GUZZO VENICIO - Ilbassoadige.it
GUZZO VENICIO - Ilbassoadige.it
GUZZO VENICIO - Ilbassoadige.it
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
hotel • ristorante • meeting<br />
Messaggio pubblic<strong>it</strong>ario con fi nal<strong>it</strong>à promozionale. Prima della sottoscrizione leggere<br />
attentamente il Fascicolo Informativo disponibile sul s<strong>it</strong>o www.cattolicaprevidenza.com<br />
www.cattolicaprevidenza.com<br />
PIANOLIBERO<br />
Attual<strong>it</strong>à<br />
IL PESSIMISMO DELLA RAGIONE<br />
LO SCETTICISMO DELLA VOLONTà<br />
Mi risulta difficile non contestualizzare la c<strong>it</strong>azione estrapolata<br />
da un frammento del pensiero di Antonio Gramsci ed<br />
il risultato che ne consegue è la sua alterazione con la scomparsa<br />
di ogni riferimento all’ottimismo. Non si tratta tanto di<br />
una presa d’atto dell’immanente ed aprioristica supremazia<br />
della ragione, quanto della quasi assoluta mancanza di dinamismo<br />
della volontà, annichil<strong>it</strong>a dalla percezione della inutil<strong>it</strong>à<br />
di ogni sua azione. Il sentimento che ne consegue non<br />
può che essere lo scetticismo, la convinzione che qualsiasi<br />
forza e determinazione si mettano in campo esse risulteranno<br />
insufficienti o inadeguate a raggiungere l’obiettivo. Non<br />
ho alcuna difficoltà ad ammettere che la scaturigine di questa<br />
riflessione trova sì fondamento in un’analisi condotta per<br />
un lungo periodo ma acquista ulteriori e decisive conferme<br />
da una lettura delle vicende degli ultimi mesi e soprattutto<br />
delle ultime settimane. Esiste a mio avviso una parola che<br />
rappresenta meglio di altre la distanza probabilmente incolmabile<br />
fra ragione e volontà: questa parola è “cambiamento”.<br />
Possiamo anche dare per scontato che essa venga declinata<br />
in modi differenti per risultati magari opposti a seconda<br />
di chi la pronuncia, ma su una cosa tutti dovrebbero essere<br />
d’accordo: cambiamento significa passare da una s<strong>it</strong>uazione,<br />
uno status, una condizione, ad un’ altra comunque diversa<br />
da quella di partenza. I requis<strong>it</strong>i del cambiamento sono la<br />
fattibil<strong>it</strong>à, la credibil<strong>it</strong>à e la sostenibil<strong>it</strong>à; in loro mancanza,<br />
si parlerebbe inev<strong>it</strong>abilmente di impossibil<strong>it</strong>à, di utopia,<br />
probabilmente di fallimento annunciato. Ebbene, perlomeno<br />
dalla fine della prima Repubblica, quindi da vent’anni ma in<br />
realtà anche da molto prima, in Italia tutti parlano e scrivono<br />
della necess<strong>it</strong>à di un radicale cambiamento della pol<strong>it</strong>ica,<br />
delle Ist<strong>it</strong>uzioni, dell’economia, in mancanza del quale il<br />
nostro Paese è condannato ad uno stato di crisi permanente<br />
e sempre più profondo.<br />
(Segue a pag. 3)<br />
periodico indipendente<br />
Anno XXXV - n. 5 - MAGGIO 2013 - distribuzione gratu<strong>it</strong>a<br />
www.ilbassoadige.<strong>it</strong> - e-mail: ilbassoadige@grafichestella.<strong>it</strong> - 37045 Legnago (Verona)<br />
di A. Panziera<br />
associazione culturale<br />
VIGNOLA E CILIEGIE<br />
GITA CULTURALE<br />
DOMENICA 16 GIUGNO 2013<br />
VISITA GUIDATA AI PIù IMPORTANTI MONUMENTI DELLA CITTà<br />
E A RINOMATA AzIENDA AGRICOLA PRODUTTRICE DELLA fAMOSA<br />
"MORA DI VIGNOLA".<br />
PRANzO IN TIPICO RISTORANTE CON SPECIALITà LOCALI.<br />
Per informazioni e prenotazioni (entro il 10 giugno 2013):<br />
G. Mutti: tel. 349.3157148 - G. Galetto: tel. 338.6561723<br />
uN PAPA DI FAMIGLIA<br />
di A. Costantini<br />
Ogni tanto, l’amico Gianni Galetto mi manda una discreta<br />
velina - intesa ovviamente nel vecchio e autentico significato<br />
di “indicazione, suggerimento per la compilazione di<br />
un articolo”. In questo caso, mi chiedeva di esprimere un<br />
parere sulla “piemontes<strong>it</strong>à” del nuovo Pontefice Bergoglio. È<br />
noto infatti che Papa Francesco è argentino, ma le sue radici<br />
famigliari affondano nella terra del Barolo e del tartufo. Va<br />
altresì aggiunto che, se è vero che tutti gli emigranti e figli di<br />
emigranti <strong>it</strong>aliani nelle Americhe sviluppano un amore appassionato<br />
per la terra che ha accolto i loro padri, il patriottismo<br />
degli <strong>it</strong>alo-argentini è addir<strong>it</strong>tura commovente.<br />
Ma venendo ai piemontesi, sono spesso v<strong>it</strong>tima di ironie e<br />
caricature, legate ad una presunta scarsa elastic<strong>it</strong>à mentale;<br />
fra le tante, la barzelletta sul paese che dedicò una statua<br />
“A Maria, assunta in Ciel, a spese del Comune”. Si ricorda<br />
anche l’espressione “ho fatto il mil<strong>it</strong>are a Cuneo”, per dire di<br />
qualcuno che crede di aver fatto chissà quali esperienze nella<br />
v<strong>it</strong>a, o il famoso “bogia nen”, sulla cui origine si è discusso<br />
molto, ma che pare derivi dall’ordine che davano gli ufficiali<br />
ai soldati: “non ti muovere”! diventato un soprannome popolare<br />
dei piemontesi, con due accezioni: una passiv<strong>it</strong>à succube<br />
e prudente, ma anche un temperamento caparbio, capace di<br />
affrontare le difficoltà con fermezza e determinazione.<br />
(Segue a pag. 3)<br />
DEPRESSIONE<br />
di K. Boggian<br />
Pag. 4<br />
SVIzzERA:<br />
FEDERALISMO E<br />
DEMOCRAzIA<br />
di P. Braggio<br />
Pag. 5<br />
LA “LAND ART”<br />
DI DARIO<br />
GAMBARIN<br />
di F. Occhi<br />
Pag. 6<br />
SuLLA<br />
ARCHITETTuRA<br />
di P. Cecco<br />
Pag. 7<br />
L'ARIA DI CASA<br />
è PIù INQuINATA<br />
di M. P. De Carli<br />
Pag. 9<br />
IL LEGNAGO<br />
CONCLuDE A METà<br />
VENDITA<br />
CLASSIFICA<br />
di A. N.<br />
Pag. 15<br />
<strong>GUZZO</strong> <strong>VENICIO</strong><br />
LEGNAGO - Via Fiume, 13 - Tel. e Fax 0442 600788<br />
• LEGNAGO Via Roma - Appartamento ristrutturato con<br />
una o due camere. Con doppi servizi.<br />
• LEGNAGO - Vendesi/aff<strong>it</strong>tasi appartamenti varie<br />
metrature con canoni di locazione a riscatto e<br />
finanziamento RENT TO BUY.<br />
• LEGNAGO Galleria Risorgimento - Ampio appartamento<br />
ottimo prezzo.<br />
• LEGNAGO - Attico zona centrale<br />
con doppio garage.<br />
• LEGNAGO - Villa di ampia metratura con giardino<br />
• TERRANEGRA - Vendesi casa con giardino.
2 Anno XXXV - n. 5 - Maggio 2013<br />
periodico indipendente
periodico indipendente<br />
(Continua da pag. 1)<br />
Ma contrariamente al famoso detto, a prendere<br />
il volo dell’inconcludenza sono state sia le parole<br />
che gli impegni scr<strong>it</strong>ti. Enrico Berlinguer per<br />
primo ha posto sul tappeto il tema della moral<strong>it</strong>à<br />
nella v<strong>it</strong>a pubblica più di trent’anni fa e non<br />
sembra che da allora si siano fatti molti passi in<br />
avanti; Ugo La Malfa all’inizio degli anni ‘70<br />
indicava nella pol<strong>it</strong>ica dei redd<strong>it</strong>i, quindi nella<br />
cresc<strong>it</strong>a di salari e stipendi agganciata alla produttiv<strong>it</strong>à,<br />
il caposaldo di un sistema economico<br />
con costi sostenibili e conti in equilibrio, in<br />
grado di mantenere compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à ed efficienza.<br />
Questi insegnamenti sono stati quasi del tutto<br />
dimenticati e di sicuro mai applicati. Soprassiedo<br />
sulla Bicamerale, sulle varie Commissioni per le<br />
riforme, su tutte le proposte velle<strong>it</strong>arie o prive di<br />
spessore che avevano ben poco da spartire con<br />
i progetti di cambiamento organici e razionali.<br />
Per dirla con gli zoologi, da noi la fauna prevalente<br />
non è quella dei giaguari da smacchiare ma<br />
dei gattopardi e il Don Fabrizio Salina di Tomasi<br />
di Lampedusa incarna come meglio non si<br />
(Continua da pag. 1)<br />
Come disse, durante la battaglia dell'Assietta, il<br />
conte Giovanni Battista Cacherano di Bricherasio,<br />
rispondendo all’inv<strong>it</strong>o dei suoi superiori di r<strong>it</strong>irarsi,<br />
data l’enorme inferior<strong>it</strong>à numerica: «D<strong>it</strong>e a Turin<br />
che da sì nojàutri bogioma nen.»<br />
Quindi gente che si muove a fatica, i piemontesi,<br />
che non si entusiasma facilmente. Non a caso, uno<br />
spir<strong>it</strong>o autenticamente e brillantemente conservatore<br />
fu il grandissimo scr<strong>it</strong>tore e polemista savoiardo<br />
Joseph De Maistre. E che fatica a fidarsi! quella la<br />
diffidenza che, come scriveva Montanelli, era quasi<br />
una religione nei Savoia. “Questo Mussolini… ci<br />
sarà da fidarsi?” chiedeva V<strong>it</strong>torio Emanuele III<br />
uno che, da parte sua, faceva assegnamento solo<br />
sui piemontesi.<br />
Eppure, i piemontesi, realisti e coi piedi per<br />
terra, hanno saputo guardare più in là della corta<br />
vista che viene loro attribu<strong>it</strong>a, tanto che, in defin<strong>it</strong>iva,<br />
a fare l’Italia non sono state c<strong>it</strong>tà e regioni<br />
più vivaci economicamente e culturalmente, come<br />
la Lombardia, Roma, Firenze, la stessa Napoli, ma<br />
l’appartato Piemonte. Del resto, il grande storico<br />
Anno XXXV - n. 5 - Maggio 2013<br />
potrebbe un comune sentire che è tratto distintivo<br />
non solo delle cosiddette “classi dirigenti” ma<br />
probabilmente di parte non marginale della gente<br />
comune, che peraltro questa casta di impresentabili<br />
ha sempre votato a dispetto di tutto. Il “facciamo<br />
finta di cambiare tutto affinché non cambi<br />
nulla” può benissimo tradursi nel più plebeo e<br />
pratico “la massima tensione al cambiamento è<br />
quella di occupare almeno uno strapuntino nella<br />
mangiatoia del potere”. Questo non significa in<br />
alcun modo mettere all’indice la leg<strong>it</strong>tima aspirazione<br />
al miglioramento della propria posizione<br />
individuale, o comunque al suo mantenimento, e<br />
nella s<strong>it</strong>uazione in cui stiamo vivendo per molte<br />
persone il regresso economico può assumere<br />
i contorni della catastrofe, propria e familiare.<br />
Ma se questo naturale istinto di conservazione<br />
diventa patologia nazionale e prevale su qualsiasi<br />
tentativo di superare in meglio un sistema economico,<br />
pol<strong>it</strong>ico e sociale che ad ogni evidenza ci<br />
allontana in modo evidente dai nostri principali<br />
compet<strong>it</strong>ori, ci si deve rassegnare ad un destino<br />
sempre più precario e orfano di prospettive.<br />
inglese Arnold Toynbee osservava che a unire<br />
gli stati sono sempre le regioni più marginali,<br />
montagnose o comunque povere: la Serbia per la<br />
Jugoslavia, la Prussia per la Germania, la Castiglia<br />
per la Spagna.<br />
Si dice poi che l’unica regione <strong>it</strong>aliana ad aver<br />
avuto una autonoma tradizione mil<strong>it</strong>are, a parte<br />
ovviamente quella della marinara veneta, fu proprio<br />
il Piemonte e qui torniamo allo spir<strong>it</strong>o di caserma,<br />
quello spir<strong>it</strong>o che ci voleva per fare un’Italia un<strong>it</strong>a,<br />
e per l’Italia lottarono anche quei molti piemontesi<br />
che non ci credevano e forse neppure la volevano,<br />
ma obbedivano al Re. Gente dura come i contadini<br />
raccontati da Fenoglio, obbediente, disciplinata e<br />
solidale, come gli operai delle fabbriche torinesi<br />
celebrate da Gobetti. Giustamente, Umberto Eco<br />
scriveva: «senza l'Italia, Torino sarebbe più o meno<br />
la stessa. Ma senza Torino, l'Italia sarebbe molto<br />
diversa».<br />
Tipicamente piemontese è il gusto del lavoro ben<br />
fatto, del lavoro che nobil<strong>it</strong>a, tema conduttore del<br />
romanzo “La Chiave a stella” di Primo Levi, in cui<br />
l’operaio specializzato Faussone gira il mondo a<br />
VERSO MONET...<br />
DAL 26 OTTOBRE 2013 AL 9 FEBBRAIO 2014 A VERONA<br />
Magistrale presentazione della “Storia del paesaggio<br />
dal Seicento al Novecento”, da parte di<br />
Marco Goldin, organizzatore della mostra.<br />
Un fascicolo di oltre quaranta pagine, tutto a<br />
colori, non solo presenta la futura grande mostra<br />
di Linea d’Ombra, dal t<strong>it</strong>olo “verso Monet”, ma<br />
illustra anche la grande offerta turistica di Verona,<br />
per il periodo 26 ottobre 2013- 9 febbraio 2014,<br />
ossia, per tutto il tempo di durata della mostra.<br />
L’opera è stata creata da Marco Goldin, curatore<br />
della mostra, per annunciare e spiegare in anticipo<br />
la stessa, la quale, in sedici giorni di possibil<strong>it</strong>à di<br />
prenotazione,<br />
ha già ricevuto<br />
oltre diecimila<br />
richieste,<br />
dovute certamente<br />
alla<br />
pos<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à delle<br />
I papaveri, 1873<br />
mostre precedenti.<br />
Il fasci-<br />
colo, comunque, sarà allegato a prossimi numeri<br />
di giornali nazionali. “verso Monet” è una mostra<br />
sul paesaggio, data da 95 opere, delle quali,<br />
venticinque di Monet stesso, e divisa in cinque<br />
sezioni: il Seicento, il Settecento, la p<strong>it</strong>tura del<br />
Romanticismo, la p<strong>it</strong>tura dell’Impressionismo e<br />
Monet e la natura nuova. Se potremo vedere un<br />
Canaletto, un Bellotto ed un Guardi, mai esposti a<br />
Verona, ci sarà dato d’ammirare anche altri cinque<br />
“Canaletti” di provenienza estera...<br />
