quaderni di microbiologia e clinica - Gimmoc.it
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16 GIMMOC Vol. IX Q 6, 2005<br />
Concia et al.<br />
CONSENSUS CONFERENCE<br />
un antibiotico viene valutata in corso <strong>di</strong><br />
iperplasia prostatica, somministrando<br />
l’antibiotico prima dell’intervento chirurgico<br />
ed esaminando sezioni <strong>di</strong> tessuto<br />
rimosso chirurgicamente. Il grado <strong>di</strong><br />
iperplasia cellulare e <strong>di</strong> fibrosi con<strong>di</strong>ziona<br />
la concentrazione tissutale, così come<br />
lo stato infiammatorio acuto o cronico<br />
e lo stato <strong>di</strong> vascolarizzazione. La vascolarizzazione<br />
poi è uno dei fattori più<br />
importanti che determinano la <strong>di</strong>ffusione<br />
tissutale dei farmaci, che penetrano nei<br />
tessuti nella forma non legata alle proteine<br />
per gra<strong>di</strong>ente <strong>di</strong> concentrazione. La<br />
prostata non è dotata <strong>di</strong> un letto capillare<br />
poroso (cioè privo <strong>di</strong> barriere), come altri<br />
tessuti (muscoli, polmoni, fegato, rene):<br />
la penetrazione dei farmaci avviene<br />
in funzione del grado <strong>di</strong> lipofilia e <strong>di</strong> ionizzazione,<br />
che varia in funzione del pH.<br />
Da una tabella che riporta le concentrazioni<br />
prostatiche raggiunte da <strong>di</strong>versi<br />
antibiotici, pubblicata nel 2003 a cura<br />
del gruppo FADOI, si può notare una<br />
<strong>di</strong>fferenza sia nei dati ottenuti che nelle<br />
meto<strong>di</strong>che utilizzate. Comunque, in generale<br />
tutti i fluorochinoloni hanno la<br />
più alta penetrazione prostatica rispetto<br />
alle altre classi <strong>di</strong> antibiotici. Tenendo<br />
conto <strong>di</strong> queste problematiche microbiologiche<br />
e cinetiche, la conferma dell’attiv<strong>it</strong>à<br />
<strong>di</strong> un antibiotico deriva da stu<strong>di</strong><br />
clinici controllati o in aperto che valutano<br />
le percentuali <strong>di</strong> era<strong>di</strong>cazione batteriologica<br />
e <strong>di</strong> guarigione <strong>clinica</strong>.<br />
Alcuni farmaci (come il cotrimoxazolo),<br />
spesso utilizzati in passato per il trattamento<br />
<strong>di</strong> questa patologia, sono al momento<br />
attuale gravati da alto grado <strong>di</strong><br />
resistenza: in Italia, la resistenza <strong>di</strong> E.<br />
coli nei confronti <strong>di</strong> questo farmaco supera<br />
il 30%; inoltre è privo <strong>di</strong> attiv<strong>it</strong>à sui<br />
patogeni intracellulari e su alcuni Gramnegativi<br />
<strong>di</strong>fficili come Pseudomonas aeruginosa,<br />
patogeni spesso coinvolti nell’eziologia<br />
delle prostat<strong>it</strong>i batteriche.<br />
I fluorochinoloni, grazie all’ampio spettro<br />
d’azione, all’attiv<strong>it</strong>à battericida, alla<br />
cinetica favorevole, all’attiv<strong>it</strong>à <strong>clinica</strong> e<br />
all’ottima tollerabil<strong>it</strong>à anche dopo trattamenti<br />
<strong>di</strong> lunga durata, sono r<strong>it</strong>enuti oggi<br />
i farmaci <strong>di</strong> prima scelta per il trattamento<br />
delle prostat<strong>it</strong>i batteriche. Questa<br />
scelta è rafforzata dal fatto che la terapia<br />
della prostat<strong>it</strong>e batterica è nella maggior<br />
parte dei casi empirica, dovuta alle <strong>di</strong>fficoltà<br />
nell’isolamento del patogeno causale.<br />
QUALI SONO I VANTAGGI DELLA<br />
MONOSOMMINISTRAZIONE?<br />
1. MAGGIORE COMPLIANCE 65%<br />
2. MINORI EFFETTI COLLATERALI 0<br />
3. AMBEDUE I PRECEDENTI 32,5%<br />
4. NESSUNO 2,5%<br />
La monosomministrazione giornaliera,<br />
fondamentale nelle terapie croniche, è<br />
sicuramente importante anche in antibioticoterapia<br />
perché migliora la compliance<br />
del paziente. Nelle terapie <strong>di</strong><br />
lunga durata, come le prostat<strong>it</strong>i croniche<br />
batteriche, in cui la somministrazione<br />
dell’antibiotico può essere prolungata<br />
fino 6 settimane, i fluorochinoloni somministrabili<br />
una volta al giorno (levofloxacina<br />
e prulifloxacina) presentano<br />
sicuramente una migliore compliance e<br />
potrebbero essere prefer<strong>it</strong>i in terapia.<br />
I FLUOROCHINOLONI CAUSANO<br />
LA COLITE PSEUDOMEMBRANOSA<br />
DA ANTIBIOTICI?<br />
1. SI’ 10%<br />
2. NO 73%<br />
3. DIPENDE DALLA MOLECOLA 17%<br />
I fluorochinoloni sono la classe <strong>di</strong> antibiotici<br />
con la più bassa incidenza <strong>di</strong> col<strong>it</strong>e<br />
pseudomembranosa. Gli antibiotici<br />
con la più alta incidenza <strong>di</strong> col<strong>it</strong>e pseudomembranosa<br />
sono le lincosami<strong>di</strong> e le betalattamine,<br />
segu<strong>it</strong>e dai farmaci ad attiv<strong>it</strong>à<br />
anti anaerobica e dalla vancomicina. In<br />
alcune s<strong>it</strong>uazioni possono verificarsi micro-epidemie<br />
<strong>di</strong> reparto, e in questo caso