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ITALIA JUDAICA. - Direzione generale per gli archivi

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Marino Berengo<br />

nel Vivan te, e si propose di in trap rende re un' azione legale con tro lo Stato pe r otte­<br />

ne re il rimbo rso dell'impos ta; ma nel giugno del 1801 un secco dec reto del Gove rno<br />

<strong>gli</strong> chiuse la via del tribunale 32.<br />

. . .<br />

'<br />

. .<br />

Pe r va rie vie dunque <strong>gli</strong> eb rei si erano sfo rza ti di supe rare l dIVIe tI che Imped I-<br />

vano lo ro l'accesso alla proprietà immobiliare: ma si ha anche il senso che ques ti<br />

tentativi siano compiuti con meno fe rmezza di quelli di retti ad ottene re 1' accesso<br />

alle arti o alle professioni libe rali. La sicu rezza del possesso dove tte apparire ince rta<br />

e 1'inves timen to si delineava anco ra con trove rso e <strong>per</strong>icoloso 33.<br />

Dal can to suo il gove rno, se non intendeva cancella re i fa tti compiuti nel tu­<br />

mul tuoso pe riodo trasco rso tra la cadu ta della Repubblica e l'ing resso delle truppe<br />

aus triache, era pe rò ostile a lasciare che la falla ape rta si allargasse ul terio rmen te.<br />

Sintoma tica è la vicenda di Iseppo Treves, che era entra to in possesso della do te<br />

della mo<strong>gli</strong>e Benede tta Bonfil, in cui figu ravano ingen ti pa rtite di credito ve rso al <br />

cune fami<strong>gli</strong>e del patriziato veneziano. Uno dei più vis tosi era quello maturato nel<br />

rigua rdi dei Querini di S. Maria Fo rmosa; e, <strong>per</strong> avviarne l'asso rbimen to, i quattro<br />

fratelli eredi pro indiviso del dissestato patrimonio concluse ro col Treves nel mar­<br />

zo del 1800 la cessione di «due bo tteghe con due vol te pe r cadauna so tto le Procu ra­<br />

tie vecchie». L'acco rdo, sanci to da una priva ta sc ri ttu ra , non era giu ridicamen te<br />

valido pe rché in ape rto con tras to con la legislazione veneziana, tu tto ra in vigo re;<br />

ma i Querini si sapevano ben vis ti a Vienna, ed è probabile che questo lemen to<br />

ispi rasse fiducia anche al lo ro creditore. Il 7 ottob re 1801, quando o : mm era tra­<br />

sco rso un anno e mezzo, il Collo redo - succeduto al Thugu t - redIgeva una ra­<br />

gionata mo tivazione negativa <strong>per</strong>ché «si ap rirebbe subito . l'adito a . do n: ande simi­<br />

li ... che secondandosi, al tererebbe ro a ques to rapporto la VIgen te legIslazi One ". «Bo t­<br />

teghe di questa na tura - e<strong>gli</strong> spiegava - pos te in una così van taggiosa . siuazion »<br />

sono di facile esito; e sebbene sia deside rabile « fa re cosa grata alla famigha Quenni<br />

... la propos ta dispensa ... <strong>per</strong>al tro interessa più l'eb reo, bramoso di diven t re proprie<br />

tario, che la preloda ta fami<strong>gli</strong>a». I Querini dovevano quindi procu rarsI . un acqui<br />

ren te cris tiano, e sa rebbe ro poi stati in grado di co rrisponde re al Treves Il prez-<br />

zo ottenu to 34.<br />

Ques te scel te assun te al ve rtice dell'Impe ro erano in piena consonan a con 1:0-<br />

pinione de<strong>gli</strong> esponen ti del Gove rno veneziano. L'in trap rendenza me r . can tll eb rmc <br />

era indubbiamen te da inco raggiare; ma al rifiorimen to dell'economia nazi Onale SI<br />

sarebbe po tuto provvede re me<strong>gli</strong>o a guerra finita. Ora, occo rreva ga ra ti re in pri­<br />

mo luogo l'o rdine pubblico nella popolosa ex-Dominan te, che aveva VIS to brusca-<br />

32 Ibid. , 1801, XXIII. 218, b. 765. Il Latis aveva acquistato anche una proprietà ad Al­<br />

tino, su cui aveva a<strong>per</strong>to un'altra vertenza <strong>per</strong> diritti d'acqua, ibid. , 1802, XIV.l0, . 1 . 024.<br />