La presentazione ufficiale della grande mostra è<br />
avvenuta in un affollatissimo Filarmonico, la sera<br />
dell’8 maggio, con una vera e straordinaria “lectio<br />
magistralis”, tenuta da Marco Goldin, la cui passione<br />
ed il cui sapere, in fatto di storia dell’arte,<br />
hanno creato, nella sala, massima attenzione ed<br />
entusiasmo per la futura rassegna d’ottobre; la<br />
dettagliatissima esposizione-commento del curatore<br />
della mostra è stata accompagnata, molto<br />
saggiamente, da musica finissima e dalla lettura<br />
di testi originari degli autori dei dipinti, che apparivano<br />
sullo schermo. Mostre di grande prestigio,<br />
quindi, quelle tenute presso la Gran Guardia,<br />
che danno sempre nuova forza alla cultura e che<br />
contribuiscono alla pos<strong>it</strong>iva evoluzione, anche<br />
economica, della c<strong>it</strong>tà e del terr<strong>it</strong>orio scaligeri.<br />
Pierantonio Braggio<br />
Immagino che più d’uno obietterà che proprio<br />
l’ultima tornata elettorale ha espresso un disperato,<br />
seppur confuso, desiderio di cambiamento:<br />
la mia lettura è radicalmente diversa e vede camminare<br />
in parallelo masse che inseguono illusorie<br />
decresc<strong>it</strong>e felici e finte palingenesi nutr<strong>it</strong>e di pura<br />
demagogia, con a fianco altre molt<strong>it</strong>udini che<br />
avversano con sommo disprezzo tutto quanto<br />
odora di regole e legal<strong>it</strong>à e premiano chi, ammiccando,<br />
dà il sentore di impugnare questa bandiera.<br />
Teoricamente distanti anni luce ma, loro malgrado,<br />
oggettivamente conniventi nel sopprimere<br />
l’ipotesi e forse anche la speranza di qualsiasi<br />
possibil<strong>it</strong>à di cambiamento. L’eterno problema<br />
della gente che non riesce a diventare popolo,<br />
come da acuta definizione di Eugenio Scalfari.<br />
L’appena scomparso Giulio Andreotti soleva dire<br />
che è meglio tirare a campare che tirare le cuoia;<br />
è vero, ma se il tirare a campare diventa la stella<br />
polare della nostra esistenza, l’unico metro delle<br />
nostre scelte, saremo probabilmente condannati<br />
ad una v<strong>it</strong>a di stenti e di indigenza.<br />
Andrea Panziera<br />
rimettere a posto le cose che si rompono o non funzionano,<br />
l'uomo che fa, che agisce. E Primo Levi,<br />
ebreo e torinese, che aveva conosciuto il lavoro<br />
disumano e bestiale dei lager, arrivava a dire «se si<br />
escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino<br />
ci può donare, l'amare il proprio lavoro (che purtroppo<br />
è privilegio di pochi) cost<strong>it</strong>uisce la migliore<br />
approssimazione concreta alla felic<strong>it</strong>à sulla terra:<br />
ma questa è una ver<strong>it</strong>à che non molti conoscono.»<br />
Un sentimento del lavoro che arriva anche a toccare<br />
la religios<strong>it</strong>à con Don Bosco, una religios<strong>it</strong>à<br />
pratica e operosa, e dietro il grande Santo, la tradizione<br />
del cristianesimo sociale. Regione di grandi<br />
religiosi, il Piemonte, e di grandi atei o almeno<br />
laici, come Gobetti, Gramsci, Togliatti, Pajetta,<br />
la c<strong>it</strong>tà della Sindone ma anche la c<strong>it</strong>tà amata da<br />
Nostradamus.<br />
Chissà se qualche volta Papa Bergolio ha pensato<br />
al curioso destino del suo conterraneo Amedeo VIII<br />
di Savoia, detto il Pacifico, l’unico Duca che divenne<br />
Papa, abdicando poco dopo per favorire la pace<br />
e la riconciliazione tra i cristiani.<br />
Alberto Costantini<br />
periodico indipendente<br />
www.ilbassoadige.<strong>it</strong><br />
e-mail: ilbassoadige@grafichestella.<strong>it</strong><br />
FONDATO NEL 1979<br />
Direttore responsabile: ROBERTO TIRAPELLE<br />
Direttore ed<strong>it</strong>oriale: GIANNI GALETTO<br />
Autor. 462 del 25.05.1979 Tribunale di Verona.<br />
Sede in Legnago (VR) - Corso della V<strong>it</strong>toria, 36<br />
Pubblic<strong>it</strong>à tel. 349 3157148.<br />
Foto di Paolo Pravadelli.<br />
Grafica, impaginazione e stampa:<br />
Grafiche Stella s.r.l. - Legnago (VR)<br />
“Il Basso Adige” è portavoce dell’Associazione<br />
Culturale “Il Basso Adige”, fondata con atto<br />
notarile 6812 del 18.09.1984, reg. a Legnago il<br />
20.09.1984 il cui Consiglio Direttivo è così composto:<br />
Presidente: Gianni Galetto<br />
Presidente Onorario: Alessandro Belluzzo<br />
Vice Presidente: Francesco Occhi<br />
Segretario: Giuseppe Mutti<br />
Consiglieri: Armandino Bocchi<br />
Renzo Peloso<br />
3
4 Anno XXXV - n. 5 - Maggio 2013<br />
periodico indipendente<br />
DEPRESSIONE: uNA PRIGIONE DELL'ANIMO uMANO<br />
Il dilagare della depressione di questo “male<br />
oscuro” della v<strong>it</strong>a moderna sembra essere causato da<br />
aspettative sociali troppo elevate e da uno stile di v<strong>it</strong>a<br />
sempre più superficiale. L’Organizzazione Mondiale<br />
della San<strong>it</strong>à lo ha defin<strong>it</strong>o quale malattia sociale del<br />
secolo accanto ad altre gravi patologie come l’Aids<br />
e il Cancro. L’opinione pubblica, governi e ist<strong>it</strong>uzioni<br />
sembrano, purtroppo, ancora oggi sottovalutare questa<br />
grave malattia nella sua sostenibil<strong>it</strong>à economica e<br />
nelle sue problematiche sociali e san<strong>it</strong>arie. La depressione<br />
è attualmente considerata una “non malattia”,<br />
la cui percezione a livello collettivo ne viene affidata<br />
ai mass-media. Una diffusione silente e massiccia di<br />
questo grave fenomeno è però dovuta probabilmente<br />
allo stile di v<strong>it</strong>a troppo frenetico, in cui le emozioni<br />
e le impressioni degli eventi vissuti, dei valori umani<br />
dei singoli individui sono poco approfond<strong>it</strong>i e compresi.<br />
La depressione è pertanto una reale manifestazione<br />
di questi nostri tempi difficili e di poca indagine<br />
interiore. È un malessere di v<strong>it</strong>a e del vivere, che<br />
dilaga sempre più a macchia d’olio senza distinzione<br />
di sesso, età e categorie sociali.<br />
Che cos’è questa malattia? Essa è “un’alterazione<br />
cronica dell’umore contraddistinta da tristezza,<br />
riduzione dell’interesse e delle attiv<strong>it</strong>à (apatia),<br />
senso di sol<strong>it</strong>udine, senso di colpa e incapac<strong>it</strong>à di<br />
provare piacere (anedomia)”. “La depressione è un<br />
disagio interiore che si esprime attraverso sintomi<br />
fisici che psicologici. L’intero individuo che soffre di<br />
depressione ne viene sopraffatto e si sente privato di<br />
forze, prospettive e speranza: in una parola SOLO.<br />
Chi soffre di depressione ha crisi di pianto, disturbi<br />
del sonno e dell’alimentazione, le sue relazioni con il<br />
prossimo si inaridiscono. Infatti la depressione induce<br />
turbe dell’umore che portano desiderio dell’iso-<br />
lamento, tristezza, disinteresse sociale, aggressiv<strong>it</strong>à<br />
e autolesionismo.” La depressione “imprigiona l’animo<br />
umano involontariamente” allontanando l’individuo,<br />
affl<strong>it</strong>to, dal mondo: impoverendolo nella sua<br />
esistenza e nella propria v<strong>it</strong>a sociale. L’abbattimento<br />
e la resa interiore che la persona sente nei confronti<br />
della v<strong>it</strong>a lo inducono a “toccare il fondo” di se<br />
stesso, calpestando la propria ricchezza individuale e<br />
psicologica. Ci dimentichiamo forse che la tristezza<br />
e il senso di sol<strong>it</strong>udine non appartengono solo a queste<br />
persone v<strong>it</strong>time di tale male, ma sono presenti in<br />
ogni essere.<br />
Le donne sono le più colp<strong>it</strong>e in quanto vivono<br />
maggiormente il “fattore di stress” per mantenere<br />
il controllo sulla famiglia, sull’attiv<strong>it</strong>à lavorativa<br />
e sulle necess<strong>it</strong>à della casa, ma risultano rispetto<br />
all’uomo uscirne v<strong>it</strong>toriose. I giovani tra le categorie<br />
più a rischio dovute all’uso di droghe e alcool, e per<br />
incapac<strong>it</strong>à di un inserimento lavorativo sono coloro<br />
che trovano maggiore difficoltà di guarigione. Ogni<br />
individuo della nostra società vive quotidianamente<br />
questi stati d’animo, ma ne dimentica, probabilmente,<br />
il peso perché la sua mente ed il suo fisico<br />
riescono a controllare gli stessi ridimensionandoli<br />
nella propria interior<strong>it</strong>à. Spesso le cause del Suo<br />
insorgere possono essere varie come: la perd<strong>it</strong>a del<br />
proprio lavoro, la malattia di un proprio caro o sulla<br />
propria persona, un disagio familiare e lavorativo,<br />
una predisposizione genetica determinata da una<br />
ered<strong>it</strong>arietà, troppe aspettative sulla propria persona,<br />
difficoltà economiche, condizioni sfavorevoli di v<strong>it</strong>a.<br />
L’aiuto alle persone affl<strong>it</strong>te dalla depressione può<br />
essere difficile da parte di coloro che le circondano.<br />
In quest’ultimi può nascere un senso di rabbia, di<br />
impotenza, di colpa, di indifferenza e di insensibili-<br />
PARAFARMACIA<br />
Dott.ssa Caterina Girardello<br />
Piazza Garibaldi - Angolo Via G. Matteotti - Legnago - Tel. 0442 601770<br />
ERBORISTERIA • OMEOPATIA • SANITARIA • DERMOCOSMESI<br />
NATURALE SOSTEGNO ALLA FERTILITà DI COPPIA<br />
La ricerca di un figlio rappresenta per la coppia un momento fondamentale<br />
di condivisione ed affiatamento: oltre a curare l'aspetto affettivo di un così<br />
delicato evento, i futuri gen<strong>it</strong>ori dovreddero migliorare anche lo stile di v<strong>it</strong>a e<br />
l'alimentazione.<br />
A tal propos<strong>it</strong>o ci sono dei consigli da seguire per chi cerca un bimbo:<br />
• assumere almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno<br />
• scegliere frutta ricca di v<strong>it</strong>amina C o integrarla<br />
• lavare bene frutta e verdura e ev<strong>it</strong>are carni crude<br />
• prediligere carni bianche e proteine di origine vegetale<br />
• consumare regolarmenete pesce possibilmente azzurro<br />
• non fumare<br />
• non consumare alcolici<br />
• svolgere una regolare e leggera attiv<strong>it</strong>à fisica<br />
• ev<strong>it</strong>a lo stress e mantieni viva la spontane<strong>it</strong>à dei rapporti<br />
tà, addir<strong>it</strong>tura di vergogna perché la persona amica<br />
o cara viene trasformata nella sua personal<strong>it</strong>à per<br />
lungo e troppo tempo. Si sentono incapaci di ridare<br />
alla persona cara il sorriso e la gioia del vivere quotidiano,<br />
e quindi parzialmente responsabili del loro<br />
malessere interiore. La depressione non colpisce solo<br />
il malato ma anche la famiglia e le persone care che<br />
lo amano, e la medesima società in cui vive attraverso<br />
gravosi costi di farmaci e cure di ripristino del<br />
suo stato psico-fisico. Questa malattia che colpisce<br />
l’anima dell’individuo deve essere quindi compresa<br />
sostenendo e amando maggiormente la persona<br />
affetta, senza r<strong>it</strong>enersi causa del suo malessere di<br />
v<strong>it</strong>a, ma comprendendo che la sua sofferenza psicologica<br />
è inimmaginabile in quanto la depressione<br />
toglie all’individuo la capac<strong>it</strong>à di provare amore<br />
e gioia verso tutto e tutti. Il comp<strong>it</strong>o di chi gli sta<br />
accanto dovrà essere quello di non lasciarlo mai<br />
solo! Dalla depressione si può uscirne r<strong>it</strong>rovando<br />
in se stessi e nella propria interior<strong>it</strong>à una nuova<br />
forza determinata da un’analisi profonda del proprio<br />
animo comprendendone i lati pos<strong>it</strong>ivi e i punti deboli.<br />
Queste persone v<strong>it</strong>toriose di un percorso tanto<br />
difficile possono essere quindi d’aiuto a coloro che<br />
si troveranno in s<strong>it</strong>uazioni simili o in eventi altrettanto<br />
sofferenti. Le avvers<strong>it</strong>à vissute rigenereranno le<br />
stesse rendendole “motivate” e individui migliori nel<br />
loro nuovo cammino di v<strong>it</strong>a. Non saranno esseri la<br />
cui esistenza si baserà sulla superficial<strong>it</strong>à ma persone<br />
la cui ricchezza d’animo le renderà sempre uniche!<br />
Mi piace paragonare questi malati a fiori rari e fragili<br />
di un grande giardino, la cui bellezza sta nella loro<br />
grande sensibil<strong>it</strong>à interiore bisognosi di cure e attenzioni<br />
maggiori per essere poi i più ammirati.<br />
Katia Boggian<br />
Se si desidera incrementare notevolmente le possibil<strong>it</strong>à di concepimento c'è un prodotto che è stato specificatamente formulato per<br />
apportare ad entrambi i partner i nutrienti fondamentali nel periodo preconcezionale. Nello specifico sono presenti dei nutrienti che<br />
sostengono la spermatogenesi, favoriscono la regolazione ormonale e supportano la divisione cellulare. L'integratore contiene<br />
inoltre un derivato naturale che apporta nuova energia favorendo l'intens<strong>it</strong>à di coppia anche in periodi di stress o in presenza di stanchezza<br />
fisica e mentale.<br />
Per qualsiasi dubbio o chiarimento le Dott.sse della Parafarmacia Girardello sapranno dare informazioni e consigli a tutte le coppie.<br />
La Parafarmacia GirardeLLo è a disPosizione dei ProPri cLienti<br />
Per fornire tutte Le informazioni utiLi e Per offrire semPre un consiGLio ProfessionaLe.
