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ARCHIVIO DI STATO DI VENEZIA - maas.ccr

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876 Guida generale degli Archivi di Stato<br />

A distanza di oltre mezzo secolo questa Guida ne è anzitutto un aggiornamento:<br />

quanto alla consistenza del materiale per le variazioni avvenute a motivo di versamenti,<br />

depositi, doni, acquisti, trasferimenti tra istituti; quanto alla sua descrizione<br />

per i lavori di riordinamento e inventariazione compiuti, i mezzi di corredo elaborati,<br />

la miglior conoscenza di molte magistrature e fondi archivistici, l’esperienza accumulata<br />

grazie al contributo di quanti si sono in questo tempo avvicendati nell’istituto<br />

e grazie al progredire degli studi. E stata inoltre occasione per effettuare riscontri,<br />

rettificare inevitabili sviste, imprecisioni, refusi di stampa e per mettere a<br />

punto e aggiornare la bibliografia. In particolare nei fondi antichi sono state veriti- 8<br />

tate le date, tenendo conto del more veneto (inizio dell’anno il lo marzo), e sono state<br />

rilevate interruzioni e lacune nelle singole serie. Anche per ragioni di spazio la descrizione<br />

dei fondi non è tuttavia sempre analitica come nel Da Mosto, sebbene talora<br />

lo sia anche di più; in genere si sono elencate le serie principali, rinunciando a<br />

scendere a ulteriore dettaglio. Divergenze nei dati quantitativi (riscontrabili ad<br />

esempio nel settore delle corporazioni religiose soppresse) possono anche risalire a<br />

operazioni di riordinamento o semplicemente all’impiego di contenitori di capienza<br />

diversa. Quando vi siano diversità rispetto al Da Mosto bisogna comunque attenersi<br />

alla presente Guida.<br />

A monte di ogni guida sta la scelta del criterio in base al quale disporre ed elencare<br />

gli archivi: se cioè sforzandosi di delineare, quale si venne formando, la struttura<br />

dello Stato che li produsse, oppure secondo un modello astratto e sempre discrezionale.<br />

Il Da Mosto si attenne almeno in parte a quest’ultima soluzione, anche scostandosi<br />

in certi casi dalla reale situazione delle carte. Il primo dei due volumi è dedicato<br />

agli archivi dell’amministrazione centrale della repubblica veneta e a quelli<br />

notarili, in quanto anticamente affidati alla cancelleria inferiore. 1 fondi sono suddivisi<br />

in quattro settori in base alle caratteristiche istituzionali ritenute preminenti: organi<br />

costituzionali e principali dignità dello Stato, organi giudiziari, finanziari, amministrativi;<br />

negli ultimi tre gruppi essi si susseguono di massima in ordine alfabetico.<br />

Il secondo volume comprende gli archivi dell’amministrazione periferica della<br />

repubblica (descritta in tutta la sua articolazione, a prescindere dalla circostanza<br />

che i fondi relativi fossero o no conservati in Archivio. Quelli che allora vi si trovavano<br />

vi erano pervenuti, salvo le carte del duca di Candia, in epoca posteriore al<br />

1797; alcuni di essi furono in seguito trasferiti agli Archivi di Stato, frattanto istituiti,<br />

di Belluno, Treviso, Udine); gli archivi delle rappresentanze diplomatiche e consolari<br />

della repubblica (formatisi nelle rispettive sedi e parzialmente pervenuti in<br />

epoca posteriore al 1797); gli archivi dei governi succeduti alla repubblica, suddivisi<br />

in amministrativi, finanziari, giudiziari e militari; alcuni archivi di rappresentanze<br />

consolari estere a Venezia; quelli delle corporazioni religiose e laicali soppresse, degli<br />

istituti di beneficenza, delle arti; gli archivi privati; le collezioni e miscellanee.<br />

La presente Guida rispetta per quanto possibile i criteri generali fissati dalla redazione<br />

centrale per tutti gli Archivi di Stato italiani. Riguardo agli archivi della repubblica,<br />

precedono quelli degli organi politico-costituzionali; seguono quelli a prevalente<br />

competenza finanziaria, quelli prevalentemente amministrativi, distribuiti a<br />

grandi linee per aree di competenza, infine i giudiziari veri e propri secondo i gradi<br />

di giurisdizione, disposti in ordine ascendente. All’interno dei vari gruppi i fondi sono<br />

stati descritti in successione cronologica, riferita all’anzianità della magistratura.<br />

Tali suddivisioni sono però di larga massima, non essendovi a Venezia chiara di-

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