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1 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE - Istituto "San ...

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1 <strong>DOCUMENTO</strong> <strong>DEL</strong> <strong>CONSIGLIO</strong> <strong>DI</strong> <strong>CLASSE</strong><br />

Ex art. 5, comma 2 D.P.R. 323/98<br />

ANNO SCOLASTICO 2011 - 2012<br />

<strong>CLASSE</strong>: V° sez. A indirizzo: TECNICO <strong>DEL</strong>LE INDUSTRIE<br />

MECCANICHE<br />

COMPONENTI <strong>DEL</strong> <strong>CONSIGLIO</strong> <strong>DI</strong> <strong>CLASSE</strong> Vª A<br />

materia Nome e cognome<br />

Italiano e storia Tiziana Moggi<br />

Lingua Inglese Carla Lazzerini<br />

Matematica Simonetta Bandini<br />

Elettrotecnica ed elettronica Marco Costantini<br />

Tecnica della produzione Rosa Schettini<br />

Raffaele Colonese<br />

Macchine a fluido Carlo Coppi<br />

Ed.fisica Vito Gavezzotti<br />

Insegnamento Religione Cattolica Carlo D’Orefice<br />

Docenti sostegno Giulietta Gelli<br />

Rosaria Ziello<br />

Isidoro Anzalone<br />

Alessandro Di Bartolo<br />

Profilo formativo dell'indirizzo di studio:<br />

. Profilo formativo dell'indirizzo di studio:<br />

Tecnico delle INDUSTRIE ELETTRICHE<br />

Il tecnico delle industrie elettriche (TIEL) può svolgere un ruolo attivo e responsabile nei campi<br />

della distribuzione e della utilizzazione dell’energia elettrica e ne conosce le modalità di<br />

produzione.<br />

Sia in un contesto di lavoro autonomo che in un contesto produttivo industriale, il TIEL è in grado<br />

di:<br />

− progettare impianti elettrici civili e industriali di comune applicazione;


− utilizzare la documentazione tecnica relativa alle macchine, ai componenti ed agli impianti<br />

elettrici;<br />

• intervenire sul controllo dei sistemi di potenza;<br />

• saper scegliere e utilizzare i normali dispositivi di automazione industriale;<br />

• gestire la conduzione, da titolare o da responsabile tecnico, di imprese installatrici di<br />

impianti elettrici.<br />

Il TIEL è preparato a svolgere un ruolo complesso in riferimento sia alla gestione delle risorse<br />

umane che alla gestione delle risorse materiali e degli interi processi produttivi.<br />

Profilo area di professionalizzazione<br />

La formazione deve fornire all'allievo le capacità di saper leggere disegni complessi<br />

elettromeccanici, saper costruire e collaudare macchine automatizzate.<br />

Profilo formativo dell’indirizzo di studio:<br />

Tecnico delle INDUSTRIE MECCANICHE<br />

1<br />

Il tecnico delle industrie meccaniche svolge un ruolo di organizzazione e coordinamento operativo<br />

nel settore produttivo.<br />

Per adempiere a questa funzione deve essere in grado di:<br />

− gestire i sistemi di automazione<br />

− attrezzare le relative macchine<br />

− sovrintendere al lavoro diretto sulle macchine (CNC, CAD)<br />

− coordinare i controlli qualitativi e gestire la manutenzione<br />

Tale processo formativo, atto a determinare una mentalità di operatore di processo, contiene i<br />

prerequisiti utili sia per ulteriori approfondimenti, sia per il raccordo con la formazione in azienda<br />

Profilo area di professionalizzazione<br />

La formazione deve fornire all'allievo le capacità di saper leggere disegni complessi meccanici,<br />

saper costruire e collaudare particolari meccanici.<br />

A) Presentazione generale della classe<br />

- composizione<br />

N. alunni 10<br />

N. 2 alunni si avvalgono del sostegno : uno studente frequenta perseguendo con<br />

obiettivi differenziati , l’altro obiettivi minimi


RELAZIONE FINALE V A<br />

LA <strong>CLASSE</strong> V A , COSTITUITA DA 10 ELEMENTI , E’ IL RISULTATO <strong>DI</strong> UNA SELEZIONE<br />

GRADUALE <strong>DI</strong> UN GRUPPO <strong>CLASSE</strong> <strong>DI</strong> 24 ALUNNI ISCRITTISI IN PRIMA NELL’ANNO<br />

SCOLASTICO 2007/2008.<br />

L’ANNO SCOLASTICO SUCCESSIVO FREQUENTANO LE LEZIONI 16 ALLIEVI , TUTTI<br />

AMMESSI ALLA <strong>CLASSE</strong> TERZA.<br />

SI ISCRIVONO ALLA QUARTA <strong>CLASSE</strong> IN 15<br />

ALLA FINE <strong>DEL</strong> QUARTO SONO STATI 5 GLI STUDENTI NON AMMESSI ALL’ANNO<br />

SUCCESSIVO.<br />

DURANTE QUESTO ANNO GLI ALLIEVI SI SONO <strong>DI</strong>MOSTRATI , PIUTTOSTO PARTECIPI<br />

AL <strong>DI</strong>ALOGO SCOLASTICO , ANCHE SE A TALE <strong>DI</strong>SPONIBILITA’ NON SEMPRE HA<br />

CORRISPOSTO UN MEDESIMO IMPEGNO NELLO STU<strong>DI</strong>O PERSONALE.<br />

ME<strong>DI</strong>AMENTE LE CAPACITA’ DEGLI ALLIEVI SONO SUFFICIENTI , CON ALCUNI<br />

ELEMENTI CHE SI CONTRAD<strong>DI</strong>STINGUONO O PER UNO STU<strong>DI</strong>O PIU’ PUNTUALE O<br />

PER UNA MAGGIORE CAPACITA’ <strong>DI</strong> STU<strong>DI</strong>O RIELABORATIVO.<br />

NON IN TUTTE LE MATERIE SI SONO RAGGIUNTI GLI OBIETTIVI MINIMI.<br />

LA CONDOTTA E’ STATA<br />

2B) Obiettivi trasversali individuati dal consiglio di classe in sede di<br />

3 programmazione (dal verbale del Consiglio di Classe)<br />

1. Acquisizione di un metodo di studio valido e redditizio<br />

2. Acquisizione di dati teorici e uso di strumenti adeguati per la loro assimilazione<br />

3. Capacità di comprendere e usare linguaggi specifici<br />

4. Capacità di analisi e di sintesi, attraverso il potenziamento delle attività di base<br />

5. Capacità di interpretare fatti e fenomeni ed esprimere giudizi personali<br />

6. Capacità di relazionare e utilizzare i saperi acquisiti in realtà diversificate<br />

C) Grado di conseguimento degli obiettivi trasversali per numero di alunni<br />

Gli alunni hanno conseguito in modo parziale gli obiettivi proposti e persistono alcune difficoltà.<br />

D) Partecipazione media al dialogo educativo<br />

La partecipazione della classe al dialogo educativo è stata complessivamente accettabile.<br />

E) Comportamenti comuni individuati dal consiglio di classe<br />

1. Esplicitare agli studenti i criteri sui quali si basa la programmazione e i criteri utilizzati per<br />

la valutazione in particolare, chiarire il significato e la funzione delle prove formative e<br />

sommative che vengono loro sottoposte<br />

2. Favorire il processo di autovalutazione degli studenti<br />

3. Comunicare i risultati delle prove di verifica, sia scritte che orali<br />

4. Correggere e riconsegnare gli elaborati scritti con rapidità<br />

5. Esigere puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati, precisione ed organizzazione nella<br />

conservazione degli strumenti di lavoro<br />

6. Essere disponibili al confronto, al dialogo, alla comprensione<br />

7. Favorire la partecipazione attiva degli studenti rispettando le singole individualità


8. Educare alla gestione corretta degli strumenti di democrazia partecipativa, (assemblee<br />

studentesche, partecipazione agli organi collegiali ecc…)<br />

9. Attenersi scrupolosamente , per quanto riguarda i ritardi e le assenze, il rispetto e l’uso dei<br />

locali e delle attrezzature scolastiche, a quanto indicato nel regolamento di istituto)<br />

10. Uniformare le modalità comunicative con gli studenti<br />

F) Modalità di verifica e valutazione<br />

Il Collegio Docenti ha programmato per il corrente anno scolastico alcuni periodi di verifica<br />

formativo-sommativa da effettuare durante il primo e il secondo quadrimestre.<br />

Sono state effettuate numerose simulazioni di prove scritte d’esame.<br />

Oltre alle verifiche svolte nei suddetti periodi , in ciascuna disciplina sono state effettuate verifiche<br />

ulteriori con le modalità descritte nelle unite schede per ogni singola disciplina, per cui si rimanda<br />

alle relazioni individuali.<br />

G) Tipologie prove di verifica<br />

Ai fini della predisposizione della 3a prova scritta si fa presente che per la preparazione e<br />

l’effettuazione delle verifiche nelle varie discipline sono state utilizzate sia prove disciplinari che<br />

pluridisciplinari con le seguenti modalità: trattazione sintetica di argomenti, quesiti a risposta singola,<br />

quesiti a risposta multipla, colloqui.<br />

1<br />

Modalità di valutazione<br />

Sono state utilizzate griglie di osservazione e di correzione in quasi tutte le prove.<br />