periodico indipendente<br />
Anno XXXV - n. 5 - Maggio 2013<br />
SVIzzERA: FEDERALISMO E DEMOCRAzIA DIRETTA, QuALI ELEMENTI<br />
BASILARI DELLA STRAORDINARIA COMPETITIVITà ELVETICA<br />
Esaminando il numero 4/2013 della nota rivista<br />
“UBS Outlook Svizzera”, ed<strong>it</strong>a dall’Unione di Banche<br />
Svizzere, Zurigo, abbiamo avuto il piacere di leggere<br />
l’articolo Concorrenza interna, come forza verso<br />
l’esterno, nel quale Daniel Kalt, capo economista per la<br />
Svizzera nell’Ist<strong>it</strong>uto di cred<strong>it</strong>o c<strong>it</strong>ato, spiega i vantaggi<br />
economici, che derivano al Paese nostro vicino, e<br />
quindi, alla sua popolazione, dal suo assetto antico<br />
“federale” e dall’ist<strong>it</strong>uzione “democrazia diretta”.<br />
R<strong>it</strong>enendo molto interessanti e convincenti le<br />
considerazioni di Daniel Kant, non solo<br />
dal punto di vista di come funzionano<br />
i due sistemi svizzeri c<strong>it</strong>ati – tenuto<br />
conto che da diverso tempo, in Italia,<br />
si parla, fra l’altro, di federalismo –,<br />
ma anche da quello dei risultati, che da<br />
essi derivano, ci è grad<strong>it</strong>o riprodurre,<br />
di segu<strong>it</strong>o, l’articolo in parola. A volte<br />
– avuto presente che la Svizzera è<br />
divisa in Cantoni, ossia, per capirci,<br />
in quelle che sono le nostre Regioni<br />
– osservando come si comportano gli<br />
altri, qualcosa possiamo imparare... e,<br />
perché no, copiare..., ove possa essere<br />
utile...<br />
L’articolo<br />
Daniel Kalt<br />
‘Anche se la definizione di “caso speciale” sembra<br />
oramai inflazionata, impressiona ancora costatare<br />
l’ottimo posizionamento della Svizzera, praticamente<br />
in tutte le dimensioni della compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à internazionale,<br />
pur nel bel mezzo di un’Europa scossa dalla crisi<br />
monetaria e dal deb<strong>it</strong>o. R<strong>it</strong>engo che i punti di forza<br />
della nostra piazza economica siano principalmente<br />
riconducibili ad alcune caratteristiche ist<strong>it</strong>uzionali<br />
centrali del Paese.<br />
Federalismo: concorrenza interna<br />
Sicuramente, tra i principali fattori, che rendono<br />
la Svizzera ciò che è oggi, c’è la sua forma di Stato<br />
federale, basata sull’idea che l’azione e la struttura di<br />
governo funzionano al meglio, se radicate nella minima<br />
cellula possibile di uno Stato, dove le specifiche<br />
esigenze locali e le peculiar<strong>it</strong>à culturali possono essere<br />
affrontate al meglio. È più che una semplice ripartizione<br />
decentrata delle competenze nello Stato e nella società.<br />
Si tratta piuttosto del radicamento della responsabil<strong>it</strong>à<br />
pol<strong>it</strong>ica, che rappresenta la premessa fondamentale,<br />
affinché ad ogni livello dell’apparato statale, sia esso<br />
comunale o cantonale, esista un ampio margine di<br />
configurazione, per diversi contesti economici. I singoli<br />
cantoni o comuni possono così anche fungere da veri<br />
e propri laboratori di sperimentazione<br />
per condizioni-quadro nuove ed<br />
innovative che, in caso di successo,<br />
potrebbero essere applicate anche<br />
altrove. Questa concorrenza geografica,<br />
interna alla Svizzera, stimola ogni<br />
regione, c<strong>it</strong>tà e, perché no, villaggio,<br />
a creare le migliori condizioni per<br />
attirare le imprese, con conseguente<br />
nuova creazione di posti di lavoro, o<br />
i privati, come local<strong>it</strong>à residenziale.<br />
Credo che questa intensa concorrenza<br />
tra ubicazioni abbia contribu<strong>it</strong>o molto<br />
al fatto che da noi i servizi pubblici<br />
siano qual<strong>it</strong>ativamente migliori e più<br />
efficienti rispetto alla grande maggioranza degli altri<br />
Paesi e che disponiamo d’una infrastruttura pubblica<br />
di base eccellente e d’un ottimo sistema di formazione<br />
duale. Allo stesso modo, un mercato del lavoro<br />
flessibile, un processo di determinazione del salario<br />
organizzato, in modo decentrato, e la tradizionale<br />
partnership sociale contribuiscono alle conquiste della<br />
nostra struttura statale federale.<br />
Democrazia diretta: controllo attraverso la<br />
concorrenza pol<strong>it</strong>ica<br />
Una seconda caratteristica straordinaria della<br />
Svizzera sono le sue ist<strong>it</strong>uzioni a democrazia diretta. Il<br />
popolo possiede, grazie al dir<strong>it</strong>to di lanciare iniziative<br />
di legge o cost<strong>it</strong>uzionali, uno strumento d’estrema<br />
importanza per portare a discussione idee e proposte<br />
pol<strong>it</strong>iche. Ciò crea un contesto di concorrenza delle<br />
idee pol<strong>it</strong>iche ed una forte partecipazione dei c<strong>it</strong>tadini<br />
alle questioni pol<strong>it</strong>iche nel ruolo di agenti e non solo<br />
di consumatori. Il popolo ha, quindi, uno strumento di<br />
controllo efficace, che disciplina gli approcci finanziari<br />
del governo e riduce il margine d’influenza di lobby<br />
organizzate, a difesa d’interessi particolari.<br />
“Il federalismo e la democrazia diretta sono fattori<br />
fondamentali, per spiegare i motivi della nostra<br />
eccellente compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à”.<br />
Si è così riusc<strong>it</strong>i a impedire, soprattutto a livello<br />
comunale e cantonale, una cattiva amministrazione,<br />
basata sull’indeb<strong>it</strong>amento, come quella condotta,<br />
negli ultimi anni, in molti altri Paesi. Lo si vede, in<br />
particolare, a livello di Confederazione, sul quale il<br />
freno all’indeb<strong>it</strong>amento non può essere semplicemente<br />
modificato, nei suoi principi, dal parlamento, ma<br />
solo dopo una nuova votazione popolare. Questo<br />
tipo di separazione di poteri ha riscosso ampia eco<br />
internazionale e le finanze pubbliche non sono sfugg<strong>it</strong>e<br />
al controllo. Se vogliamo mantenere gli eccezionali<br />
vantaggi locali della Svizzera, e anzi potenziali, è<br />
necessario riconoscere che il federalismo, come la<br />
democrazia diretta, sono fattori centrali per spiegare<br />
la nostra eccezionale compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à. Bisogna, infatti,<br />
sempre verificare che le decisioni pol<strong>it</strong>iche siano<br />
compatibili con i principi d’uno Stato federale e con le<br />
ist<strong>it</strong>uzioni a democrazia diretta. Bisognerebbe quanto<br />
più possibile ev<strong>it</strong>are d’erodere questi fattori centrali,<br />
sia attraverso tentativi d’armonizzazione interni,<br />
sia attraverso cessioni di potere, in virtù del dir<strong>it</strong>to<br />
internazionale’.<br />
Mentre ringraziamo la Direzione di “UBS Outlook<br />
Svizzera” ed il dr. Kalt, per averci permesso e facil<strong>it</strong>ato<br />
la riproduzione dell’articolo di cui sopra, siamo certi<br />
che il gentile Lettore rileverà da esso una nuova<br />
visione – per la vicina Svizzera, ormai d’antica data<br />
– dell’amministrazione pubblica e, quindi, motivi di<br />
riflessione in mer<strong>it</strong>o.<br />
Pierantonio Braggio<br />
IL FuTuRO HA uN CuORE ANTICO<br />
GLI STuDENTI DEL “DA VINCI” DI CEREA VINCONO uN PREMIO REGIONALE CON IL PROGETTO<br />
ARCHEOLOGIA: DAL SITO DI CASTELLO DEL TARTARO AL PARCO ARCHEOLOGICO PERMANENTE<br />
Qual è il segreto della nostra regione? Quali tesori nascondono le nostre terre?<br />
Perché da tempi immemorabili numerose popolazioni provenienti da varie parti<br />
dell’Asia e dell’Europa hanno prima invaso e poi ab<strong>it</strong>ato il Veneto, trasformandosi<br />
da popoli invasori a popoli sedentari? Quali sono le origini reali del popolo<br />
veneto? A queste domande ha tentato di dare un contributo, il progetto realizzato<br />
dagli studenti e alcuni docenti dell’ISI Leonardo da Vinci di Cerea.<br />
Puntualmente da circa nove anni, durante le prime settimane di ottobre, due<br />
classi partecipano ad uno dei “progetti simbolo” dell’Ist<strong>it</strong>uto: il Progetto<br />
Archeologia. Questa iniziativa offre agli studenti la possibil<strong>it</strong>à di operare e di<br />
cimentarsi in prima persona in un s<strong>it</strong>o archeologico, quello del Castello del<br />
Tartaro, ricco di numerosi ed importanti reperti e, allo stesso tempo, permette<br />
agli alunni di apprendere in modo originale e divertente moltissime informazioni<br />
che, studiate sui libri, spesso risultano faticose ed impegnative.<br />
La scommessa di quest’anno, però, è stata diversa. Approf<strong>it</strong>tando di un concorso<br />
rivolto alle scuole, finalizzato alla promozione e valorizzazione dell'ident<strong>it</strong>à<br />
veneta band<strong>it</strong>o dall’assessorato della Regione, i giovani studenti, guidati da<br />
tre docenti i proff. Paparella, Pollo e Vicenzi hanno voluto dimostrare che è<br />
possibile valorizzare il nostro terr<strong>it</strong>orio, attraverso una sinergia che unisca le<br />
forze vive e produttive. L’esperienza si è concretizzata nella realizzazione di un<br />
Dvd Rom che, oltre a rielaborare tutti i dati raccolti, ha riassunto le varie fasi<br />
dell’attiv<strong>it</strong>à svolta e le eventuali proposte progettuali.<br />
La nostra scuola ha superato l’agguerr<strong>it</strong>a concorrenza di 130 lavori presentati,<br />
ottenendo uno dei trenta premi messi in palio ma soprattutto ha reso gli studenti<br />
che vi hanno partecipato orgogliosi e mer<strong>it</strong>atamente soddisfatti del lavoro<br />
svolto. La manifestazione conclusiva si è svolta il 25 marzo scorso a Venezia ed<br />
è stata una giornata di gioia e festa del popolo veneto.<br />
Il progetto e la conseguente premiazione, però, cost<strong>it</strong>uiscono solamente la<br />
prima parte di questo affascinante progetto ideato dai proff. Paparella, Pollo e<br />
Vicenzi.<br />
Si tratta di un’iniziativa che mira alla valorizzazione di una serie di percorsi<br />
tematici lungo l’intera zona delle Valli Veronesi, in grado di incrementare ed<br />
esaltare il valore e la bellezza del terr<strong>it</strong>orio sotto diversi aspetti: archeologico,<br />
mediante l’ist<strong>it</strong>uzione di un<br />
Parco Archeologico permanente<br />
a cielo aperto del Castello del<br />
Tartaro; ma anche storicamente<br />
ed artisticamente, attraverso i<br />
numerosi s<strong>it</strong>i storici e artistici<br />
dislocati sulla zona. Inoltre, collegando<br />
tra loro le diverse piste<br />
ciclabili e le svariate attrattive<br />
già esistenti, è possibile valorizzare<br />
il terr<strong>it</strong>orio sotto il profilo didattico, sportivo, ma anche naturalistico, in<br />
quanto un potenziale cicloturista potrebbe ammirare il singolare paesaggio<br />
offerto dalle oasi della zona, come quella del Busatello o del Brusà, dotate di<br />
una fauna e di una vegetazione estremamente interessanti e oseremmo dire,<br />
uniche nella loro peculiar<strong>it</strong>à.<br />
Sono decisamente rilevanti anche i possibili risvolti economici derivati dall’iniziativa,<br />
che cost<strong>it</strong>uirebbe una nuova fonte di guadagno per le realtà economiche<br />
del nostro terr<strong>it</strong>orio, non invasiva e a costi decisamente contenuti.<br />
Un progetto di grande valore che, ci auguriamo, possa presto diventare realtà.<br />
Borghesan Benedetta e Formigari Francesco<br />
5
6 Anno XXXV - n. 5 - Maggio 2013<br />
Un nuovo aviatore del Basso Veronese, il<br />
M.llo Armiere Arduino Panato: nasce a<br />
Boschi S. Anna, in provincia di Verona il 29<br />
maggio 1914 da una famiglia di contadini.<br />
Dopo aver frequentato il 1° corso preaviere,<br />
viene chiamato alle armi presso il centro di<br />
affluenza di Padova il 4 aprile 1935. Destinato<br />
al Regio Aeroporto di Jesi, vi giunge nel mese<br />
di maggio e presta giuramento il giorno 24. Il 22 giugno 1935 è<br />
assunto in forza presso il Reparto Servizi di Poggio Renatico<br />
(Fe) per frequentare un periodo di tirocinio pratico di due mesi<br />
per conseguire la nomina ad Aiutante di San<strong>it</strong>à. Trasfer<strong>it</strong>o al<br />
Centro di R. e M. della 3^ Z.A.T. di Orvieto, l’8 settembre 1935,<br />
in qual<strong>it</strong>à di aviere allievo specialista nella categoria Armiere,<br />
cinque giorni dopo raggiunge<br />
Bresso per frequentare l’11°<br />
Corso Normale Armieri Artificieri.<br />
Il 4 gennaio 1936 fu trasfer<strong>it</strong>o al<br />
10° Stormo ed assegnato 55^<br />
squadriglia dove riceve la qualifica<br />
di Armiere Artificiere il 16 aprile del<br />
1936. Contestualmente è trasfer<strong>it</strong>o<br />
alla 275^ Squadriglia per poi<br />
passare, il 7 luglio 1936, alla 52^<br />
Squadriglia B.T. dove rimarrà fino<br />
al 10 febbraio 1941. Allo scoppio<br />
delle ostil<strong>it</strong>à la 52^ era a Villacidro<br />
(Ca) inquadrata nell’8° Stormo<br />
Bombardamento Terrestre,dove rimase fino al 30<br />
dicembre 1940 quando fu assegnato, a domanda, al<br />
Nucleo Addestramento Aerosiluranti di Gorizia.<br />
LINK<br />
Letture aeronautiche<br />
Il libro consigliato dal Circolo per questo notiziario è:<br />
La Grande Giostra, di Pierre Clostermann.<br />
È la storia di un pilota da caccia francese durante la seconda<br />
guerra mondiale.<br />
L'autore descrive gli estenuanti<br />
turni d'allarme, le azioni<br />
belliche contro obiettivi in volo<br />
e al suolo, i pattugliamenti<br />
di scorta ai bombardieri che<br />
lo hanno visto protagonista,<br />
dal 1943 al 1945, insieme<br />
con piloti francesi, inglesi,<br />
canadesi, neozelandesi e<br />
alleati inquadrati negli stessi<br />
reparti in cui ha prestato<br />
servizio, tutti impegnati a<br />
fronteggiare, re-spingere e<br />
inseguire i temibili avversari<br />
tedeschi della Luftwaffe.<br />
Usando uno stile semplice,<br />
sintetico ma preciso dal punto<br />
di vista aeronautico, senza<br />
indugiare su particolari troppo<br />
tecnici, Clostermann ci offre un<br />
documento di primaria importanza sulla guerra aerea e nello stesso<br />
tempo una testimonianza umana di grande valore ed efficacia.<br />
Leggendo questo libro il lettore rivivrà - nello stretto ab<strong>it</strong>acolo del<br />
più celebre caccia inglese, lo Sp<strong>it</strong>fire, o dei poderosi monomotori<br />
periodico indipendente<br />
LA “LAND ART” CON DARIO GAMBARIN IN SCENA A CASTAGNARO<br />
Inser<strong>it</strong>a nel programma “Incontri con l’autore”<br />
organizzati dalla Pro Loco di Castagnaro in collaborazione<br />
con il Comune, si è tenuta l’8 maggio, una<br />
serata dal t<strong>it</strong>olo “Land<br />
Art ed altre forme artistiche”,<br />
un appuntamento<br />
con l’artista Dario<br />
Gambarin che, con le sue<br />
performance realizzate<br />
sui campi, ha avuto fama<br />
internazionale.<br />
E la serata, che lo ha<br />
visto protagonista, ha<br />
richiamato molte persone<br />
incurios<strong>it</strong>e sia da questa<br />
nuova arte che vede<br />
l’opera realizzata sui<br />
Dario Gambarin e una sua opera<br />
campi visibile solo attraverso<br />
le foto scattate dall’aereo, sia per conoscere<br />
questo artista, psicologo, agricoltore nativo di<br />
Castagnaro ma che vive a Bologna, una c<strong>it</strong>tà d’arte<br />
e di grande spessore artistico.<br />
Gambarin ha presentato un escursus delle sue<br />
opere, dai primi tentativi fino alle sue realizzazioni<br />
più riusc<strong>it</strong>e che sia la Rai che le televisioni di tutto<br />
il mondo hanno mandato in onda. “Prendo spunto<br />
da alcuni eventi o da s<strong>it</strong>uazioni particolari –ha spiegato<br />
Dario Gambarin- ed uso l’aratro un po’ come<br />
il pennello realizzando un’opera a trattore libero.<br />
Lavoro su campi non coltivati e quindi pronti per<br />
essere arati, non è quindi violenza verso la terra ma<br />
solo una forma d’arte e d’amore verso di essa. E’<br />
poi un lavoro che deve essere sub<strong>it</strong>o fotografato,<br />
basta infatti una pioggia o il cambio delle condizioni<br />
climatiche per stravolgere il mio lavoro così<br />
BOLOGNA: IL CINEMA RITROVATO<br />
