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viaggio in Italia
mitteleuropa
Poco meno di ottomila chilometri quadrati di montagne
incontaminate, dolci colline e mare blu tracciano
le coordinate del Friuli-Venezia Giulia. Gli scenari
naturalistici remoti e affascinanti del Carso e delle Alpi
si alternano a città di rara bellezza come Trieste, Gorizia
e Pordenone, ricche di storia quanto di inaspettata
vitalità. Un nodo nevralgico della geografia europea, da
sempre crocevia di destini e di genti, capace di premiare i
suoi turisti con la ricchezza di un territorio che sorprende.
Central Europe Little less than 8000 sq km
of mountains, hills and sea trace the lines of Friuli-
Venezia Giulia. The natural scenery of the Karst and
the Alps alternate with cities of rare beauty like Trieste,
Gorizia and Pordenone, which are as rich in history
as they are of unexpected vitality.
Gorizia, il castello medievale
1| GORIZIA
A Gorizia si respira l’atmosfera sospesa tipica di una città di frontiera,
fra paesaggi collinari da fiaba. Nella piazza Transalpina, fino al 2004
fisicamente divisa da un muro, si passeggia con un piede in Italia e uno
in Slovenia. Il castello medievale con il suo incantevole borgo è un vero
gioiello: da qui la vista spazia sulle dolci distese di colli e sull’intera città,
dove convivono in modo armonioso architetture medievali, barocche e
ottocentesche. Già la borghesia asburgica amava Gorizia e il suo clima
mite: non a caso la città era chiamata la “Nizza dell’Adriatico”. Tra giardini
incantevoli, come il Parco Piuma sul fiume Isonzo e il Parco del Palazzo
Coronini Cronberg, trova grande spazio anche la cultura: tanti i musei, da
quello della moda e delle arti applicate a quello della Grande Guerra.
Gorizia’s atmosphere is typical of a border town. In Transalpina Square,
which was physically divided by a wall up until 2004, you can take a walk
with one foot in Italy and the other in Slovenia. The medieval castle, with
its tiny village, is a real jewel: from here the view sweeps over the hills
and the entire city, with its medieval, baroque and 19th century
architecture, magical gardens and museums.
© Maurizio Valdemarin
high
2| TRIESTE
È la città italiana dove si vive meglio. Almeno secondo
l’indagine de Il Sole 24 Ore del 2009, che mette a
confronto il livello di benessere nelle varie province della
penisola. Palmarès meritato grazie a una serie di progetti
che l’hanno fatta uscire dall’immobilismo. Come il restyling
delle rive e di piazza Unità d’Italia, affacciata sul mare, un
sogno di pietra arenaria illuminata da 150 scenografici
punti luce azzurri. O come il futuro restauro degli edifici
storici del porto che ospiteranno alberghi e musei, finanziati
da un investimento di un miliardo e mezzo di euro. Città
dove un tempo approdavano i leggendari transatlantici
Vulcania e Saturnia, reduci da sfide oceaniche, Trieste è
come la sua gente: poetica, fiera, entusiasta. Qui
l’Occidente si attenua nel bianco, nel rosa e nel grigio sul
lungomare e sul molo Italia, spazzati dalla bora rabbiosa.
According to a 2009 report in the Il Sole 24 Ore
newspaper, Trieste is the Italian city where people live better.
This is also thanks to various restyling projects, like the one
in Unità d’Italia Square, which is lit up by 150 blue points
of light. Trieste is just like its people, poetic, proud and eager.
Here, the west softens on the pinkish white seafront which
is swept by the bora.
Trieste
© Maurizio Valdemarin