2 H) Corrispondenza tra voti e loro significato in termini di conseguimento<br />

degli obiettivi trasversali e specifici delle singole discipline<br />

2<br />

3<br />

livelli GIU<strong>DI</strong>ZIO <strong>DI</strong> PROFITTO<br />

con riferimento a :<br />

• conoscenze<br />

• competenze<br />

• capacità<br />

I° Sono state verificate: conoscenza completa della materia, capacità di rielaborare<br />

i contenuti, di operare collegamenti, di organizzare autonomamente le<br />

conoscenze in situazioni nuove, di operare analisi e sintesi.<br />

II° Sono state verificate: conoscenza completa della materia, capacità di<br />

rielaborazione personale dei contenuti e capacità di operare collegamenti e di<br />

applicare contenuti e procedure.<br />

III° La preparazione è al di sopra di una solida sufficienza. Lo studente conosce e<br />

comprende analiticamente i contenuti e le procedure proposte.<br />

IV° La preparazione è sufficiente. E' stata verificata l'acquisizione delle nozioni che<br />

consentono allo studente di evidenziare alcune abilità disciplinari sebbene non<br />

risultino adeguatamente approfonditi i contenuti.<br />

V° La preparazione è ai limiti della sufficienza. Le conoscenze e le competenze<br />

possedute non sono del tutto corrispondenti alla totalità dei contenuti minimi<br />

LIVELLO <strong>DI</strong><br />

PROFITTO<br />

VOTO<br />

OTTIMO 9-10<br />

BUONO 8<br />

<strong>DI</strong>SCRETO 7<br />

SUFFICIENTE 6<br />

QUASI 5/6


della disciplina pur non discostandosene in maniera sostanziale SUFFICIENTE<br />

VI° La preparazione è insufficiente. E' stata verificata una conoscenza frammentaria<br />

e superficiale dei contenuti.<br />

VII° La preparazione è gravemente insufficiente. E' stata verificata una conoscenza<br />

lacunosa degli argomenti di base e della struttura della materia. Lo studente<br />

stenta a conseguire anche gli obiettivi minimi.<br />

VIII° La preparazione è assolutamente insufficiente. Lo studente non conosce gli<br />

argomenti proposti e non ha conseguito nessuna delle abilità richieste.<br />

1<br />

I) Metodi più utilizzati per favorire l’apprendimento<br />

ME<strong>DI</strong>OCRE 5<br />

SCARSO 4<br />

MOLTO<br />

SCARSO<br />

3<br />

o meno di<br />

3<br />

I docenti, al fine di favorire l'apprendimento, hanno privilegiato i seguenti metodi di insegnamento:<br />

lezione frontale solo orale, lezione frontale con sussidi, esercitazioni individuali, insegnamento per<br />

problemi.<br />

2 L) Attività di recupero effettuate<br />

Il Collegio dei Docenti ha programmato per il corrente anno scolastico un ciclo di attività di<br />

recupero delle insufficienze del primo quadrimestre, che sono state effettuate in orario<br />

antimeridiano nella seconda settimana di febbraio. Le attività di recupero effettuate sono risultate,<br />

in alcuni casi, poco utili sia per colmare le lacune su conoscenze e abilità che per migliorare le<br />

tecniche di studio.<br />

M) Trasparenza nella didattica<br />

Agli studenti sono stati illustrati gli obiettivi finali e l'organizzazione del corso annuale delle<br />

materie, gli obiettivi minimi, i criteri di valutazione. Sono stati inoltre informati degli esiti delle<br />

verifiche nel corso dell'anno.<br />

N) Utilizzo di spazi, mezzi, laboratori e attrezzature<br />

Gli alunni, nel corso dell'anno, hanno utilizzato la palestra, il laboratorio informatico, l'aula di<br />

disegno, il televisore e il laboratorio macchine utensili.


O) Simulazioni prove d’esame effettuate<br />

periodo: febbraio – maggio.<br />

I prova: durante tutto l’anno gli elaborati sono stati assegnati con modalità che rispecchia le<br />

tipologie dell’esame.<br />

II° prova: la simulazione della seconda prova di esame è stata programmata nel mese di maggio.<br />

III° prova:<br />

La simulazione in forma pluridisciplinare è stata effettuata in data 23 febbraio, 28 marzo e 24 aprile.<br />

La tipologia scelta (art.2 D.M. 357/98), coerentemente con le esperienze acquisite e con la pratica<br />

didattica prevalentemente adottata, è stata la seguente: quesiti a risposta singola e quesiti a risposta<br />

multipla.<br />

Discipline coinvolte:<br />

1) Matematica 2) Inglese<br />

3) Educazione fisica 4) Elettrotecnica ed elettronica<br />

I testi delle prove simulate sono allegati al presente documento.


ALLEGATO SIMULAZIONE TERZA PROVA<br />

MATERIA : ELETTROTECNICA ed ELETTRONICA<br />

Allievo: _______________________________________ Data: __________________<br />

Punteggio totale (A + B): _______________ Voto finale _______________ / 15<br />

Punteggio massimo complessivo RAGGIUNGIBILE: 15 / 15<br />

PARTE “A” - Domande a risposta MULTIPLA . Totale domande: 4<br />

Indicare la risposta ritenuta corretta con una crocetta sulla casella corrispondente<br />

Punteggio attribuito ad ogni risposta MULTIPLA corretta: 2,2 punti<br />

Criterio di correzione: 1 sola risposta è quella corretta – non c’è penalizzazione per la risposta<br />

errata<br />

Appunti: NON consultabili Calcolatrice: SI<br />

1) Nei circuiti elettrici la MASSA è:<br />

a) il baricentro<br />

b) il punto dove si immagina concentrato il peso<br />

c) parte conduttrice non in tensione nel normale funzionamento<br />

d) il filo di colore giallo-verde<br />

2) Il motore SINCRONO monofase in corrente alternata è solitamente utilizzato in tutte quelle<br />

applicazioni che:<br />

a) richiedono piccola potenza e velocità di rotazione costante<br />

b) Richiedono applicazioni di grossa potenza<br />

c) Richiedono grande potenza e su carichi variabili<br />

d) Richiedono generazione di corrente alternata<br />

3) L'interruttore è:<br />

a) un apparecchio di manovra<br />

b) una presa di corrente<br />

c) un contatto interrotto<br />

d) un dispositivo a tre contatti<br />

4) La corrente elettrica che attraversa una resistenza di 100 Ω quando la tensione ai suoi<br />

capi è di 220 volt è:<br />

a) 2,2 W<br />

b) 22 A<br />

c) 2,2 A<br />

d) 0,22 A


PARTE “B” - Domande a risposta APERTA. Totale domande: 2<br />

Punteggio attribuito ad ogni risposta APERTA corretta: 3,1 punti<br />

Criterio di correzione: correttezza calcoli- chiarezza esposizione concetti e schemi grafici<br />

Appunti: NON consultabili Calcolatrice: SI<br />

5) Schematizzare un TRASFORMATORE MONOFASE, spiegandone sinteticamente lo scopo ed il<br />

principio di funzionamento<br />

6) Descrivere sinteticamente la differenza tra MOTORI e GENERATORI ELETTRICI, indicandone la<br />

funzione principale e i principi basilari di funzionamento (aiutandosi anche con semplici schemi grafici)


MATERIA : ELETTROTECNICA ed ELETTRONICA<br />

Allievo: _______________________________________ Data: __________________<br />

Punteggio totale (A + B): _______________ Voto finale _______________ / 15<br />

Punteggio massimo complessivo RAGGIUNGIBILE: 15 / 15<br />

PARTE “A” - Domande a risposta MULTIPLA . Totale domande: 4<br />

Indicare la risposta ritenuta corretta con una crocetta sulla casella corrispondente<br />

Punteggio attribuito ad ogni risposta MULTIPLA corretta: 2,2 punti<br />

Criterio di correzione: 1 sola risposta è quella corretta – non c’è penalizzazione per la risposta<br />

errata<br />

Appunti: NON consultabili Calcolatrice: SI<br />

1) Una stufa elettrica assorbe una potenza di 1500 W, l'energia elettrica assorbita in 4 ore di<br />

funzionamento è:pari a<br />

a) 6 kWh<br />

b) 6000W<br />

c) 1,5 Χ 10 6 kWh<br />

d) 1,5 J<br />

2) Un materiale detto <strong>DI</strong>ELETTRICO ha proprietà di<br />

a) conduttore<br />

b) isolante<br />

c) conduzione magnetica<br />

d) conduzione elettrostatica<br />

3) Fusibili ed interruttore magnetotermico sono dispositivi per la protezione di<br />

a) persone<br />

b) impianti ed attrezzature elettriche<br />

c) campi magnetici<br />

d) edifici sottoposti a scariche elettriche da fulmine<br />

4) In un filtro passivo PASSA BASSO ideale con frequenza di taglio fR =100 KHz<br />

a) le f > 100 KHz vengono tagliate<br />

b) le f > 100 KHz passano<br />

c) ° non passa nessun segnale


PARTE “B” - Domande a risposta APERTA. Totale domande: 2<br />

Punteggio attribuito ad ogni risposta APERTA corretta: 3,1 punti<br />

Criterio di correzione: correttezza calcoli- chiarezza esposizione concetti e schemi grafici<br />

Appunti: NON consultabili Calcolatrice: SI<br />

5) Dopo aver spiegato, aiutandosi anche con schemi grafici semplificati, la differenza tra CONTATTI<br />

<strong>DI</strong>RETTI E CONTATTI IN<strong>DI</strong>RETTI, indicare con precisione in cosa consistono e da cosa proteggono l’<br />

IMPIANTO <strong>DI</strong> TERRA e l’INTERRUTTORE <strong>DI</strong>FFERENZIALE<br />

6) Spiegare sinteticamente (utilizzando anche schemi grafici) in cosa consiste il sistema di Generazione,<br />

Trasporto e Distribuzione dell’Energia Elettrica, specificando dove si collocano i tratti in BT, MT e AT,<br />

(indicandone i valori indicativi delle tensioni), il sistema Turbina /alternatore e la tipologia di centrali<br />

elettriche più diffuse.