'BIGGER THAN LIFE:<br />
VIAGGIO NEL CINEMASCOPE<br />
EuROPEO'<br />
29 GIuGNO – 6 LuGLIO 2013<br />
Da circa dieci anni il grande schermo<br />
dell’Arlecchino ci permette di celebrare i fasti<br />
del CinemaScope. Finora abbiamo mostrato<br />
soprattutto i film bigger than life realizzati<br />
negli Stati Un<strong>it</strong>i prima che il formato perdesse<br />
la sua forza innovatrice. Quest’anno<br />
l’attenzione è rivolta alla magia dello scope<br />
europeo, e alle diverse varianti di sistemi<br />
panoramici adottate nel nostro continente. La<br />
sezione raccoglie i migliori esempi di CinemaScope<br />
dell'Europa orientale e occidentale:<br />
i film di Marlen Chuciev (July Rain, un classico<br />
della nouvelle vague sovietica), Vasilij<br />
Šukšin (Happy Go Lucky, forse la sua opera<br />
migliore), Miklós Jancsó (I disperati di Sandor,<br />
riflessione sui meccanismi del terrore), Jean-<br />
Pierre Melville (L'Aîné des Ferchaux, uno dei<br />
vertici assoluti del cinema tratto da Simenon),<br />
Alexander Mackendrick (Sammy Going South,<br />
acuta esplorazione dell'infanzia), per finire con<br />
il Mario Monicelli di La Grande guerra.<br />
Roberto Tirapelle<br />
come l’entrata di un altro trattore o anche di una<br />
persona sul campo per modificare quanto realizzato.<br />
Per farlo parto da un’idea che è magari legata a<br />
problemi o temi del quotidiano mi preparo uno<br />
schizzo la sera prima e poi mi immergo nel lavoro.<br />
Non devo assolutamente essere disturbato nel periodo<br />
in cui realizzo la mia opera, infatti al momento<br />
non riesco a vedere nulla, il mio è un po’ un lavoro<br />
ad occhi chiusi immaginandomi quello che sto<br />
facendo creandolo pian piano il soggetto durante<br />
quell’arco di tempo. Entro nel campo con un’opera<br />
in testa e con lo schizzo in mente e lavoro in completa<br />
e totale armonia con la terra che sto arando”.<br />
Ed in effetti Dario Gambarin la propria opera la<br />
potrà vedere solo una volta conclusa, quando l’aereo,<br />
alzatosi in volto dal vicino campo di aviazione<br />
di Montagnana, potrà fotografarla dall’alto.<br />
“Non è per nulla facile – continua sorridendo<br />
Dario - la Land Art l’ho scoperta in Germania<br />
durante un viaggio e mi è piaciuta così ho provato a<br />
Aviatori del Basso Veronese<br />
sperimentarla da noi. I risultati mi sembrano pos<strong>it</strong>ivi”.<br />
Ed in effetti i passaggi televisivi e radiofonici,<br />
tutte le apparizioni in televisione<br />
con la messa in oda di<br />
una sua opera dedicata a<br />
Mandela in occasione della<br />
finale dei Campionati del<br />
Mondo di Calcio, sono la<br />
prova del successo dell’artista.<br />
Dario oltre ad essere uno<br />
dei massimi esponenti della<br />
Land Art, è anche un affermato<br />
p<strong>it</strong>tore ed un abile musicista.<br />
Le sue opere sono molte e<br />
di grande effetto; partono da<br />
un volto di donna per rendere<br />
immortale i nostri luoghi legati alle genti che fin<br />
dall’età del bronzo hanno vissuto in queste terre, ed<br />
arrivano a creare l’opera dal t<strong>it</strong>olo Terra fer<strong>it</strong>a;<br />
vanno dall’ Urlo di Munch al disastro di Fukushima;<br />
dal simbolo del nucleare, creato da un artista e designer<br />
br<strong>it</strong>annico, Gerald Holtom, come simbolo<br />
della Campagna per il disarmo nucleare, alla presenza<br />
di extraterrestri intorno a noi. Altre sue opere<br />
sono Pinocchio, per l’artista la sua opera più bella<br />
con la quale già due anni fa aveva previsto la crisi<br />
economica attuale, il Toro Turco, Obama, Nelson<br />
Mandela, fino al calciatore Balotelli mentre il suo<br />
Topolino, il primo Topolino ecologico, è stato la<br />
copertina della rivista Focus.<br />
Una serata unica e di grande impatto che i tanti<br />
presenti non dimenticheranno facilmente.<br />
Francesco Occhi<br />
Circolo del 72 Associazione di cultura aeronautica fondata nel 2010 - www.quellidel72.<strong>it</strong><br />
Chi ha questi oggetti?<br />
Stiamo cercando questi pezzi, se sapete dove trovarli, immagini<br />
dove sono r<strong>it</strong>ratti o avete notizie riguardanti l'anno di utilizzo al<br />
72° Gruppo, comunicatelo tram<strong>it</strong>e mail a: quellidel72@libero.<strong>it</strong><br />
Multimedia<br />
È disponibile il nuovo prodotto<br />
multimediale dedicato al<br />
Tenente Pilota Umberto<br />
Mongardini, realizzato dalla<br />
stretta collaborazione tra<br />
il Circolo e l'Associazione<br />
Arma Aeronautica di Reggio<br />
Emilia. È la terza raccolta di<br />
materiali e fotografie dedicati<br />
ai singoli piloti e richiedibile via<br />
mail a: quellidel72@libero.<strong>it</strong><br />
Con l'avvento dei missili , l'epoca dei duelli aerei ravvicinati,<br />
combattuti a raffiche di m<strong>it</strong>ragliatrice o di cannoncino,<br />
sembra molto lontana dalla realtà odierna e più vicina a<br />
quella dei cavalieri del cielo della prima guerra mondiale.<br />
Ma è proprio per questo che il libro di Clostermann,<br />
assume un significato particolare sul piano storico.<br />
Con le oltre 600.000 copie vendute dal 1948, anno<br />
della sua prima pubblicazione in Francia, La Grande<br />
Giostra è uno dei testi d'aviazione di maggior successo.<br />
Pierre Clostermann, nato nel 1921 in Brasile, alla<br />
vigilia della seconda guerra mondiale si trova negli<br />
Stati Un<strong>it</strong>i per seguire corsi di ingegneria aeronautica.<br />
Dopo la sconf<strong>it</strong>ta della Francia nel giugno 1940,<br />
raggiunge Londra e diventa pilota dell'aviazione<br />
della Francia libera, inquadrata nei reparti della RAF.<br />
In circa due anni, conquista nei cieli europei il t<strong>it</strong>olo di<br />
asso della caccia francese con 33 v<strong>it</strong>torie omologate.<br />
Pluridecorato, a soli trent'anni grande ufficiale della Legion<br />
d'Onore, è eletto per otto legislature all' Assemblea nazionale. In<br />
segu<strong>it</strong>o ottiene importanti incarichi in industrie aeronautiche<br />
americane e francesi.<br />
LEGNAGO - Via Matteotti, 94 - Tel. e Fax 0442 601749
periodico indipendente<br />
Anno XXXV - n. 5 - Maggio 2013<br />
IL TITOLO DI DOCTOR IN ARCHITETTuRA PER uN ARTISTA DEL LEGNO<br />
La chiesa di San Rocco è uno dei luoghi di culto<br />
più belli di Venezia dove le opere d’arte si susseguono<br />
in uno spazio ricco di arte e di bellezza.<br />
Ma chi vi si reca può ammirare,<br />
accanto a famose ed imponenti<br />
opere, anche un gioiello dell’arte<br />
del mobile, un elemento storico<br />
che ricorda i fasti della Venezia<br />
della Serenissima quando il gusto<br />
del bello eccelleva nel suo splendore.<br />
Infatti proprio nella chiesa è<br />
stata esposta la cantoria in scala 1<br />
a 10 che Marcello Quattrin, ottantaduenne<br />
maestro d’arte di Cerea,<br />
ha realizzato ricostruendo l’artistica<br />
struttura progettata nella seconda metà del 1700, che<br />
veniva montata in chiesa in occasione delle feste<br />
più importanti ed in particolare in occasione della<br />
festa del compatrono della c<strong>it</strong>tadine veneziana. Un<br />
esempio di arte e bellezza che fu montata per l’ultima<br />
volta nel 1927 e poi accatastata e dimenticata nei<br />
magazzini fino alla scoperta da parte di Giuseppe e<br />
Gianfranco Ferrarini, al suo recupero e al successivo<br />
intervento di restauro realizzato da artigiani di<br />
Un elogio all'Arch<strong>it</strong>ettura, il “gran libro<br />
dell'uman<strong>it</strong>à”, come l'aveva defin<strong>it</strong>a il drammaturgo<br />
Victor Hugo nella sua opera:”Notredame<br />
de Paris”. Ed è un passo di questo eterno<br />
romanzo (precisamente il libro Quinto) che mi<br />
ha dato l'ispirazione per comporre questo scr<strong>it</strong>to<br />
dedicato, appunto, ad una delle più antiche<br />
arti umani nonché alla scoperta di quell'intima<br />
comunicazione partor<strong>it</strong>a dai nostri centri ab<strong>it</strong>ati.<br />
Tempus edax, homo edacior - il tempo è vorace,<br />
l'uomo lo è ancor di più - questo è il desolante<br />
motto che balza alla mente quando si entra,<br />
come forestieri, nella mercatopoli delle nostre<br />
c<strong>it</strong>tà: dove vengono accantonati quegli “strati<br />
formati dai secoli, quel residuo delle evaporazioni<br />
successive della società umana” a discap<strong>it</strong>o<br />
della frenesia e della schizofrenia odierna.<br />
Viviamo, pardon sopravviviamo, nel regime<br />
senza tempo, senza certezze (liquid<strong>it</strong>à baumaniana)<br />
e, dunque, anche da un punto di vista<br />
urbanistico senza fisse dimore. Rappresentiamo<br />
la società nomade, volatile, liberal; il marchio<br />
che racchiude il nostro spir<strong>it</strong>o altro non può<br />
essere che l'Ikea. In passato si sigillava ogni<br />
tradizione con un monumento, l'Arch<strong>it</strong>ettura era<br />
la scr<strong>it</strong>tura, il linguaggio e la forma di comunicazione<br />
di un popolo.<br />
“Ogni pensiero umano”- prosegue il poeta<br />
francese-”ha nel libro dell'Arch<strong>it</strong>ettura la sua<br />
pagina ed il suo monumento. Ogni stirpe passando<br />
per questa terra scrive sul libro la sua riga”.<br />
E che righe si sono stese, quali edifici inchiodati<br />
sul terreno, quali penne hanno chiosato il<br />
loro inchiostro sulle comun<strong>it</strong>à umane: Giotto,<br />
Raffaello, Brunnelleschi, Leon Battista Alberti,<br />
Bernini, Bramante, Vasari, Le Corbusier, Gaudì,<br />
il Palestrina, Goujon solo per c<strong>it</strong>arne alcuni.<br />
Parole riversate sui marmi, freddi muri trasformati<br />
in oracoli della comunicazione; quanta<br />
emozione tastare, palpare, amoreggiare quando<br />
si entra in una c<strong>it</strong>tà murata, un borgo storico<br />
dimenticato dal cinismo del tempo e dall'incuria<br />
degli uomini. L'indifferenza è la piaga del<br />
nostro tempo, quest'apatia non solo nei confronti<br />
degli esseri umani ma soprattutto a discap<strong>it</strong>o<br />
di quelle pietre che, per secoli, hanno rappresentato<br />
il “principale registro dell'uman<strong>it</strong>à”.<br />
SuLL'ARCHITETTuRA<br />
Cerea, Bovolone, Salizzole per riportarla all’antico<br />
splendore.<br />
E questa antica ed imponente opera, il maestro<br />
Quattrin ha provveduto a ricostruirla<br />
sulla base di un disegno e di<br />
alcune immagini di quel lontano<br />
1927, per far comprendere a tutti il<br />
valore della cantoria. Un modellino<br />
talmente riusc<strong>it</strong>o ed apprezzato che,<br />
dopo essere stato esposto per oltre<br />
un mese nei locali di CereaBanca<br />
1897, è stato esposto prima a palazzo<br />
Ferro Fini, sede del Consiglio<br />
regionale del Veneto assieme ad<br />
altri gioielli unici del mobile classico<br />
del Basso Veronese, poi defin<strong>it</strong>ivamente posta<br />
all’interno della chiesa di San Rocco a Venezia in<br />
esposizione permanente.<br />
E al suo autore, Marcello Quattrin, in occasione<br />
del pontificale del 16 agosto del 2011, è stato consegnato<br />
il prestigioso riconoscimento del Premio<br />
San Rocco della Scuola Grande di Venezia, iscrivendo<br />
l’artista ceretano nell’Albo dei Benemer<strong>it</strong>i;<br />
un attestato consegnato personalmente a Quattrin<br />
Il monolocale, i centri commerciali, i negozi<br />
di telefonia hanno sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o il Colosseo, le<br />
Piramidi, il Partenone, le cattedrali gotiche e le<br />
chiese romaniche. Una mutazione di linguaggio<br />
e di cultura: dalle parole incise sulla pietra,<br />
all'alfabeto impiantato sulle colonne giungiamo<br />
al fiume in piena di sms, alla vacu<strong>it</strong>à di<br />
un monolocale (pensaci prima di far famiglia<br />
e consegnare l'immortal<strong>it</strong>à al tuo nome); dalla<br />
Reggia di Versailles, manifesto dell'assolutismo<br />
di pensiero seicentesco, agli odierni negozi di<br />
sigarette elettroniche ed alla catena di uffici<br />
forn<strong>it</strong>ori di servizi commerciali. Ancora c<strong>it</strong>ando<br />
Hugo:“Fino a Gutenberg l'arch<strong>it</strong>ettura è la<br />
scr<strong>it</strong>tura principale, la scr<strong>it</strong>tura universale”; ma<br />
noi contemporanei per quale linguaggio vogliamo<br />
essere ricordati? Quale edificio celebra il<br />
nostro vocabolario? Circoscrivendo la parola (e<br />
le idee) in un tablet, in un discount di periferia<br />
(visto che i centri ab<strong>it</strong>ati sono divenuti dorm<strong>it</strong>ori)<br />
o in uno smartphone abbiamo reso inafferrabile<br />
e volatilizzabile non solo il linguaggio<br />
ma anche il pensiero. “Per demolire la parola<br />
costru<strong>it</strong>a”- così chiude il cap<strong>it</strong>olo di Notre-<br />
Dame” ci vuole una rivoluzione sociale, una<br />
rivoluzione terrestre. Sul Colosseo sono passati<br />
i barbari, sulle Piramidi è passato il diluvio”.<br />
Per spegnere il nostro linguaggio sociale è sufficiente<br />
un corto circu<strong>it</strong>o, una scheda telefonica<br />
scarica o la vis<strong>it</strong>a di Equ<strong>it</strong>alia a porre i sigilli al<br />
formicaio di intelligenze e laborios<strong>it</strong>à: i centri<br />
artigiani, ora divenuti una spoglia Spoon River<br />
del lavoro e della comunicazione. “Ogni spir<strong>it</strong>o<br />
è muratore. Anche il più umile tura il suo foro e<br />
colloca la sua pietra”. Possibile che ci accontentiamo<br />
di pietre così leggere, linguaggi dislessici,<br />
una cementificazione non più di pietra ma di<br />
plastica che lasceremo ai posteri? Sul gesso o<br />
sulla plastica non si sono mai sorrette le società;<br />
r<strong>it</strong>orniamo ad impietosirci dei luoghi che abbiamo<br />
scelto per posare le nostre v<strong>it</strong>e, ripristiniamo<br />
dign<strong>it</strong>à e certezze al libro del genere umano: l'edilizia;<br />
solo iniziando a comunicare degnamente<br />
ci si potrà riappropriarsi delle nostre c<strong>it</strong>tà e di<br />
quell'arte che altro non è che intenso amore per<br />
la comunicazione umana: l'arch<strong>it</strong>ettura.<br />
Paolo Cecco<br />
dal Guardian Grando Franco Posocco che rende<br />
mer<strong>it</strong>o del lavoro fatto e dell’arte che ha contraddistinto<br />
la ricercata precisione nel ricostruire la<br />
maestosa cantoria.<br />
Ed ora, accanto a questo riconoscimento,<br />
Marcello Quattrin, maestro d’arte formatosi<br />
alla scuola Appio Spagnolo di Cerea, la Walker<br />
Univers<strong>it</strong>y, l’Univers<strong>it</strong>à registrata ed operante<br />
nella c<strong>it</strong>tà di Reno, Stato del Nevada negli Stati<br />
Un<strong>it</strong>i d’America, ha assegnato al maestro ceretano,<br />
il t<strong>it</strong>olo di “Doctor” in Arch<strong>it</strong>ettura, Honoris<br />
Causa, un diploma onorario che conferisce a<br />
Quattrin il t<strong>it</strong>olo di Doctor.<br />
“E’ un riconoscimento che mi fa particolarmente<br />
felice – ha detto commosso Marcello - vuol<br />
dire che il lavoro che ho fatto in tutti questi anni<br />
ha ricevuto una giusta gratificazione prima con<br />
l’attestato della Scuola Grande di San Rocco, poi<br />
con questa Laurea in Arch<strong>it</strong>ettura. E’ la gratifica<br />
del nostro lavoro, di quello che facciamo da tempo<br />
immemorabile e che fa degli artigiani di Cerea e<br />
di questo terr<strong>it</strong>orio dei veri maestri conosciuti ed<br />
apprezzati in tutto il mondo”.<br />
La cantoria in legno realizzata dall’artista<br />
Marcello Quattrin, prende spunto da un vecchio<br />
disegno e dai vari pezzi conservati temporaneamente<br />
a Cerea e rappresenta l’esatta riproduzione<br />
di come fosse stata l’opera una volta montata nel<br />
1700; un'arch<strong>it</strong>ettura lignea di grandi dimensioni<br />
(misura 15 metri di larghezza, 11 di altezza e 4 di<br />
profond<strong>it</strong>à), che veniva allest<strong>it</strong>a nella chiesa di San<br />
Rocco a Venezia in occasione di grandi solenn<strong>it</strong>à<br />
religiose e che osp<strong>it</strong>ava musici e cantori. Dopo un<br />
periodo di splendore, cadde in oblio dimenticata<br />
