F. Saccomanni - Italy-Japan Business Group
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dell’area si è già compiuto pienamente in alcuni segmenti del mercato, come quello dei<br />
prestiti non garantiti e degli swap; ha invece fatto progressi minori in altri comparti,<br />
come quello dei pronti contro termine e dei titoli a breve termine (buoni del Tesoro,<br />
carta commerciale e certificati di deposito) nei quali le transazioni sono state sinora<br />
orientate essenzialmente al versante domestico. Ciò può essere messo in relazione con<br />
le differenze nelle prassi di mercato e nel quadro normativo e fiscale.<br />
La politica monetaria unica influisce sulla struttura e sull’ampiezza del<br />
mercato obbligazionario dell’euro. Questo fornisce la materia prima per l’esercizio<br />
della politica monetaria in quanto tutte le operazioni di creazione di liquidità<br />
dell’Eurosistema devono essere assistite da garanzie in titoli. L’Eurosistema ha<br />
individuato un ampio ventaglio di titoli obbligazionari sia pubblici sia privati che<br />
possono essere utilizzati a fini di garanzia e ritiene una priorità essenziale per la<br />
condotta della politica monetaria che vi sia un mercato di titoli denominati in euro<br />
efficiente, spesso e liquido. Questo interesse è condiviso non solo dai governi ma<br />
anche dagli altri emittenti, ossia le banche, gli intermediari finanziari, le imprese, che<br />
possono accedere ai finanziamenti a più lungo termine e a tasso fisso con maggiore<br />
facilità e a condizioni più vantaggiose, ora che il venir meno delle segmentazioni<br />
valutarie ha aperto un mercato di dimensioni potenzialmente comparabili a quello degli<br />
Stati Uniti.<br />
L’effetto dell’introduzione della moneta unica sul mercato dei titoli<br />
obbligazionari denominati in euro è stato notevole: ne ha aumentato il grado di<br />
integrazione, lo spessore e la liquidità. Sulla base di statistiche comparabili per tutti i<br />
paesi dell’area disponibili per il biennio 1999-2000, le consistenze di titoli in euro<br />
emesse da residenti dell’area sono cresciute in media del 7 per cento all’anno.<br />
L’incremento è stato particolarmente elevato (26 per cento annuo, in media) per i titoli<br />
emessi dalle imprese, il cui ricorso a questa forma di finanziamento è stato sospinto<br />
dall’intensa attività di fusione e acquisizione, in particolare nel settore delle<br />
telecomunicazioni.<br />
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