18.06.2013 Views

4 - Aeronautica Militare Italiana

4 - Aeronautica Militare Italiana

4 - Aeronautica Militare Italiana

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

non solo musica<br />

Dalla musica alla letteratura: un viaggio attraverso l'arte<br />

“Venuto al mondo”<br />

di Margaret Mazzantini<br />

Un viaggio di risposte o solamente di ricordi, un<br />

amore senza regole che nasce quando meno te<br />

lo aspetti, una maternità ricercata e negata; e<br />

ancora una guerra tra fratelli, tra uomini di una stessa<br />

nazione, con il dolore e la volontà di rinascita perché<br />

solo così si può andare avanti: questo e altro ancora è<br />

“Venuto al mondo”, il romanzo di Margaret Mazzantini.<br />

In esso l’autrice non si limita a focalizzare su temi<br />

molto discussi, ma che ancora richiedono attenzione<br />

(come la guerra, la fecondazione assistita eccetera);<br />

l’autrice si ripropone, infatti, di trasmetterci le emozioni<br />

di ogni singolo personaggio costituendo un filo<br />

diretto tra noi e i suoi pensieri. Certamente colpiscono<br />

alcune riflessioni sviluppate dalla scrittrice che aderiscono<br />

al complesso caratteriale e comportamentale<br />

dei suoi personaggi principali o secondari, proposti a<br />

noi sia nelle loro debolezze che nei punti di forza:<br />

“L’aria è bianca. Il proiettile ha raggiunto la nuca, il<br />

bambino è caduto a faccia sotto. Gli altri scappano, lasciano<br />

gli slittini e corrono come conigli spaventati. Il<br />

cecchino torna sul luogo, butta un occhio sulle orme<br />

rimaste. Gli piace quel silenzio, quando controlla il suo<br />

lavoro, quando restano soli lui e il suo centro. Controlla<br />

il foro sulla nuca, perfetto. Il bersaglio piccolo è morto<br />

sul colpo, non è nemmeno scivolato un po’ sui gomiti.<br />

Il cecchino non ha bisogno di sprecare altri colpi per<br />

finirlo. E’ come sparare sui conigli, sorride. Poi la crosta<br />

della faccia si indurisce e resta quel misero stupore,<br />

quello del diavolo che guarda se stesso.”<br />

In assoluto le descrizioni della guerra rimangono maggiormente<br />

impresse per la normalità con la quale la<br />

Mazzantini le presenta: il leggero distacco che lei impone<br />

tra scena e lettori permette di visualizzare le<br />

stesse scene come dall’alto, mentre noi, consapevoli o<br />

no di ciò che sta per accadere, raggeliamo davanti alla<br />

sua immediatezza; proprio in questo modo, infatti, ci<br />

leghiamo ancora di più alla vicenda, ma soprattutto ai<br />

personaggi.<br />

E’ molto penetrante, poi, il ruolo che alcuni mestieri,<br />

al mondo d’oggi spesso considerati ‘di relativa importanza’,<br />

ricoprono nella trattazione. Attraverso Diego,<br />

giovane fotografo genovese, e Gojko, poeta sarajevita,<br />

l’autrice sembra affermare che il mezzo più efficace per<br />

trasmettere la violenza e gli orrori della guerra sia l’arte:<br />

infatti, in onore e in ricordo dell’artista italiano, verrà<br />

17<br />

organizzata una mostra con tutte le sue opere scattate<br />

durante la guerra. Le poesie del serbo, invece, variano<br />

a seconda del periodo in cui sono state scritte: passano<br />

dalla disillusione iniziale, data dall’età del bosniaco,<br />

non più giovanissima, ma comunque spensierata, fino<br />

alla presa di coscienza dello stesso durante e dopo la<br />

guerra riguardo alle aberrazioni che l’essere umano e<br />

la sua natura malvagia possono compiere; toccano nel<br />

profondo per la semplicità e la concretezza degli argomenti<br />

che trattano. Ne è chiaro esempio l’epigrafe che<br />

Gojko fa incidere sulla lapide della sorella e della madre<br />

morte insieme durante un bombardamento:<br />

Tieni un capo del filo, / con l’altro capo in mano / io<br />

correrò nel mondo /. E se dovessi perdermi / tu, mammina<br />

mia, tira.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!