in un magazzino. La capac<strong>it</strong>à di Quattrin nel realizzare<br />
il modellino e dei mastri d’arte del Basso<br />
Veronese nel restaurare i pezzi conservati nei<br />
magazzini, hanno permesso di riportare all’antico<br />
splendore un’opera unica nel suo genere che, a<br />
breve, troverà la propria sistemazione proprio nel<br />
luogo dove venne in passato realizzata: la magica<br />
Venezia.<br />
Francesco Occhi<br />
www.grafichestella.<strong>it</strong><br />
www.grafichestella.<strong>it</strong><br />
T. 0442 601730<br />
T. 0442 601730<br />
Autoservizi - Pullman<br />
DITTA PREMIATA<br />
CON IL<br />
“CESARE D’ORO”<br />
di Tavellin Angelo<br />
7<br />
GITE VIAGGI<br />
GRAN TURISMO<br />
AIR CONDITIONED<br />
COMFORT<br />
Legnago - Tel. e Fax 0442 20648
8 Anno XXXV - n. 5 - Maggio 2013<br />
F I D A P A-BPW Italy Circolo Amici del Cotta<br />
Incontro con<br />
Filologa, Assessora alla C<strong>it</strong>tadinanza delle donne<br />
MARTEDÌ 28 MAGGIO 2013 - ore 18,00<br />
Liceo Classico Statale<br />
Tranquilli, protetti, sicuri.<br />
Progettiamo soluzioni per la sicurezza.<br />
Ecienza e qual<strong>it</strong>à sono i nostri valori chiave da oltre vent’anni:<br />
garantiamo ad aziende e privati concrete soluzioni per la sicurezza con<br />
avanzati impianti di allarme realizzati per la salvaguardia di persone<br />
e beni. Perchè il nostro lavoro è proteggere la vostra tranquill<strong>it</strong>à.<br />
ANTINTRUSIONE • ANTIFURTO • VIDEOSORVEGLIANZA • RIVELAZIONE INCENDIO<br />
CAT s.r.l. • Via Garibaldi, 5/6 • 37057 San Giovanni Lupatoto (Verona)<br />
CAT Tel. S.r.l. 045 • 545663 Tel. 045 545663 • Fax 045 • 8750271 Fax 045 8750271 • E-mail: • info@catsistemisicurezza.<strong>it</strong> E-mail info@catsistemisicurezza.<strong>it</strong> • www.catsistemisicurezza.<strong>it</strong><br />
• www.catsistemisicurezza.<strong>it</strong><br />
ESPOSIZIONE PITTORICA di Martino De Conti<br />
dal dal 18 18 maggio<br />
maggio<br />
al al 15 15 settembre settembre 2013<br />
2013<br />
Apertura tutti i sabati<br />
e le domeniche delle 15.00 alle 19.00<br />
periodico indipendente<br />
FONDAZIONE F IORONI<br />
M USEI E E B IIBB LIOTECA P U BB LICA<br />
LEGNAGO<br />
MUS E I<br />
LA NOTTE<br />
EUROPEA<br />
DEI MUSEI<br />
Sabato 18 maggio 2013<br />
MUSEO FIORONI<br />
ore 18.30<br />
Inaugurazione dell’esposizione p<strong>it</strong>torica<br />
“Martino De Conti -<br />
P<strong>it</strong>tore, Artista, Alchimista, Mago e Veggente”<br />
ore 2O.30<br />
Concerto dell’Orchestra i Filarmonici Veneti<br />
Massimo Santaniello (Clarinetto)<br />
Carlo Benatti (Pianoforte)<br />
CENTRO AMBIENTALE<br />
ARCHEOLOGICO<br />
ore 21.45<br />
“Me cont<strong>it</strong>o quela de...”<br />
Letture di favole della tradizione<br />
contadina veronese raccolte e trascr<strong>it</strong>te<br />
dallo studioso Dino Coltro,<br />
intervallate da brani musicali a tema.<br />
www.nu<strong>it</strong>demusees.culture.fr<br />
INGRESSO GRATUITO
periodico indipendente<br />
Secondo uno studio<br />
europeo (Iaiaq) il<br />
3% di tutte le malattie<br />
dipende dalle particelle<br />
nocive dei luoghi chiusi<br />
dove trascorriamo il<br />
90% della nostra v<strong>it</strong>a.<br />
Nemmeno tra le pareti<br />
di casa, della scuola<br />
o dell'ufficio siamo al<br />
riparo dall'inquinamento.<br />
Lo smog esterno, infatti, s'insinua anche dalle fessure<br />
e ristagna nelle stanze, mischiandosi alle altre sostanze<br />
pericolose prodotte all'interno. Anche negli ambienti<br />
interni, infatti, si trovano sostanze che possono recare<br />
danni, anche più seri di quelli che immaginiamo, alla<br />
nostra salute. Il miscuglio di sostanze che inaliamo per<br />
diverse ore al giorno è oggetto di studio e ricerca a livello<br />
internazionale ormai da tempo.<br />
Anche le nostre ab<strong>it</strong>azioni sono inquinate perchè l'aria<br />
esterna entra nelle nostre case. Inoltre, all'interno degli<br />
ambienti domestici, sono presenti una serie di potenziali<br />
sorgenti di inquinamento generato dalle combustioni,<br />
come il fumo di sigaretta, i fornelli o il camino a legna.<br />
Ci sono poi gli arredi ed i prodotti che utilizziamo per la<br />
pulizia della casa.<br />
Fra i principali imputati rientrano anche gli apparecchi<br />
elettrici e gli elettrodomestici. Ma attenzione le sostanze<br />
tossiche s'annidano anche tra le colle e le vernici dei<br />
mobili, tra cui la più nota è la formaldeide, i detersivi, i<br />
disinfettanti e la tappezzeria. E' dunque essenziale che in<br />
Anno XXXV - n. 5 - Maggio 2013<br />
L'ARIA DI CASA è PIù INQuINATA DI uNA STRADA TRAFFICATA!<br />
casa ci sia sempre una ventilazione adeguata altrimenti<br />
si favorisce il ristagno di questi inquinanti. Le sostanze<br />
nocive prodotte dall'ab<strong>it</strong>azione o dall'ufficio, un<strong>it</strong>e a<br />
quelle che penetrano nei luoghi chiusi attraverso porte<br />
e finestre, dunque, giacciono pericolosamente negli<br />
ambienti interni finendo direttamente nei nostri polmoni.<br />
Il guaio è che, anche in basse concentrazioni, ci sottoponiamo<br />
ad esposizioni prolungate. Si calcola che dal<br />
60 al 90 per cento della nostra v<strong>it</strong>a trascorre all'interno<br />
di edifici privati o pubblici: ab<strong>it</strong>azioni, scuole, ristoranti,<br />
uffici ecc. Per questo motivo dobbiamo preoccuparci per<br />
la qual<strong>it</strong>à dell'aria indoor come per quella esterna. Anche<br />
se i picchi di concentrazione non sono elevati nel primo<br />
caso tuttavia la dose è continuativa e l'assorbimento di<br />
sostanze nocive è importante.<br />
La massima attenzione è rivolta ai bambini, agli anziani<br />
e a coloro che già soffrono di malattie respiratorie o<br />
allergiche. Respirando l'aria tra le pareti di casa, infatti,<br />
rischiamo malattie allergiche e asmatiche, malattie respiratorie<br />
infettive e non solo. Esiste anche il rischio di<br />
tumore legato ad alcuni inquinanti tra cui il radon, che<br />
si trova nel suolo e può raggiungere livelli significativi<br />
negli interrati.<br />
Se si passa molto tempo in ambienti inquinati con una<br />
ventilazione inadeguata i rischi sono alti: in Italia ed in<br />
Europa la seconda causa di tumore al polmone, dopo il<br />
fumo attivo e prima di quello passivo, è proprio questa.<br />
Ma guardiamo l'aspetto pos<strong>it</strong>ivo di tutto ciò. Mentre il<br />
nostro potere per migliorare la qual<strong>it</strong>à dell'aria c<strong>it</strong>tadina<br />
è lim<strong>it</strong>ato, possiamo fare moltissimo per rendere più<br />
salubri gli ambienti che quotidianamente frequentiamo.<br />
A partire dalla sorgente: scegliendo cioè prodotti che non<br />
emettono veleni, dunque acquistando articoli per l'igiene<br />
e la deodorazione della casa di buona qual<strong>it</strong>à, leggendo<br />
sempre le etichette e controllando che non siano presenti<br />
sostanze tossiche. Lo stesso vale per la scelta dei mobili<br />
e degli arredi: meglio optare per materiali con basso<br />
impatto.<br />
Oltre a questo non dimentichiamo gesti semplici ma<br />
fondamentali, come aprire spesso le finestre per far<br />
circolare l'aria, ventilare bene mentre si cucina ed ev<strong>it</strong>are<br />
in generale che si sprigionino fumi dai fornelli o dai<br />
camini. Banalmente è altresì consigliato non accendere<br />
candele in ambienti angusti e poco arieggiati. É utile<br />
mantenere un'igiene adeguata di tende e tappeti, pulire<br />
spesso la cantina perchè qui l'aria è più inquinata che in<br />
altri luoghi chiusi.<br />
Infine non dimentichiamo la prima regola: non fumare<br />
in casa. Una sigaretta accesa è tre volte più inquinante di<br />
un motore diesel!<br />
Per migliorare la qual<strong>it</strong>à dell'aria all'interno della<br />
casa si possono mettere alcuni tipi di piante: Aloe vera,<br />
Kenzia, Crisantemo, Edera, Ficus benjamina, Gerbera,<br />
Photos e Spatifillo. Assorbono benzene, formaldeide,<br />
trielina, ammoniaca e tricloroetilene. Insomma bastano<br />
piccoli accorgimenti per rendere l'aria di casa nostra più<br />
respirabile!<br />
Mariapia De Carli<br />
Se volete esprimere il vostro parere su questo o altri<br />
argomenti trattati in precedenza mandatemi una e-mail<br />
a: m.decarli69@gmail.com<br />
BIBLIO FILIA - ALLA SCOPERTA DEI LIBRI di Sergio Bissoli - Parte 27<br />
I GRANDI SCRITTORI ITALIANI DIMENTICATI<br />
GATTI ANGELO<br />
(Accademico d'Italia,<br />
Milano 1893 - Roma 1955)<br />
RACCONTI DI QUESTI<br />
TEMPI(Ed<strong>it</strong>ore Mondadori,<br />
1935). Tratto dal racconto<br />
AVVERBI.<br />
Nell’oro del tramonto, l’acqua<br />
in cui scintillando e lampeggiando<br />
si tuffava il sole, stimolava i ricordi e i desideri.<br />
L’acqua è fatta per le partenze, vere o fantastiche,<br />
verso luoghi lontani, cari o sognati.<br />
Al sol<strong>it</strong>o, Carlo discorreva con l’amico Alessandro.<br />
“La nobiltà e la grandezza degli uomini” diceva<br />
Carlo che discuteva volentieri di questioni filosofiche<br />
“ sono innegabili. Tu ed io abbiamo viaggiato in tante<br />
parti del mondo. Non c’è paese in cui lo spir<strong>it</strong>o non si<br />
affermi. La terra intera è un altare su cui l’uomo, dalla<br />
sua comparsa, ha cercato e celebrato ansiosamente Dio.<br />
E, mentre aspirava alla perfezione finale, l’uomo si è<br />
industriato, col pensiero e con l’opera, per dare giustizia,<br />
bellezza e stabil<strong>it</strong>à agli ordinamenti della terra.<br />
Possiamo affermare che in fondo, l’uomo è buono.”<br />
“Cose grandi” disse Alessandro. “Pertanto...”<br />
“Capisco” interruppe vivacemente Carlo. “Vuoi dire:<br />
pertanto l’uomo si serve di Dio solo quando ne ha bisogno,<br />
e per gli affari più strani. Già, già. L’uomo ha massacrato<br />
tanti nemici, vivi o messi al rogo, con la scusa<br />
di adorare Dio. E anche nel tanto vantato incivilimento,<br />
molte cose zoppicano. Ma non dobbiamo giudicare<br />
l’uomo dalle manifestazioni esteriori, spesso deformate<br />
per molte ragioni. I pensieri e i sentimenti, passando<br />
dall’uomo nel mondo, rassomigliano ai bastoni immersi<br />
nell’acqua, che sembrano spezzati e non lo sono.<br />
L’uomo bisogna considerarlo da solo; la molt<strong>it</strong>udine lo<br />
corrompe. Da solo ama e ammira la virtù. Credimi, in<br />
fondo l’uomo ha una coscienza...”<br />
“Cose grandi.” Ripetè Alessandro “Sebbene...”<br />
“Sebbene non si direbbe. Uhm... già, già. Gli uomini<br />
e le donne che abbiamo conosciuto non sapevano nean-<br />
che cosa fosse il pentimento e il rimorso. Questa è la tua<br />
opinione. Non posso darti torto; la coscienza dell’uomo<br />
non è un gran che. Ma l’uomo non ha soltanto la<br />
coscienza; ha, per fortuna, anche l’intelligenza. E che<br />
miracoli ha compiuto l’intelligenza! Rispondimi qui. Il<br />
cammino del progresso è smisurato. In fondo, l’uomo<br />
sta rifacendo il mondo.”<br />
“Cose grandi. Tuttavia...”<br />
“D’accordo. Tuttavia potrebbe rifare il mondo con<br />
la medesima intelligenza e con maggior amore. Negli<br />
anni della guerra, quando andavamo a Rio de Janeiro<br />
sulle nostre navi, abbiamo rischiato di venir colati a<br />
picco dai più ingegnosi sottomarini. E non ci avrebbe<br />
consolato il sapere che questi sottomarini viaggiando e<br />
tornando dal Belgio a Terranova, non avevano bisogno<br />
di rifornirsi di nafta, tanto erano perfetti. Consento dunque<br />
con te, e ammetto che l’uomo spesso si serve male<br />
del suo ingegno.”<br />
Un carro di cavolfiori passò in mezzo alla strada<br />
deserta; il conducente, un contadino dalla faccia di<br />
legno, camminava dondolandosi a fianco del cavallo.<br />
Un giovanotto strisciò accanto al carro; pareva un<br />
operaio. Stese la mano, prese un cavolo e via, continuò<br />
la sua strada col cavolo rubato sotto la giacca. Carlo<br />
mandò giù un po’ di saliva; Alessandro si lisciò i baffi.<br />
“Uhm” riprese Carlo. “Già, già. L’uomo si serve male<br />
del suo ingegno. Qui però affrontiamo uno dei misteri<br />
più profondi del nostro destino. Il bene va col male; e<br />
alcune doti o virtù generano con indifferenza sia il bene<br />
sia il male. Amico mio, tu sai come io creda in Dio.<br />
Un maestro di ballo come me ne ha viste troppe per<br />
non crederci. Ma avrai notato che più gli uomini e le<br />
donne sono forti e belle, più facilmente commettono il<br />
male, sia pure senza sapere o volere. Si direbbe che la<br />
violenza e la crudeltà siano forme dell’energia v<strong>it</strong>ale. E<br />
che l’uomo e la donna debbono accettarle come prezzo<br />
della bellezza e della forza.”<br />
“Cose grandi” rispose Alessandro. “Però...”<br />
“So quel che vuoi dire. Però è una ipotesi orrenda.<br />
Rallegrati: aggiungo che non è una ipotesi esatta.<br />
Quanta gioia e quanto coraggio ci danno le nostre<br />
donne belle e buone: la tua Marianna, la mia Olga. E<br />
quanto bene fanno, quanta bellezza creano gli uomini<br />
intelligenti e forti. Dopo tante avventure, tante speranze<br />
e tante delusioni, due o tre opere tue, Alessandro, rimarranno<br />
vive per il piacere e la commozione dei posteri. E<br />
i miei allievi Pavlova, Karsavina; spir<strong>it</strong>i immortali della<br />
danza, innovatori dell’arte. Ecco il nostro premio: noi<br />
non moriremo interamente!”<br />
Per qualche minuto ognuno degli amici inseguì i<br />
propri ricordi. Distese di mari e catene di monti; c<strong>it</strong>tà<br />
piene di fiori e c<strong>it</strong>tà coperte di neve; palcoscenici<br />
fastosi e sale di alberghi si formarono e sformarono nel<br />
loro cervello. Carlo si ricordò del ballerino Nijinski,<br />
già impazz<strong>it</strong>o, quando andò a trovarlo all’ospedale. E<br />
Alessandro rivisse la notte in cui Cleo si era calata in<br />
mare dal finestrino della nave, forse perchè era ubriaca,<br />
o nauseata da quella v<strong>it</strong>a d’inferno.<br />
Poi Alessandro si riscosse e disse:<br />
“Cose grandi. Pure...”<br />
“Pure, sì, pure... Pure avremmo potuto, come tutti,<br />
fare meglio e di più. Può essere e anche non essere.<br />
Noi siamo gli eterni insoddisfatti; e questo è il segno<br />
della nostra nobiltà. Ma giriamo lo sguardo attorno,<br />
alziamolo. Soltanto se ci consideriamo parte di un tutto,<br />
infin<strong>it</strong>o e incomprensibile, possiamo giudicare il nostro<br />
destino. Alessandro, non lamentiamoci di aver vissuto:<br />
in fondo la v<strong>it</strong>a è...”<br />
La sera si allargava, lieve e dolce, e lo spir<strong>it</strong>o andava<br />
lontano per quello spazio infin<strong>it</strong>o e in quella chiar<strong>it</strong>à<br />
delicata. Pure era la sera: e la luce stava per spegnersi,<br />
e quelle forme si sarebbero a poco a poco confuse,<br />
quei colori sbiad<strong>it</strong>i, quel movimento acquietato. Tutte<br />
le cose, uomini e animali avrebbero posato stanche e<br />
piene di tristezza. Ciò che era stato bello e vivo sarebbe<br />
diventato opaco e fermo; il caduco era il fondamento<br />
dell’eterno<br />
“La v<strong>it</strong>a è cosa grande. Ma...” ribattè l’incorreggibile<br />
Alessandro. E i due amici continuarono a passeggiare e<br />
a discorrere in questo modo.<br />
9
10 Anno XXXV - n. 5 - Maggio 2013<br />
Scorrendo l’autobiografia di Cervato, non stupisce la<br />
predilezione di questo artista per il viaggio dell’anima.<br />
Quell’ anima nutr<strong>it</strong>a nel paradiso d’arte delle grandi cap<strong>it</strong>ali<br />
<strong>it</strong>aliane ed europee, dove la Storia vive la grande cultura<br />
rispettosa dell’ ispirazione quotidiana o, nel frem<strong>it</strong>o<br />
‘evergreen’ di New York, il largo respiro delle avenues,<br />
quando lo sguardo, stanco di ‘madding crowd’ riesce<br />
comunque ad isolarsi e a perdersi nell’intima visione<br />
di un sogno o, ancora, nel raccoglimento med<strong>it</strong>ativo di<br />
un remoto Giappone, dove l’obiettivo di Cervato indugia,<br />
in romantico pellegrinaggio, a r<strong>it</strong>rarre lo splendore<br />
arch<strong>it</strong>ettonico di innumerevoli templi, palazzi e giardini,<br />
