reciproche riusciremo ad ottenere dei progressi.<br />
L'amore, inteso nel senso più lato del termine (che<br />
è il messaggio del Natale) è il motore del mondo e<br />
non l'invidia, l'egoismo e l'odio.<br />
Concludo augurando a tutti Buone Feste e speriamo<br />
che il 2013 sia, veramente, un anno di svolta.<br />
Con questa speranza dedico a tutti voi una mia<br />
poesia int<strong>it</strong>olata “Rinasc<strong>it</strong>a”.<br />
RINASCITA<br />
Quante volte nella v<strong>it</strong>a<br />
hai pensato “Adesso è fin<strong>it</strong>a”.<br />
Ti sei trovato solo senza speranza<br />
a fissare il soff<strong>it</strong>to di una stanza.<br />
Sei rimasto impietr<strong>it</strong>o<br />
incapace di muovere persino un d<strong>it</strong>o.<br />
Ed allora sei andato in stand by<br />
ad aspettare che qualcuno ti tirasse fuori dai guai.<br />
Eri atton<strong>it</strong>o e sgomento<br />
e non capivi la ragione di tale tormento.<br />
Tristezza ed amarezza trasparivano dal tuo viso<br />
e non ti bastava nemmeno un sorriso.<br />
Ma poi all'improvviso qualcosa è cambiato<br />
e ti sei risollevato.<br />
Piano piano con fatica<br />
è iniziata la risal<strong>it</strong>a.<br />
Con coraggio ed umiltà<br />
hai trasformato la dura realtà.<br />
Grandi traguardi hai tagliato<br />
che mai avresti immaginato.<br />
Di nuovo il sole risplende nella tua v<strong>it</strong>a<br />
e ti regala gioia infin<strong>it</strong>a.<br />
Mariapia De Carli<br />
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Il risparmio, l’economia familiare,<br />
la cresc<strong>it</strong>a sociale, la scr<strong>it</strong>tura,<br />
le forme di comunicazione<br />
più tradizionali e quelle innovative.<br />
Sono questi i grandi temi<br />
che Poste Italiane ha voluto trasmettere<br />
alle nuove generazioni<br />
con il progetto “Caro nipote ti<br />
racconto”, nell’ufficio postale di<br />
Cerea. Il progetto, realizzato in<br />
collaborazione con la Cassa Depos<strong>it</strong>i<br />
e Prest<strong>it</strong>i (Cdp), intende utilizzare<br />
l’esperienza e la memoria per<br />
accompagnare i ragazzi in un viaggio tra passato e<br />
futuro alla scoperta dei 150 anni di v<strong>it</strong>a di Poste Italiane,<br />
che si festeggiano proprio nel 2012. Sarà un<br />
“nonno”, una persona che ha legato la propria v<strong>it</strong>a<br />
a Poste Italiane, a narrare agli studenti le tappe più<br />
Le correlazioni funzionali esistenti tra apparato<br />
gnatico (denti, mascelle e tutto ciò che è a loro<br />
connesso) e postura generale del nostro corpo<br />
sono realtà ormai defin<strong>it</strong>ivamente confermate da<br />
tutto il mondo scientifico come è altrettanto accettato<br />
che una buona postura del nostro corpo è alla<br />
base di un buon stato di salute e benessere.<br />
La “Posturologia Clinica Globale” è la scienza<br />
che si occupa dello studio del Sistema Tonicoposturale<br />
(STP) cioè del sistema che regola i rapporti<br />
e le posizioni che il nostro corpo assume rispetto<br />
lo spazio che lo circonda. L’uomo, nel vivere quotidiano,<br />
compie un’infin<strong>it</strong>à di movimenti. Tali movimenti<br />
avvengono a partire da una data posizione<br />
di partenza (rilevata da recettori specifici) per poi,<br />
attraverso l’intervento del nostro Sistema Nervoso,<br />
arrivare ad effettuare il movimento voluto.<br />
I recettori di posizione s<strong>it</strong>uati in svariate strutture<br />
del corpo sono la parte più sensibile di questo sistema.<br />
Questi recettori sono principalmente quelli<br />
del Sistema Muscoloscheletrico (muscoli, ossa,<br />
tendini) e tutta una serie di altri Organi Recettoriali:<br />
sensori dei piedi, movimenti dei bulbi oculari,<br />
denti e mascelle, orecchio come organo dell’equi-<br />
importanti della storia dell’azienda,<br />
percorsi che si sono spesso incrociati<br />
con la storia e l’evoluzione<br />
sociale, tecnologica ed economica<br />
del nostro Paese.<br />
A Cerea sono stati protagonisti la<br />
prima media della scuola secondaria<br />
di primo grado “Sommariva” e la<br />
signora Paola Lucchini, ex dipendente<br />
di Poste Italiane. La signora<br />
Lucchini ha raccontato ai ragazzi la<br />
sua storia e la sua esperienza di v<strong>it</strong>a<br />
e lavoro come impiegata postale.<br />
All’iniziativa era presente anche il responsabile<br />
degli uffici postali della Bassa Veronese Mauro<br />
Longhi.<br />
“Caro Nipote ti racconto” vuole mettere a contatto<br />
vecchie e nuove generazioni attraverso il tema<br />
posTurologia clinica (denTi e posTura)<br />
librio, recettori della sensibil<strong>it</strong>à sparsi in tutta la<br />
pelle (sensori termici, vibrazionali, tattili, di stiramento,<br />
etc.).<br />
Il Sistema Nervoso (cervello e le sue diramazioni<br />
nervose) è il regista che gestisce i segnali provenienti<br />
dai recettori e programma i movimenti. Il<br />
Sistema Nervoso è ricco di interconnessioni con<br />
varie altre funzioni del corpo umano, fisiche e<br />
mentali con le quali si interrelaziona e influenza.<br />
Non è una nov<strong>it</strong>à che un mal di stomaco ci possa<br />
indisporre nelle relazioni sociali o che tensioni<br />
emotive protratte possano essere causa di prur<strong>it</strong>i,<br />
orticarie, allergie, o che stress esagerati e disturbi<br />
