Notizie - 17 - Giugno 2010 - Ricordando il Trio Lescano
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Come si vede, a parte la celeberrima Canzone del boscaiolo, si tratta di canzoni che<br />
non si ascoltano certo di frequente, alcune anzi è probab<strong>il</strong>e che risultino del tutto<br />
nuove a molti dei nostri visitatori, specie tra i più giovani (anagraficamente, perché<br />
nel cuore chi ama questa musica non invecchia mai…). Ebbene, pur essendo quasi<br />
tutti pezzi rari, non si può certo dire che siano meno piacevoli da ascoltare di quelli<br />
famosi. Sorge quindi spontaneo in noi <strong>il</strong> rammarico che i produttori discografici<br />
attuali e i conduttori delle ormai rare trasmissioni radiofoniche che si occupano della<br />
musica leggera degli anni Trenta-Quaranta (come Notturno italiano) propongano<br />
delle <strong>Lescano</strong> una quarantina di pezzi o poco più, sempre gli stessi (con innumerevoli<br />
riedizioni di canzoni come Maramao perché sei morto?). Eppure le <strong>Lescano</strong> ci hanno<br />
lasciato quasi 350 incisioni, quasi tutte di pregio indiscutib<strong>il</strong>e! Questa totale<br />
mancanza di curiosità nei confronti della loro opera si configura perciò come un<br />
monumento alla pigrizia mentale e anche allo spreco del nostro patrimonio artistico,<br />
spreco che riteniamo particolarmente ottuso e riprovevole. Per avvalorare le nostre<br />
affermazioni, proponiamo agli appassionati lescanof<strong>il</strong>i, mediante le consuete<br />
anteprime scelte cum grano salis, l’ascolto di quattro delle canzoni suelencate, con<br />
qualche parola di presentazione. Sinceramente, non meritano queste gemme di<br />
tornare a vivere e a deliziarci come già fecero settant’anni fa col pubblico di allora?<br />
Esse sono, in ordine cronologico:<br />
- Tango di Ramona (1937). Ispirato al celebre valzer di Wayne-G<strong>il</strong>bert Ramona,<br />
immortalato nel 1928 da Dolores Del Rio nel f<strong>il</strong>m omonimo (possiamo ascoltarlo su<br />
YouTube all’indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=7WXASMlUvV8) questo<br />
bel tango di Vasin (alias Nino Ravasini) e Umberto Bertini fu inciso una prima volta<br />
da Harvedo Felicioli e <strong>il</strong> <strong>Trio</strong> <strong>Lescano</strong> (GP 92206b) e, qualche tempo dopo, dal solo<br />
<strong>Trio</strong> <strong>Lescano</strong> con l’Orchestra Barzizza (GP 92302a). Quella presente nel CD è<br />
appunto la seconda versione, nella quale le olandesine, bravissime come sempre a<br />
livello canoro-interpretativo, sembrano più del solito in difficoltà nella pronuncia<br />
dell’italiano, specie per quanto riguarda le consonanti doppie: ad. es. bocca diventa<br />
boca, velluto veluto, appassionato apascionato, ecc. Anche la buon’anima di Peter<br />
van Wood non riuscì mai a liberarsi da sim<strong>il</strong>i vezzi, pur essendo vissuto sessant’anni<br />
f<strong>il</strong>ati nel nostro paese …<br />
- L’amore in tandem (1941 ca.). Brioso ritmo moderato di Calzia-Cavur, interpretato<br />
dal <strong>Trio</strong> <strong>Lescano</strong> con l’Orchestra Barzizza (IT 923a). Nella sequenza che abbiamo<br />
scelto si mette in luce una delle sorelle: escluso che a farlo sia Giuditta, la cui voce è<br />
riconoscib<strong>il</strong>issima, pensiamo che si tratti di Sandra, perché Caterinetta, nei brani<br />
incisi da solista, sfoggia uno st<strong>il</strong>e diverso e più incisivo. In bella evidenza anche uno<br />
dei saxofonisti di Barzizza, probab<strong>il</strong>mente Sergio Quercioli.<br />
- Forse tu (1941 ca.). Ritmo allegro di Pontoni-Cambieri, presente sul lato b del disco<br />
precedente. Gli interpreti sono i medesimi. Qui, la voce che emerge è senz’ombra di<br />
dubbio quella di Giuditta, la “giamburrasca” del <strong>Trio</strong> che arrotava la erre in modo<br />
impagab<strong>il</strong>e. Alla fine dell’incisione ci sono due magnifici incisi strumentali, prima<br />
del chitarrista Aldo Tonini, poi del fisarmonicista Francesco Ferrari.<br />
- Povera Titina (1942). Delizioso ritmo moderato di Falpo-Mari, interpretato dalle<br />
<strong>Lescano</strong>, qui più cinguettanti che mai, con l’Orchestra Angelini; disco Cetra IT 1<strong>17</strong>5.<br />
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