cinta dell’antica Kyoto, perla di saggezza, isola felice<br />
e tuttora gelosamente preservata contro il disfacimento<br />
dell’incuria umana …Cogliendo quest’ultimo passaggio,<br />
dalla Venezia nipponica, il fil rouge dell’immaginario<br />
non può che approdare alla Venezia dell’amore multiforme.<br />
La Venezia della musica e della letteratura, culla<br />
museale per eccellenza, con i fastosi edifici ultrasecolari<br />
affacciati sul Canal Grande, e, ancora la Venezia immota<br />
e persa nei suoi rii, la Venezia riposta e negletta dalle<br />
rotte turistiche, dove gli antichi mestieri sopravvivono<br />
immutati ed immutabili, grazie alla tenacia dei pochi<br />
ab<strong>it</strong>anti superst<strong>it</strong>i. Del fascino sottile ed eterno di questa<br />
meteora lucente che si ostina a resistere agli assalti del<br />
Tempo, Aldo Cervato ha immortalata la stessa geometrica<br />
sobrietà dipinta dai grandi vedutisti, privilegiandone<br />
la medesima atmosfera setosa, l’impalpabile, avvolgente<br />
Silenzio. Quel silenzio grigio dall’esterno, nella bruma o<br />
MARTEDì E GIOVEDì<br />
GIRO PIzzA<br />
ALDO CERVATO<br />
nella caligine estiva che, a dispetto dell’apparenza, inonda<br />
l’anima di luce. Sono immagini straordinariamente<br />
evocative, scatur<strong>it</strong>e dal frem<strong>it</strong>o di una passione dirompente<br />
che libera l’obiettivo in un merletto di seduzioni.<br />
Di quello spazio vuoto, puro, Cervato ha saputo cogliere<br />
l’Essenza: una vertical<strong>it</strong>à immanente retta sul precipizio<br />
delle acque placide e minacciose, al<br />
contempo… Della Roma autocelebrativa,<br />
con i grandi spazi monumentali che si<br />
aprono nell’ottica rigorosa e abbacinante<br />
di piazze e nel passo notturno per antiche<br />
vie lastricate (ricordo delle muse inquiete<br />
e delle arch<strong>it</strong>etture di Balla, Boccioni, De<br />
Chirico, financo Severini), Cervato non<br />
es<strong>it</strong>a a sfogliare, inoltre, un taccuino di<br />
impressioni visive di ben più lirica intim<strong>it</strong>à,<br />
allineando l’incedere stagionale alle<br />
fasi della v<strong>it</strong>a. Così, in inverno, la sol<strong>it</strong>aria<br />
passeggiata di un uomo nel parco sfuoca<br />
in un surrealistico straniamento, in quel<br />
senso d’abbandono che resta il frutto di<br />
una desolazione inascoltata (Magr<strong>it</strong>te e<br />
Man Ray). Parigi. E’ la c<strong>it</strong>tà più ‘vissuta’<br />
da Aldo che non es<strong>it</strong>a a recarvisi ad ogni<br />
cambio di stagione per cogliere i mutamenti<br />
della luce ad ogni ora del giorno. Parigi, scissa<br />
nei suoi poli dialettici (Walter Benjamin), il cui centro,<br />
a misura d’uomo (forse l’unico nel perimetro artistico<br />
internazionale) resta percorribile in una sera, entrando<br />
nel sogno del passante: con ciascuna lastra di pietra, con<br />
ogni insegna di negozio, ogni gradino ed ogni androne<br />
(una serie di scatti in b/n che ricordano le tappe <strong>it</strong>ineranti<br />
dell’immensa raccolta di documents pour artistes di<br />
Atget e Doisneau). Camminando senza meta apparente,<br />
con sola guida il batt<strong>it</strong>o del cuore, Aldo, ried<strong>it</strong>a il cliché<br />
letterario del flàneur , girellone in questo “paesaggio di<br />
vera v<strong>it</strong>a” tanto amato da Hoffmanstahl e Breton….<br />
Quegli angoli che sfociano in un passage, f<strong>it</strong>to di finestre<br />
in fiore e le tendine di pizzo, sono l’anima di una perfetta<br />
intim<strong>it</strong>à di conoscenza proustiana. E il simbolo della<br />
grandeur parigina, dopo quelle allées battute dalla pioggia<br />
e dal sole e l’eterna memoria dei boulevards cantati<br />
da Montand, resta, oltre Piramide del Louvre, la Tour<br />
Eiffel. Quella mole di acciaio, a cavallo di due secoli,<br />
non teme il futuro e si presta all’indugio di eleggere a<br />
proprio domicilio il numero – il bagno di folla – il fluttuante<br />
e il mobile – il corteggiarsi in volo di due bianchi<br />
colombi -, il fuggevole e l’infin<strong>it</strong>o – l’impressione della<br />
Via Rovigo, 50 - Vigo di Legnago - Tel. 0442 601299 - www.zonaroristorante.<strong>it</strong><br />
periodico indipendente<br />
mole riflessa leggiadra in una pozzanghera - . Fotografia<br />
in segno dell’arte, sfiorarsi di proiezioni ortogonali, di<br />
spazi infin<strong>it</strong>i che interagiscono tra esterno ed interno, in<br />
un’ideale sovrapposizione.<br />
Cervato predilige lavorare negli spazi aperti, di cui<br />
Londra è regina e madre d’ispirazione. Queste immagini<br />
sono lo sguardo sul passaggio epocale, dove l’eco nostalgica<br />
apre all’ammirato stupore e alla fremente attesa di<br />
nuovi scenari di identificazione. Gli shot appartengono a<br />
una diversificata tipologia: l’interesse nei confronti della<br />
natura, dei monumenti, verso la performance e, infine,<br />
per l’arch<strong>it</strong>ettura.<br />
Natura: lo sguardo è concentrato puntando verso<br />
una realtà ben attuale ma molto filtrata dai grigi e dagli<br />
scuri che si trasformano in persone...Che camminano o<br />
riposano…Oppure la fotocamera si rivolge ai parchi e<br />
ai suoi contenuti. Si colgono sostanzialmente rimandi<br />
al cinema di Vincente Minnelli ma essenzialmente di<br />
Woody Allen, autori geniali e coadiuvati sul set da<br />
grandissimi fotografi – da Gordon Willis (Manhattan,<br />
Stardust Memories, La Rosa Purpurea) a Carlo di Palma<br />
(Settembre, Ombre e Nebbie) al mago Sven Nykvist…<br />
Sulla loro traccia, Cervato regala alla fotografia il fascino<br />
del racconto, scandendone la sequenzial<strong>it</strong>à emozionale<br />
nell’incedere dei personaggi. Sono ravvisabili quelle<br />
‘vibrazioni dell’anima’ tanto amate da Alfred Stiegl<strong>it</strong>z,<br />
padre della fotografia artistica, e conquistate da Aldo,<br />
come già fecero i p<strong>it</strong>torialisti europei.<br />
Monumenti: restano nel portfolio di molti fotografi:<br />
l’obiettivo di Cervato riflette una classica, incisiva specular<strong>it</strong>à.<br />
Performance: la presenza fisica, l’agil<strong>it</strong>à ludica, il<br />
graffiante dominio del campo, sono le interessanti notazioni<br />
nei r<strong>it</strong>ratti di alcuni performers.<br />
Arch<strong>it</strong>etture: a parer mio è la tipologia più importante<br />
e rimanda in netta misura ai plastici dei progetti degli<br />
arch<strong>it</strong>etti alla moda. Lo scatto r<strong>it</strong>rae grandi spazi (in particolare<br />
musei) chiusi, con pochi passanti, ciò che basta<br />
a rendere realistico lo sguardo. Il bianco è il colore che<br />
predomina con giraffate di nero. Sembra che la camera<br />
voglia volare verso il galattico ma invece resta ben salda<br />
a contemplare il disegno dell’arch<strong>it</strong>ettura.<br />
Significativi gli scatti per “Battersea Power Station”<br />
e sbalord<strong>it</strong>iva la somiglianza con le immagini di Erich<br />
Angenendt, autore di straordinari scenari industriali nei<br />
primi decenni del Novecento.<br />
Caterina Berardi<br />
www.mediartenews.<strong>it</strong><br />
Ristorante - Pizzeria<br />
iacere<br />
di servirvi<br />
IN COLLABORAZIONE CON AVIS VIGO<br />
SERATE IN PIAZZA<br />
28 GIUGNO: SERATA GIOVANI CON ROBERTO STOPPA<br />
29 GIUGNO: RISOTTO ALLA VENETA E FETTUCCINE CON ANATRA<br />
ALLIETERANNO LA SERATA PAOLO E MERI
periodico indipendente<br />
Anno XXXV - n. 5 - Maggio 2013<br />
STELLINA CIRINCIONE<br />
L’ARTISTA LEGNAGHESE ESPONE LE SuE OPERE PIù RECENTI<br />
ALLA GALLERIA D’ARTE “IL PuNTO” DI BOLOGNA DAL 25 AL 30 MAGGIO<br />
Conosco e apprezzo da molti anni le opere p<strong>it</strong>toriche<br />
di Stellina Cirincione, è stata però una sorpresa<br />
per me, qualche tempo fa, scoprire la sua<br />
evoluzione verso la scultura.<br />
Vedere, osservare, toccare, sfiorare le sue opere<br />
in ceramica mi ha trasmesso la sensazione che<br />
l’artista legnaghese abbia raggiunto per questa via<br />
la piena matur<strong>it</strong>à artistica. Se, infatti, la sua produzione<br />
p<strong>it</strong>torica si è andata evolvendo lungo linee<br />
Mobili, dove tradizione ed innovazione coesistono<br />
in affascinante binomio, grazie alla perizia<br />
di un’impeccabile tridimensional<strong>it</strong>à<br />
dig<strong>it</strong>alizzata. E, con<br />
Lucchini, che ama definirsi<br />
“artigiano delle idee”, l’hér<strong>it</strong>age<br />
della manifattura veronese<br />
(famoso nel mondo) accoglie<br />
la voce del rinnovamento nella<br />
flessuosa parabola di cromie<br />
impressive. Come, ad esempio,<br />
in “Viaggi”, il più recente<br />
approdo e tangibile conferma<br />
del successo tra realtà progettuale<br />
e moltiplicazione fattiva<br />
delle potenzial<strong>it</strong>à del singolo<br />
nel lavoro di squadra. Nello<br />
sfogliare le pagine di un carnet de voyage, il tocco<br />
di un nuovo design contemporaneo veste una<br />
guaina cromatica sottile e seducente che parla di<br />
nostalgia nel r<strong>it</strong>rovare, esaltandoli, m<strong>it</strong>i ed icone<br />
(siano Buddha, Marylin, le Big C<strong>it</strong>ies, dove l’on<br />
the road è culla di trend e interm<strong>it</strong>tenti flussi<br />
di pensiero, o il magico velo senza tempo delle<br />
vedute veneziane…). E se le cap<strong>it</strong>ali ai quattro<br />
angoli della Terra raccolgono frammenti di v<strong>it</strong>a<br />
mutuati sull’esperienza diretta dell’autore, i gran-<br />
LuCA LuCCHINI<br />
di ricerca che approfondivano le dinamiche - già<br />
presenti fin dai primi dipinti – tra figure femminili,<br />
forme geometriche, soprattutto circolari, e cromatismi,<br />
le sculture hanno in sé contemporaneamente<br />
una vigorosa forza primordiale e una raffinata<br />
med<strong>it</strong>azione simbolica. Come la materia che la<br />
compone, l’umile argilla, che nella manipolazione<br />
trova la forma che poi il fuoco bloccherà ad aeternum.<br />
Nelle terrecotte patinate in<br />
azzurro – quell’azzurro già sempre<br />
presente come un filo conduttore<br />
tonale nei mille colori dei suoi<br />
quadri – i volti metafisicamente o<br />
divengono maschere o scompaiono<br />
per lasciare spazio alla pura<br />
forma tondeggiante del capo,<br />
mentre i corpi e gli arti si stringono<br />
in abbracci rivolti di volta in<br />
volta a se stessi, ad altri o ad<br />
oggetti che rappresentano insieme<br />
la sol<strong>it</strong>aria fatica di vivere e la<br />
necess<strong>it</strong>à fatale e obbligata della<br />
condivisione. In una parola, la<br />
condizione umana. Quella total<strong>it</strong>à<br />
dell’esperienza degli esseri umani<br />
che filosofi come Martin<br />
Heidegger, Edmund Husserl o<br />
Jean-Paul Sartre, scr<strong>it</strong>tori come<br />
André Malraux o Hannah Arendt,<br />
registi come Masaki Kobayashi,<br />
Michelangelo Antonioni o Ingman<br />
Bergman hanno a lungo indagato<br />
nelle loro opere.<br />
Nei lavori di Stellina Cirincione<br />
trovo che la riflessione sulla condizione<br />
umana si riassume insieme<br />
nella concretezza materica della<br />
terra che si è tras/formata, ossia<br />
fatta forma, e nella rarefazione<br />
eterea dei simboli capaci di parlare<br />
con immediatezza a ognuno di<br />
noi.<br />
Giancarlo Beltrame<br />
di momenti entrati a far parte dell’immaginario<br />
collettivo, della nostra memoria ‘storica’, sono<br />
nell’omaggio di Lucchini allo<br />
scorrere sequenziale di fotogrammi<br />
cinematografici (c<strong>it</strong>eremo,<br />
tra i diversi, del neorealista<br />
Giuseppe de Santis ,<br />
“Riso Amaro”, in uno straordinario<br />
‘seppia’): la lanterna<br />
magica che svela i momenti<br />
trailer di un magico set. Il<br />
sodalizio di Luca Lucchini<br />
con Andrea Prandi – personal<strong>it</strong>à<br />
sensibile nel recepire le<br />
infin<strong>it</strong>e sfumature di un’arte<br />
multidirezionale, tra grafica,<br />
fotografia, ‘screen’ e scultura<br />
– anima le creazioni, dove l’Universo (soprattutto<br />
il tema dell’Origine e il moto celeste dei Sistemi)<br />
informa la compless<strong>it</strong>à dell’Umana Natura, tra<br />
Bene e Male, tra Bianco e Nero… Poiché l’anima<br />
si nutre, in frammenti ruotanti, dell’ eterno dualismo…<br />
Ent<strong>it</strong>à galattiche approdate sulla Terra,<br />
‘contact’ fluttuante di una mai conclusa carrellata<br />
visiva nel ‘frame’ di una conoscenza affidata alla<br />
Simbologia.<br />
Federica Tirapelle<br />
Poesia<br />
ADDIO VOCI ANTICHE<br />
ACQUAZZONE<br />
Il vento comincia a soffiare burrascoso,<br />
fresco scappa sulla rigida pelle<br />
e nuvole nere su azzurro cielo<br />
inneggiano tempesta, uragano,<br />
che porta acqua all’arida terra.<br />
Incominciano tintinnii affilati<br />
che pesantemente cadono<br />
e la brezza scuote alberi,<br />
fronde ed erbe<br />
e tutt’attorno sobbalzi di luce<br />
su ghigni di tuoni.<br />
In pochi secondi tormenta<br />
e d’improvviso<br />
sorpresa annunciata,<br />
e acqua dal nero cielo,<br />
nuova tempesta, solo nubifragio,<br />
che nello spir<strong>it</strong>o entra<br />
e rinnovamento porta<br />
dalla testa al cuore.<br />
Mentre la pioggia cade<br />
e lenta nel terreno traspira,<br />
si sente chiaro il brontolio del vento,<br />
sospiro di nuova stagione,<br />
di rigenerato acquazzone,<br />
forse dono nato solo<br />
dalla voce di un vento nuovo.<br />
Viviani Gianluigi<br />
11<br />
Ogni tanto riporto indietro<br />
l'orologio della storia antica<br />
coccolata da maestosi silenzi<br />
e giocose note della natura...<br />
L'usignolo canterino nascosto sulle fronde<br />
fra la timida brezza delle giornate estive.<br />
Rane in raduno a ninnolare il sonno<br />
e lucciole a colpi d'interruttore illuminare l'oscur<strong>it</strong>à.<br />
Oh, quanto, quanto vi ho amato...!<br />
“Oggi<br />
la schiav<strong>it</strong>ù dei talenti<br />
non migliora la v<strong>it</strong>a.”<br />
Addio sibillini ruscelli dalle acque limpide<br />
dove le nostre care mamme piegavano ginocchia<br />
al sciacquio delle vesti della famiglia.<br />
Addio aratri guidati da mani esperte<br />
a voltare zolle al sole con attenti filari di buoi.<br />
Addio poesia dai scarlatti papaveri<br />
e sguardi azzurri dei fiordalisi tra verdeggianti spighe<br />
cullate da festosi refoli di Aprile.<br />
Addio vecchie case dai scoppiettanti camini<br />
per la contentezza del misero desco<br />
e riscaldarci quando il gelo attanagliava le ossa.<br />
Addio capriole sui mucchi odorosi di fieno<br />
e gare di forza dondolanti sui gelsi.<br />
Addio care voci antiche di superba tenerezza,<br />
il mondo corre lasciandovi sempre più lontane,<br />
ormai è un rincorrersi per il finale.<br />
O, Dio del Creato,<br />
accogli il mio canto come una bella musa<br />
e riportami le semplici note della storia!<br />
Franca Isolan Ramazzotto
Anno XXXI - n. 9 - Settembre 2009<br />
Il Relais Castello Bevilacqua è la vostra<br />
nuova destinazione nel cuore della storia.<br />
Regalatevi un soggiorno in una delle 7<br />
splendide junior su<strong>it</strong>e, e scopr<strong>it</strong>e i nostri<br />
pacchetti Classic, Romance, Wellness e<br />
Gourmet.<br />
BENVENUTA ESTATE<br />
L’estate è alle porte, e come festeggiarla se non al Castello Bevilacqua con un frizzante garden<br />
party? Venerdì 21 giugno alle ore 20.30 gli osp<strong>it</strong>i saranno deliziati da un gustosissimo barbecue<br />
all’aperto, dove tra balli, animazione e musica si festeggerà l’inizio della tanto aspettata stagione<br />
estiva. La cena di Benvenuta Estate è sicuramente il perfetto momento per stare in compagnia e<br />
in famiglia a divertirsi, ma è anche un’ottima occasione per gustare dell’ottima carne alla brace e<br />
non solo, il tutto accompagnato da qualche tocco frizzante del nostro ottimo vino. La serata avrà<br />
come sfondo il favoloso e suggestivo Castello Bevilacqua, che osp<strong>it</strong>a questa meravigliosa e calda<br />
cena all’insegna della goliardia e della spensieratezza.<br />
Venerdì 21 giugno 2013 ore 20.30<br />
Antipasto a buffet<br />
Angolo con spiedini di frutta e formaggio<br />
