17.06.2013 Views

ITALIA JUDAICA. - Direzione generale per gli archivi

ITALIA JUDAICA. - Direzione generale per gli archivi

ITALIA JUDAICA. - Direzione generale per gli archivi

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Vittore Colomi<br />

Le comunità eb raiche oggetto del nostro studio sono quelle del cent ro e del no rd<br />

d'Italia, dato che dal meridione e dalle isole <strong>gli</strong> eb rei sono espulsi tra la fine del<br />

Quatt rocento e i primi decenni del Cinquecento, né più vi ricompaiono se non in<br />

tempi recenti e in misu ra est remamente esigua.<br />

La fo rmazione di queste comunità eb raiche italiane cent ro-settentrionali, come<br />

ho potuto stabili re io stesso in un mio ormai remoto studio del 1935 l, de riva<br />

dalla confluenza di tre co rrenti migrato rie: la prima che parte da Roma sul fini re<br />

del Duecento e, procedendo ve rso nord, tocca il Lazio, l'Umb ria, la Toscana e le<br />

Marche, sfociando poi in Emilia e raggiungendo infine, fra il Trecento e il .(> rimo<br />

Quatt rocento, le alt re regioni settent rionali (Lombardia, Veneto, Piemonte). E qui,<br />

nel no rd, che essa si incont ra con una seconda corrente che muove nello stesso <strong>per</strong>iodo<br />

dalla Ge rmania e, passando le Alpi, si rive rsa nella pianu ra padana; e con<br />

una te rza, minore, di provenienza francese, che si stanzia soprattutto nel Piemonte<br />

e lambisce pu re la Lombardia.<br />

È a questa diffe rente origine, tenacemente ricordata anche dopo molte gene razioni,<br />

che si ricollega la dive rsità dei riti seguiti nella litu rgia delle comunità cent ro-<br />

Medici Padova<br />

Mortara, Indice<br />

Schaeif, Lista<br />

Simonsohn, Mantova<br />

Steinschneider, Catai.<br />

Bodl.<br />

Venezia, Lista l<br />

Venezia, Lista II<br />

Venezia, Lista III<br />

Venezia, Lista IV<br />

Verona, Lista 1660<br />

A. MODENA - E. MORPURGO, Medici e chirurghi ebrei dottorati e licenziati<br />

dell 'Università di Padova dal 1617 aI 1816 . . . , Bologna, Forni, 1967.<br />

M. MORTARA, Mazkeret Chakhmè Italia, Indice alfabetico dei rabbini e de<strong>gli</strong><br />

scrittori israeliti di cose giudaiche in Italia, Padova, Sacchetto, 1886<br />

(rist. Bologna 1980).<br />

S. SCHAERF, l cognomi de<strong>gli</strong> ebrei d'Italia, Firenze, Ed. Israel, 1925,<br />

pp. 55-67.<br />

S. SIMONSOHN , History oj the Jews in the Duchy oj Mantua, Jerusalem,<br />

Kirjat Sepher, 1977.<br />

M. STEINSCHNEIDER, Catalogus librorum Hebraeorum in Bibliotheca Bodleiana,<br />

Berolini, Typis A. Friedlaender, 1852-1860.<br />

A. BERLINER, Luchot avanim: Hebriiische Grabschriften in Italien. Erster<br />

Teil: 200 InschriJten aus Venedig 16. und 17. Jahrhundert, Frankfurt, Kaufmann,<br />

1881.<br />

S. BERNSTEIN, Luchot avanim, part II (180 Italian-Hebrew Epitaph oj the<br />

Sixteenth-Nineteenth Centuries), in «Hebrew Union College Annual", X<br />

(1935), pp. 483-552.<br />

R. PACIFICI, Le iscrizioni dell'antico cimitero ebraico a Venezia, in «Annuario<br />

di studi ebraici", I (1934), pp. 205-211.<br />

A. OTTOLENGHI - R. PACIFICI, Elenco di nomi ricordati nelle laPidi del<br />

cimitero del Lido, 1930 (dattiloscritto, presso la Comunità israelitica<br />

di Venezia).<br />

L SONNE, Pietre di costruzione <strong>per</strong> la storia de<strong>gli</strong> ebrei in Verona<br />

