18.06.2013 Views

R - Centro Restauro

R - Centro Restauro

R - Centro Restauro

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

C.R.PR.<br />

in<br />

forma<br />

on line ISSN 2035-8725<br />

www.centrorestauro.sicilia.it<br />

C.R.P.R in/forma<br />

n. 7/8 Giuno-Dicembre 2009<br />

Rivista semestrale del <strong>Centro</strong> regionale<br />

per la progettazione e il restauro e per le<br />

scienze naturali applicate ai Beni<br />

culturali<br />

ISSN 2035-8717<br />

Direzione scientifica<br />

Guido Meli<br />

Direttore responsabile<br />

Antonio Casano<br />

Comitato di redazione<br />

Antonio Casano<br />

Rita Di Natale<br />

Maria Di Ferro<br />

Roberto Garufi<br />

Elena Lentini<br />

Gioacchino Mangano<br />

Ferdinando Maurigi<br />

Guido Meli<br />

Giuseppa Maria Spanò<br />

Fotografie<br />

Gioacchino Mangano, Ugo Nizza,<br />

Fabiola Saitta, Licia Settineri<br />

Progetto grafico<br />

Gioacchino Mangano<br />

Immagine di copertina di Osama Hamdan<br />

Mosaico del VI° secolo dopo Cristo della<br />

Carta di Mabada - Mabada - (Giordania)<br />

Stampa<br />

Priulla s.r.l.<br />

via Ugo La Malfa, 6915 - 90134<br />

Palermo<br />

Sede di amministrazione, direzione<br />

redazione: Via Cristoforo Colombo, 52<br />

90142 Palermo<br />

Registrazione Tribunale di Palermo<br />

del 9.2.2006 n°3<br />

© Copyright 2007<br />

Regione Siciliana - Assessorato<br />

regionale dei Beni culturali ed<br />

ambientali e della Pubblica istruzione<br />

<strong>Centro</strong> regionale per la progettazione e<br />

il restauro e per le scienze naturali<br />

applicate ai Beni culturali<br />

TEMARIO<br />

L’apertura di questo numero è affidata ad Osama Hamdan, fraterno amico del compianto<br />

Michele Piccirillo –il Padre francescano scomparso poco più di un anno fa- nota e stimata alta<br />

figura intellettuale in Terra Santa, riconosciuta tale dalla comunità scientifica internazionale<br />

anche per aver saputo coniugare l’impegno spirituale e la ricerca archeologica con una<br />

Weltanschauung fondata sulla cultura come grimaldello per la coesistenza pacifica dei popoli,<br />

imperniata sulla tolleranza e il riconoscimento reciproco della diversità, sia pur disposta in<br />

un piano di contaminazione su cui edificare una nuova koinè multiculturale. Osama Hamdan,<br />

uno dei massimi esponenti dell’intellighenzia palestinese -docente presso l’Università Al<br />

Quds di Gerusalemme e direttore del Mosaic Centre di Gerico- dall’alto del legame di solidarietà<br />

umana ed affinità culturale ci detta un illuminate profilo che ci fa cogliere quale fosse<br />

la straordinaria rilevanza della presenza di Abuna Michele in Palestina per il riannodo del dialogo<br />

dal basso tra comunità divise dalle loro sovrastrutture ideologiche.<br />

Sulla Villa del Casale di Piazza Armerina è incentrato il dossier diagnostico: un resoconto<br />

sintetico delle analisi scientifiche eseguite in situ o rielaborate in laboratorio. Inoltre presentiamo<br />

parte di un più ampio studio, condotto da Lorenzo Lazzarini dell’Università IUAV di<br />

Venezia, sulle specie lapidee collocate nel sito romano. Patrizio Pensabene dell’Università<br />

“La Sapienza” completa le pagine del dossier con un articolo sulle indagini archeologiche:<br />

un escursus storico-stratigrafico degli scavi che hanno interessato le ricerche intrecciate con<br />

le opere di restauro.<br />

Nella sezione progetti è consultabile il lavoro sulla mappatura del degrado entomologico dei<br />

manufatti di origine organica, posto in essere in alcuni centri del distretto madonita, riguardante<br />

importanti presidi culturali –chiese, musei, biblioteche ed altre istituzioni- insediati<br />

all’interno della catena montuosa del palermitano. Mentre per le pagine della laboriando<br />

proponiamo due interventi di restauro riguardanti la Madonna della Lavina di Cerami e gli<br />

abiti del “Pepoli” -con un contributo di Maria Luisa Famà, direttrice del museo, sulla caratteristica<br />

espositiva principale dell’ente trapanese: i manufatti artistici in corallo. Da segnalare<br />

inoltre, fra gli incontri&dibattiti, l’ampia argomentazione sui temi trattati negli appuntamenti<br />

autunnali svoltisi a Palermo promossi dalla Società Italiana di Ottica e Fotonica (V<br />

Conferenza del Gruppo del Colore) e dalla Associazione Italiana di Archeometria<br />

(Convegno nazionale su Sistemi biologici e beni culturali)<br />

Infine si portano all’attenzione del lettore le pagine della ricerca che si avvalgono dei contributi<br />

di Stefano Colazza e Giuseppe Barbera della Facoltà di Agraria di Palermo, in merito<br />

alla vicenda del punteruolo rosso: il primo fa il punto sullo stadio raggiunto dalla sperimentazione<br />

biologica e sui i possibili mezzi di contrasto per il controllo del devastante fenomeno<br />

entomologico che continua a provocare la moria delle palme; il secondo ci conduce<br />

sulle tracce storiche del paesaggio urbano vegetativo, di cui la presenza della palma è un<br />

elemento imprescindibile nelle città siciliane. La tematica non è estranea all’interesse del<br />

CRPR, tanto che sull’argomento è in cantiere uno studio per definire un intervento specifico.<br />

Nella stessa sezione, in linea con la scelta editoriale della rivista di dare spazio a giovani<br />

ricercatori, ospitiamo il saggio di Lucia Carruba sui portali del centro storico di Palermo,<br />

nel quale vengono esaminati i processi di trasformazione e le sovrapposizioni stilistiche<br />

subiti nel tempo: un grido di allarme sul rischio di degrado a cui è sottoposto un “pezzo”<br />

fra i tanti del patrimonio storico architettonico.<br />

Chiudono, come di consueto, le recensioni e la rassegna libri. In particolare nella prima<br />

rubrica Carlo Pastena, fra note e repertori, ci descrive un fondo bibliografico seicentesco<br />

curato da Rita Di Natale e Gabriella Cannata, ma soprattutto ci introduce su un tema che va<br />

ben al di là dei tecnicismi per soli addetti ai lavori, facendoci comprendere la valenza essenziale<br />

della costituzione di tali fondi per gli studiosi nella ricerca delle fonti documentali.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!