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4 Capitolo I<br />
Fig. 6. La gabbia toracica.<br />
facendo aumentare il volume della cavità toracica.<br />
Poiché, per le ben note leggi dei gas, a un aumento<br />
del volume consegue una <strong>di</strong>minu zione <strong>di</strong> pressione,<br />
allora la pressione all’interno della cavità toracica <strong>di</strong>minuisce,<br />
<strong>di</strong>ventando mi nore <strong>di</strong> quella dell’aria esterna.<br />
A causa <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> pressione, l’aria<br />
penetra all’inter no della cavità: si ha l’inspirazione.<br />
Quando il <strong>di</strong>aframma si rilassa esso si risolleva, comprimendo<br />
la cavità toracica. Il volu me allora <strong>di</strong>minuisce,<br />
la pressione aumenta e si crea una <strong>di</strong>fferenza opposta<br />
alla precedente; l’a ria ora esce verso l’esterno:<br />
si ha l’espirazione.<br />
Il sistema articolare<br />
Le ossa, ovviamente, non potrebbero muoversi le<br />
une rispetto alle altre, se non fossero provviste <strong>di</strong><br />
cerniere, <strong>di</strong> giunture pre<strong>di</strong>sposte allo scopo. Queste<br />
cerniere sono le articolazioni. In qualsiasi articolazione<br />
occorre contemperare due esigenze: quella<br />
della soli<strong>di</strong>tà e quella della mobilità. In altre parole,<br />
è necessario sì che l’articolazione consenta il movimento,<br />
ma è anche necessario che vengano conservati,<br />
in ogni momento, i rapporti articolari e l’integrità<br />
dell’artico lazione stessa. D’altra parte, spesso le due<br />
esigenze sono presenti in modo molto <strong>di</strong>verso e assolutamente<br />
non equilibrato da caso a caso. Per alcune<br />
ossa, infatti, la richiesta <strong>di</strong> mobilità è al quanto limita-<br />
ta, per altre invece è assolutamente necessaria. Chiaramente,<br />
quando la soli<strong>di</strong>tà vie ne al primo posto, la<br />
mobilità è fortemente compromessa, quando invece è<br />
primaria la necessità <strong>di</strong> ampie escursioni articolari la<br />
soli<strong>di</strong>tà può essere così relativa che l’articolazione, se<br />
fortemente impegnata, <strong>di</strong>venta suscettibile <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta<br />
<strong>di</strong> integrità e dei relativi rapporti articolari (va cioè<br />
soggetta a lussazione, ovvero al <strong>di</strong>stacco permanente<br />
dei capi articolari).<br />
A seconda dell’esigenza che viene <strong>di</strong> volta in volta<br />
privilegiata, le articolazioni si sud<strong>di</strong>vi dono in tre<br />
tipi: Fisse, semimobili e mobili. Nei primi due tipi,<br />
ovviamente, si privilegia la soli<strong>di</strong>tà e queste articolazioni<br />
sono presenti soprattutto nello scheletro assile:<br />
l’esempio più famoso <strong>di</strong> ar ticolazioni fisse è quello<br />
fra le ossa del cranio, mentre esempi <strong>di</strong> articolazioni<br />
semimobili (che permettono solo piccoli movimenti<br />
<strong>di</strong> scorrimento e traslocazione) si possono trovare fra<br />
osso sacro e ossa iliache, o fra scapola e clavicola.<br />
Nel terzo tipo si privilegia la mobilità e, ovviamen te,<br />
queste articolazioni saranno presenti nella parte scheletrica<br />
appen<strong>di</strong>colare, ovvero negli arti.<br />
Un’articolazione è composta da varie parti (fig. 7):<br />
a) la capsula articolare, una specie <strong>di</strong> manicotto formato<br />
da sostanza cartilaginea, che racchiude le estremità<br />
ossee, chiamate capi articolari, in una cavità,<br />
chiamata cavità articolare, che si trova completamente<br />
sotto vuoto. La mancanza d’aria all’interno della<br />
cavità articolare crea una <strong>di</strong>ffe renza <strong>di</strong> pressione con<br />
l’esterno, che migliora la tenuta dell’articolazione.<br />
Infatti, spesso, a favo rire il <strong>di</strong>stacco dei capi ossei, la<br />
lussazione, contribuisce molto la rottura della capsula<br />
articolare, con il conseguente ingresso <strong>di</strong> aria nella<br />
capsula. Vi sono vari tipi <strong>di</strong> capsula articolare, dalle<br />
più semplici alle più complesse. Queste ultime possono<br />
essere sud<strong>di</strong>vise in più camere separate, do tate<br />
anche <strong>di</strong> uno o più <strong>di</strong>verticoli.<br />
b) la membrana sinoviale, che secerne il cosiddetto<br />
liquido sinoviale, che costituisce una specie <strong>di</strong><br />
lubrificante per le ossa, favorendone il movimento<br />
reciproco con il minimo <strong>di</strong> attriti. Ecco perché è così<br />
importante il riscaldamento atletico per le articolazioni:<br />
l’aumento <strong>di</strong> temperatura all’interno della capsula<br />
favorisce la secrezione del liquido sinoviale e una migliore<br />
funzionalità dell’articolazione. Questo liquido<br />
può essere considerato l’analogo dell’olio lubrificante<br />
per un motore. Le ossa perciò, quando l’articolazione<br />
è riscaldata, sono immerse in una specie <strong>di</strong> bagno<br />
d’olio. I capi articolari, all’interno della capsula, non<br />
vengono mai a contatto, ma sono separati dal bagno<br />
d’olio. Quin<strong>di</strong>, le ossa non sfregano l’una contro l’altra,<br />
anche perché a rivestirle c’è della cartilagine.<br />
c) i legamenti, delle specie <strong>di</strong> cordoni, posti fuori<br />
della capsula articolare, e tesi fra un osso e l’altro, a<br />
<strong>di</strong>verse <strong>di</strong>stanze. Essi hanno il compito <strong>di</strong> migliorare