fisici debil<strong>it</strong>anti possano scatenare malattie psicosomatiche<br />
attraverso l’abbassamento dei nostri<br />
meccanismi di difesa (herpes, malattie autoimmuni,<br />
condilomi, verruche, col<strong>it</strong>i, tachicardia, cefalea,<br />
etc. Molti disturbi posturali da causa odontogena<br />
non vengono riconosciuti direttamente come<br />
tali dai più diffusi esami di laboratorio e strumentali<br />
(raggi x, risonanza magnetica, tac, ecografia,<br />
esami del sangue, etc.) ma necess<strong>it</strong>ano di una valutazione<br />
posturologica. La vis<strong>it</strong>a posturologica è<br />
cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a da una vera e propria vis<strong>it</strong>a medica gene-<br />
della storia di Poste Italiane. Gli uomini e le donne<br />
di Poste Italiane hanno infatti contribu<strong>it</strong>o alla<br />
buona riusc<strong>it</strong>a della straordinaria avventura delle<br />
Poste e dei Telegrafi ed alla costruzione dell’un<strong>it</strong>à<br />
nazionale: postini e postine, impiegate e impiegati<br />
negli uffici postali, fattorini, commessi, direttori<br />
erano continuamente attivi per far sì che lettere e<br />
pacchi potessero essere sped<strong>it</strong>i nel modo più veloce<br />
e sicuro e che gli <strong>it</strong>aliani potessero risparmiare ed<br />
investire in tutta tranquill<strong>it</strong>à. Oggi le Poste sono<br />
una moderna azienda che fa i conti con nuovi<br />
mercati, nuove tecnologie della comunicazione e<br />
nuove esigenze del c<strong>it</strong>tadino, dell’imprend<strong>it</strong>ore e<br />
della Pubblica amministrazione. La vocazione a<br />
contribuire allo sviluppo del Paese però prosegue e<br />
la narrazione del passato permette di meglio comprendere<br />
il presente.<br />
Francesco Occhi<br />
rale e da opportune tecniche di rilevazione e misurazione<br />
delle squilibri posturali (analisi posturale<br />
in piedi, test in marcia, su podoscopio, su pedana<br />
stabilometrica) e test clinici specifici (dell’occhio,<br />
della marcia, test neurologici, test a denti chiusiaperti,<br />
test dei movimenti della lingua, test dei<br />
piedi, etc.). Una volta trovata una problematica<br />
posturale si intraprende la Riprogrammazione<br />
Posturale Globale, un metodo che con diverse<br />
tecniche ha lo scopo di correggere le sregolazioni<br />
di quei recettori che sono responsabili dei disturbi<br />
riportati.<br />
è indispensabile che cure odontoiatriche/ortodontiche<br />
(apparecchi, correzioni di malocclusioni,<br />
etc.) avvengano nel rispetto dell’armonia posturale<br />
(esempio: il posizionamento di un apparecchio<br />
correttivo ortodontico, etc.). Se così non fosse<br />
possono sopravvenire disturbi del sistema tonicoposturale<br />
come quali: la scoliosi, cefalee, disturbi<br />
dolorosi, ot<strong>it</strong>i recidive, disturbi della vista, sindromi<br />
vertiginose, disturbi digestivi, cali di apprendimento,<br />
disturbi d’ansia, etc.<br />
Ferro Dr. Efrem<br />
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I nostri magazzini: P.I.R. - Ravenna, Consorzio Agrario di Ravenna - Ravenna, Naturalia - Roverchiara (VR), Canova - Nogarole Rocca (VR)
periodico indipendente<br />
Anno XXXIV - n. 12 - Dicembre 2012<br />
legnago, seTTimana ceciliana 2012<br />
The loreans e grooVeside: pop e rock d’annaTa direTTamenTe dal cuore<br />
La settimana musicale ceciliana è un evento<br />
nazionale di ogni novembre, un periodo<br />
ricco di manifestazioni legate sia ai luoghi di<br />
culto cattolici, che ai teatri e alle scuole del<br />
nostro Paese. L’interessante, in tale ricorrenza,<br />
è osservare come le direttive nazionali vengano<br />
in pratica tradotte localmente. Legnago,<br />
c<strong>it</strong>tà Natale di Antonio<br />
Salieri, polo scolastico<br />
di riguardo, con il grande<br />
teatro Salieri e non<br />
pochi piccoli teatri nelle<br />
fazioni, il Duomo di<br />
S.Martino, il Santuario<br />
della Madonna di Porto<br />
e moltissime altre chiese<br />
ha continuato anche in<br />
questo difficile 2012 a<br />
tenere alta, in quant<strong>it</strong>à e<br />
qual<strong>it</strong>à l’offerta musicale,<br />
con buoni spunti di nov<strong>it</strong>à, soprattutto animati<br />
da giovani. In tale quadro si è collocato il<br />
concerto pop-rock dei The Loreans e Grooveside<br />
sabato sera 24 novembre 2012, al Piccolo Salieri.<br />
Un piacere per il pubblico è stato constatare<br />
come il primo gruppo, essenzialmente vocale – 4<br />
ragazze e 4 ragazzi – più due strumentisti - alla<br />
ch<strong>it</strong>arra e alla tastiera – con qualche percussione<br />
estemporanea in sovrappiù, abbia incentrato la<br />
propria performance su quel genere, accattivante<br />
e di facile presa, anche se non conosciutissimo<br />
da noi, chiamato doo-wop. La variante musicale,<br />
di matrice statun<strong>it</strong>ense e così denominata da una<br />
delle tipiche espressioni onomatopeiche strausate<br />
nella seconda metà degli anni ’50 dai giovanissimi<br />
vocalist riun<strong>it</strong>i in ensemble per cantare<br />
a cappella sulle strade dei<br />
quartieri popolari delle<br />
grandi c<strong>it</strong>tà, sarebbe prestissimo<br />
trasmigrata alle<br />
radio e agli studi di registrazione<br />
indipendenti. Da<br />