Allievo: _______________________________________ Data: __________________<br />

Punteggio totale (A + B): _______________ Voto finale _______________ / 15<br />

Punteggio massimo complessivo RAGGIUNGIBILE: 15 / 15<br />

PARTE “A” - Domande a risposta MULTIPLA . Totale domande: 4<br />

Indicare la risposta ritenuta corretta con una crocetta sulla casella corrispondente<br />

Punteggio attribuito ad ogni risposta MULTIPLA corretta: 2,2 punti<br />

Criterio di correzione: 1 sola risposta è quella corretta – non c’è penalizzazione per la risposta<br />

errata<br />

Appunti: NON consultabili Calcolatrice: SI<br />

1) Indicare quale è il risultato delle 2 impedenze in serie Z1 = 3 - 2 j e Z2 = 2 + 5 j<br />

a) 5 + 7 j<br />

b) 5 + 3 j<br />

c) 1- 2j<br />

d) 5 + j<br />

2) Il sistema di produzione dell’energia in una centrale idroelettrica avviene con:<br />

a) turbina e motore<br />

turbina ed alternatore trifase<br />

trasformatore e raddrizzatore<br />

dinamo<br />

3) La funzione dell’interruttore differenziale è quella di:<br />

a) interrompere la corrente quando non serve<br />

b) interrompere solo una fase<br />

c) interrompere la fase ma non il neutro<br />

d) interrompere l’alimentazione in caso di contatti pericolosi con una persona<br />

4) Motori SNCRONI e ASINCRONI sono macchine elettriche:<br />

a) funzionanti in corrente continua<br />

b) funzionanti in corrente alternata<br />

c) adoperate per produrre corrente alternata<br />

d) funzionanti in corrente alternata i sincroni ed in corrente continua gli asincroni<br />

1


PARTE “B” - Domande a risposta APERTA. Totale domande: 2<br />

Punteggio attribuito ad ogni risposta APERTA corretta: 3,1 punti<br />

Criterio di correzione: correttezza calcoli- chiarezza esposizione concetti e schemi grafici<br />

Appunti: NON consultabili Calcolatrice: SI<br />

5) Dopo aver spiegato sinteticamente a funzione di un GENERATORE ELETTRICO, schematizzare<br />

graficamente un ALTERNATORE TRIFASE , indicandone i componenti principali ed il principio di<br />

funzionamento<br />

6) Descrivere lo scopo di utilizzo dei FILTRI PASSIVI in un circuito elettrico e quale effetto producono<br />

sui segnali che li attraversano. In particolare, disegnare un FILTRO PASSIVO PASSA-BASSO di tipo R-C,<br />

il suo diagramma di attenuazione ideale e reale (con frequenza di taglio f t = 200 Khz)<br />

1


SIMULAZIONE PROVA D’ESAME MATEMATICA 5E<br />

DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA<br />

1) la funzione y = x – 1 ha dominio:<br />

A) D : R<br />

x 2 + 4x<br />

B) D : R - {0 ; 4}<br />

C) D : R - {0 ; -4}<br />

D) D : R – {0}<br />

2) il limite lim 6x2<br />

– 2x + 3<br />

A) 0<br />

B) ∞<br />

C) +2<br />

D) 1/2<br />

x→∞ 3x 2 – 4x<br />

3) la funzione y = x 2<br />

– 3x<br />

A) y = 0<br />

B) x = 0<br />

C) x = 1<br />

D) y = 1<br />

x – 1<br />

vale:<br />

4) il rapporto incrementale Δ f(x)<br />

A) f (x o + h) – f (x o )<br />

x o<br />

B) f (x o + h) + f (x o )<br />

ha un asintoto verticale di equazione:<br />

Δx<br />

è dato da:<br />

13


x o<br />

C) f (x o + h) – f (x o )<br />

h<br />

D) f (x o + h)<br />

f(x o)<br />

DOMANDE APERTE<br />

5) Che cosa si intende per asintoto di una curva ? Elencare i possibili asintoti di una curva<br />

aiutandosi eventualmente con qualche esempio grafico.<br />

6) Data la funzione y = f(x) spiega quali sono le fasi da sviluppare per fare un primo grafico.<br />

DOMANDE APERTE<br />

7) Che cosa si intende per asintoto di una curva ? Elencare i possibili asintoti di una curva<br />

aiutandosi eventualmente con qualche esempio grafico.<br />

8) Data la funzione y = f(x) spiega quali sono le fasi da sviluppare per fare un primo grafico.<br />

14


Simulazione terza prova Ed. Fisica V A<br />

COGNOME ___________________________ NOME ___________________ Classe: _________<br />

Un set nella pallavolo termina a:<br />

a) 25 punti<br />

b) 11 punti<br />

c) 15 punti<br />

d) 25 con due punti di vantaggio<br />

1.<br />

2. 2. Nel tennis tavolo un set termina a:<br />

3.<br />

a) 25 punti<br />

b) 11 punti<br />

c) 15 punti<br />

d) 11 con due punti di vantaggio<br />

− I fondamentali individuali nella pallavolo sono:<br />

− a) battuta, bagher, tiro e schiacciata<br />

− b) battuta, passaggio, palleggio, schiacciata<br />

− c) battuta, bagher, palleggio e rovesciata<br />

− d) muro, battuta, bagher, palleggio e schiacciata<br />

− 4. Nel tennis tavolo quale azione è ritenuta corretta:<br />

− a) toccare il tavolo di gioco con le mani<br />

− b) toccare due volte la pallina<br />

− c) colpire al volo la pallina<br />

− d) lasciare rimbalzare la pallina una volta sul terreno di gioco<br />

_____________________________________________________________________________<br />

Domande con risposte descrittive<br />

− Il saluto finale nella pallavolo si svolge nel seguente modo:<br />

2. Nel tennis tavolo quando si effettua il servizio quali precauzioni e regole deve rispettare il<br />

giocatore?<br />

15


Simulazione terza prova Ed. Fisica V A<br />

COGNOME ___________________________ NOME ___________________ Classe: _________<br />

1. Quali sono le principali qualità fisiche/motorie:<br />

a) mobilità articolare, forza, elasticità e rapidità<br />

b) velocità, forza, flessibilità e rapidità<br />

c) forza, velocità, mobilità articolare e resistenza<br />

d) riflessi, coordinazione, forza e resistenza<br />

4.<br />

2. I grandi attrezzi della palestra utilizzati quest'anno sono i seguenti:<br />

5.<br />

a) pertica e scala verticale<br />

b) fune, scala orizzontale, scala verticale e spalliere<br />

c) parallele, fune, scala curva, spalliere<br />

d) pertica, fune, spalliere, scala orizzontale e parallele<br />

3.Come sono suddivise le gare nell' atletica leggera<br />

− a) corse, tiri e salti<br />

− b) salti, lanci e colpi<br />

− c) corse, salti e lanci<br />

− d) velocità e resistenza<br />

− 4. Quali test di coordinazione sono stati svolti durante l''anno scolastico:<br />

− a) coordinazione occhio - piede<br />

− b) funicelle e coordinazione occhio - mano<br />

− c) pallavolo e coordinazione occhio - mano<br />

− d) coordinazione occhio – piede e funicelle<br />

_____________________________________________________________________________<br />

Domande con risposte descrittive<br />

1. Descrivi il progetto MOTORFIT<br />

2. Descrivi il test realizzato per valutare la qualità fisica VELOCITA'. Riporta, se lo ricordi, il<br />

risultato da te ottenuto con relativa valutazione<br />

16


4 MATERIA ITALIANO VA INSEGNANTE : TIZIANA MOGGI<br />

N. di ORE di LEZIONE SETTIMANALI 4<br />

N. di ore di lezione annuale convenzionali (riferite a 33 settimane) 122<br />

N. di ore di frequenza dei singoli alunni, calcolata alla data di approvazione del documento<br />

del consiglio di classe sulla base delle ore di lezione effettivamente svolte pari a 103<br />