Crudo di Montagnana con melone di Sermide<br />
Salumi del terr<strong>it</strong>orio con focacce della casa<br />
Fr<strong>it</strong>ti misti del Castello Bevilacqua con verdurine<br />
Insalata di cipolle rosse con caprino<br />
Alici marinate e salmone affumicato<br />
Primo piatto<br />
Risotto con melone e spuma di taleggio<br />
Classico riso tricolore freddo con verdurine estive croccanti<br />
Secondo piatto<br />
Il maialino nella sua semplic<strong>it</strong>à:<br />
porchetta in bella vista, prosciutto di Praga affumicato,<br />
bricioline di maialino da latte alla brace,<br />
puntine di maiale e pancetta con contorni di stagione<br />
Dessert<br />
Insalata di frutta, gelato alla crema e frutta,<br />
anguria e dolce di pasticceria<br />
Caffè<br />
Acqua gassata e naturale<br />
Vino in bottiglia<br />
Costo a persona € 39,00<br />
Compresi acqua e vino<br />
(su prenotazione)<br />
Ristorante "All'antica Ala"<br />
E dal calendario eventi del Castello Bevilacqua sempre ricco di appuntamenti che spaziano dalla cultura<br />
al divertimento, non potevano mancare quelli culinari offerti dall’esclusivo Ristorante “All’Antica Ala” che<br />
propone superbi menù degustazione da giugno a dicembre. Aperto nel 2009, dopo un attento restauro che<br />
ha preservato le caratteristiche arch<strong>it</strong>ettoniche originali, il ristorante offre ai propri clienti l’opportun<strong>it</strong>à di<br />
calarsi in diversi ambienti, che variano da quelli più eleganti e raffinati delle nostre sale in stile barocco<br />
e rococò, a quelle più rustiche, dove rivivere le emozioni della tradizione contadina, per finire nelle sale<br />
ricche di storia come la sala delle armature. Il tutto viene accompagnato da un ampio e vasto menù che può<br />
soddisfare tutti i tipi di palati; gli chef offrono gustosi e adornati piatti, dove si intervallano le più tradizionali<br />
ricette venete alle ricette di ultima tendenza, sempre valorizzando i genuini prodotti che offre il terr<strong>it</strong>orio di<br />
Verona e dintorni. Per i palati che oltre al buon cibo cercano anche ottimo vino, il Ristorante “All’Antica Ala”<br />
soddisfa questa esigenza con un’ampia scelta di ricercati vini, che la nostra sommelier sarà ben lieta di<br />
farvi degustare sotto la volta di muratura faccia a vista della splendida cantina del castello.<br />
Il ristorante “All’Antica Ala” vi aspetta tutti<br />
i giorni dal lunedì sera alla domenica, per<br />
un viaggio nel gusto attraverso i sapori e le<br />
tipic<strong>it</strong>à della tradizione locale, in un’ottica<br />
di valorizzazione dei prodotti del terr<strong>it</strong>orio.<br />
Per informazioni e prenotazioni: tel. 0442 93655 – info@castellobevilacqua.com – www.castellobevilacqua.com
periodico indipendente<br />
Anno XXXV - n. 5 - Maggio 2013<br />
VERONAFIERE: uTILE NETTO POSITIVO E RICAVI A 85 MILIONI DI EuRO<br />
L’Assemblea dei Soci di Veronafiere, riun<strong>it</strong>asi oggi<br />
in sede ordinaria, ha approvato il bilancio al 31<br />
dicembre 2012 che, nonostante l’acuirsi della difficile<br />
s<strong>it</strong>uazione macroeconomica, riflette un esercizio caratterizzato<br />
da dinamismo, innovazione e progettual<strong>it</strong>à,<br />
che hanno permesso di confermare il posizionamento<br />
compet<strong>it</strong>ivo di Veronafiere come leader <strong>it</strong>aliano nella<br />
gestione diretta di eventi internazionali e tra i primi<br />
in termini di redd<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à netta e marginal<strong>it</strong>à aziendale.<br />
A livello di Gruppo, con un perimetro di consolidamento<br />
che include, oltre a Veronafiere, anche Piemmeti<br />
SpA, Veronafiere Servizi Spa e Tandem Communication<br />
Srl, nel 2012 sono stati registrati Ricavi per €<br />
85 milioni e un Eb<strong>it</strong>da pari a € 12,7 milioni (15% dei<br />
ricavi).<br />
L'esercizio si è chiuso con un Risultato Netto pos<strong>it</strong>ivo<br />
per € 1,5 milioni.<br />
La Capogruppo Veronafiere ha realizzato, da sola, €<br />
78,5 milioni di Ricavi con un Eb<strong>it</strong>da di €11,6 milioni<br />
di Euro (pari al 14,6% dei ricavi) ed un Risultato Netto<br />
pos<strong>it</strong>ivo per € 0,5 milioni.<br />
I risultati nel loro complesso riflettono l’importante<br />
lavoro compiuto dal management sull’ottimizzazione<br />
dei costi e l’ottima performance della gestione caratteristica.<br />
Ettore Riello, Presidente di Veronafiere, ha così<br />
commentato: «Siamo particolarmente soddisfatti dei<br />
risultati registrati nel corso dell’esercizio 2012 poiché<br />
riflettono con chiarezza quanto l’impegno profuso<br />
dal management in termini di progettual<strong>it</strong>à e ottimizzazione<br />
dell’esecuzione, siano stati determinanti nel<br />
compensare i pesanti effetti del contesto macro economico.<br />
Risultati che ci consentono anche di distribuire<br />
ai nostri soci quelle che, tecnicamente per Statuto, si<br />
definiscono eccedenze attive di bilancio. Lo spir<strong>it</strong>o<br />
di iniziativa e la profonda conoscenza del business ha<br />
battuto la crisi nel 2012 e ci ha permesso di aprire un<br />
2013 mantenendo un trend pos<strong>it</strong>ivo, come dimostrano<br />
gli ottimi risultati, sia a livello nazionale che internazionale,<br />
registrati nel corso dell’ultima edizione di<br />
Vin<strong>it</strong>aly. Il contesto continua ad essere sfidante ma<br />
Veronafiere, che conta su un azionariato compatto e di<br />
SOSPENSIONE MuTuI: PROROGA CONCESSA<br />
Dal 27 aprile scorso è tornato operativo il Fondo<br />
di Solidarietà per i mutui prima casa del MEF<br />
che consente la sospensione, fino a 18 mesi, del<br />
pagamento dell’intera rata del mutuo per l’acquisto<br />
dell’ab<strong>it</strong>azione principale. Il provvedimento è già<br />
stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.<br />
Il Fondo – rifinanziato dal Decreto “Salva Italia”<br />
con ulteriori 20 milioni di euro – sosterrà i costi relativi<br />
agli interessi maturati sul deb<strong>it</strong>o residuo durante<br />
il periodo della sospensione. In pratica il Fondo<br />
ripagherà alla banca il tasso di interesse applicato al<br />
mutuo con esclusione della componente di “spread”.<br />
Il Fondo, operativo dalla fine del 2010, ha consent<strong>it</strong>o,<br />
sinora, la sospensione di circa 6.000 mutui.<br />
La sospensione non comporta l'applicazione di<br />
alcuna commissione o spesa di istruttoria e avviene<br />
senza richiesta di garanzie aggiuntive e viene concessa<br />
anche per i mutui che hanno già fru<strong>it</strong>o di altre<br />
misure di sospensione, purché tali misure non determinino<br />
complessivamente una sospensione dell'ammortamento<br />
superiore a 18 mesi. La sospensione<br />
non può essere richiesta per i mutui che abbiano<br />
maturato r<strong>it</strong>ardi nei pagamenti superiori a novanta<br />
giorni consecutivi al momento della presentazione<br />
della domanda da parte del mutuatario, oppure se sia<br />
intervenuta la decadenza dal beneficio del termine<br />
o la risoluzione del contratto stesso; deve inoltre<br />
esserci un'assicurazione a copertura del rischio che<br />
si verifichino determinati eventi negativi.<br />
La sospensione potrà concessa per i mutui di<br />
importo erogato non superiore a € 250.000, in<br />
ammortamento da almeno un anno, il cui t<strong>it</strong>olare<br />
supporto, potrà quest’anno beneficiare anche del forte<br />
potenziamento della propria attiv<strong>it</strong>à di piattaforma per<br />
la promozione del sistema Paese sui mercati esteri. Per<br />
questo, con la dovuta prudenza che il momento impone,<br />
guardiamo con fiducia al futuro.»<br />
Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere<br />
focalizzando sugli effetti delle strategie di cresc<strong>it</strong>a<br />
all’estero, commentando i risultati, ha aggiunto: «Nel<br />
perimetro non sono naturalmente considerati gli effetti<br />
derivanti dall'importante operazione di cresc<strong>it</strong>a per<br />
linee esterne in Brasile, siglata lo scorso novembre e<br />
finalizzata con la recente cost<strong>it</strong>uzione di Veronafiere<br />
do Brasil. Operazione di sistema Paese, con la partecipazione<br />
di Simest e Sace. Tuttavia, ai fini di offrire<br />
una rappresentazione ancora più chiara della strategic<strong>it</strong>à<br />
dell'acquisizione, nonché del pos<strong>it</strong>ivo impatto sul<br />
bilancio, ipotizzando un consolidamento di Veronafiere<br />
do Brasil sull'intero esercizio 2012, i risultati proforma<br />
porterebbero il Gruppo a un livello di Ricavi oltre gli<br />
88 milioni, con un Eb<strong>it</strong>da a circa 14 milioni, pari al<br />
16% dei ricavi, e un Risultato Netto pos<strong>it</strong>ivo a livello<br />
di Gruppo per € 2 milioni.»<br />
La significativa performance nel 2012 è stata raggiunta<br />
grazie alla capac<strong>it</strong>à di Veronafiere di dare esecuzione<br />
alla propria strategia di cresc<strong>it</strong>a, ottimizzando<br />
costantemente la gestione diretta e il coordinamento<br />
di ben 50 eventi fieristici svoltisi nel 2012, di cui 43 a<br />
Verona e 7 in 6 Paesi stranieri.<br />
Un know how, quello di Veronafiere, che oltre a<br />
sostenere la propria mission di partner delle imprese<br />
clienti, le ha permesso di registrare nel corso dell’esercizio<br />
un numero di vis<strong>it</strong>atori complessivo pari a<br />
1.341.018 (+7% rispetto al 2011), dei quali 178.183<br />
provenienti all’estero (pari al 30% del totale dei vis<strong>it</strong>atori<br />
rifer<strong>it</strong>i alle manifestazioni internazionali, con<br />
punte del 35% per Vin<strong>it</strong>aly e del 52% per Marmomacc);<br />
contestualmente è aumentato considerevolmente<br />
anche il numero degli espos<strong>it</strong>ori, attestatosi a 15.427<br />
(in cresc<strong>it</strong>a dell’8% sul 2011), di cui 2.840 esteri (pari<br />
al 25% del totale degli espos<strong>it</strong>ori rifer<strong>it</strong>i alle manifestazioni<br />
internazionali).<br />
2012: un anno di accordi all’insegna dello sviluppo.<br />
abbia un indicatore della s<strong>it</strong>uazione economica equivalente<br />
(ISEE) non superiore a 30.000 euro.<br />
La richiesta è subordinata al verificarsi di almeno<br />
uno dei seguenti eventi, relativi alla sola persona del<br />
mutuatario, intervenuti successivamente alla stipula<br />
del contratto di mutuo e accaduti nei 3 anni antecedenti<br />
alla richiesta di ammissione al beneficio:<br />
cessazione del rapporto di lavoro subordinato, ad<br />
eccezione delle ipotesi di risoluzione consensuale,<br />
di risoluzione per lim<strong>it</strong>i di età con dir<strong>it</strong>to a pensione<br />
di vecchiaia o di anzian<strong>it</strong>à, di licenziamento<br />
per giusta causa o giustificato motivo soggettivo,<br />
di dimissioni del lavoratore non per giusta causa,<br />
con attual<strong>it</strong>à dello stato di disoccupazione, ovvero<br />
morte o riconoscimento di handicap grave, ai sensi<br />
dell'art. 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n.<br />
104, ovvero di invalid<strong>it</strong>à civile non inferiore all'80<br />
per cento.<br />
Sarà possibile fare richiesta attraverso la nuova<br />
modulistica disponibile sul s<strong>it</strong>o del MEF (www.<br />
mef.gov.<strong>it</strong>) e della CONSAP (www.consap.<strong>it</strong>), presentando<br />
le domande direttamente presso la banca<br />
erogatrice del mutuo. La banca o l’intermediario<br />
finanziario, verificata la completezza e regolar<strong>it</strong>à<br />
formale dell’istanza, la inoltra a CONSAP S.p.A.<br />
che, verificati i presupposti, rilascia il nulla osta alla<br />
sospensione del pagamento delle rate di mutuo.<br />
La banca o l’intermediario finanziario, dopo<br />
“nulla osta” di CONSAP, comunicherà all’interessato<br />
la sospensione dell’ammortamento del mutuo.<br />
Avv. Emanuela Bellini<br />
ADUSBEF - Verona<br />
13<br />
L’attiv<strong>it</strong>à di Veronafiere nel 2012 è stata, come in parte<br />
anticipato, caratterizzata da numerose operazioni di<br />
acquisizione e partnership strategiche volte a sostenere<br />
la cresc<strong>it</strong>a sul fronte internazionale e domestico.<br />
In particolare, sul fronte estero, oltre a Veronafiere<br />
do Brasil, con partnership o joint venture mirate, nuove<br />
o consolidate, la Fiera di Verona ha cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o piattaforme<br />
per le imprese del settore wine&food e building<br />
in Cina (Hong Kong), USA, Russia, Nord Africa e<br />
Penisola Arabica.<br />
Parallelamente sul fronte della cresc<strong>it</strong>a nazionale,<br />
nel corso del 2012 Veronafiere ha potenziato il presidio<br />
di manifestazioni tecniche rivolte a una qualificato<br />
pubblico BtoB, attraverso la sigla di accordi che hanno<br />
portato nel proprio quartiere 3 manifestazioni come<br />
Metef, Foundeq, expo dell’alluminio e fonderia accompagnata<br />
dai saloni Metalriciclo Recomat e, dal 2014,<br />
Alumotive; Oil Non Oil , manifestazione biennale<br />
dedicata al mondo dei servizi dell’auto e all’automobilista<br />
e, Asphal<strong>it</strong>ca, il salone delle soluzioni e tecnologie<br />
per pavimentazioni, sicurezza e infrastrutture stradali.<br />
OperaWine, overture al Vin<strong>it</strong>aly in collaborazione<br />
con Wine Spectator finalizzata alla promozione del<br />
vino made in Italy nel mondo, lanciata nel 2012 e<br />
giunta quest’anno alla seconda edizione, è diventata<br />
l’oggetto dell’importante progetto di intesa che unirà<br />
Veronafiere ed Expo Milano 2015 nell’amb<strong>it</strong>o di un<br />
piano di promozione e valorizzazione dell’eccellenza<br />
vinicola <strong>it</strong>aliana sull’asse Verona-Milano. La partnership<br />
vedrà le due realtà espos<strong>it</strong>ive collaborare a<br />
eventi, prima e durante il periodo in cui si svolgerà<br />
l’Esposizione Universale di Milano, dal 1° maggio al<br />
31 ottobre 2015.<br />
Tra i più importanti nuovi appuntamenti, presentati<br />
nel 2012 e in programma nell’ottobre 2013, si segnala<br />
Smart Energy Expo, evento espos<strong>it</strong>ivo e convegnistico,<br />
di portata internazionale, che si propone di trattare il<br />
tema energetico in modo nuovo e trasversale per offrire<br />
conoscenza, cultura, strumenti e networking all’industria<br />
con il preciso obiettivo di sostenerne lo sviluppo<br />
e la compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à.<br />
Ufficio stampa Veronafiere<br />
CALENDARIO<br />
PICCOLO SALIERI<br />
MAGGIO-GIUGNO 2013<br />
Domenica 19 maggio - Ore 17<br />
concerto trio da camera<br />
"musica in salotto"<br />
Settimana del 28 al 31 maggio - Ore 21<br />
Saggi accademici finali<br />
Sabato 1 giugno - Ore 14.00 / 19.00<br />
Ultimo incontro<br />
del seminario di<br />
perfezionamento pianistico<br />
con il m° alberto nose'<br />
Domenica 2 giugno - Orario da definire<br />
Concerto con gli allievi<br />
del seminario di perfezionamento<br />
Ridotto teatro salieri<br />
Mercoledi' 22 maggio - Ore 20.45<br />
L'accademia salieri<br />
osp<strong>it</strong>a i finalisti<br />
del premio salieri - zinetti
14 Anno XXXV - n. 5 - Maggio 2013<br />
GIOVE<br />
Eccoci giunti alla sesta puntata della nuova rubrica<br />
di AstroM<strong>it</strong>ologia del Basso Adige. Dopo aver<br />
parlato del dio Mercurio, della dea Venere e del<br />
dio Marte, oggi parleremo del re degli dei: Giove.<br />
Giove, o nella m<strong>it</strong>ologia/religione greca Zeus, è<br />
la principale divin<strong>it</strong>à, padre degli dei e il dio del<br />
cielo e del tuono. I suoi simboli sono il fulmine,<br />
la quercia, il noce, il toro e l’aquila. Il suo luogo<br />
di culto principale era Roma e in Grecia Atene. In<br />
particolare a Roma il suo santuario principale era sul<br />
Campidoglio, dove in età arcaica era venerato nella<br />
triade cap<strong>it</strong>olina Giove-Marte-Quirino, poi evolutasi<br />
in età repubblicana in Giove-Giunone-Minerva.<br />
Nelle sculture a lui dedicate, il dio viene rappresentato<br />