là, con l’aggiunta di qualche<br />
strumento musicale di<br />
supporto, sarebbero usc<strong>it</strong>i<br />
single favolosi come “Sh-<br />
Boom”, “ In the still of<br />
the Night”, “ Lollypop”,<br />
“Why do foools fall in<br />
Love?” , “ Earth Angels”, “Only You”, ecc…:<br />
canzoni tutte bene interpretate anche in senso<br />
filologico dai giovani Loreans nel loro concerto<br />
sul palco dell’ex-macello. E come nella sequenza<br />
storico-musicale , il doo-wop risulta apparentato<br />
al rock ‘n’roll, così il successivo filone<br />
rock, con le sue accentuazioni su testi molto<br />
diretti e realistici e su formazioni strumentali<br />
più complesse, marcate ed elettrificate, ha carat-<br />
11<br />
terizzato il sound e l’esibizione dei Grooveside<br />
nella seconda parte della serata: circa un’ora di<br />
rock tirato sul filo della potente voce, con inflessioni<br />
blues, di Stefania Veronese, librantesi sul<br />
compatto tappeto sonoro creato da due ch<strong>it</strong>arristi<br />
- Gianni Zanardo, Mattia Franco- un basso elettrico<br />
- Antonio Donzelli - una batteria - Cristian<br />
Casarotto - e una tastiera - Matteo Cazzaniga.<br />
Il repertorio, inteso nel suo complesso come un<br />
“Tributo alle donne del rock”, esauriente nel<br />
suo excursus dagli anni ’60 a oggi - con brani<br />
di Janis Joplin, Tina Turner, Patti Sm<strong>it</strong>h, Amy<br />
Winehouse e altre grandi - e interpretato con<br />
notevole passione e feeling ha forse peccato un<br />
po’ troppo in uniform<strong>it</strong>à - nel senso che di quelle<br />
grandi artiste di riferimento sono stati scelti<br />
brani strettamente rock–blues, a detrimento di<br />
qualche canzone più soft ma molto interessante<br />
sul piano introspettivo. Il pezzo forte della serata,<br />
comunque, si è avuto nel finale, quando i due<br />
gruppi, riun<strong>it</strong>i insieme sul palco, hanno cantato<br />
a piena voce e suonato “Be My Baby”: con la<br />
potenza delle vocalist tutte insieme sulla scia<br />
dell’originale delle Ronettes del 1963, mentre<br />
gli strumentisti, dalla loro parte, si sono impegnati<br />
con ottimi risultati nel ricreare il m<strong>it</strong>ico<br />
“muro del suono” di quel fenomeno della produzione<br />
musicale che fu il giovane Phil Spector.<br />
Carla Faccio<br />
nÉ arTe nÉ parTe: la compagnia di caseTTe Va in scena per la prima VolTa<br />
Circa un anno fa è iniziata la storia<br />
della compagnia di Casette Né arte né<br />
parte. Per raccontare questa storia, i cui<br />
protagonisti sono un gruppo di persone<br />
con la voglia di mettersi in gioco, si<br />
può, per tre volte ricorrere, alla parola<br />
“campanile”.<br />
Proprio all’ombra del campanile mai<br />
costru<strong>it</strong>o della chiesa del quartiere legnaghese,<br />
dedicata a Sant’Antonio è nata<br />
la compagnia da un’idea di Diego Degani e Don<br />
Gianpaolo Beltrame che hanno fortemente voluto<br />
che si creasse un gruppo di persone con la passione<br />
per il teatro e che alla fine sono rimasti soddisfatti,<br />
ma allo stesso tempo quasi sorpresi del successo<br />
ottenuto.<br />
La parola campanile si r<strong>it</strong>rova per la seconda<br />
volta come luogo dove gli aspiranti attori si sono<br />
incontrati per un anno r<strong>it</strong>rovandosi con entusiasmo.<br />
Nei saloni della parrocchia hanno appreso i<br />
rudimenti della tecnica della rec<strong>it</strong>azione applicandosi<br />
sempre con la loro voglia di mettersi in gioco.<br />
“Proprio passione e entusiasmo sono alla base<br />
della nostra compagnia” dice Brunetta De Gasperi<br />
che con Augusto Garau ha curato la regia dello<br />
spettacolo “formata da un gruppo di persone che<br />
non avevano nessuna esperienza, ma solo un sogno<br />
nel cassetto che con questo progetto hanno potuto<br />
realizzare”. Della compagnia fanno parte persone<br />
dai diciassette agli ottanta anni per lo più di Casette,<br />
ma anche di fuori e sono: Mara Calzavara, Benvenuto<br />
Biasolo, Andrea Marchetto, Simone Soso,<br />
Domenico Baschirotto, Giancarlo Cavedo, Sandra<br />
Bersani, Monica Raganà, Elena Ottaviani, Maria<br />
Grazia Cervato, Luciano Dal Pan, Stefania Venturi<br />
e Nicola Crema per il supporto tecnico.<br />
La parola campanile r<strong>it</strong>orna per la terza e ultima<br />
volta nel cognome dell’autore del testo da cui è<br />
stato tratto lo spettacolo Centocinquanta<br />
la gallina canta che è stato portato in scena<br />
sabato 4 e domenica 5 novembre nel salone<br />
del Circolo Noi di Casette. L’umorista<br />
Achille Campanile è appunto l’autore da<br />
cui è stato preso il testo dello spettacolo<br />
cui, però, registi e attori insieme hanno<br />
fatto delle modifiche portando in scena<br />
loro stessi, la loro interpretazione dei<br />
personaggi e della storia dando v<strong>it</strong>a a una<br />
divertente rappresentazione che ha visto la partecipazione<br />
di un numeroso pubblico sia nella serata di<br />
sabato che per il pomeriggio della domenica.<br />
I principianti allo sbaraglio si sono così, grazie alla<br />
loro passione, trasformati in attori capaci di tenere la<br />
scena e di muoversi sul palco e questo è stato reso<br />
possibile, oltre che dai registi e dall’impegno degli<br />
attori stessi, anche grazie all’aiuto di Giancarlo<br />