Cognome e nome Ore di frequenza<br />

1 Canocchi Andrea 91<br />

2 Cecchi Alessio 91<br />

3 Cei Alessandro 79<br />

4 Franci Mirko 83<br />

5 Guida Jacopo 92<br />

6 Mannucci Emanuel 92<br />

7 Mazziotti Antonio<br />

8 Meucci Romboni Andrea 87<br />

9 Sacco Amedeo 81<br />

10 Siciliano Stefano 97<br />

a) Situazione d’ingresso :<br />

Possesso dei pre-requisiti<br />

per n° 6 alunni<br />

In modo pieno e<br />

sicuro<br />

In maniera<br />

accettabile<br />

In maniera<br />

parziale<br />

In maniera non<br />

soddisfacente<br />

3 3 3<br />

Fra gli studenti ci sono due elementi che si avvalgono del sostegno : uno persegue obiettivi<br />

differenziati , l’altro obiettivi differenziati.<br />

b) Obiettivi specifici della disciplina<br />

Affinare uno studio della letteratura che sia arricchimento personale, contributo alla valorizzazione<br />

delle diverse inclinazioni ed interessi, stimolo alla sensibilità ed all'immaginario di ciascuno,<br />

momento utile per la costruzione della propria visione del mondo.<br />

Promuovere interesse per la realtà circostante, nelle sue più svariate manifestazioni ( culturali,<br />

artistiche, politiche, sociali, naturalistiche...).<br />

Conoscere i momenti essenziali della storia della letteratura dalla fine dell'ottocento ai nostri giorni.<br />

Conoscere le coordinate storiche e socio culturali in cui sono collocati i moduli presi in esame.<br />

Comprendere i testi letterari nei loro diversi livelli.<br />

Esporre in forma chiara i contenuti acquisiti.<br />

Esplicitare una riflessione personale sulle tematiche proposte.<br />

Ampliare il patrimonio lessicale, sia attivo che passivo.<br />

Saper confrontare autori, tematiche, poetiche.<br />

Saper riassumere un testo a livelli diversi di sintesi.<br />

Saper individuare i concetti chiave di un testo.<br />

17


Saper produrre schede di testi letti.<br />

c) Grado di conseguimento degli obiettivi per numero gli alunni<br />

La situazione finale nei numeri non si discosta molto dalla situazione iniziale anche se<br />

sono modificati i soggetti delle varie classificazioni: a fronte di alcuni miglioramenti si son<br />

riscontrati risultati più negativi in soggetti che avevano prerequisiti parziali.<br />

La classe ha seguito con sufficiente interesse le spiegazioni, anche se non sempre a tale<br />

atteggiamento ha corrisposto uno studio continuo. Spesso l’espressione scritta e orale<br />

inficia risultati sufficienti o migliori , anche laddove si ha un orientamento per lo più<br />

sufficiente della materia .<br />

Ci sono comunque alcuni elementi che si differenziano o per uno studio più puntuale o per<br />

una maggiore capacità rielaborativa dei contenuti.<br />

Non tutti hanno aggiunto gli obiettivi minimi.<br />

d) Articolazione e contenuti dei moduli svolti<br />

1 . L’eta’ del Realismo : il pensiero positivista , la situazione storica , le caratteristiche<br />

dell’arte e della letteratura<br />

2. Il Verismo. 3. il primo Novecento: il quadro storico, culturale.<br />

4. Il Decadentismo : la destrutturazione delle regole artistiche convenzionali<br />

5. Le avanguardie : il Futurismo<br />

6. La poesia italiana del Novecento : Pascoli , D’ Annunzio.<br />

7. L’ Ermetismo : Ungaretti<br />

8. La narrativa straniera e le innovazioni<br />

9. La narrativa italiana<br />

10. La poesia di Montale.<br />

11. Il Neorealismo.<br />

e) Strumenti di lavoro utilizzati<br />

-libro di testo in adozione:<br />

LIEM di M: Sambugar , G . Salà<br />

-altri sussidi:<br />

fotocopie .<br />

f) Utilizzazione di laboratori<br />

talvolta LIM –Video.<br />

g) Metodi d’insegnamento utilizzati<br />

Ci si è avvalsi della lezione frontale, della discussione, della spiegazione puntuale del testo<br />

con lettura e spiegazione partecipata dalla classe.<br />

L’impostazione data ai singoli moduli è stata improntata a fornire un quadro generale del<br />

contesto in cui le varie correnti e autori appartengono , pur fornendo nozioni sulla<br />

articolare poetica degli autori e facendo un’analisi del testo.<br />

h) Metodi per la verifica e valutazione<br />

a)metodi utilizzati per la verifica formativa:<br />

18


Valutazioni su lavori assegnati a casa, la partecipazione al dialogo scolastico, la puntualità<br />

di esecuzione dei lavori assegnati. Le interrogazioni.<br />

b) metodi utilizzati per la verifica sommativa<br />

Interrogazioni alla cattedra. Verifiche brevi dal posto. Verifiche con simulazione della<br />

prova di esame. Elaborati scritti.<br />

I )Numero di verifiche sommative effettuate<br />

1° quadrimestre prove scritte n°3 prove verifiche orali quotidiane e 3 interrogazioni<br />

strutturate<br />

2° quadrimestre prove scritte n°3 verifiche orali quotidiane e 3 interrogazioni<br />

Altre annotazioni (con riguardo a situazioni particolari negative o positive relative<br />

allo sviluppo della programmazione e ad esperienze realizzate con gli allievi etc.<br />

La produzione scritta risulta piuttosto semplice nei contenuti , generalmente semplice , ma<br />

per lo più corretta nella forma, anche se qualche elemento , in situazione di difficoltà ,<br />

produce elaborati non sempre strutturati in modo del tutto organico.<br />

_____<br />

19


Il Positivismo<br />

Il Realismo<br />

Il Verismo<br />

PROGRAMMA <strong>DI</strong> ITALIANO<br />

Insegnante Tiziana Moggi<br />

ARGOMENTI<br />

Il primo Novecento: il quadro sociale , politico, culturale dell’epoca<br />

Crisi della ragione e relativismo<br />

La nascita della psicanalisi<br />

La letteratura dell’età della crisi.<br />

Il Simbolismo<br />

La poesia di Pascoli<br />

Le Avanguardie storiche: IL Futurismo<br />

Il romanzo della crisi: la crisi del concetto di realtà, la destrutturazione del romanzo, la<br />

nuova figura di intellettuale.<br />

Il teatro di Pirandello<br />

L’Ermetismo.<br />

La poesia di G. Ungaretti<br />

La poesia di E.Montale<br />

Il Neorealismo<br />

La crisi del Neorealismo<br />

La rivoluzione teatrale del secondo Novecento<br />

20


AUTORI E OPERE<br />

Giovanni Verga, PREFAZIONE ( da L’Amante di Gramigna)<br />

Giovanni Verga, LA LUPA, MALARIA, LA ROBA. ( da Vita dei Campi)<br />

Filippo Tommaso Martinetti, AGGRESSIVITA’. AUDACIA, <strong>DI</strong>NAMISMO (da<br />

MANIFESTO <strong>DEL</strong> FUTURISMO)<br />

Filippo Tommaso Martinetti, MANIFESTO LETTEARIO <strong>DEL</strong> FUTURSMO<br />

Filippo Tommaso Martinetti, IL BOMBARDAMENTO <strong>DI</strong> ADRIANOPOLI (da ZANG<br />

TUMB TUMB)<br />

Aldo Palazzeschi, E LASCIATEMI <strong>DI</strong>VERTIRE (da L’INCEN<strong>DI</strong>ARIO)<br />

Giovanni Pascoli, IL FANCIULLINO ( da la Poetica del Fanciullino)<br />

Giovanni Pascoli, LAVANDARE (da MYRICAE)<br />

Giovanni Pascoli, NOVEMBRE (da MYRICAE)<br />

Giovanni Pascoli, X AGOSTO (da MYRICAE)<br />

Giovanni Pascoli, L’ASSIUOLO (da MYRICAE)<br />

Giovanni Pascoli, TEMPORALE (da MYRICAE)<br />

Giovanni Pascoli, IL LAMPO (da MYRICAE)<br />

Giovanni Pascoli, IL TUONO (da MYRICAE)<br />

Giovanni Pascoli, NEBBIA (da Canti di Castelvecchio)<br />

Gabriele D’Annunzio,LA PIOGGIA NEL PINETO( da LE LAU<strong>DI</strong>)<br />

Gabriele D’Annunzio,SERA FIESOLNA( da LE LAU<strong>DI</strong>)<br />

Italo Svevo, L’ULTIMA SIGARETTA ( da LA COSCIENZA <strong>DI</strong> ZENO)<br />

Italo Svevo Un rapporto conflittuale (da LA COSCIENZA <strong>DI</strong> ZENO)<br />

Italo Svevo Il funerale di un altro (DA LA COSCIENZA <strong>DI</strong> ZENO)<br />

Joris-Karl Huysmann, UNA VITA ARTIFICIALE (da A RITROSO)<br />

Marcel Proust, LA MA<strong>DEL</strong>EINE ( da LA STRADA <strong>DI</strong> SWANN)<br />

James Joyce, L’INSONNIA <strong>DI</strong> MOLLY (da ULISSE)<br />

Friederich Nietzsche <strong>DI</strong>O E’ MORTO (da La gaia scienza)<br />

Sigmund Freud , SOGNI UNA NUOVA FRONTIERA<br />

Franz Kafka, LA MORTE <strong>DI</strong> GRAGORIO ( da LA METAMORFOSI)<br />

Franz Kafka, UNO SCONCERTANTE RISVEGLIO (da IL PROCESSO)<br />

Federigo Tozzi, IL SEGNO <strong>DEL</strong>LA LUMACA;<br />

Luigi Pirandello, IL SENTIMENTO <strong>DEL</strong> CONTRARIO (da L’UMORISMO)<br />