in piedi, mentre con il braccio destro alzato scaglia<br />
il fulmine, oppure seduto sul suo trono. Giove<br />
era il figlio più giovane del t<strong>it</strong>ano Crono e di Rea.<br />
Era sposato con Giunone (dea della famiglia e del<br />
matrimonio) da cui ebbe Marte (dio della guerra),<br />
Iuventas (dea della gioventù) e Vulcano (dio del<br />
fuoco e della metallurgia) anche se alcune leggende<br />
narrano che la stessa Giunone generò da sola i suoi<br />
figli. Nella m<strong>it</strong>ologia greco/romana è presente in<br />
moltissime leggende e famose sono le sue avventure<br />
amorose extraconiugali con altre dee o mortali da<br />
qui ebbe molti figli. Tra le dee con cui Giove ha<br />
avuto delle relazioni spiccano Cerere, Latona, Dione<br />
e Maia, mentre tra le mortali Semele, Io, Europa,<br />
e Leda; Giove ebbe anche alcune relazioni<br />
omosessuali, come con Ganimede e<br />
Euforione. I figli famosi di Giove sono gli<br />
dei Febo, Diana, Mercurio, Proserpina e<br />
Bacco, gli eroi Perseo ed Hercules, e altre<br />
importanti figure come Elena, Minosse<br />
e le Muse. Tra i numerosi figli che il re<br />
degli dei aveva avuto, Hercules è stato<br />
spesso descr<strong>it</strong>to come il prefer<strong>it</strong>o da Giove.<br />
Ovviamente la gelosissima moglie, Giunone, in<br />
molte leggende diventò nemica delle sue amanti e<br />
dei figli da loro generati. Giove, grazie ai suoi poteri,<br />
poteva trasformarsi in qualsiasi cosa volesse; infatti<br />
nei suoi rapporti non mancava di trasfigurarsi in animali<br />
come cigno, toro, orso ed aquila per consumare<br />
il suo amore. Tra gli episodi m<strong>it</strong>ologici più importanti<br />
del dio non possiamo non c<strong>it</strong>are la sua nasc<strong>it</strong>a e<br />
l’ascesa al trono degli dei. Giove, come già detto, era<br />
il figlio più giovane dei T<strong>it</strong>ani Crono e Rea e fratello<br />
di Plutone, Nettuno, Giunone e Cerere. Crono, per<br />
paura che i suoi figli lo spodestassero, mangiò uno<br />
ad uno la sua prole ma non il più piccolo, Giove, che<br />
Rea riuscì a nascondere e che sost<strong>it</strong>uì con una pietra<br />
avvolta in fasce. Crono, ignaro della sost<strong>it</strong>uzione,<br />
ingoiò quello che credeva l’ultimo dei suoi figli.<br />
Durante tutta l’infanzia Giove visse in una grotta<br />
sul Monte Ida a Creta grazie alle cure della capra<br />
Amaltea ed a un gruppo di cacciatori (i Cureti) che,<br />
gridando e danzando, nascondevano il pianto del<br />
bambino al padre Crono. Una volta adulto, Giove<br />
affrontò suo padre e lo costrinse a bere una pozione<br />
Una grande azienda <strong>it</strong>aliana, una grande produzione di oli vegetali<br />
ITALIA ITALIA ROMANIA<br />
MAROCCO<br />
periodico indipendente<br />
che gli fece rigurg<strong>it</strong>are prima la pietra che l’aveva<br />
sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o, poi tutti i figli che aveva divorato e infine<br />
lo sfidò scatenando una guerra per il trono degli dei.<br />
Questa guerra si chiamò T<strong>it</strong>anomachia e vide Giove<br />
e i suoi fratelli contro il loro padre Crono. I fratelli<br />
liberarono i Ciclopi dal Tartaro e questi ultimi donarono<br />
delle importanti armi agli sfidanti di<br />
Crono con le quali riuscirono ad avere la<br />
meglio. A Giove fu donato un fulmine,<br />
a Plutone il mantello dell’invisibil<strong>it</strong>à e<br />
a Nettuno un tridente. Alla fine Crono<br />
ed i T<strong>it</strong>ani furono gettati a loro volta nel<br />
Tartaro e lì imprigionati per sempre. Altra<br />
punizione fu riservata ad Atlante, capo<br />
dei T<strong>it</strong>ani che avevano combattuto contro<br />
Giove; infatti egli fu condannato a reggere il cielo<br />
sulle sue spalle per tutta la v<strong>it</strong>a. Poi i Giganti, furiosi<br />
perché Giove aveva esiliato nel Tartaro i loro fratelli<br />
T<strong>it</strong>ani, si rivoltarono agli dei e scatenarono a loro<br />
volta un’altra guerra: la Gigantomachia. Essi cominciarono<br />
a scagliare massi e tizzoni ardenti verso il<br />
cielo. Solo Hercules riuscì a sconfiggere i Giganti<br />
ma poi Gaia, madre di tutti i Giganti e dei T<strong>it</strong>ani,<br />
provata da come erano state trattate le sue creature,<br />
mandò il figlio Tifone contro gli dei ma venne<br />
sconf<strong>it</strong>to anche lui e fu schiacciato sotto il vulcano<br />
Etna. Dopo la v<strong>it</strong>toria i fratelli si spartirono il regno:<br />
a Plutone toccò il sottosuolo, a Nettuno i mari e a<br />
Giove il cielo. Giove poi sedette sul trono degli dei<br />
e sposò la sorella Giunone. Dopo la cacciata dei<br />
T<strong>it</strong>ani, si cost<strong>it</strong>uì un nuovo Pantheon di Dei e Dee e<br />
tra le principali divin<strong>it</strong>à spiccano i dodici Olimpi che<br />
risiedevano sulla cima del Monte Olimpo. Nel prossimo<br />
numero della rubrica parleremo dei personaggi<br />
m<strong>it</strong>ologici ricondotti ai satell<strong>it</strong>i di Giove. Arrivederci<br />
al prossimo m<strong>it</strong>ologico numero!!<br />
Gianluigi Viviani<br />
www.topagri.<strong>it</strong>
periodico indipendente<br />
Primo Maggio: Festa dei pattinatori. Certo! Sono<br />
40 anni che a Ferrara, nella fantastica Piazza Ariostea,<br />
nella ricorrenza del primo maggio si celebra uno dei<br />
più spettacolari appuntamenti del pattinaggio internazionale:<br />
vuoi per la configurazione della piazza stessa,<br />
un anf<strong>it</strong>eatro naturale per uno spettacolo esaltante, vuoi<br />
per gli antichi palazzi che abbracciano l'anello della<br />
pista, vuoi per quegli alberi che fondono il loro verde<br />
con il cotto delle costruzioni, vuoi per le gelaterie di<br />
incantatori di palati, ti rimane dentro il cuore, ti fa<br />
innamorare di uno sport, faticoso, ma esaltante e che<br />
sa torcere le viscere come ben pochi altri sport sanno<br />
fare. Io c'ero!<br />
Ho visto ragazzi atleti con il cuore in mano, ho visto<br />
stringere i denti, ho visto lo sforzo, ho visto la gioia.<br />
Beh, ad un certo punto, io vecchio sentimentale, mi<br />
sono anche commosso (ho “mandato” giù!), quando ho<br />
potuto stupirmi, anche se non sorprendermi, perchè già<br />
la conoscevo, per la grinta dell'atleta del Pattinaggio<br />
Legnago, Rossi Claudia; l'ho vista fare una gara<br />
tatticamente perfetta, sempre nelle prime posizioni,<br />
fino a quell'accelerazione allo sprint finale con cui ha<br />
guadagnato un secondo posto brillantissimo. Questa era<br />
una gara di nuova concezione: 10 minuti di giri di pista<br />
e poi tre giri a tutta veloc<strong>it</strong>à. Si poteva temere che, in<br />
quei dieci minuti, gli atleti giocassero al risparmio delle<br />
forze per poi bruciarle nei tre giri finali; no, non è andata<br />
così: sono stati 10 minuti tirati proprio senza risparmio,<br />
per cui ben pochi ne avevano ancora per quei giri<br />
finali e tra, queste, appunto la nostra Rossi. Già in un'altra<br />
gara precedente, la 2 giri sprint, la nostra atleta, con<br />
un recupero fantastico aveva sfiorato, per un soffio, il<br />
podio, piazzandosi al quarto posto. Brava! Anzi bravissima!<br />
Nella stessa gara, brillante comportamento delle<br />
altre nostre atlete Parisi Maria (della famosa tribù del<br />
pattinaggio Parisi!) e Precivale Jessica: non si sono<br />
piazzate nei primissimi posti, ma hanno fatto vedere<br />
carattere e combattiv<strong>it</strong>à: sono, atleticamente parlando,<br />
cresciute veramente molto e, da quanto abbiamo potuto<br />
vedere, la nostra squadra (solo la squadra? Nooo! Tutta<br />
Legnago!) può aspettarsi veramente molto.<br />
Tutto qua? Ma no, ma no! Tutti gli atleti del Legnago<br />
Anno XXXV - n. 5 - Maggio 2013<br />
IL LEGNAGO CONCLuDE IL CAMPIONATO A METà CLASSIFICA<br />
Il Delta Porto<br />
Tolle con 75<br />
punti ha vinto<br />
il campionato<br />
di serie D<br />
(girone C)<br />
ed è stato<br />
promosso in<br />
Lega Pro.<br />
Quattro<br />
giocatori del Legnago, Correzzola, Baggio, Valente e<br />
Friggi, intervistati da «L'Arena» avevano pronosticato la<br />
v<strong>it</strong>toria finale della squadra polesana. Il Legnago Salus ha<br />
concluso il suo terzo campionato di serie D consecutivo<br />
della presidenza Bertelli all'undicesimo posto con 51<br />
punti, 26 conquistati in casa (7 v<strong>it</strong>torie, 5 pareggi, 7<br />
sconf<strong>it</strong>te, 25 gol fatti e 26 sub<strong>it</strong>i) e 25 in trasferta (7<br />
v<strong>it</strong>torie, 4 pareggi, 8 sconf<strong>it</strong>te, 29 gol fatti e 21 sub<strong>it</strong>i). Le<br />
54 reti realizzate sono firmate da Florian (12), Valente (8),<br />
Correzzola (7), Zerbato (6), Michelotto (5), Moresco e<br />
Guardigli (4), Pimazzoni e Bacher (2), Nicolis, Manfrin e<br />
Baggio (1) e un'autorete (Zanette, Sandonà Jesolo). Nelle<br />
38 gare di campionato il più presente è stato Damien<br />
Florian. Queste le presenze dei 29 giocatori utilizzati<br />
dai mister del Legnago 2012-2013, Andrea Orecchia (per<br />
9 gare) e Claudio Ottoni. Le presenze possono essere<br />
anche parziali. 37 presenze: Florian; 36: Michelotto;<br />
35: Zerbato; 34: Pimazzoni; 31: Valente;30: Cristofoli e<br />
PATTINAGGIO SIME LEGNAGO: 1° MAGGIO A FERRARA<br />
PER IL 40° TROFEO INTERNAzIONALE DEL LAVORO<br />
hanno ben figurato, a cominciare dal Master Battilana<br />
Oscar, anche lui nella gara 10' + tre giri: combattivo<br />
in modo brillante come ancora non lo avevo visto, con<br />
l'unica “dabbenaggine” (scusa Oscar!) di aver gest<strong>it</strong>o<br />
male una usc<strong>it</strong>a di curva all'ultimo giro, che gli è costato<br />
il podio: peccato, ma è stato un bel vedere ed alla fine<br />
neppure il sottoscr<strong>it</strong>to aveva più voce a forza di inc<strong>it</strong>are.<br />
Bene e compet<strong>it</strong>ivi Fraccarolo Andrea e Battilana<br />
Nicola: la loro gara, Junior e Senior assieme, si è<br />
svolta su 25 minuti di giri + i sol<strong>it</strong>i tre giri allo sprint.<br />
Gara massacrante soprattutto per i più giovani, gli<br />
Junior appunto, perchè i senior non hanno avuto pietà<br />
e da sub<strong>it</strong>o si sono esib<strong>it</strong>i<br />
in fughe, strappi, sorpassi<br />
da tagliare le gambe anche<br />
ai più preparati. Gasparini<br />
Giulia: nella gara 10' + 3<br />
girti sprint, ha tirato veramente<br />
fino in fondo; le è<br />
mancata l'energia per i tre<br />
giri sprint. Lei, lo sa, vale<br />
moltissimo, ha un grande<br />
senso tattico e visione di<br />
gara, sa che la “forza”, la<br />
resistenza vengono solamente<br />
da un allenamento<br />
costante ed intenso: mi<br />
diceva ( o l'ho immaginato<br />
io?) che non basta fare “quello che fanno gli altri”, ma<br />
che bisogna volere e fare di più degli altri. Basta convincersi....<br />
e ci sta provando: dai Giulia! Facci sognare!<br />
Nella mattinata, le gare con i più “giovani”, in cui<br />
molto bene si è mossa una delle nostre atlete più promettenti,<br />
Faccini Martina, cat. Esordienti primo anno.<br />
Bene si sono comportati gli altri atleti della succ<strong>it</strong>ata<br />
Tribù Parisi, vale a dire Giovanni e Francesco ed a<br />
cui va aggiunta la loro mamma Elena, “antica” pattinatrice<br />
ed allenatrice. E poi Precivale Marco, Faccini<br />
Rebecca (classificatasi quarta assoluta categoria giovanissimi/1°<br />
anno), Bovolon Maria, Faccini Nicolò e<br />
spero di non avere saltato qualcuno. Tutti questi nostri<br />
ragazzi hanno dimostrato il loro valore, tanto è vero<br />
Maria Parisi, Jessica Precivale, Claudia Rossi<br />
15<br />
Cadorin, Babuin; 28: Baggio; 27: Bacher; 26: Nicolis;<br />
23: Guardigli ;22: Trevisani; 21: Correzzola; 17: Friggi;<br />
15: Caraceni; 14: Manfrin; 13: Moresco; 11: Dal Degan;<br />
9: Pace; 8: Piccoli; 6: Pancera e Falchetto; 5: Olivieri;<br />
3: Romano; 2: Rubbo; 1: Destro, Gironda, Righetti.<br />
Durante l'ultima cena del calcio club Radio Scarpa è<br />
stato ufficializzato il divorzio dal Legnago dell'allenatore<br />
Claudio Ottoni e del direttore sportivo Antonio Bogoni. Il<br />
direttore generale Mario Preto è al lavoro per costruire il<br />
nuovo Legnago 2013-2014.<br />
A. N.<br />
Nella foto Navarro: Claudio Ottoni consegna a Luigi Ambrosini, t<strong>it</strong>olare<br />
del ristorante «da Gigi» sede del calcio club il pallone firmato da tutti<br />
i giocatori del Legnago. Sulla destra Galeazzo Cinti presidente del<br />
calcio club.<br />
PATTINAGGIO LEGNAGO IN GRAN FORMA: 13 ATLETI QuALIFICATI AGLI ITALIANI<br />
Martina Faccini sul podio.<br />
Il pattinaggio Legnago non ha risent<strong>it</strong>o della poca possibil<strong>it</strong>à<br />
di allenarsi a causa del maltempo: anzi, gli allenatori Graziano<br />
Bovolon e Pietro Mettifogo sono rimasti soddisfatti delle prestazioni<br />
degli atleti, che si sono impegnati tantissimo.<br />
A Silea (TV) si sono svolti i campionati regionali di Giovanissimi<br />
ed Esordienti: la squadra ha conquistato una medaglia<br />
d’oro e una d’argento, con l’atleta di punta Martina Faccini ed<br />
ora mira ad un trionfo a Giochi Nazionali Bruno Tiezzi, che si<br />
svolgeranno a giugno.<br />
Gli atleti qualificati sono: Rebecca Faccini, An<strong>it</strong>a Facchin,<br />
Francesco Parisi, Emanuele Stevanella, Giovanni Parisi e<br />
Marco Precivale.<br />
Anche nelle Categorie Ragazzi, Allievi e Junior si sono dati<br />
da fare: Il 25.4.2013 a Salizzole (VR) sono riusc<strong>it</strong>i a qualificarsi<br />
quasi tutti per gli <strong>it</strong>aliani portando a casa una medaglia<br />
di bronzo nell’americana a squadre, conquistata da Claudia<br />
Rossi, Jessica Precivale e Maria Parisi.<br />
Gli altri atleti qualificati per la fase finale dei Campionati<br />
<strong>it</strong>aliani sono: Maria Bovolon, Nicolò Faccini, Evelin Spagnolo,<br />
Andrea Fraccarolo, Giulia Gasparini, Nicola Battilana,<br />
Oscar Battilana.<br />
Si preannuncia una stagione degna di nota per il Pattinaggio<br />
Legnago!!!<br />
G. B.<br />
che la squadra del Legnago si è piazzata, in classifica<br />
generale al decimo posto su 56 squadre partecipanti.<br />
E' mancato, invece, l'apporto di Nicchio Luca, ma<br />
non perchè non si sia impegnato, ma proprio perchè<br />
non c'era; si è fatto male e non sui pattini, ma, giocando<br />
a pallavolo, si è procurato un serio problema ad<br />
un piede; ora sta facendo riabil<strong>it</strong>azione, ma rimane il<br />
rimpianto per una stagione agonistica che era iniziata<br />
con le migliori prospettive: da tutti noi un grande ed<br />
affettuoso saluto ed augurio di una velocissima guarigione..<br />
e sbrigati Luca! Abbiamo bisogno di te!<br />
E' stata una festa per il pattinaggio <strong>it</strong>aliano. Perfino<br />
Giove Pluvio, che in<br />
tutte le edizioni degli<br />
anni passati, inesorabilmente,<br />
ad un certo punto,<br />
scendeva per ammirare<br />
le gare, inaffiandole<br />
generosamente con il suo<br />
entusiasmo. Quest'anno<br />
non sapeva cosa fare:<br />
mi fermo a guardare o<br />
li innaffio? Beh!, almeno<br />
uno scherzo lo faccio:<br />
solo due gocce, non di<br />
più , solo per spaventarli!<br />
E lo scherzo gli è riusc<strong>it</strong>o,<br />
ci siamo spaventati:<br />
oh, nooo, anche quest'anno! Ma è stato solo uno scherzo!<br />
Per fortuna! Le gare si sono concluse in bellezza,<br />
non disdegnando, noi spettatori!, qualche giro tra i<br />
vari stand, compreso quello della birra made in Frara!<br />
A tutti i nostri lettori un inv<strong>it</strong>o: ven<strong>it</strong>e a trovarci sulla<br />
pista, alle Casette: il martedì ed il giovedì ci sono i<br />
piccolissimi, sino ai 6 anni: sono divertentissimi e ci<br />
insegnano che si può fare sport divertendosi e aiutando<br />
il fisico a crescere in modo completo ed equilibrato. In<br />
questi due giorni i “grandi” si allenano sulla pista di<br />
Cerea, mentre negli altri giorni sempre alle Casette. Vi<br />
aspettiamo! Il vostro incoraggiamento ci sarà di grande<br />
aiuto. Un saluto a tutti.<br />
Niceno
L'azienda agricola Furiani organizza degli open days in azienda.<br />
Chi fosse interessato può contattare i numeri sotto indicati.