33 Notizie sulla proprietà prediale ebraica secondo le «notifiche» del 1805 (e qumdl all<br />

vigilia del <strong>per</strong>iodo francese) in G. TREVISAN, Proprietà e impresa nella campagna padovana al' . znz­<br />

zio dell 'Ottocento, [Venezia] 1980, p. 32; G. SCARPA, Proprietà e impresa nella campagna trevzgzana<br />

all 'inizio dell'Ottocento, [Venezia] 1979, pp. 27-28.<br />

20<br />

34 ASV, Governo, 1801, XXX. 311, b. 815.<br />

Gli Ebrei veneziani alla fine del Settecento<br />

men te esti gue rsi mol ti . dei suoi tradizionali proven ti; e a tal fine era essenziale il<br />

buon funziOamen to del banchi del ghe tto. Nell'immedia to, <strong>gli</strong> eb rei veneziani dovevano<br />

se rVIre sop rattu tto a rende re questo se rvizio allo Stato.<br />

Questa prospe ttiva si era fo rse venu ta irrigidendo nelle stre tte del confli tto in<br />

atto, ma non era nuova. La Repubblica non si era mai risol ta ad is ti tuire a Venezia<br />

u . n Mon te di pie tà: dopo due secoli e mezzo di quasi comple to silenzio, ne aveva<br />

rmnova to nel 177 . 8 (non a c so, all'indomani de lJa ricondo tta) il proge tto, ma ance<br />

questo, come l preceden tI, non si era realizza to 35. Al pres tito di sussistenza con- •<br />

tmuavano a provvede re tre banchi di pegno del ghe tto. Il tasso d'in teresse, congelato<br />

dal 1573 al 1721 sU , 1 5 % annuo (un baga ttino, cioè un denaro al mese <strong>per</strong> lira)<br />

era stato eleva to quell anno al 5,5% , pe r scongiu rare il fallimen to dell'Unive rsi tà<br />

che e : ga ant dei t e banchi. Nel 1 722 veniva is ti tui ta la nuova magis tratura de<strong>gli</strong><br />

I qu !Slton aglI Eb reI, ma nel 1736 si era arrivati al pau roso dificit di 925.835 ducatI;<br />

e . un con . c ? rdao fli e ta e aveva dato ai banchi una nuova fisionomia. Ne erano<br />

statI . esclu I l c . apl tal . I cns tIalll, e l'U nive rsi tà eb raica rispondeva di rettamen te della<br />

ges tiOne, Il cU I paSS IVO era tenta a sos tene re col sussidio delle comunità di Te rrafe<br />

rma, e sop ra ttu tto delle tre maggio ri , Padova, Rovigo e Ve rona. Con la ricondo tta<br />

del 1777, poi, si era provvedu to a « ristringe re il pro'», cioè a ricondu rre il tasso<br />

al 5% 36. O mai, il man te imen to dei banchi era divenu to una «gravezza», un'impos<br />

ta, . a canco . dell «naZi One eb rea», che doveva fo rni re il capitale d'impresa di<br />

200 mIla ducatI, remteg randolo d'anno in anno.<br />

. Nel breve . pe riodo dem .a cratico, <strong>gli</strong> eb rei veneziani offri rono la conc reta riprov<br />

dI quan t<br />

. ? smceo fosse l lo ro deside rio di abbandona re il pres tito su pegno e<br />

dI ch IUde re l banch I. Il 27 gIUgno 1797 il «corpo vecchio de ' cittadini eb rei» ( presu -<br />

'b'l t '<br />

.<br />

mI I men e l d' Iscen d en tI delle fami<strong>gli</strong>e con traen ti nel conco rdato del 1736) o ffnva '<br />

. . .<br />

Il a M u Ic ipa r' I ta l a ceSSiOne gratui ta dei tre banchi, con tu tti i capitali lo ro ine ren -<br />

.<br />

ti : «fondI qes ti e capi tali d'incon tendibile prop rietà della nazione eb rea»; scopo di<br />

qes ta ceSSi One era la «con templa ta erezione di un Mon te di pie tà». Il Comi ta to<br />

dI salu e pubblica si dihia rò favo revole all' offe rta 37; ma i gio rni del gove rno democ<br />

ratICO erano con tatI.<br />

Pu r irrerr:ovibile nel suo assioma che le norme su<strong>gli</strong> eb rei vigen ti alla cadu ta<br />

della Re?ubbhca dovessero re star in vigo re sino alla rifo rma del sis tema, il gove rno<br />

aus tna<br />

. o non semb ra ave r reag Ito a una significa tiva modifica che nella ges tione<br />

.<br />

del banch I SI era ve rifica ta nel pe riodo democ ratico. Il passivo annuo, che sino ad<br />

allo a era s ato<br />

,<br />

ompensato pe r «caratade», ossia <strong>per</strong> quo te fiscali riparti te dall'Unive<br />

rsl ta tra l Su OI memb ri, veniva ora preleva to sulle en tra te dei banchi. Il principio<br />

. 35 I progetti legislatvi uIrrezione del Monte sono raccolti da A. A. VIOLA, Compila-<br />

.<br />

zwne dell : legz. .. In matma d officz, e banchz del ghetto . . . , IV, in Venezia, <strong>per</strong> li fi<strong>gli</strong>uoli del q.<br />

Z. A. Pmelh, 1786, pp. 381-396.<br />

36 Ibid. , V, parte II, p. 303, decreto del Senato 19 giugno 1721; pp. 303-308, decreto<br />

de l enato 19 settembre 1722; pp. 349-350, terminazione 24 maggio 1736 della Quarantia<br />

.<br />

cnmmal; pp. 522-523, ricondotta 26 novembre 1777 .<br />

.<br />

Il «progetto» del 27 gIUgno 1797 è allegato in copia alla «ricondotta» del 1801: ASV '<br />

Governo, 1801, XXXI.2, b. 826.<br />

21

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