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2 Capitolo I<br />
Fig. 2. Esempi <strong>di</strong> ossa lunghe (omero, in alto), piatte<br />
(osso parietale del cranio, a destra) e corte (calcagno<br />
del tarso, a sinistra).<br />
tre <strong>di</strong>men sioni sono approssimativamente uguali (per<br />
esempio le ossa del tarso e del carpo, rispettivamen te<br />
nel piede e nella mano).<br />
Procedendo dall’alto in basso, queste sono le ossa<br />
principali:<br />
a) le ossa del cranio e della faccia<br />
b) la colonna vertebrale<br />
c) la scapola, posteriormente alla gabbia toracica e<br />
alla clavicola, sopra la gabbia toracica<br />
d) lo scheletro dell’arto superiore, sud<strong>di</strong>viso in ossa<br />
del braccio (omero), ossa dell’avambraccio (ra<strong>di</strong>o e<br />
ulna), ossa della mano (carpo, metacarpo e falangi)<br />
e) le ossa del bacino: ileo, ischio e pube<br />
f) lo scheletro dell’arto inferiore, sud<strong>di</strong>viso in osso<br />
della coscia (femore), ossa della gamba (pe rone e tibia),<br />
ossa del piede (tarso, metatarso e falangi).<br />
Diamo <strong>di</strong> seguito dei cenni su due degli insiemi ossei<br />
più importanti sotto il profilo del movimento.<br />
La colonna vertebrale<br />
La colonna vertebrale, o rachide, è costituita da 33<br />
ossa corte chiamate vertebre (fig. 3). Ciascu na vertebra<br />
è formata da un corpo vertebrale a forma <strong>di</strong> cilindro<br />
appiattito e da tre appen<strong>di</strong>ci sporgenti: quelle che<br />
sporgono posteriormente si chiamano apofisi spinose<br />
e sono all’origine, con la loro caratteristica prominenza,<br />
del nome <strong>di</strong> spina dorsale dato popolarmente<br />
Fig. 3. La colonna vertebrale, vista in proiezione<br />
posteriore e laterale.<br />
al rachide (fig. 4).<br />
La colonna vertebrale costituisce il mezzo <strong>di</strong> giunzione<br />
fra parte superiore e inferiore del lo scheletro.<br />
Superiormente la colonna è collegata al cingolo<br />
scapolare tramite le costole, lo sterno, le scapole e le<br />
clavicole, inferiormente essa si attacca <strong>di</strong>rettamente<br />
al cingolo pelvico, e sattamente alle ossa iliache, tramite<br />
l’articolazione sacro-iliaca. Questa connessione<br />
fra parte alta e parte bassa dello scheletro avviene<br />
in modo <strong>di</strong>namico, non statico: infatti la colonna è