Cavedo, che per anni è stato un clown di successo<br />
nei circhi Orfei e che ha insegnato a queste persone<br />
a muoversi in maniera credibile sul palco.<br />
“La compagnia ripartirà da Gennaio con un<br />
nuovo spettacolo” ci dice la regista Brunetta “e<br />
chiunque volesse aggiungersi è ben accetto, meglio<br />
se senza esperienza così da poter realizzare un<br />
sogno che da anni ha nel cassetto e che ora può<br />
realizzare”. Magari la prossima volta la compagnia<br />
si potrà esibire nel nuovo teatro parrocchiale di<br />
Casette.<br />
Emanuele Sarria<br />
LEGNAGO - Via Matteotti, 94 - Tel. e Fax 0442 601749
GRANDE FINALE D’ANNO AL CASTELLO BEVILACQUA<br />
Anno XXXI - n. 9 - Settembre 2009 Dicembre: mese di magia, famiglia, calore e divertimento. Gli eventi in programma al<br />
Castello Bevilacqua riescono a combinare questi elementi, proponendovi diverse occasioni<br />
per trascorrere in compagnia l’inverno. Atmosfera di grande armonia e seren<strong>it</strong>à per il Pranzo<br />
di Natale, Martedì 25 Dicembre, alle ore 12.30 (prezzo a persona € 49, bambini da 4 a 6<br />
anni € 20, bambini da 0 a 3 anni GRATIS). I simpatici aiutanti di Babbo Natale sapranno<br />
entusiasmare i più piccoli e far tornare un po’ bambini anche i grandi. E poi…grande finale<br />
d’anno al Castello Bevilacqua! All’insegna del divertimento e della compagnia, il Gran<br />
Capodanno Medievale, per la notte del 31 Dicembre. Prezzo a persona € 129,00, bambini<br />
da 4 a 6 anni € 90, bambini da 0 a 3 anni € 50).<br />
Non fatevi sfuggire l’allettante e ricco cenone, insieme ad un’animazione davvero<br />
spettacolare: musici, giullari e antiche tradizioni che rivivono nella splendida cornice del<br />
Castello. Fino a notte fonda, per vedere l’alba del nuovo anno, tanta musica per ballare in<br />
compagnia.<br />
Iniziate il 2013 con un tocco di magia, scegliete il Castello Bevilacqua!<br />
Pranzo di Natale: Martedì 25 dicembre 2012, ore 12.30<br />
Gran Capodanno Medievale: Lunedì 31 dicembre 2012, ore 20.30<br />
Il Relais Castello Bevilacqua è la vostra<br />
nuova destinazione nel cuore della storia.<br />
Regalatevi un soggiorno in una delle 7<br />
splendide junior su<strong>it</strong>e, e scopr<strong>it</strong>e i nostri<br />
pacchetti Classic, Romance, Wellness e<br />
Gourmet.<br />
Gran Capodanno Medievale<br />
Lunedì 31 dicembre 2012 ore 20.30<br />
In attesa dell’antipasto…<br />
Finger food e stuzzichini<br />
Antipasto<br />
Vellutata di fagioli neri nelle due consistenze, con cilindretto di cotechino cotto<br />
nel Lambrusco di Santa Croce, con gocce di panna acida e tartufo nero della Lessinia<br />
Primo piatto<br />
Risotto mantecato al Morlacco con pere Williams e bollicine di Franciacorta<br />
Paccheri con ragù di cervo e mirtilli con scaglie di cioccolato<br />
Secondo piatto<br />
Cupola di rombo agiata su filanti verdure al miele, con lamelle di porcino croccante<br />
Dessert<br />
Torta Sacher in trasparenza<br />
Caffè/selezione di cioccolato<br />
Acqua gassata e naturale<br />
Vino in bottiglia<br />
Costo a persona € 129,00<br />
bambini da 4 a 6 anni € 90<br />
bambini da 0 a 3 anni € 50<br />
Compresi acqua e vino<br />
(su prenotazione)<br />
Il ristorante “All’Antica Ala” vi aspetta tutti<br />
i giorni dal lunedì sera alla domenica, per<br />
un viaggio nel gusto attraverso i sapori e le<br />
tipic<strong>it</strong>à della tradizione locale, in un’ottica<br />
di valorizzazione dei prodotti del terr<strong>it</strong>orio.<br />
Per informazioni e prenotazioni: tel. 0442 93655 – info@castellobevilacqua.com – www.castellobevilacqua.com
periodico indipendente<br />
Anno XXXIV - n. 12 - Dicembre 2012<br />
Fabrizio plessi. il Flusso della ragione.<br />
Padova, Palazzo della Ragione.<br />
FABRIZIO PLESSI. Il flusso<br />
della Ragione. Fino al<br />
13 gennaio 2013. Catalogo<br />
a cura di Annamaria Sandonà.<br />
Orario: 9-19, tutti i<br />
giorni (no Lunedì)<br />
Nell’amb<strong>it</strong>o di RAM, il format<br />
dedicato ai linguaggi<br />
artistici contemporanei, l’Assessorato<br />
alla Cultura del Comune<br />
di Padova ha omaggiato<br />
Fabrizio Plessi (uno tra i più<br />
noti ed apprezzati artisti <strong>it</strong>aliani<br />
contemporanei) con la final<strong>it</strong>à di riproporne<br />
il gradiente <strong>it</strong>er creativo attraverso i<br />
disegni - il vero e proprio nucleo progettuale<br />
delle videoinstallazioni, già esposte nei più<br />
grandi musei e nelle più importanti kermesse<br />
del mondo - . Disegni – secondo Plessi, i<br />
motori per «sovvertire l’ordine statico delle<br />
cose» e una « attiv<strong>it</strong>à naturale e v<strong>it</strong>ale come<br />
il respiro» - a fare corolla ad una grande installazione,<br />
nel magnifico spazio espos<strong>it</strong>ivo,<br />
in quel “flusso elettronico” di acqua e di fuoco<br />
che resta l’impressum dei suoi lavori. E,<br />
a sua volta, Plessi medesimo ha inteso int<strong>it</strong>olare<br />
la Mostra in omaggio alla sede espos<strong>it</strong>iva<br />
“ …una grande sfida, perché uno degli<br />
obiettivi dell’artista è coniugare in modo armonico<br />
la memoria del passato con la realtà<br />
tecnologica del presente». Entrando, nota d’<br />
autore di fermo impatto sul pubblico interessato<br />
alla “umanizzazione delle tecnologie”,<br />
