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ARTA ntis.<strong>info</strong> PRIMO PIANO<br />
24<br />
Enrico<br />
Il gatto Meo<br />
di Gianfranco Labrosciano<br />
Spesso ho considerato il gatto Meo - l’artista Enrico Meo -<br />
durante le sue partenze migratorie per la città e il sistema<br />
ultrapreciso col quale calcola le sue rotte di spostamento.<br />
Ho conosciuto la misura della sua ruota di attività, cioè i<br />
ritmi quotidiani di attività/riposo, e, alla fine, il suo “sentire”<br />
il ritmo del tempo. Così l’ho visto vagare fra le sagome di<br />
edifici antichi e fissare con occhi lunatici serrande abbassate<br />
o muri rabberciati, pezzi di intonaco caduti e superfici<br />
abrase dal tempo, e, nel centro storico della città, montagne<br />
di rifiuti e cose vecchie accatastate in vicoli e viuzze<br />
in cui la vita pareva abbandonata. Nelle sue scorribande<br />
l’ho visto sostare lungamente in una piazza o su un muretto<br />
assolati, e ho considerato questo: è amico del sole,<br />
della luna e delle pietre. Ma che fa il gatto Meo quando<br />
si arresta al’improvviso e scruta, osserva, fissa gli oggetti?<br />
Il gatto Meo pensa … pensa. Forse passeggia dentro il<br />
suo cervello come se fosse in casa sua, mite, leggiadro,<br />
forte, un bel gatto. Così direbbe Baudelaire. O è proprio<br />
lui, il gatto Meo che, come direbbe Baudelaire, di fronte<br />
all’oggetto si distende, tenero e discreto, e pensa … “la<br />
nostra società sta distruggendo i gatti. Tra pochi anni non<br />
ce ne saranno più. Il dio degli animali, allora, ci chiederà<br />
il conto su ciò che abbiamo fatto ai nostri fratelli. Certo,<br />
siamo stati Dante e Shakespeare, ma intanto abbandoniamo<br />
questi nostri disperati fratelli.” Chi sono poi questi gatti,<br />
questi fratelli che se ne vanno in giro col loro far niente e<br />
attraversano le strade del mondo come se non ci fossero,<br />
senza chiedere niente a nessuno se non , forse, di essere<br />
solamente riconosciuti? Forse sono come gli artisti, coloro<br />
che vivono ai margini, o sulla soglia, in ogni caso sul confine,<br />
sulla zona indistinta che segna il trapasso fra il visibile e<br />
l’invisibile … I gatti, allora, sono delle icone. Sublimi immagini<br />
di una bellezza capace di sollevarci, di rapirci e di trasportarci<br />
altrove. Ma siamo in grado noi, gettati in questo<br />
duro mondo d’inamovibili relitti d’inquietudine, di fissare e<br />
ritenere ancora l’icona? Oppure, ci meritiamo l’icona? O<br />
meglio, siamo in grado di pensare in termini iconoclastici?<br />
E soprattutto, siamo in grado di dipingere una nuova icona?<br />
E’ un affare di percezione fra lo spazio circostante e<br />
la sacralità dell’io cogitante. Qualcosa che dia un senso<br />
al numero, all’esattezza matematica e alla generale legge<br />
dell’emozione, quest’ultima comunemente chiamata<br />
Anima. “Come faremo, noi gatti, così teneri e indifesi, noi<br />
animali sbandati, dispersi, malinconici e tristi, a farci riconoscere<br />
da questi disperati fratelli che chiamiamo uomini?”<br />
Questo pensa il gatto Meo mentre passeggia solitariamente,<br />
e se pensando va un metro più in là nessuno se ne accorge,<br />
perché è un gatto … E’ una creatura presente ma<br />
Il gatto sul tetto<br />
acrilico su tela<br />
Gatto<br />
acrilico su tela<br />
continuamente assente, che sta altrove. E’ qui, con tutta<br />
la sua concreta presenza e al contempo non c’è, perché<br />
subito sparisce e si dilegua. Come l’arte, che c’è e non c’è,<br />
