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EDITORIALE<br />

2<br />

EDITORIALE<br />

Da Baghdad<br />

a Gerusalemme<br />

Piergiorgio Grassi<br />

Questi mesi di fine anno sono stati ricchi di avvenimenti per la Chiesa<br />

italiana e per la Chiesa universale. Elencarli tutti sarebbe troppo lungo, ma<br />

tra questi non dovremmo dimenticare l’Assemblea speciale per <strong>il</strong> Medioriente<br />

del Sinodo dei vescovi che si è tenuto a Roma dal 10 al 24 ottobre<br />

2010 (di cui diamo nella rivista un ampio ragguaglio, assieme al resoconto<br />

di un convegno dedicato a Gerusalemme dall’Istituto di diritto internazionale<br />

della pace “Giuseppe Toniolo”). E non solo perché i patriarchi e i vescovi<br />

si sono riuniti a Roma per trattare delle questioni riguardanti la Chiesa<br />

cattolica nel Medioriente, della comunione da perseguire e della testimonianza<br />

dovuta in un’area divenuta incandescente. L’Assemblea e l’eco<br />

che <strong>il</strong> dibattito e le quarantaquattro proposte consegnate al Papa per la stesura<br />

del <strong>documento</strong> finale (con <strong>il</strong> quale si concluderà <strong>il</strong> processo sinodale)<br />

hanno avuto nel contesto internazionale, e presso le cancellerie dei vari Stati,<br />

rappresentano un “segno dei tempi” da cogliere nel suo vero spessore.<br />

Non si può più pensare alla Chiesa soltanto in termini nazionali, nella stagione<br />

dell’interdipendenza e della globalizzazione. Diffusa in tutto <strong>il</strong> pianeta,<br />

la Chiesa si scopre sempre più coinvolta e responsab<strong>il</strong>e di ciò che accade<br />

ovunque ai suoi fedeli, a tutti gli uomini e a tutte le donne; le sue vicende si<br />

intrecciano strettamente con i diversi contesti sociali e politici. Nel caso specifico<br />

si tratta di comunità cattoliche (comunità di maroniti, melchiti, caldei,<br />

copti, armeni, siri, legati alla Chiesa di Roma pur conservando i diversi riti<br />

orientali) che abitano in un territorio molto ampio (più di 7 m<strong>il</strong>ioni di ch<strong>il</strong>ometri<br />

quadrati), mischiate, con i loro sei m<strong>il</strong>ioni circa di aderenti (16 m<strong>il</strong>ioni<br />

sono i cristiani se si sommano tutte le confessioni) ad una popolazione di circa<br />

360 m<strong>il</strong>ioni di persone, in stragrande maggioranza di fede musulmana.<br />

dialoghi n. 4 dicembre 2010

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