Luigi Pirandello, MALE <strong>DI</strong> LUNA<br />

Luigi Pirandello, LA PATENTE<br />

Luigi Pirandello, IL TRENO HA FISCHIATO<br />

Luigi Pirandello , FILO D’ARIA ( da UNO, NESSUNO, CENTOMILA)<br />

Luigi Pirandello, IL FU MATTIA PASCAL (brani antologici)<br />

Giuseppe Ungaretti, CONSIDERAZIONI SU L’ALLEGRIA;<br />

Giuseppe Ungaretti, VEGLIA (da L’ALLEGRIA, sezione IL PORTO SEPOLTO)<br />

Giuseppe Ungaretti, VANITA' ( da L' ALLEGRIA)<br />

21


Giuseppe Ungaretti, IL PORTO SEPOLTO (da L’ALLEGRIA, sezione IL PORTO<br />

SEPOLTO)<br />

Giuseppe Ungaretti, SAN MARTINO <strong>DEL</strong> CARSO (da L’ALLEGRIA, sezione IL PORTO<br />

SEPOLTO)<br />

Giuseppe Ungaretti SONO UNA CREATURA(da L’ALLEGRIA, sezione IL PORTO<br />

SEPOLTO)<br />

Giuseppe Ungaretti, MATTINA (da L’ALLEGRIA, sezione NAUFRAGI)<br />

Giuseppe Ungaretti, SOLDATI (da L’ALLEGRIA, sezione GIROVAGO)<br />

Giuseppe Ungaretti, FRATELLI (da L’ALLEGRIA, sezione IL PORTO SEPOLTO)<br />

Eugenio Montale, MERIGGIARE PALLIDO E ASSORTO<br />

Eugenio Montale, SPESSO IL MALE <strong>DI</strong> VIVERE HO INCONTRATO (da OSSI <strong>DI</strong><br />

SEPPIA)<br />

Eugenio Montale, FORSE UN MATTINO ANDANDO (da OSSI <strong>DI</strong> SEPPIA)<br />

Eugenio Montale, NON CHIEDERCI LA PAROLA (da OSSI <strong>DI</strong> SEPPIA)<br />

Eugenio Montale, I LIMONI(da OSSI <strong>DI</strong> SEPPIA)<br />

Alberto Moravia Un mondo grottesco ( da GlI IN<strong>DI</strong>FFERENTI)<br />

Corrado Alvaro La vita dei pastori (da GENTE D’Aspromonte)<br />

Vasco Pratolini Via del Corno (da Cronache di poveri amanti)<br />

22


MATERIA STORIA VA INSEGNANTE : TIZIANA MOGGI<br />

N. di ORE di LEZIONE SETTIMANALI 2<br />

N. di ore di lezione annuale convenzionali (riferite a 33 settimane) 66<br />

N. di ore di frequenza dei singoli alunni, calcolata alla data di approvazione del documento<br />

del consiglio di classe sulla base delle ore di lezione effettivamente svolte pari a 103<br />

Cognome e nome Ore di frequenza<br />

1 Canocchi Andrea<br />

2 Cecchi Alessio<br />

3 Cei Alessandro<br />

4 Franci Mirko<br />

5 Guida Jacopo<br />

6 Mannucci Emanuel<br />

7 Mazziotti Antonio<br />

8 Meucci Romboni Andrea<br />

9 Sacco Amedeo<br />

10 Siciliano Stefano<br />

a) Situazione d’ingresso :<br />

Possesso dei pre-requisiti<br />

per n° 6 alunni<br />

In modo pieno e<br />

sicuro<br />

In maniera<br />

accettabile<br />

In maniera<br />

parziale<br />

In maniera non<br />

soddisfacente<br />

3 3 3<br />

Fra gli studenti ci sono due elementi che si avvalgn del sostegno : uno persegue obiettivi<br />

differenziati , l’altro obiettivi diferenziati.<br />

b) Obiettivi specifici della disciplina<br />

Imparare a guardare la realtà circostante con atteggiamento critico, avendo la consapevolezza delle<br />

interconnessioni delle sue varie componenti e dei rapporti causa effetto che la regolano.<br />

Giungere ad uno studio che valorizzi la problematizzazione della materia, attento alla ricerca delle<br />

cause e all'analisi comparata degli eventi.<br />

Saper impostare uno studio della materia che sia strumento di comprensione del presente.<br />

Conoscere i problemi fondamentali che sottendono al lavoro storico.<br />

Conoscere i momenti essenziali dei moduli presi in esame.<br />

Comprendere le informazioni fondamentali di un testo.<br />

Saper distinguere un evento storico da un'analisi storica, un fatto da un'interpretazione.<br />

Saper interpretare grafici, tabelle, carte tematiche, diagrammi.<br />

Essere in grado di esporre in forma chiara i contenuti acquisiti.<br />

Usare un lessico specifico, sia attivo che passivo.<br />

Essere in grado di valutare cause e conseguenze dei fatti storici.<br />

Cogliere i nessi tra fenomeni politici, economici, sociali ed ambientali nell'analisi dei fatti storici.<br />

23


Saper schematizzare e riassumere i contenuti studiati.<br />

Essere in grado di prendere appunti durante la lezione<br />

.<br />

c) Grado di conseguimento degli obiettivi per numero gli alunni<br />

La situazione finale si discosta dalla situazione iniziale , in quanto uno studio pIù<br />

regolare, una partecipazione più attiva al dialogo scolastico e un maggiore interesse per<br />

gli argomenti ha prodotto un numero maggiore di coloro che hanno un quadro sufficiente<br />

dei periodi e degli eventi trattati.<br />

Non tutti hanno aggiunto gli obiettivi minimi.<br />

d) Articolazione e contenuti dei moduli svolti<br />

1 . L ‘eurocentrismo di fine ‘800<br />

2. Le cause della I guerra mondiale<br />

4. La I guerra mondiale : cornice degli eventi bellici<br />

5. La I guerra mondiale : l’Italia in guerra<br />

6 La situazione in Russia nel ’17 , la rivoluzione bolscevica<br />

7. La I guerra mondiale : la fine della guerra , la pace di Parigi<br />

8 Il dopoguerra in Europa , in Italia , negli Stati Uniti<br />

9 L ’età dei totalitarismi: Il fascismo , il nazismo, lo stalinismo<br />

10. . La II guerra mondiale<br />

11 La resistenza<br />

12 il mondo dopo la II guerra mondiale : bipolarismo , decolonizzazione.<br />

13 . Il ‘68<br />

14 La questione israelo-palestinese.<br />

e) Strumenti di lavoro utilizzati<br />

-libro di testo in adozione:<br />

INERROGARE IL PASSATO di Emilio Zanette<br />

-altri sussidi:<br />

fotocopie .<br />

f) Utilizzazione di laboratori<br />

g) Metodi d’insegnamento utilizzati<br />

Ci si è avvalsi della lezione frontale, della discussione, della spiegazione puntuale del testo<br />

con lettura e spiegazione partecipata dalla classe.<br />

Di spiegazioni volte a fornire inquadramenti generali dei vari avvenimenti.<br />

L’impostazione data ai singoli moduli è stata improntata a fornire un quadro generale del<br />

contesto , a stabilire cornici dei vari periodi ed eventi.<br />

.<br />

h) Metodi per la verifica e valutazione<br />

a)metodi utilizzati per la verifica formativa:<br />

Valutazioni sulla partecipazione al dialogo scolastico, la puntualità di esecuzione dei lavori<br />

assegnati. Le interrogazioni<br />

24


) metodi utilizzati per la verifica sommativa<br />

Interrogazioni alla cattedra. Verifiche brevi dal posto. Test strutturati e semistrutturati.<br />

I )Numero di verifiche sommative effettuate<br />

1° quadrimestre<br />

numerose verifiche strutturate e interrogazioni<br />

2° quadrimestre<br />

numerose verifiche strutturate e interrogazioni<br />

Altre annotazioni (con riguardo a situazioni particolari negative o positive relative<br />

allo sviluppo della programmazione e ad esperienze realizzate con gli allievi etc.<br />

Un buon numero di studenti si è interessato alla materia incrementando il loro livello di<br />

valutazione.<br />

25


L’Europa agli inizi del Novecento<br />

La prima guerra mondiale<br />

PROGRAMMA <strong>DI</strong> STORIA<br />

Insegnante : Tiziana Moggi<br />

ARGOMENTI<br />

La rivoluzione russa e la nascita dell’Unione Sovietica<br />

L’economia negli anni venti e la crisi del 1929<br />

L’età dei totalitarismi<br />

Il fascismo<br />

Il nazismo<br />

Lo stalinismo<br />

Il New Deal americano<br />

L’Europa verso la guerra<br />

La seconda guerra mondiale<br />

La Shoah<br />

La Resistenza in Europa<br />

La Resistenza in Italia<br />

Il bipolarismo e la guerra fredda<br />

La decolonizzazione<br />

I “trenta gloriosi”<br />

Il Sessantotto<br />

Il crollo del muro e la fine del lungo dopoguerra<br />

La nascita di Israele, la questione palestinese<br />

26


MATERIA Inglese DOCENTE Dell'Anno Anna Rita<br />

N. di ORE di LEZIONE SETTIMANALI 3 di CUI 0 <strong>DI</strong> LABORATORIO<br />

di CUI 1 IN CO-PRESENZA CON ALTRI DOCENTI (docente di sostegno)<br />

N. di ore di lezione annuale convenzionali (riferite a 33 settimane) 99<br />

N. di ore di frequenza dei singoli alunni ,calcolata alla data di approvazione del documento del<br />

consiglio di classe sulla base delle ore di lezione effettivamente svolte pari a 61<br />