(1 575-1704), [in ebraico], in «Zion", n.s., III (1938), pp. 154-157.<br />

l V. COLORNI, Prestito ebraico e comunità ebraiche nell'Italia centrale e settentrionale, con particolare<br />

riguardo alla comunità di Mantova, in «Rivista di storia del diritto italiano", VIII (1935),<br />

pp. 406-458, riprodotto in Judaica minora, pp. 205-255.<br />

32<br />

Cognomi ebraici italiani a base toponomastica straniera<br />

settent rionali, che sono appunto il rito romano o italiano, il rito tedesco e il rito<br />

francese: questo, presente solo in Piemonte e rist retto, da ultimo, alle tre comunità<br />

di Asti, Fossano e Moncalvo (rito Apam ) 2.<br />

Sinagoghe di rito italiano e di rito tedesco esistono tutto ra in parecchie comunità<br />

del no rd d'Italia: tanto <strong>per</strong> fa re un esempio dirò che nella mia comunità, Mantova,<br />

l'origine pe r metà italiana e pe r metà tedesca del gruppo viene a lungo rispecchiata<br />

nell'esistenza di tre sinagoghe (dette come di consueto «scuole» ) di rito italiano<br />

e tre di rito tedesco, in funzione tutte sino alla fine del secolo sco rso 3 .<br />

Alle tre co rrenti fin qui menzionate si aggiunge più ta rdi la co rrente sefa rdita,<br />

costituita dai fuggiaschi dalla Spagna e dal Portogallo dopo le espulsioni del 1492<br />

e 1497. Essa è accolta soprattutto nello Stato pontificio, nella Toscana, ne<strong>gli</strong> Stati<br />

Estensi (ossia in Emilia) e nella Repubblica Veneta: non ne vengono inte ressate,<br />

se non <strong>per</strong> lo stanziamento di qualche singolo individuo, le regioni lombarda e piemontese.<br />

Parimenti individuali, non di gruppo, sono le immigrazioni da qualche<br />

alt ro paese lontano.<br />

Nel centro e no rd d'Italia confluiscono dunque, dalla fine del Duecento in poi,<br />

gruppi eb raici da Roma, dalla Ge rmania, dalla Francia e, più ta rdi, dalla penisola<br />

ibe rica: e le varie tappe di queste migrazioni si riflettono nell'onomastica. Al nome<br />

prop rio ogni individuo affianca l'indicazione dell'ultima provenienza, ossia del luogo<br />

d'origine della fami<strong>gli</strong>a. Ed è questo luogo d'origine che si fissa alla fine in cognome,<br />

pe rdendo in genere il prefisso «de» latino o «da» italiano e talvolta passando<br />

dal singola re al plu rale: così, ad esempio, i «da Colo rno» diventano Colorni, i «da<br />

Vite rbo» Vite rbi, i «da Castelfranco» Castelfranchi e così via.<br />

L'elenco dei cognomi eb raici a base toponomastica italiana è molto ampio, essendosi<br />

i nuclei via via diffusi, da Roma, in tutte le località di qualche impo rtanza<br />

poste a nord della capitale, località in seguito in gran pa rte abbandonate, a motivo<br />

di una nuova opposta tendenza, talo ra spontanea talo ra coatta 4 , alla concent razione<br />

semp re più accentuata nei cent ri urbani.<br />

De<strong>gli</strong> antichi stanziamenti in modesti cent ri di provincia resta memoria preci-<br />

2 Sul rito di Asti, Fossano, Moncalvo cfr. I. MARKON, 'Al ha-machazor minhag Apam, [in<br />

ebraico l, in Jewish Studies in Memory oj George A. Kohut, New York, The A. Kohut Memorial<br />

Foundation, 1955, Hebrew section, pp. 89-101; D. GOLDSCHMIDT, Ha-machazor Apam, [in<br />

ebraico], in «Kirjath Sepher», XXX (1954/55), pp. 118-136 e 274-278; D. DISEGNI, Il rito<br />

di Asti-Fossano-Moncalvo (A PAM), in Scritti in memoria di Sally Mayer (1875-1953). Saggi sull'ebraismo<br />

italiano, Gerusalemme, Fondazione S. Mayer, 1956, parte italiana, pp. 78-81.<br />

3 Di rito italiano: Scuola Grande, Scuola Cases, Scuola Norsa; di rito tedesco: Scuola<br />

Osti<strong>gli</strong>a, Scuola della beccaria, Scuola Porto. Tutte fondate nel corso del Cinquecento. Cfr.<br />

U. NORSA, Relazione sulle istituzioni di culto e beneficenza esistenti nella Comunità israelitica di Mantova,<br />

Mantova 1901, pp. 5-8 e 15-16; SIMONSOHN, Mantova, pp. 568-571. Sono scomparse<br />

tutte ad eccezione della Scuola Norsa trasferita dal ghetto in via Govi n. 11.<br />

4 Cfr. in proposito V. COLORNI, Gli ebrei nel sistema del diritto comunejino alla prima emancipazione,<br />

Milano, Giuffrè, 1956, pp. 9-14.<br />

33

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!