è un insieme di fotocopiatrici - rielaborate<br />
dall’artista e realizzate dal Gruppo Pellegrini<br />
– per acquisire le fotostatiche di alcune<br />
immagini delle opere ed inviarle, ovunque,<br />
allo scopo di condividere un’emozione. Addentrarsi<br />
in quel “flusso” di idee, frutto di<br />
modifiche, abbandoni, che animano grandi<br />
fogli, o rapidi schizzi, nati dall’impulso di<br />
un’idea, nei carnet, là dove si susseguono le<br />
evoluzioni del progetto iniziale… Nascosti,<br />
quali pensieri segreti e finora mai destinati al<br />
pubblico, gelosamente riposti fino al debutto<br />
di questo importante evento. E ora presentati<br />
allo scopo per svelare i mille passaggi della<br />
progettazione.<br />
Note biografiche<br />
Nato a Reggio Emilia nel 1940, veneziano<br />
d’adozione, Fabrizio Plessi è uno tra i più<br />
noti ed apprezzati artisti <strong>it</strong>aliani contemporanei.<br />
La sua ricerca, pur esplorando differenti<br />
prassi operative e campi d’applicazione<br />
– numerose esperienze nell’amb<strong>it</strong>o del<br />
cinema, del teatro, del design - ha trovato<br />
nella videoinstallazione, spesso declinata in<br />
dimensioni monumentali, la forma d’espressione<br />
che meglio la identifica. Già t<strong>it</strong>olare<br />
della cattedra di p<strong>it</strong>tura presso l’Accademia<br />
di Belle Arti di Venezia nonché, dal 1990<br />
al 2000, docente di “Umanizzazione delle<br />
tecnologie” e di “Scenografie elettroniche”,<br />
alla Kunsthochschule fuer Medien di Colonia,<br />
Plessi debutta in amb<strong>it</strong>o espos<strong>it</strong>ivo nel<br />
1962, proprio nella c<strong>it</strong>tà lagunare. Da allora,<br />
il crescente interesse susc<strong>it</strong>ato dalla sua<br />
opera lo ha portato ad esporre<br />
sempre più di frequente<br />
oltre i confini nazionali, con<br />
le sue installazioni video nei<br />
“templi” mondiali dell’arte<br />
contemporanea. Tra i successi<br />
in amb<strong>it</strong>o internazionale, la<br />
grande retrospettiva nel 1982<br />
al Centre Pompidou di Parigi;<br />
poi a Documenta 8 di Kassel<br />
nel 1987 e al Guggenheim<br />
Museum di New York (1988).<br />
Negli ultimi anni, l’opera di<br />
Plessi è approdata al Parlamento<br />
Europeo di Strasburgo<br />
(2003), mentre il 2011 ha<br />
registrata la dodicesima partecipazione alla<br />
Biennale veneziana (unico protagonista del<br />
Padiglione Venezia) con l’imponente ciclo<br />
“Mari Verticali”.<br />
Caterina Berardi<br />
Progetto grafico realizzato dalla classe 5AG - I.S.I.S.S. - Marco Minghetti<br />
13<br />
MAGIC RGILLA<br />
mostra collettiva di<br />
Scultura ed Arte ceramica<br />
Inaugurazione<br />
15<br />
ore 17:00<br />
sabato<br />
DICEMBRE<br />
TORRIONE<br />
LEGNAGO<br />
Piazza della Libertà<br />
dal 15 dicembre<br />
al 06 gennaio<br />
APERTURA<br />
VENERDI’ dalle 17.00 - alle 19.00<br />
SABATO DOMENICA E FESTIVI<br />
dalle 10.00 - alle 12.00<br />
dalle 17.00 - alle 19.00<br />
ingresso libero<br />
Magicargilla Onlus - Associazione culturale - Sede operativa: Legnago - Centro Ambientale Archeologico<br />
Tel. 0442.601460/ 0442 22611 Cel. 3472757743 www.magicargilla.blogspot.com
14 Anno XXXIV - n. 12 - Dicembre 2012<br />
Le presenze. I dati defin<strong>it</strong>ivi<br />
confermano il successo di<br />
questa edizione del festival (23<br />
novembre - 1 dicembre 2012),<br />
in cresc<strong>it</strong>a su ogni versante.<br />
L’incasso complessivo ha superato<br />
i 218.000 euro con un incremento<br />
di oltre il 16% rispetto<br />
allo scorso anno, portando a circa<br />
76.000 il numero di ingressi nelle 11 sale del<br />
Festival, malgrado nella prima giornata le sale<br />
cinematografiche operative fossero solo 3 rispetto<br />
alle 10 del 2011. Gli accred<strong>it</strong>i professionali sono<br />
passati da 1662 a 1908, con un incremento del<br />
14,8%, mentre gli accred<strong>it</strong>i stampa r<strong>it</strong>irati sono<br />
stati 676 con una cresc<strong>it</strong>a del 7%. I biglietti singoli<br />
venduti sono aumentati del 18% passando da<br />
19.465 del 2011 a 22.970 nel 2012 (+18%). Gli<br />
abbonamenti, che nel 2011 erano 1450, sono sal<strong>it</strong>i<br />
quest’anno a 1653 (+14%). I film. Nel Concorso<br />
internazionale segnaliamo la regista tedesca Paola<br />
Beck con “Breaking Horizons”, dramma tutto al<br />
femminile, che racconta di sol<strong>it</strong>udine, matur<strong>it</strong>à,<br />
matern<strong>it</strong>à con toni asciutti e misurati; interes-<br />
Dal 17 al 25 Novembre 2012 si è svolta la settima<br />
edizione della festa della musica organizzata dalla<br />
pro-loco legnaghese, che ha offerto al pubblico una<br />
serie di concerti di vario genere musicale.<br />
Personalmente ho assist<strong>it</strong>o a due manifestazioni,<br />
legate in particolare alla musica classica:<br />
Giovedì 22, al ridotto del Teatro Salieri, si sono<br />
esib<strong>it</strong>i, alla presenza di un folto pubblico, alcuni<br />
Insegnanti della “Scuola d'istrumenti ad arco Salieri"<br />
con un programma di buon livello, brani musicali<br />
di Mozart, Bellini, Kreisler, Puccini, Respighi,<br />
Cestino di speck con crema di polenta e funghi<br />
Rotolino di prosciutto crudo<br />
Carpaccio di carne<br />
su letto di radicchio trevigiano<br />