occupa lo spazio con una data forma e subito si trasforma,<br />
in maniera cangiante, ambigua, misteriosa, enigmatica,<br />
spesso inafferrabile, come il gatto.<br />
Enrico Meo<br />
vive ed opera a Grottaglie(TA)<br />
ITINERA 2011.2012<br />
NOVE CITTÀ D’ARTE NOVE GALLERIE VENTI ARTISTI CONTEMPORANEI<br />
agrigento.arezzo.firenze.imola.napoli.palermo.roma.torino.venezia<br />
Una mostra itinerante in nove città d’arte. Venti artisti dagli stili e dalle tecniche diverse si confrontano,<br />
dialogano in mondi che si sfiorano, si allontano fino a ricongiungersi in un’unica orbita<br />
comune: la passione e l’amore per l’arte. Un iter che nasce come connubio di culture e come<br />
forma di conoscenza. Individuando tanti piccoli mondi a sé, di seguito la lettura dell’universo di<br />
Itinera 2011.2012<br />
MONDI DEL DISEQUILIBRIO David Ambrosio. Volti come statue deturpati da segni che vogliono<br />
cancellare l’immagine fotografica stessa. L’arte diventa atto: il segno mette a tacere l’immagine,<br />
annulla la mente, copre gli occhi ... Prima viene la traccia dell’artista poi la rappresentazione.<br />
Francesco Russo. Mondi vegetali e umani che cercano un accordo, un equilibrio difficile da sostenere:<br />
nel figurativo dell’artista catturare la realtà è determinante per capire il mondo, ma forse<br />
quest’ultimo diventa irraggiungibile e allora l’artista toglie nell’opera alcune parti dipingendo<br />
sull’immagine stessa come se il colore fosse levato, strappato. Tiziana Pannunzio. Soggetti che nascondono<br />
un mistero o un segreto, le opere della Pannunzio sono scatti rubati al mondo, ma scatti<br />
pericolosi, che si muovono nell’atto, fermano un’azione che al tempo stesso o rimane sospesa o<br />
indica come il tempo scherzi col fuoco o con le sue stesse ore.<br />
IL MONDO DELLA FORMA Maria Elena Boschi. La ceramica raku dona armonia, antichità, traducendosi<br />
nell’essere e nel divenire dei piccoli mondi rappresentati, come una poesia, un haiku<br />
giapponese. Domenico Zora. Le figure di bronzo di Zora catturano forme femminili che scivolano<br />
nel sottile equilibrio dell’etere, le sculture sviluppano verticali, modellano il movimento in un gioco<br />
armonico, come le pose di una ballerina, diventano poesia della materia. L’artista dona la leggerezza<br />
al bronzo e ne trova l’etereo divenire.<br />
MONDI DA FAVOLA Alberto Besson. Il colore sapientemente abbinato a forme geometriche armoniche<br />
genera la figura umana, il paesaggio, l’animale. Una ricerca che individua il mondo all’interno<br />
delle cose e lascia che cavalchino la fantasia in costante dialogo con la realtà. Gisele Carneiro<br />
“Gica”. Il colore come gioia e allegria porta nel mondo delle favole di Gica, un mondo sognato,<br />
rincorso e in parte vissuto nell’infanzia. Nel ripetersi del soggetto in una stessa opera scopriamo la<br />
pregnanza del colore e delle sue tonalità che giungono a una semplice ricerca figurativa. Come<br />
una bambina danza sulle onde del colore. Luigi Pacifico. L’incanto di una favola, di un mondo<br />
nascosto nella fantasia di un bambino, si fa arte nella mente e nelle mani di Pacifico. Nel Castello<br />
della mente soggiace la ricchezza dell’infanzia, del sogno, della notte e dei suoi blu, che indicano<br />
che è l’ora di andare a letto, perché è giunto il momento della favola. Donatella Saladino. La favola<br />
oltre il mondo reale scivola tra passato e presente, coglie l’antico, gli interni medievali, e cerca il<br />
