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ARCHIVIO DI STATO DI VENEZIA - maas.ccr

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882 Guida generale degli Archivi di Stato<br />

1<br />

Antichi regimi<br />

Massimo complesso documentario, in quanto inerente ai supremi organi dello Stato<br />

(maggior consiglio, minor consiglio, signoria, collegio nelle sue diverse accezioni,<br />

quarantia, senato) erano a palazzo ducale le cancellerie ducale e secreta, quest’ultima<br />

distinta dalla prima con parte del maggior consiglio 23 aprile 1402, a tutela dei<br />

documenti meritevoli di maggior riservatezza nel campo della politica sia estera che<br />

interna; nel 1401 si era staccata dalla serie Misti del senato quella dei Secreti, dedicata<br />

precipuamente ai rapporti internazionali. Il criterio di attribuzione del materiale<br />

archivistico all’una o all’altra cancelleria si basava dunque non sulla sua appartenenza<br />

ad uno o altro organo, bensì sul grado di maggiore o minore segretezza degli<br />

affari trattati, adombrato nella stessa riunione e registrazione dei documenti in serie<br />

parallele a seconda del prevalente tenore amministrativo o politico (ad esempio nelle<br />

deliberazioni del Senato, da un lato Terra, Mar; dall’altro Secreti, Corti, Rettori,<br />

Roma con l’ulteriore distinzione di Roma expulsis riscontrabile anche nei dispacci,<br />

Costantinopoli; quanto al Collegio, Lettere comuni e Lettere segrete). Non vi era<br />

sempre del resto, almeno in un’area intermedia, netta separazione tra archivi del<br />

collegio e del senato, unificati nelle cancellerie e in particolare nella Secreta, data<br />

l’intima connessione e compenetrazione di funzioni, competenze e procedure che<br />

per certi aspetti rendeva quasi inscindibile la complessa e convergente attività del<br />

senato e del collegio nelle sue componenti.<br />

Nella presente Guida, sull’esempio del Da Mosto, sono stati ricostituiti i fondi del<br />

Senato e del Collegio nelle sue articolazioni, sebbene in Archivio la distribuzione topografica<br />

del materiale riproduca invece a grandi linee quella delle due cancellerie, e<br />

la pertinenza alla Secreta sia indicata nelle stesse etichette delle serie corrispettive.<br />

Qualche divergenza rispetto al Da Mosto nell’assegnazione di talune serie al Senato<br />

piuttosto che al Collegio o viceversa dipende dall’intrinseca ambiguità cui si accennava.<br />

A parte ciò, e a differenza che nel Da Mosto, la stessa Secreta è stata poi descritta<br />

come insieme di fondi e serie archivistiche (p.< 906) relativamente al materiale ivi<br />

conservato sulla scorta dell’inventario del 1669 o di altra incontrovertibile documentazione,<br />

ma non riconducibile alle serie proprie dei consigli o del collegio; materiale<br />

che il Da Mosto comprende invece tra le collezioni e miscellanee (Patta, Commemoriali)<br />

oppure non menziona, in quanto non era allora noto nella sua specifica<br />

connotazione archivistica (tale la serie delle Materie miste notabili e gli Archivi propri<br />

diversi, individuati e ricomposti in successive operazioni di riordino). Di seguito

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