ITALIA JUDAICA. - Direzione generale per gli archivi
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Marino Berengo<br />
L'immagine ope rosa ma un po' arcaica, legata a una tradizionale pratica feneratizia,<br />
che <strong>gli</strong> imp rendito ri eb rei ci danno nella breve stagione democratica, dev'esse<br />
re ora confrontata con quella che si trae otto anni più tardi dalla medesima<br />
fonte. Nel primo quad rimest re del 1806, quando il passaggio delle province venete<br />
al Regno d' Italia è ormai scontato dall' esito della batta<strong>gli</strong>a di Auste rlitz, le notificazioni<br />
presso il Magist rato dell'Esaminado r crescono a valanga: i nuovi sistemi di<br />
regist razione napoleonica non sono anco ra stati spe rimentati, e <strong>gli</strong> utenti si sentono<br />
sicu ramente ga rantiti iscrivendo i lo ro titoli di possesso e di credito secondo le antiche<br />
e ben conosciute modalità. Dal 1 gennaio al 30 ap rile 1806 (gio rno in cui l'Esaminado<br />
r cessa di esiste re e la se rie <strong>archivi</strong>stica si inte rrompe) <strong>gli</strong> ebrei notificano<br />
crediti <strong>per</strong> 124.400 ducati 45 . Ma questa volta, la cifra risulta composta da ope razioni<br />
assai meno omogenee di quelle che si erano ve rificate ne<strong>gli</strong> ultimi anni del<br />
regime aristocratico, ed è necessario riconosce re e distinguerne le componenti.<br />
Anzitutto eme rge la schiacciante preponde ranza di un grande ope rato re finanzia<br />
rio, Iseppo Treves, che agisce anche <strong>per</strong> conto della mo<strong>gli</strong>e Benedetta Bonfil:<br />
a lui compete l'eno rme somma di 87.631 ducati, ossia olt re il 70% dei crediti complessivamente<br />
notificati da<strong>gli</strong> ebrei veneziani. Questa esposizione di capitali presenta<br />
<strong>per</strong>ò una fisionomia un po' mutata rispetto a quella che avevamo colto all'indomani<br />
della caduta del regime aristoc ratico. Il Treves infatti non vanta più tra i<br />
suoi debito ri una quasi totalità di pat rizi veneti, che cop rono sì un pur semp re cospicuo<br />
56 %, ma lasciano spazio pe r il 22 % a due fami<strong>gli</strong>e nobili non veneziane (i<br />
Papafava e <strong>gli</strong> Spinola), e pe r un alt ro 22 % a bo rghesi, pe r lo più me rcanti e capitani<br />
marittimi. Le ope razioni comme rciali stanno riguadagnando te rreno rispetto al<br />
grovi<strong>gli</strong>o dei prestiti accesi sui dissestati pat rimoni pat rizio Ed è una tendenza che<br />
si riflette su tutto il movimento della finanza ebraica veneziana, che risulta complessivamente<br />
inte ressata a ditte bo rghesi <strong>per</strong> il 28 % della sua esposizione creditizia.<br />
Il futu ro sarà non del prestito ipotecario, che ha così fo rtemente ca ratte rizzato<br />
<strong>gli</strong> ultimi decenni del Settecento, ma della semp re più estesa espansione comme rciale.<br />
I pat rimoni eb raici sono dunque asso rbiti nel credito e nelle attività commerciali;<br />
se tra alcuni decenni pot remo in qualche modo misu ra re , sulla base della proprietà<br />
immobilia re, il livello di ricchezza che le singole fami<strong>gli</strong>e av ranno conseguito<br />
all'indomani della caduta della Repubblica non disponiamo invece che di paramtri<br />
ince rti e app rossimativi. È tuttavia su crite ri censua ri che si regge l'organizzazione<br />
dell'Unive rsità e che ne viene selezionato il gruppo dirigente. I cinque deputati<br />
non sono di necessità i più ricchi, ma devono essere cooptati all'inte rno del<br />
Capitolo Gene ral, dove siedono i maggio ri cont ribuenti.<br />
Nell'agosto del 1801, quando il gove rno ha imposto la proroga dei banchi e<br />
il reintegro dei 14 mila ducati prestati nel gennaio del 1798 alla Municipalità, l'Unive<br />
rsità sente il bisogno di rifo rmare i suoi ordinamenti: 1' efficienza amminist rativa<br />
si identifica, in quel difficile momento, con quella fiscale. All'ese rcizio del culto<br />
provvedono le sette Scuole; rapp resenta re «la nazione eb rea» davanti al Gove rno<br />
è invece compito esclusivo dell'Unive rsità, e semb ra dove rsi ormai limitare all'im-<br />