Cognome e nome Ore di frequenza<br />

Canocchi Andrea 52<br />

Cecchi Alessio 52<br />

Cei Alessandro 52<br />

Franci Mirko 49<br />

Guida Jacopo 53<br />

Mannucci Emanuel 56<br />

Mazziotti Antonio<br />

Meucci R.Andrea 45<br />

Sacco Amedeo 51<br />

Siciliano Stefano 59<br />

a) Situazione d’ingresso<br />

in modo sicuro in maniera in maniera in maniera<br />

possesso dei pre-requisiti e pieno accettabile parziale non soddisfacente<br />

per n°10 di alunni<br />

b)Obiettivi specifici della disciplina<br />

1- Comprendere dialoghi e testi di cultura generale<br />

5 5<br />

2- Comprendere domande, letture, brani, con una certa padronanza<br />

3- Saper dialogare in situazioni simulate con vocabolario appropriato<br />

4- Saper comporre riassunti ed elaborati<br />

5- Trasformare una conversazione in un racconto<br />

6- Fare schemi e saperli spiegare<br />

27


c)Grado di conseguimento degli obiettivi per numero di alunni<br />

pieno accettabile parziale scarso<br />

obiettivo 1 1 4 4 0 .<br />

obiettivo 2 1 4 4 0<br />

obiettivo 3 0 3 4 2<br />

obiettivo 4 0 3 4 2<br />

obiettivo 5 1 4 4 0<br />

obiettivo 6 2 4 3 0<br />

d) Articolazione e contenuti dei moduli e/o delle unità didattiche effettivamente svolte<br />

Modulo o unita’didattica n° 1<br />

-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica:<br />

Ripasso (programma anno precedente)<br />

Simple Past /Continuous<br />

-tempi di svolgimento (in ore): 3 ore<br />

Modulo o unita’didattica n°2<br />

-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica:<br />

Present Perfect Simple and Contiuous<br />

Past Perfect<br />

Modal verbs<br />

Fotocopie – Libro di testo “Across Culture”<br />

-tempi di svolgimento (in ore): 20 ore<br />

28


Modulo o unita’didattica n°3<br />

-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica:<br />

Phrasal verbs<br />

Attività di listening, reading, writing, speaking<br />

J. Conrad “Heart of Darkness”<br />

The East Indian Company<br />

-tempi di svolgimento (in ore): 18 ore<br />

Modulo o unita’didattica n°4<br />

-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica:<br />

Passive form<br />

The Victorian novel<br />

Emily Bronte: Wuthering Heights+ abstract “Back to Wuthering Heights”<br />

G.B. Shaw: Mrs. Warren’s Profession + abstract “Mother and daughter”<br />

-tempi di svolgimento (in ore):18 ore<br />

Modulo o unita’didattica n°5<br />

-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica:<br />

Recupero moduli precedenti-tempi di svolgimento (in ore): 10 ore<br />

Modulo o unita’didattica n°6<br />

-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica<br />

On Mechanics: Automation<br />

On Mechanics: NC/CNC<br />

On Mechanics: CAD/CAM<br />

-tempi di svolgimento (in ore)18<br />

29


e) Strumenti di lavoro utilizzati<br />

-libro di testo in adozione:<br />

Across Culture<br />

Take the Wheel<br />

-altri sussidi: fotocopie, riviste<br />

f) Utilizzazione di laboratori: NO<br />

g)Metodi d’insegnamento utilizzati<br />

lezione lezione ricerca ricerca o lavoro altro (specificare)<br />

frontale guidata individuale di gruppo …………………<br />

mod.1 o un.did. 1 x x x<br />

mod.2 o un.did. 2 x x<br />

mod.3 o un.did.3 x x x<br />

mod.4 o un.did 4 x x<br />

mod.5 o un did.5 x x<br />

g) Argomenti approfonditi nel corso dell’anno<br />

h)Metodi per la verifica e valutazione<br />

a) metodi utilizzati per la verifica formativa<br />

Prove strutturate x<br />

Prove non strutturate<br />

specificare<br />

Colloqui x<br />

b)metodi utilizzati per la verifica sommativa:<br />

listening, speaking, writing<br />

30


i) Numero di verifiche sommative effettuate<br />

1° quadrimestre prove scritte n°4 prove orali n°1<br />

2° quadrimestre prove scritte n°3 prove orali n°2<br />

l)Altre annotazioni (con riguardo a situazioni particolari negative o positive relative allo sviluppo<br />

della programmazione e ad esperienze realizzate con gli allievi etc.)<br />

Lo svolgimento del programma così come era stato predisposto secondo la programmazione iniziale<br />

ha subito notevoli rallentamenti a causa dell’avvicendamento delle docenti a secondo quadrimestre<br />

inoltrato.<br />

31


Anno Scolastico: 2011/2012<br />

MATERIA: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA<br />

DOCENTE: Marco COSTANTINI<br />

PROGRAMMA SVOLTO: ARTICOLAZIONE E CONTENUTI DEI MODULI<br />

Modulo 1: RICHIAMI <strong>DI</strong> ANALISI <strong>DEL</strong>LE RETI ELETTRICHE IN CORRENTE<br />

CONTINUA<br />

1.1 – Concetti di corrente, tensione e strumenti di misura<br />

1.2 - Legge di OHM<br />

1.3 - Bipoli elementari: R, L, C – Generatori in corrente continua<br />

1.4 – Effetti fisici prodotti dalla corrente elettrica<br />

1.5 –Calcolo della Potenza – Concetto di energia elettrica<br />

Modulo 2: SEGNALI ELETTRICI E GRANDEZZE ALTERNATE<br />

2.1– Segnali elettrici continui e discontinui, costanti e variabili<br />

2.2– Segnali periodici; ampiezza, periodo, fase e frequenza<br />

2.3 - Grandezze e valori caratteristici dei segnali alternativi; VP, VPP, Veff<br />

2.4 - L’impedenza di un bipolo passivo R, L, C<br />

2.5 – Concetto di collegamento serie dei bipoli R, L, C<br />

2.6 – Filtri RC e CR passivi tipo LP, HP e BP<br />

2.6 – Cenni sui sistemi trifase - Schema e funzionamento del generatore trifase (alternatore)<br />

Modulo 3: POTENZA ELETTRICA IN CORRENTE ALTERNATA<br />

3.1 - Concetto di potenza elettrica – Potenza attiva, reattiva ed apparente<br />

3.2 - Teorema di Boucherot<br />

3.3 - Cenni sui concetti di Tariffazione della energia elettrica e di Rifasamento<br />

Modulo 4: ELETTROMAGNETISMO<br />

4.1 - L’effetto magnetico della corrente elettrica<br />

4.2 - Principio di funzionamento del motore elettrico e del generatore<br />

4.3 - Cenni sui concetti di mutua induzione e autoinduzione<br />

4.4 –Principio di funzionamento del trasformatore monofase, induttori e relè<br />

32


Modulo 5: MACCHINE ELETTRICHE<br />

5.1 - Classificazione delle macchine elettriche e loro applicazioni<br />

5.2 – Principi generali di funzionamento e differenza tra motore sincrono e asincrono<br />

5.3 - Motore asincrono: Cenni sul funzionamento a vuoto e con carico, coppia; avviamento e<br />

regolazione della velocità<br />

5.4 – Cenni su alternatori e dinamo<br />

Modulo 6: PRODUZIONE, TRASPORTO E <strong>DI</strong>STRIBUZIONE <strong>DEL</strong>L’ENERGIA<br />

ELETTRICA<br />

6.1 – Tipologie delle centrali elettriche<br />

6.2 - Cenni sulle Linee elettriche in cavo in alta, media e bassa tensione; cabine elettriche di<br />

trasformazione –Criteri di utilizzo dell’energia elettrica<br />

6.3 – Tipologie di Prese, spine e sezionatori elettrici in BT<br />

Modulo 7: PROTEZIONISTICA ELETTRICA<br />

7.1 - Cenni sulla legislazione vigente sulla sicurezza ed igiene del lavoro<br />

7.2 Effetti fisiologici della corrente elettrica sul corpo umano<br />

7.3 Richiami di protezionistica elettrica relativi a persone ed impianti; criteri di scelta dei<br />

dispositivi<br />

7.4 - Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche<br />

33


RELAZIONE FINALE<br />

ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA<br />

Anno Scolastico: 2011/2012<br />

MATERIA: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA<br />

DOCENTE: Marco COSTANTINI<br />

<strong>CLASSE</strong>: 5 sez. A – specializzazione MECCANICA<br />

Libro di testo in adozione:<br />

G. Bobbio – M. Sammarco –ELETTROTECNICA E MACCHINE ELETTRICHE - Vol. Unico<br />

– Editrice PETRINI cod. ISBN 9788849408751<br />

N. di ORE di LEZIONE SETTIMANALI: 3<br />

di CUI <strong>DI</strong> LABORATORIO: 0<br />

di CUI IN CO-PRESENZA CON ALTRI DOCENTI: 0<br />

N. di ore di lezione annuale convenzionali (riferite a 33 settimane): 99<br />

1. OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI <strong>DEL</strong>LA <strong>DI</strong>SCIPLINA<br />

Gli allievi, dopo aver ripreso e recepito i principali concetti del programma dell’anno precedente, hanno<br />

approfondito i principi dei fenomeni elettrici ed elettromagnetici, conseguendo le capacità di :<br />

