19.06.2013 Views

marzo 2012 - Parrocchia della Beata Vergine Immacolata in Longuelo

marzo 2012 - Parrocchia della Beata Vergine Immacolata in Longuelo

marzo 2012 - Parrocchia della Beata Vergine Immacolata in Longuelo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

16<br />

BIBBIA E LITURGIA<br />

Spezzare il pane <strong>della</strong> Parola<br />

I<br />

n una delle sue catechesi Papa Benedetto sottol<strong>in</strong>eava:<br />

«Molti cristiani non leggono mai la Bibbia, e hanno di<br />

essa una conoscenza molto limitata e superficiale» e<br />

certamente è un’affermazione condivisibile; per molti di<br />

noi l’<strong>in</strong>contro con la Parola di Dio si limita al suo ascolto <strong>in</strong><br />

chiesa, durante la Messa domenicale o feriale, ma dimentichiamo<br />

che solo una maggiore <strong>in</strong>teriorizzazione di questo<br />

ricco testo ci può aiutare a comprendere e a vivere meglio<br />

sia la nostra vita spirituale che la stessa partecipazione attiva<br />

all’Eucaristia. Che relazione esiste tra la Bibbia e la Liturgia<br />

e cosa c’entra con la nostra vita? Come si legge nella<br />

costituzione conciliare sulla Liturgia, la Sacrosantum<br />

Concilium: «Massima è l’importanza <strong>della</strong> Sacra scrittura<br />

nella celebrazione liturgica. Da essa <strong>in</strong>fatti vengono tratte<br />

le letture da spiegare nell’omelia e i salmi da cantare, del<br />

suo spirito sono permeate le orazioni e gli <strong>in</strong>ni liturgici, e<br />

da essa prendono significato le azioni e i segni». C’è dunque<br />

uno stretto legame tra Bibbia e Liturgia: la Messa ha un<br />

fondamento biblico, e allo stesso tempo la Liturgia <strong>della</strong><br />

Parola prepara il fedele alla Liturgia Eucaristica, all’<strong>in</strong>contro<br />

con Gesù vivo e vero. Attraverso la Parola, detta e ascoltata,<br />

Dio si rivela a noi, entra nel nostro vissuto quotidiano e<br />

noi ci riconosciamo <strong>in</strong> quella Parola. Ma l’evento di rivelazione<br />

chiede una risposta: la Parola, <strong>in</strong>fatti, è per sua natura<br />

dialogica, necessita di essere stata capita e stabilisce un<br />

Mosè riceve le tavole <strong>della</strong> Legge,<br />

1950/52<br />

Mosè <strong>in</strong> volo giunge a toccare le<br />

tavole, che gli vengono porte da<br />

Dio attraverso una nuvola. Gli<br />

Ebrei, ai lati del dip<strong>in</strong>to,<br />

assistono con il capo levato:<br />

sembrano formiche che<br />

s’arrampicano lungo la cornice,<br />

affollando i contorni di una<br />

scena stranamente ariosa. Il<br />

giallo marezzato di blu <strong>in</strong>fonde<br />

alla scena una calda luce dorata<br />

Il profeta Geremia, 1968<br />

Il dip<strong>in</strong>to rappresenta un punto<br />

di arrivo del ciclo biblico per la<br />

tecnica pittorica: all’<strong>in</strong>izio del<br />

secolo Chagall conteneva il<br />

colore entro l<strong>in</strong>ee di contorno<br />

def<strong>in</strong>ite e marcate; ora <strong>in</strong>vece lo<br />

sfalda, facendolo uscire dalle<br />

forme e costruendo i volumi<br />

attraverso macchie cromatiche,<br />

dando vita alla sua personale<br />

<strong>in</strong>terpretazione del tachisme (da<br />

tache, macchia)<br />

legame di comunione tra coloro che parlano. Chiede non<br />

solo obbedienza, ma fede, conversione, speranza. In questo<br />

modo dell’evento di rivelazione fa parte non solo la Parola<br />

di Dio, ma anche la parola dell’uomo che accoglie consapevolmente<br />

e liberamente la rivelazione di Dio. Quanto<br />

più la Parola è ascoltata e <strong>in</strong>teriorizzata, tanto più i sacramenti<br />

possono essere maggiormente compresi; viceversa,<br />

se la Parola è ignota o malamente ascoltata, i sacramenti<br />

diventano oscuri, ambigui e questo processo porta anche<br />

alla disaffezione che si avverte sempre più nei confronti<br />

<strong>della</strong> messa; la Parola, perché sia <strong>in</strong>contro efficace e personale<br />

con Gesù, deve essere sperimentata nei sacramenti,<br />

altrimenti resterebbe qualcosa di <strong>in</strong>visibile e ultimamente<br />

<strong>in</strong>conoscibile. Questo è quanto la Liturgia <strong>della</strong> Parola mette<br />

<strong>in</strong> moto durante la celebrazione eucaristica, e se questa<br />

esperienza veramente ci tocca da vic<strong>in</strong>o non ci può certo<br />

lasciare <strong>in</strong>differenti. Term<strong>in</strong>ata la Messa e usciti dalla chiesa,<br />

che cosa ne facciamo di quella Parola, nelle nostre relazioni,<br />

<strong>in</strong> famiglia, sul lavoro, ovunque, per alimentare la nostra<br />

fede e il nostro essere profondamente cristiani? Quella<br />

Parola non smette di esserci, né c’è solo come «bussola»<br />

per le scelte, ma è un rapporto cont<strong>in</strong>uo con Dio che ci <strong>in</strong>terpella<br />

e ci chiede una risposta, un’azione concreta nella<br />

nostra vita, alla luce del suo ascolto e rivelazione.<br />

Sergio Dadda

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!