24<br />
45 Per i dati seguenti vedi ibid. , reg. 215 (ultimo della serie <strong>archivi</strong>stica), ff. 150-212 .<br />
Gli Ebrei veneziani alla fine del Settecento<br />
pellente esazione di tributi. Il bidello Ab ram Bachi ha fatto molta fatica a recapitare<br />
le convocazioni al Capitolo Gene rale, «onde non esser cost retti detti signo ri deputati<br />
di rassegna re li nomi de' non compa rsi alle rege supe rio ri auto rità». Il 2 agosto,<br />
dei 48 memb ri del Capitolo se ne radunano 38 presieduti dai cinque deputati, in<br />
un clima di fo rte tensione. La proposta di nominare una commissione strao rdinaria<br />
di «tre individui tratti dalle fami<strong>gli</strong>e aventi ingresso in questo capitolo, di conosciuta<br />
espe rienza e capacità" allo scopo di «implo ra re . .. la mi<strong>gli</strong>o razione del destino<br />
della nazione», è presa a larga maggioranza (solo sette cont ra ri). E un consenso quasi •<br />
analogo incont ra la riduzione dei deputati da cinque a tre. L'attenzione dei presenti<br />
è infatti concent rata alt rove, su quello che è il ve ro problema di urgente soluzione,<br />
la designazione dei «tansado ri» e la fo rmazione de<strong>gli</strong> imponibili su cui riparti re l'imposta<br />
st rao rdina ria. Si decide che non si eleggano più «tansado ri segretti» come in<br />
passato, ma «tansado ri scope rti», che esp rimeranno pe rò le lo ro stime con voto segreto.<br />
Occo rse un mese e mezzo <strong>per</strong>ché la lista fosse deposta nelle mani dei deputati,<br />
consegnandoci così l'unica ricognizione tributa ria che su<strong>gli</strong> ebrei veneziani di questa<br />
età semb ri esserci pe rvenuta. I nuclei familia ri ritenuti tassabili sono 135: se possiamo<br />
prende re anco ra <strong>per</strong> buona quella cifra di 421 che ci risultava dal censimento<br />
del 1797 (e non abbiamo ragione <strong>per</strong> ritene rla troppo mutata), il rappo rto tra solventi<br />
e insolventi è legge rmente al di sotto di 1 a 3, ossia decisamente basso. Che<br />
la ricchezza ci rcolante <strong>per</strong> il ghetto sia avve rtita dai tansado ri come assai concent rata,<br />
lo si ve rifica subito: ai due fratelli Isacco e Iseppo Treves (conside rati assieme<br />
a Benedetta Bonfù mo<strong>gli</strong>e del secondo) sono att ribuiti 207 dei 1200 ca rati, delle quote<br />
cioè di ripa rto. A poca distanza segue Lazzaro Vivante con 188: a queste due grandi<br />
fami<strong>gli</strong>e si ritiene dunque che appartenga quasi un te rzo del capitale ebraico veneziano.<br />
Il vertice della piramide è st retto: si cala infatti bruscamente ad Ab ramo<br />
Curiel, con 93 ca rati, a Marco Malta con 76, a Vidal Angeli con 71 e a Consi<strong>gli</strong>o<br />
Motta con 58. Alle sei fami<strong>gli</strong>e che su <strong>per</strong>ano i 50 carati viene così att ribuito il 57,7 %<br />
dell'imponibile 46.<br />
Il fatto che i Treves e i Vivante abbiano immediatamente opposto rico rso «nel<br />
proposito del riparto» (coll'intenzione <strong>per</strong>ò «di consuma re in via amichevole più tosto<br />
che in via giudizia ria la diffe renza medesima») non inficia l'imp ressione che i<br />
tansado ri si siano abbastanza accostati alla situazione reale.<br />
La rifo rma del Capitolo, votata nell'agosto del 1801, è rimasta sulla carta e<br />
tre anni più tardi Isacco Treves, che è il più auto revole dei deputati, si propone<br />
di tradu rla finalmente in pratica; Il 2 giugno 1804 il Gove rno ha bloccato le modifiche<br />
statuta rie e fiscali proposte dall'Unive rsità (cioè dai cinque deputati), rinviandone<br />
l'approvazione al Capitolo 47 , che si riunisce il 18 ottob re con trenta presenti. Si<br />
46 Il verbale della seduta del 2 agosto, il riparto dei carati depositato dai tansadori il 15<br />
settembre, e l'elezione di tre deputati <strong>per</strong> comporre amichevolmente la vertenza coi Treves<br />
e coi Vivante, in ARCHIVIO DELLA COMUNITA' ISRAELITICA DI VENEZIA, b. 14, Squarzi.<br />
47 ASV, Governo, 1804, XXVIII. 6, b. 1726 .<br />
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