fanciullo in ogni fruitore. Il colore si fa poesia e la tela diviene racconto. Betty Seminario. Cattura la<br />
festa e la gioia del popolo peruviano in degli assemblaggi di colori vivi e armonici che scivolano in<br />
mondi da favola. Hanna Scheriau. La seta assorbe il colore e come un evento nascosto poi esprime<br />
i suoi raggi di luce abbandonando il fato nei giardini dell’essere dell’artista. Nelle sue opere gli<br />
universi scivolano tra realtà e favola. Maurizio Muscettola. Ogni soggetto annuncia una storia. In<br />
Ogni opera il fruitore immagina insieme all’artista figurativo un evento, che si fa ironico, beffardo<br />
nell’assurdo dell’effimero.<br />
IL MONDO DELLA MATERIA Elisabetta Fontana. Dove l’epidermide dell’uomo e delle cose affascina<br />
l’artista, nei supporti vive la materia che si raggrinzisce e implica il mutare nel tempo di ogni soggetto.<br />
La materia diventa visione e annuncio di un’altra vita: una vita organica e invisibile a occhio<br />
nudo, che Fontana ne trapela l’arrivo e l’esistenza ai nostri occhi. Renato Lipari. Gli euro triturati<br />
su tela giocano con la realtà italiana, delineando uno scandalo e nello stesso tempo l’originalità<br />
dell’atto artistico che si può configurare in un accenno di Arte Povera.<br />
IL MONDO FIGURATIVO PER IL QUOTIDIANO Giuseppe Lettere. Gioca col figurativo, con la realtà,<br />
con i volti e le cose. Un mondo che contiene un messaggio e una ricerca. Un mondo che si fa<br />
metafisico e al contempo reale e famigliare. Pino Manzella. L’antico pervade i soggetti quotidiani,<br />
in un iter che si fa “capriccio” di tecniche e di soggetti. Arpinè Sevagian. Le sue processualità<br />
implicano un atto artistico che blocca similitudini e parvenze tra l’essere umano e la natura, fatta<br />
di conchiglie, coralli, piume … una ricerca del mondo per carpirne i segreti e gli ossimori che ne<br />
fanno parte.<br />
LA CREAZIONE DI UN UNIVERSO Simona Marigliano. Dall’optical forme geometriche e volti si insinuano<br />
nel reale per giocare col colore, con la linea e col pensiero. Un universo immaginato, astratto,<br />
costruito tra la ragione e il sentimento di stupire e incantare. Cinzia Quadri. Quando un volto<br />
può rivelare un universo dove si nasconde una poesia, ecco che la Quadri cattura la percezione<br />
umana nelle sue tecniche sapientemente distillate sui suoi supporti e centellinate nei suoi colori<br />
così come nel bianco e nero. Margherita Rancura. Rancura crea un universo privato, racchiuso<br />
nel sogno di giardini incantati, nella leggerezza di un pensiero, nell’armonia del colore. Nei suoi oli<br />
filtrati sulla tela come organismi viventi, il fitomorfo annuncia il vero e l’incanto.<br />
Questa è Itinera 2011.2012. Una mostra. Nove città d’arte. Nove gallerie. Venti artisti contemporanei.<br />
Una mostra: o, forse, qualcosa di più.<br />
Barbara Rotta, Torino, 21 gennaio 2012<br />
DAVID AMBROSIO<br />
ALBERTO BESSON<br />
MARIA ELENA BOSCHI<br />
GISELE CARNEIRO GICA<br />
ELISABETTA FONTANA<br />
GIUSEPPE LETTERE<br />
RENATO LIPARI<br />
PINO MANZELLA<br />
SIMONA MARIGLIANO<br />
MAURIZIO MUSCETTOLA<br />
LUIGI PACIFICO<br />
TIZIANA PANNUNZIO<br />
CINZIA QUADRI<br />
MARGHERITA RANCURA<br />
FRANCESCO RUSSO<br />
DONATELLA SALADINO<br />
HANNA SCHERIAU<br />
BETTY SEMINARIO<br />
ARPINÈ SEVAGIAN<br />
DOMENICO ZORA<br />
w w w . a r t a n t i s . i t<br />
A BIMESTRALE D’ARTE<br />
RT Antis<br />
www.artantis.<strong>info</strong><br />
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