Brasato con scaglie di Monte veronese<br />
Melanzane e bresaola<br />
Cannelloni al forno ripieni con radicchio e speck<br />
Risotto alla veneta<br />
30° Torino Film FesTiVal:<br />
un successo di presenze e di Film<br />
Natale 2012<br />
Euro 35,00<br />
sante l’esordiente Dante Ariola<br />
con “Arthur Newman”, avventura<br />
esistenziale tratteggiata a volte<br />
con amarezza, altre con divertimento;<br />
“Made in Ash” è l’opera<br />
prima della documentarista Iveta<br />
Grofova che affronta senza sconti<br />
il tema del lavoro all’estero; il<br />
regista indiano Kaml K. M con<br />
“I.D.” affronta una riflessione morale sulla immigrazione<br />
clandestina e sui lavoratori anonimi<br />
nelle megalopoli indiane; “The Liabil<strong>it</strong>y”, un<br />
noir-pulp del regista inglese Craig Viveiros, già<br />
presente a Torino l’anno scorso; l’esordiente Lucy<br />
Mulloy gira a Cuba “Una Noche”, storia segnata<br />
dalla voglia di libertà, tra morbos<strong>it</strong>à e v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à;<br />
Mario Balsamo racconta con ironia “Noi non<br />
siamo come James Bond”, il momento di fare i<br />
conti con il presente per due amici, un viaggio<br />
indelebile, una malattia lasciata per entrambi alle<br />
spalle; “Pavillon”, un’opera prima indipendente<br />
girata da Tim Sutton, frammenti di v<strong>it</strong>a di teenager<br />
americani, un’ode all’adolescenza; la regista turca<br />
Belmin Soylemez propone “Present Tense”, una<br />
seTTimana musicale di sanTa cecilia<br />
Br<strong>it</strong>ten e, naturalmente di Antonio Salieri, alternati<br />
a poesie di Hesse. E' stato un pomeriggio molto<br />
piacevole. Venerdì 23, presso la chiesa di Casette:<br />
Concerto per coro, organo e orchestra "Gloria in<br />
Excelsis Deo". Il programma era suddiviso in tre<br />
momenti, ciascuno dei quali preceduti da una lettura<br />
di Platone - Tolstoi - Schopenhauer, con musiche<br />
di Corelli, Vivaldi, Benedetto Marcello, Bach, la<br />
famosa Ave Maria di Schubert, Handel e un brano<br />
finale di Antonio Salieri. L'Orchestra Giovanile<br />
S. Cecilia 2012 era composta da giovanissimi che<br />
Manzo al barolo<br />
Tacchinella ripiena<br />
Patatine novelle al forno, pomodoro ripieno<br />
Tartare di frutta con gelato<br />
Dessert natalizio<br />
Vino, acqua, caffè, correzione<br />
Via Rovigo, 50 - Vigo di Legnago - Tel. 0442 601299 - www.zonaroristorante.<strong>it</strong><br />
periodico indipendente<br />
elegia silenziosa che racconta per indizi il sogno<br />
di riscatto della donna turca; “Shell”, il vinc<strong>it</strong>ore,<br />
del regista inglese Scott Graham che racconta<br />
una storia lieve concentrata sui personaggi (padre<br />
e figlia) ambientata in un paesaggio capace di<br />
ipnotizzare; Gianni Pacinotti, in arte Gipi, reduce<br />
dal suo esordio con “L’ultimo terrestre”, propone<br />
“Smettere di fumare fumando”, un acido, ironico,<br />
anarchico diario pubblico; un altro <strong>it</strong>aliano in<br />
campo, Giovanni Columbu che propone “Su Re”,<br />
sulla passione di Gesù, una rielaborazione della<br />
storia sacra per dargli un nuovo senso, individuale<br />
e collettivo; “Sun D’ont Shine” della attrice indie<br />
Amy Seimetz, esordiente nel paesaggio della<br />
Florida con un noir on the road; la Spagna ined<strong>it</strong>a<br />
di “Terrados” di Demian Sabini, regista e protagonista,<br />
tutta vista dall’alto delle terrazze con un<br />
tono solo apparentemente scanzonato.<br />
Speriamo che alcuni dei duecento film del<br />
Festival si possano vedere nelle nostre sale, ricordando<br />
che ha completato il programma della trentesima<br />
edizione l’imponente retrospettiva dedicata<br />
a Joseph Losey.<br />
Roberto Tirapelle<br />
Capodanno 2013<br />
Melanzane e bresaola<br />
Spiedino di gamberi e seppia<br />
Insalata di mare<br />
Petto d'oca affumicato con radicchio stufato<br />
Prosciutto di cervo con crostini al tartufo<br />
Crostone di polenta con soppressa casalinga<br />
Risotto chiodini, zafferano e v<strong>it</strong>ello<br />
Maccheroncini frutti di mare<br />
frequentano i vari Conservatori (Verona, Mantova,<br />
Rovigo). La persona che più ci ha colp<strong>it</strong>o era il giovanissimo<br />
Direttore d'Orchesta, di soli 17 anni, che<br />
ha coinvolto il Coro delle Casette, dirigendo con<br />
grande capac<strong>it</strong>à e preparazione nonostante la giovanissima<br />
età. Personalmente mi sono commossa nel<br />
vedere ed ascoltare questi giovani interpreti che,<br />
grazie al loro impegno, hanno realizzato una bellissima<br />
serata molto apprezzata da tutto il pubblico<br />
presente. Viva i giovani! Viva la musica!<br />
Maria Grazia Marchetti<br />
Euro 60,00<br />
Ristorante - Pizzeria<br />
iacere<br />
di servirvi<br />
Rotolo di faraona con misto funghi<br />
Filetto di v<strong>it</strong>ello al tartufo<br />
Patate crocchetta, zucchine al gratin<br />
Cotechino e lenticchie<br />
Pera sciroppata con gelato e salsa cioccolato<br />
Dessert di capodanno<br />
Vino, acqua, caffè, spumante<br />
La serata continuerà all'insegna del divertimento con Paolo e Mery.<br />
Per prenotare telefonare ai numeri 0442 601299 e 392 9402052.<br />
Verranno serv<strong>it</strong>i inoltre alle ore 2 pennette all'arrabbiata e brioches con cioccolato. Inizio cena alle ore 20.