• Saper valutare e misurare le principali grandezze elettriche in corrente continua ed alternata,<br />

conoscendone i parametri fondamentali e la strumentazione necessaria<br />

• saper riconoscere gli elementi di un circuito elettrico<br />

• Saper riconoscere e misurare le forme d’onda principali conoscendone i parametri<br />

fondamentali e la strumentazione necessaria<br />

• conoscere le caratteristiche principali dei sistemi monofase e le tipologie di collegamento<br />

• Conoscere i dispositivi di protezione di un impianto civile ed industriale<br />

• conoscere il principio base di funzionamento di un trasformatore, di un motore asincrono e<br />

di un generatore elettrico<br />

• conoscere i concetti fondamentali della produzione, trasporto ed utilizzazione dell’energia<br />

elettrica<br />

• conoscere e saper applicare le nozioni di sicurezza elettrica relative a individui impianti,<br />

attrezzature<br />

2. SITUAZIONE <strong>DI</strong> INGRESSO<br />

La classe si compone di 10 alunni, di cui un alunno portatore di handicap grave non ha mai<br />

frequentato le lezioni della materia, in quanto ha seguito un programma personalizzato, che non la<br />

prevedeva. Un altro alunno con insegnanti di sostegno ha seguito invece con continuità e profitto<br />

tutte le lezioni. Alcuni allievi presentano, in relazione alla materia, una situazione di ingresso alla<br />

classe quinta che evidenzia difficoltà sia espressive che organizzative, riconducibili sostanzialmente<br />

a lacune di base, che tuttavia sono state superate nel corso dell’anno. Nel complesso, la<br />

34


maggioranza della classe presenta una situazione di partenza con qualche difficoltà nella parte<br />

teorica e di calcolo applicativo.<br />

3. OBIETTIVI EFFETTIVAMENTE RAGGIUNTI E SCANSIONE DEI MODULI NEL<br />

TEMPO<br />

Il programma preventivato nel piano di lavoro annuale è stato completato all’80%. In particolare, sono<br />

state consolidate le conoscenze di base acquisite al 4° anno, sono stati completati i principali moduli del<br />

5° anno. Per i moduli più complessi, quali “potenza elettrica in corrente alternata”, “elettromagnetismo”,<br />

“macchine elettriche e motore asincrono”, sono state semplificate le nozioni teoriche, sia perchè la classe<br />

ha mostrato una certa difficoltà nel loro recepimento, sia perché il tempo a disposizione non risultava<br />

sufficiente ad un completo approfondimento degli argomenti ed allo svolgimento di un numero congruo<br />

di esercizi numerici. Si è ritenuto di orientare la classe ad una visione più applicativa e finalizzata<br />

all’interazione con la specializzazione di Meccanica.<br />

Alcuni moduli previsti inizialmente nella programmazione annuale, (Elementi di Elettronica analogica,<br />

Diodi ed amplificatori, sistemi trifase) non sono stati eseguiti perché si è preferito dedicare più tempo al<br />

ripasso ed approfondimento dei moduli precedenti, al consolidamento della parte di Elettrotecnica,<br />

all’esecuzione di prove di simulazione, alla preparazione di elaborati di approfondimento (tesine). Si sono<br />

organizzate le lezioni cercando di terminare il programma teorico annuale entro il 20 di maggio, anziché<br />

rischiare di fornire alla classe una ulteriore dose di informazioni che non avrebbero permesso di<br />

completare la preparazione all’esame finale.<br />

L’esposizione del programma si è svolta in 2 fasi, con scansione quadrimestrale, come convenuto nella<br />

Seduta del Collegio Docenti.<br />

La materia prevedeva 3 ore di lezione settimanali, senza attività di laboratorio. Sono state comunque<br />

svolte alcune prove pratiche nel laboratorio di misure elettriche dell’<strong>Istituto</strong> (uso tester, oscilloscopio,<br />

visione di macchine elettriche).<br />

Il programma è stato suddiviso in 7 MODULI tematici (durata massima di 5 settimane ciascuno, pari a 15<br />

ore di lezione), ciascuno costituito da 3 a 5 UNITA' <strong>DI</strong>DATTICHE (durata non superiore a 4 ore di<br />

lezione ciascuna).<br />

L'anno scolastico ritenuto "utile" per lo svolgimento effettivo e reale delle lezioni, si è articolato in 33<br />

settimane.<br />

4. METODOLOGIE <strong>DI</strong> INSEGNAMENTO<br />

APPROCCI <strong>DI</strong>DATTICI, STRATEGIE, MODALITA' <strong>DI</strong> LAVORO<br />

L'approccio didattico adottato è stato quello di rendere sempre partecipe l'allievo nella valutazione critica<br />

degli argomenti teorici, prospettandogli sempre il fine applicativo delle nozioni esposte. Si è ritenuto<br />

inoltre di far visionare all'allievo, nella prima parte dell’a.s., la strumentazione, le attrezzature e la<br />

componentistica di base, per poter meglio interpretare concetti poco presenti nel curriculum tecnico della<br />

classe.<br />

Si è proceduto soprattutto con la tradizionale lezione frontale. All’inizio di ogni lezione sono stati quasi<br />

sempre dedicati 5’- 10’ al ripasso della lezione precedente. Alla fine di ogni modulo si è eseguita la<br />

revisione degli appunti presi dagli alunni ed una integrazione con dispense in fotocopia, perché la classe<br />

ha trovato difficoltà a seguire il libro di testo, di impostazione abbastanza formale e specialistica. Agli<br />

alunni è stata consegnata all’inizio dell’anno una copia del programma preventivo da svolgere.<br />

Le linee di programmazione adottate per il conseguimento degli obiettivi indicati nel piano di lavoro<br />

individuale presupponevano di:<br />

35


1. individuare all'interno della materia gli argomenti fondamentali da trattare<br />

2. scegliere per ogni argomento fondamentale il livello di approfondimento, in rapporto anche alla realtà<br />

della classe<br />

3. valutare conseguentemente i tempi necessari per la trattazione dei singoli argomenti e la relativa<br />

scansione temporale nell'ambito dell'a.s., rivedendo in itinere, se necessario, le tempistiche previste nel<br />

piano di programmazione<br />

5. VERIFICA E VALUTAZIONE<br />

STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA<br />

Gli alunni sono stati valutati in funzione della immagine in itinere fornita al docente, evolvendosi in base<br />

alle conoscenze ed alle capacità acquisite nel corso dell'a.s.<br />

La strategia adottata consisteva nel sollecitare il soggetto a riflettere sui messaggi di comunicazione e di<br />

interpretazione che un dato argomento suscitava in esso.<br />

La valutazione formativa in itinere ha consistito prevalentemente con il metodo del colloquio diretto con<br />

la classe nel corso delle Unità Didattiche, più che altro per cercare di capire, quale livello di recepimento<br />

medio veniva raggiunto in ogni modulo. Sono stati strumenti di valutazione formativa i test scritti di<br />

verifica, con domande aperte e chiuse (esercizi numerici ed argomenti teorici). Ulteriore valutazione sui<br />

singoli è stata data sul grado di approfondimento ed interesse che hanno dimostrato quegli alunni<br />

impegnati in un progetto complesso finale (tesine di approfondimento).<br />

STRUMENTI E TEMPI PER LA VERIFICA SOMMATIVA<br />

Le verifiche sono state effettuate con prove oggettive e strutturate: test scritti a risposta multipla e singola,<br />

aperta e chiusa, interrogazioni orali brevi di sintesi del programma svolto, semplici esercitazioni scritte di<br />

calcolo, con una frequenza prevista che ha consentito di ottenere almeno 4 valutazioni sul singolo a<br />

quadrimestre. Durante le spiegazioni, sono state effettuate domande per valutare la comprensione e<br />

verificare il livello di attenzione della classe. Alla data dell’8/5/2012, nel 2° quadrimestre, sono stati<br />

eseguiti 3 test di simulazione della III prova di esame (con 4 domande chiuse e 2 aperte) ed una<br />

interrogazione breve di sintesi su tutto il programma svolto, in preparazione al colloquio per l’Esame di<br />

Stato.<br />

VALUTAZIONE - PREDETERMINAZIONE <strong>DEL</strong>LE CORRISPONDENZE TRA VOTI E LIVELLI <strong>DI</strong><br />

CONOSCENZA E <strong>DI</strong> ABILITA'<br />

In termini di valutazione, ci si è attenuti alla tabella presente nel POF dell’<strong>Istituto</strong>, che consente di<br />

giudicare gli allievi in termini di CONOSCENZE, COMPETENZE e CAPACITA', utilizzando una<br />

attribuzione numerica che abbraccia l'arco dei voti da 3 a 10 decimi.<br />

In termini di valutazione globale dell'allievo, si sono ritenuti fattori indicativi e complementari per<br />

l'attribuzione del giudizio complessivo di fine a.s. anche i parametri COMPORTAMENTO,<br />

