Completamento storia del Calcio - Università degli Studi di Pavia
Completamento storia del Calcio - Università degli Studi di Pavia
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Il poeta Giacomo Leopar<strong>di</strong> (1798-1837) de<strong>di</strong>ca un suo canto «A un vincitore<br />
<strong>del</strong> gioco <strong>del</strong> pallone»; pubblicato per la prima volta nella raccolta<br />
bolognese <strong>del</strong> 1824 ed in seguito mantenuta nelle successive e<strong>di</strong>zioni<br />
(Firenze 31 e Napoli 35). È de<strong>di</strong>cata a Carlo Di<strong>di</strong>mi <strong>di</strong> Treia, nato il 6 maggio<br />
1798 eccellente giocatore nel gioco <strong>del</strong> pallone col bracciale <strong>del</strong>la prima<br />
metà <strong>del</strong>l’Ottocento.<br />
Anche Wolfang Goethe (1749-1832) e Gioacchino<br />
Belli (1791-1863)<br />
ci parlano <strong>di</strong> giochi con la palla.<br />
Lo scrittore Edmondo De Amicis (1846-1908) nella sua opera «Gli<br />
azzurri e i rossi» tratta <strong>del</strong> gioco con la palla;<br />
Andato a visitare un luogo a lui finora sconosciuto, lo sta<strong>di</strong>o, per fare<br />
felice la figlia, Umberto Saba (1883-1957) rimase affascinato da quel<br />
coacervo <strong>di</strong> emozioni e passioni. Dalla sua penna uscirono le “cinque<br />
poesie per calcio”.<br />
Una volta, il poeta rimase colpito, quasi commosso, dalla gentilezza <strong>di</strong><br />
un tifoso avversario, a Padova, che offrì dei fiori a sua figlia.<br />
Le “Cinque poesie sul gioco <strong>del</strong> calcio” sono ritenute il vertice <strong>del</strong>la poesia <strong>di</strong><br />
Umberto Saba.<br />
Squadra paesana<br />
Tre momenti<br />
Tre<strong>di</strong>cesima partita<br />
Fanciulli allo sta<strong>di</strong>o<br />
Goal<br />
Saba ci ha regalato l’istantanea <strong>del</strong> gol, quasi un fermo immagine, quel «portiere caduto alla <strong>di</strong>fesa<br />
/ ultima vana, contro terra cela / la faccia, a non vedere l’amara luce».<br />
E l’emozione alla “tre<strong>di</strong>cesima partita” quando: «Piaceva / essere così pochi intirizziti / uniti, /<br />
come ultimo uomini su un monte, / a guardare <strong>di</strong> là l’ultima gara».