periodico indipendente<br />
la miTologia<br />
Eccoci giunti alla prima puntata della<br />
nuova rubrica di AstroM<strong>it</strong>ologia del Basso<br />
Adige. Questa rubrica continuerà il filone<br />
astronomico ma con una vena fortemente<br />
m<strong>it</strong>ologica. Quasi certamente vi sarà cap<strong>it</strong>ato,<br />
nominando un pianeta, di pensare al dio<br />
corrispondente. I nomi dei pianeti nella cultura<br />
occidentale sono derivati dai nomi delle<br />
divin<strong>it</strong>à degli antichi romani, che derivano a<br />
loro volta dagli Dei greci. Infatti, l'influenza<br />
dell'Impero romano prima e della chiesa<br />
cattolica poi ha portato all'adozione dei nomi<br />
latini per denominare i pianeti. Per completezza,<br />
i corrispondenti Dei greci sono: Ermes<br />
per Mercurio, Afrod<strong>it</strong>e per Venere, Ares per<br />
Marte, Zeus per Giove, Crono per Saturno.<br />
Quando nei secoli XVIII e XIX furono<br />
scoperti nuovi pianeti, la comun<strong>it</strong>à internazionale<br />
scelse di proseguire nella tradizione<br />
e furono nominati Urano (Urano anche per<br />
i greci) e Nettuno (Poseidone per i greci).<br />
Tutti queste divin<strong>it</strong>à fanno parte del corpus<br />
m<strong>it</strong>ologico greco-romano.<br />
Ma che cos'è la m<strong>it</strong>ologia? La m<strong>it</strong>ologia<br />
è il complesso delle credenze m<strong>it</strong>iche, dei<br />
racconti e delle leggende di una determinata<br />
cultura. Un tempo questi racconti erano<br />
solo orali; i cantastorie avevano l'importante<br />
comp<strong>it</strong>o di diffondere la parola leggenda-<br />
Il falsario <strong>it</strong>aliano di Schidler di<br />
Marco Ansaldo, Rizzoli (pp. 273,<br />
euro 18)<br />
Marco Ansaldo, giornalista di<br />
“Repubblica”, è stato tra i primi<br />
ricercatori nel mondo a poter<br />
prendere visione dell’enorme giacimento<br />
cartaceo dei Totenbuchen:<br />
un “Inferno di carta” al cui esame<br />
ha dedicati anni di studio appassionato<br />
e commosso. Il t<strong>it</strong>olo del<br />
libro prende spunto della vicenda<br />
di Schulman Vogelmann (padre del grande<br />
direttore della “Giuntina”, Daniel, ed egli stesso<br />
ed<strong>it</strong>ore dal dopoguerra). Schuman - deceduto<br />
nel 1974 - fu un abile tipografo ebreo di<br />
origine polacca, e, per la sua perizia tecnica,<br />
venne incluso tra i “falsari” dell’Operazione<br />
Bernhard, il piano nazista che avrebbe dovuto<br />
causare la bancarotta della Gran Bretagna,<br />
con l’immissione selvaggia sul mercato di<br />
ben 133 milioni di sterline contraffatte. Il<br />
fallimento dell’operazione favorì Vogelmann,<br />
l’unico <strong>it</strong>aliano riusc<strong>it</strong>o a far parte – tra i 1117<br />
Anno XXXIV - n. 12 - Dicembre 2012<br />
ria, poi furono trascr<strong>it</strong>ti e arrivarono fino a<br />
noi indenni. Queste credenze si riferiscono<br />
principalmente a tre argomenti: l'origine<br />
del mondo, l'origine dell'uomo, l'origine del<br />
popolo privilegiato rispetto alla divin<strong>it</strong>à. La<br />
parola M<strong>it</strong>ologia deriva dal greco Mythos<br />
(racconto) e Logos (discorso). Tutti i popoli<br />
hanno i loro m<strong>it</strong>i e la final<strong>it</strong>à ultima è quella<br />
di cercare risposte. Nel corso dei prossimi<br />
numeri della rubrica di AstroM<strong>it</strong>ologia scopriremo<br />
un sacco di curios<strong>it</strong>à sulla m<strong>it</strong>ologia<br />
greco-romana soffermandoci prima sui nomi<br />
dei pianeti, poi di altri corpi celesti. Ma per<br />
questo numero cominciamo dal principio. La<br />
m<strong>it</strong>ologia greco-romana si divide principalmente<br />
in diversi periodi: l'età delle divin<strong>it</strong>à<br />
primigenie con i m<strong>it</strong>i dell'origine; l'età dei<br />
t<strong>it</strong>ani, dei giganti e dei ciclopi; l'età delle<br />
divin<strong>it</strong>à olimpiche; l'età dove gli Dei e gli<br />
uomini vivevano insieme e l'età degli eroi.<br />
Oggi inizieremo dal m<strong>it</strong>o della creazione<br />
secondo la m<strong>it</strong>ologia occidentale dove l'essere<br />
umano cerca di tradurre l'universo in<br />
termini comprensibili all'uomo e di spiegare<br />
l'origine del mondo. Tutto cominciò con il<br />
Caos, un enorme nulla, unione indistinta dei<br />
quattro elementi (aria, acqua, fuoco, terra).<br />
Dal vuoto del caos apparve Gea (la Terra)<br />
con alcune altre divin<strong>it</strong>à primordiali: Eros<br />
(l'amore primordiale), l'Abisso (il Tartaro, gli<br />
inferi) e l'Erebo (l'oscur<strong>it</strong>à). Gea generò da<br />
sola Ponto (il mare) e Urano (il cielo), che<br />
una volta nato la fecondò. Dalla loro unione<br />
nacquero i Ciclopi, i Giganti, i Centimani e<br />
dodici T<strong>it</strong>ani, di cui sei maschi e sei femmine:<br />
Oceano, Ceo, Crio, Iperione, Giapeto,<br />
Teia, Rea, Temi, Mnemosine, Febe, Teti e<br />
Crono. Poi Urano gettò, per paura di perdere<br />
per causa loro il trono, i figli nel Tartaro.<br />
Crono, il t<strong>it</strong>ano più giovane, venne salvato<br />
