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1-citta di ossa - only fantasy

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Correndo verso casa vide che le finestre del secondo piano erano accese,<br />

il che solitamente voleva <strong>di</strong>re che sua madre èra in casa. Ok, si <strong>di</strong>sse. Va<br />

tutto bene. Ma il suo stomaco si strinse nel momento in cui fece il primo<br />

passo nell'ingresso. La lampa<strong>di</strong>na si era bruciata e l'anticamera era al buio.<br />

Le ombre sembravano piene <strong>di</strong> movimenti segreti. Rabbrividì e fece per<br />

salire le scale.<br />

«E tu dove pensi <strong>di</strong> andare?» <strong>di</strong>sse una voce.<br />

Clary si voltò <strong>di</strong> scatto. «Cosa...»<br />

Si interruppe. I suoi occhi si erano abituati alla semioscurità e riuscì a<br />

<strong>di</strong>stinguere la forma <strong>di</strong> una grande poltrona che era stata trascinata <strong>di</strong> fronte<br />

alla porta chiusa dell'appartamento <strong>di</strong> Madame Dorothea. La vecchietta<br />

vi era poggiata sopra come un cuscino troppo imbottito. Nella penombra<br />

Clary riusciva a vedere solo il suo volto incipriato, il ventaglio <strong>di</strong> pizzo<br />

bianco che teneva in mano e il baratro sba<strong>di</strong>gliante della sua bocca quando<br />

iniziò a parlare. «Tua madre» <strong>di</strong>sse Dorothea «ha fatto un bel trambusto<br />

lassù. Cosa sta combinando? Sposta i mobili?»<br />

«Non credo...»<br />

«E la luce delle scale si è bruciata, lo hai notato?» Dorothea batté il ventaglio<br />

sul bracciolo della poltrona. «Tua madre non può chiamare il suo fidanzato<br />

per fargli cambiare la lampa<strong>di</strong>na?»<br />

«Luke non è...»<br />

«E il lucernario deve essere lavato. È lurido. Non c'è da stupirsi che sia<br />

buio pesto, qua dentro.»<br />

Luke NON è il padrone <strong>di</strong> casa, avrebbe voluto <strong>di</strong>re Clary, ma non lo fece.<br />

Era tipico della sua anziana vicina. Se fosse riuscita a far venire Luke<br />

per cambiare la lampa<strong>di</strong>na, gli avrebbe chiesto un centinaio <strong>di</strong> altre cose...<br />

<strong>di</strong> andare a farle la spesa, <strong>di</strong> stuccarle la doccia. Una volta gli aveva fatto<br />

fare a pezzi un vecchio <strong>di</strong>vano con un'ascia in modo che potesse farlo uscire<br />

dall'appartamento senza togliere la porta dai car<strong>di</strong>ni.<br />

Clary sospirò. «Glielo <strong>di</strong>rò.»<br />

«Sarà meglio.» Dorothea chiuse il ventaglio <strong>di</strong> scatto, con un movimento<br />

velocissimo del polso.<br />

La sensazione <strong>di</strong> Clary che ci fosse qualcosa che non andava peggiorò<br />

quando raggiunse la porta <strong>di</strong> casa. Non era chiusa a chiave, era socchiusa,<br />

e <strong>di</strong>segnava un cuneo <strong>di</strong> luce sul pianerottolo. Sempre più in preda al panico,<br />

Clary aprì la porta.<br />

Dentro l'appartamento tutte le luci erano accese al massimo della potenza.<br />

Il bagliore le ferì gli occhi.

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