Completamento storia del Calcio - Università degli Studi di Pavia

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In Italia “la pila paganica”, il gioco più popolare presso i romani, continuò ad essere praticato anche durante il medioevo, a Firenze tale gioco prese il nome di “Calcio fiorentino” Calcio fiorentino (vedi dispense) Rievocazione storica del Calcio Fiorentino, ogni anno dal 18 - 24 giugno Nella città di Firenze, non c’è San Giovanni (24 giugno) che si rispetti senza la finale del Calcio Storico Fiorentino, e non c’è giugno vero a Firenze senza che i quattro quartieri della città non si sfidino nella polvere di piazza Santa Croce. Dal 1930 ad oggi la rievocazione storica del calcio in costume è diventata una importante tradizione, il giorno di Pasqua, si effettuano i sorteggi delle partite tra i quattro quartieri di Firenze: i bianchi del quartiere Santo Spirito; i rossi del quartiere Santa Maria Novella; i verdi del quartiere San Giovanni; gli azzurri del quartiere Santa Croce. La prima partita viene disputata 18 giugno, la seconda il 19 giugno e la finale, il 24 giugno per onorare il patrono di Firenze, San Giovanni. “L’Harling at goal” messo al bando in Inghilterra del re Edoardo II nel 1314, si diffuse nei territori vicini, soprattutto in Scozia ed in Francia ma dopo qualche tempo ritornò ad essere praticato in Inghilterra con la denominazione di “Dribbling game”.
Dribbling game (vedi dispense) E poi ancora Nei secoli XVII e XVIII si assiste ad una generale decadenza delle pratiche sportive, tuttavia il gioco della palla in varie forme fu continuamente praticato in molte parti d’Italia. È particolarmente noto l’episodio che coinvolse il celebre pittore Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio il quale si macchiò di un omicidio in seguito ad una discussione sorta durante una sfida di pallone. Anche Antonio Canova, ricorda nei suoi “Quaderni di viaggio” una sfida di pallone. Il gioco destò l’attenzione anche del poeta Giacomo Leopardi che dedica un suo canto “A un vincitore del gioco del pallone”, di Edmondo De Amicis (Gli azzurri e i rossi), oltre che di Wolfang Ghoete, Gioacchino Belli, Umberto Saba (Le cinque poesie sul gioco del Calcio), Pier Paolo Pasolini e fino a Gianni Brera. Calcio letteratura ed arte Gianni Brera (1919-1992) uno dei più grandi giornalisti sportivi e scrittori italiani del XX secolo, di se stesso ha scritto “«nato l'8 settembre 1919 a San Zenone Po, in provincia di Pavia, sono cresciuto brado o quasi fra boschi, rive e mollenti (…) mi sono scoperto padano di riva e di golena, di boschi e di sabbioni, figlio legittimo del Po. » “«… letteratura e calcio da sempre vanno a braccetto, da quando «l’oggetto quasi sferico, a pezze rettangolari cucite all’interno…», fece la sua comparsa nei prati delle periferie delle città italiane. Ricordiamo alcuni personaggi che ebbero a che fare con i giochi con la palla: Il pittore Michelangelo Merisi, il Caravaggio (1571-1610) si macchiò di un omicidio in seguito ad una discussione sorta durante una sfida di pallone. Lo scultore Antonio Canova (1757-1822), ricorda nei suoi “Quaderni di viaggio” una sfida di pallone.
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Page 5 and 6: Poi ancora, nel libro VIII (496-512
Page 7: Soule Gioco dell’antica Gallia (v
Page 11: Pier Paolo Pasolini (1922-1975) «I

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