dalla madre Gea e poté così vendicare i<br />
suoi fratelli. Evirò il padre (secondo il m<strong>it</strong>o<br />
della nasc<strong>it</strong>a di Venere, la Dea nasce proprio<br />
olocausTo. conTro il negazionismo,<br />
“il Falsario iTaliano di schindler”<br />
- ad essere incluso nella Schinderl’s<br />
List. Nessuno, finora, l’aveva mai<br />
scoperto. E, anche per questo, il<br />
libro di Ansaldo, un vero romanzo<br />
‘nero’, ha contribu<strong>it</strong>o a fare luce<br />
sulla “distruzione degli Ebrei d’<br />
Europa”.<br />
Totenbuchen. Ventisei chilometri<br />
di scaffali, oltre trenta milioni<br />
di fascicoli, mappe, disegni, grafici,<br />
quaderni, liste, effetti personali,<br />
fotografie: le stanze segrete dell'ex<br />
caserma delle Ss di Bad Arolsen<br />
custodiscono l'archivio defin<strong>it</strong>ivo dell'Olocausto,<br />
il registro più completo dell'ossessione<br />
nazista di documentare e catalogare ogni singolo<br />
aspetto dello sterminio. Un inferno di<br />
carta. Perché delle loro v<strong>it</strong>time gli aguzzini<br />
annotavano tutto, in bella calligrafia e su<br />
appos<strong>it</strong>i moduli: i particolari agghiaccianti<br />
delle loro reazioni agli esperimenti scientifici<br />
e alle ispezioni, le inclinazioni sessuali, i<br />
comportamenti durante gli interrogatori e le<br />
torture, la composizione del rancio, i trasferimenti,<br />
gli orari dei decessi fino nel dettaglio<br />
15<br />
dalle acque del mare Egeo mischiato con lo<br />
sperma di Urano) e divenne il sovrano dei<br />
T<strong>it</strong>ani. Prese come moglie la sorella Rea da<br />
cui ebbe cinque figli: Ade, Poseidone, Era,<br />
Demetra e Zeus. Crono poi, per paura che<br />
i suoi figli lo spodestassero, mangiò uno ad<br />
uno la sua prole ma non il più piccolo, Zeus,<br />
che Rea riuscì a nascondere affidandolo alle<br />
cure della capra Amaltea e che sost<strong>it</strong>uì con<br />
una pietra avvolta in fasce. Crono, ignaro<br />
della sost<strong>it</strong>uzione, ingoiò quello che credeva<br />
l'ultimo dei suoi figli. Una volta adulto, Zeus<br />
affrontò suo padre e lo costrinse a bere una<br />
pozione che gli fece rigurg<strong>it</strong>are tutti i figli<br />
che aveva divorato e infine lo sfidò scatenando<br />
una guerra per il trono degli dei. Questa<br />
guerra si chiamò T<strong>it</strong>anomachia e vide Zeus<br />
e i suoi fratelli contro il loro padre Crono.<br />
I fratelli liberarono i Ciclopi dal Tartaro e<br />
questi ultimi donarono delle importanti armi<br />
agli sfidanti di Crono con le quali armi riuscirono<br />
ad avere la meglio. A Zeus fu donato un<br />
fulmine, ad Ade il mantello dell'invisibil<strong>it</strong>à<br />
e a Poseidone un tridente. Alla fine Crono<br />
ed i T<strong>it</strong>ani furono gettati a loro volta nel<br />
Tartaro e lì imprigionati per sempre. Dopo<br />
la v<strong>it</strong>toria i fratelli si spartirono il regno: ad<br />
Ade toccò il sottosuolo, a Poseidone i mari<br />
e a Zeus il cielo. Zeus poi sedette sul trono<br />
degli Dei e sposò la sorella Era. Per curios<strong>it</strong>à<br />
il greco Zeus è il romano Giove, Ade è<br />
Plutone, Poseidone è Nettuno, Era è Giunone<br />
e Demetra è Cerere. Dopo la cacciata dei<br />
T<strong>it</strong>ani, si cost<strong>it</strong>uì un nuovo Pantheon di Dei<br />
e Dee e tra le principali divin<strong>it</strong>à spiccano<br />
i dodici Olimpi che risiedevano sulla cima<br />
del Monte Olimpo. Nel prossimo numero<br />
della rubrica cominceremo a narrare i primi<br />
m<strong>it</strong>i degli Dei che danno il nome ai pianeti.<br />
Auguro a tutti i lettori un Buon Natale di vero<br />
cuore e un felice Anno Nuovo. Arrivederci al<br />
prossimo numero del 2013!!<br />
Gianluigi Viviani<br />
dei minuti. Solo nel 2007, a più di sessant'anni<br />
dalla fine della guerra, e dopo un estenuante<br />
braccio di ferro diplomatico tra gli undici<br />
Paesi firmatari di un accordo sull'archivio, la<br />
Germania ha finalmente deciso di togliere i<br />
sigilli e di aprirlo al pubblico. Marco Ansaldo è<br />
il primo <strong>it</strong>aliano a essersi addentrato in questo<br />
labirinto di fogli e storie. Quelle ignote degli<br />
internati illustri - Anna Frank, Primo Levi, i<br />
Finzi-Contini, Mike Bongiorno diciannovenne<br />
in fuga verso l'America, l’ed<strong>it</strong>ore triestino<br />
Boris Pahor, il premio Nobel Imre Kertész,<br />
la grandissima scr<strong>it</strong>trice Irene Némirovsky,<br />
raffinata e sensibile autrice di Su<strong>it</strong>e Francese<br />
(con monografie ried<strong>it</strong>ate dal “Corriere della<br />
Sera”) – e di quelle misere dei Muselmann,<br />
i prigionieri senza speranza, i troppi anonimi<br />
negletti nelle fosse comuni. V<strong>it</strong>e spezzate, intere<br />
generazioni familiari disperse nella polvere<br />
bianca dei crematori, gesti eroici e tentativi di<br />
sopravvivenza negati, vicende e destini che<br />
trasformano questo libro in un romanzo corale<br />
sulla forza dell'uomo e la sua costante ricerca<br />
della salvezza.<br />
Federica Tirapelle
NUTRIZIONE E SPECIALITÀ PER L’AGRICOLTURA