ATTITU<strong>DI</strong>NI, PARTECIPAZIONE e PROFITTO.<br />

6. INIZIATIVE E PROGRAMMAZIONI PARTICOLARI<br />

Nessuna, ad eccezione del viaggio di Istruzione all’estero.<br />

7. COMPORTAMENTO <strong>DEL</strong>LA <strong>CLASSE</strong> ED INTERESSE PER LA MATERIA<br />

La classe si è sempre comportata correttamente ed educatamente. L’interesse per la materia si è rivelato<br />

più che sufficiente, permettendo a tutti gli alunni di raggiungere un livello di preparazione in media più<br />

che sufficiente ed in alcuni casi discreto e buono.<br />

36


MATERIA TECNICA <strong>DEL</strong>LA PRODUZIONE DOCENTE SCHETTINI ROSA<br />

N. di ORE di LEZIONE SETTIMANALI 8 di CUI <strong>DI</strong> LABORATORIO 6<br />

di CUI IN CO-PRESENZA CON IL DOCENTE COLONESE RAFFAELE 6<br />

N. di ore di lezione annuale convenzionali (riferite a 33 settimane) 264<br />

N. di ore di frequenza dei singoli alunni, calcolata alla data di approvazione del documento del<br />

consiglio di classe sulla base delle ore di lezione effettivamente svolte pari a 200<br />

Cognome e nome Ore di frequenza<br />

Canocchi Andrea 190<br />

Cecchi Alessio 173<br />

Cei Alessandro 141<br />

Franci Mirko 162<br />

Guida Jacopo 190<br />

Mannucci Manuel 196<br />

Mazziotti Antonio -<br />

Meucci Andrea 143<br />

Sacco Andrea 178<br />

Siciliano Stefano 194<br />

a) Situazione d’ingresso<br />

in modo sicuro in maniera in maniera in maniera<br />

possesso dei pre-requisiti e pieno accettabile parziale non soddisfacente<br />

per n° di alunni<br />

b)Obiettivi specifici della disciplina<br />

1- Saper determinare tempi, metodi e costi di segmenti produttivi<br />

9<br />

37


2- Saper tradurre un disegno di progetto in un disegno di fabbricazione<br />

3- Saper elaborare cicli di lavorazione per la produzione di componenti meccanici<br />

4- Saper sviluppare programmi esecutivi per macchine utensili a CNC<br />

5- Conoscere le modalità del controllo di qualità<br />

6- Conoscere le potenzialità dei sistemi flessibili di produzione<br />

c)Grado di conseguimento degli obiettivi per numero di alunni<br />

obiettivo 1 X<br />

obiettivo 2 X<br />

obiettivo 3 X<br />

pieno accettabile parziale scarso<br />

obiettivo 4 X<br />

obiettivo 5 X<br />

obiettivo 6 X<br />

d) Articolazione e contenuti dei moduli e/o delle unità didattiche effettivamente svolte<br />

Modulo o unita’didattica n° 1: Studio dell’azienda<br />

1.1 Principi di organizzazione aziendale.<br />

1. Principi generali<br />

2. Il mercato e le sue leggi fondamentali<br />

3. Struttura delle aziende: organigramma<br />

4. Settore commerciale<br />

5. Settore amministrativo<br />

6. Settore tecnico<br />

7. Tipi di produzione<br />

8. Layout di macchinari e impianti tecnici<br />

9. Diagramma di produzione e di flusso<br />

10. Produzione a lotti: diagramma di Gantt<br />

11. Produzione continua: saturazione delle macchine<br />

12. Diagramma del percorso critico (PERT)<br />

38


1.2 Controlli e collaudi.<br />

13. Evoluzione del collaudo: concetto di “qualità”<br />

14. La certificazione della qualità<br />

15. Il metodo PDCA<br />

16. Tipi di controllo: totale e parziale<br />

17. Controllo statistico<br />

18. L’analisi di Pareto<br />

19. Il diagramma di causa-effetto<br />

- Tempi di svolgimento (in ore): 20 ore<br />

Modulo o unita’didattica n° 2: Studio delle lavorazioni meccaniche<br />

2.1 Analisi dei tempi di lavorazione. Potenza di taglio.<br />

2.2 Studi di fabbricazione.<br />

20. Tempi attivi e accessori<br />

21. Calcolo dei tempi attivi per le varie macchine<br />

22. Calcolo della potenza delle macchine utensili<br />

23. Potenza utile<br />

24. Sforzo di taglio<br />

25. Determinazione della potenza<br />

26. Definizione geometrica del prodotto<br />

27. Rappresentazione grafica del prodotto<br />

28. Quotatura (in serie, in parallelo, mista, cartesiana, funzionale)<br />

29. Accoppiamenti raccomandati<br />

30. Tolleranze dimensionali e geometriche<br />

31. Rugosità superficiale<br />

32. Attrezzature<br />

33. Analisi critica del progetto<br />

- Tempi di svolgimento (in ore): 20 ore<br />

Modulo o unita’didattica n° 3: Analisi della fabbricazione<br />

3.1 Cicli di lavoro.<br />

34. Definizione e significato<br />

35. Suddivisione del ciclo: fasi e operazioni<br />

36. Fattori che influenzano il ciclo e individuazione di quello ottimale<br />

39


37. Cartellino di lavorazione<br />

3.2 Determinazione del tempo totale di lavoro.<br />

38. Stima del tempo di preparazione e dei tempi accessori<br />

39. Scheda analisi<br />

40. Tempo totale di lavorazione<br />

3.3 Fabbisogno dei mezzi di produzione.<br />

41. Materiali<br />

42. Mezzi tecnici<br />

43. Manodopera<br />

3.4 Contabilizzazione dei costi di produzione.<br />

44. Elementi del costo di produzione<br />

45. Costo della materia prima<br />

46. Concetto di ammortamento<br />

47. Costo della manodopera<br />

48. Spese generali<br />

49. Spese varie<br />

50. Determinazione del costo totale di produzione<br />

51. Bilanci di convenienza. Determinazione del lotto limite ed economico.<br />

- Tempi di svolgimento (in ore): 30 ore<br />

Modulo o unita’didattica n° 4: Linee di tendenza della produzione metalmeccanica<br />

4.1 Progettazione e fabbricazione automatica.<br />

52. Evoluzione della fabbricazione metalmeccanica<br />

53. Il controllo numerico<br />

1. Principi di programmazione<br />

2. Le istruzioni di base<br />

3. Le funzioni preparatorie G<br />

4. Le funzioni miscellanee M<br />

5. I cicli fissi<br />

6. La compensazione utensile<br />

7. I sottoprogrammi<br />

8. La programmazione parametrica<br />

− Il robot<br />

− Il CAD<br />

− L’informatica nell’industria. Verso la fabbrica automatica<br />

- Tempi di svolgimento (in ore): 20 ore<br />

Modulo o unita’didattica n° 5: Esercitazioni svolte in classe ed in laboratorio<br />

40


− Esempi di studi di fabbricazione<br />

− Compilazione di cicli di lavorazione<br />

− Esecuzione di disegni CAD<br />

− Esempi di programmi esecutivi per macchine utensili<br />

− Cenni di programmazione mediante il software “AlphaCAM”<br />

- Tempi di svolgimento (in ore): 75 ore<br />

Argomento da completare alla data di produzione del presente documento:<br />

Approfondimento di Organizzazione aziendale.<br />

e) Strumenti di lavoro utilizzati<br />

54. Cenni sulla situazione economico-produttiva nel continente europeo agli inizi<br />

del XXI secolo<br />

55. Metodologie produttive: caratteristiche dei sistemi produttivi ed aspetti<br />

socio- economici, tecnologici ed organizzativi<br />

56. L'organizzazione del sistema industriale<br />

- libro di testo in adozione: “Tecnica della produzione” di Mauro Olmastroni –Ed. Hoepli<br />

- altri sussidi: Manuali tecnici, libri diversi da quello di testo, sussidi informatici, appunti,<br />

esercitazioni di laboratorio.<br />

f) Utilizzazione di laboratori<br />

SI X NO <br />

g)Metodi d’insegnamento utilizzati<br />

Lezione frontale Lezione guidata Ricerca<br />

individuale<br />

Modulo 1 X X X X<br />

Ricerca o lavoro<br />

di gruppo<br />

Modulo 2 X X X<br />

Modulo 3 X X<br />

Modulo 4 X X<br />

Modulo 5 X X X<br />

Esercitazioni in<br />

laboratorio<br />

41


g) Argomenti approfonditi nel corso dell’anno<br />

− Macchine utensili tradizionali<br />

− Software Solid-Edge per il disegno di oggetti meccanici<br />

− Esercitazioni scritte su prove d'esame<br />

h)Metodi per la verifica e valutazione<br />

a) metodi utilizzati per la verifica formativa<br />

Prove strutturate<br />

Prove non strutturate<br />

specificare<br />

Colloqui X<br />

b)metodi utilizzati per la verifica sommativa<br />

i) Numero di verifiche sommative effettuate<br />

1° quadrimestre prove scritte n°…3… prove orali n°…2..prove pratiche n°…1….<br />

2° quadrimestre prove scritte n°…2…prove orali n°…2….prove pratiche n°…4….<br />

l)Altre annotazioni (con riguardo a situazioni particolari negative o positive relative allo sviluppo<br />

della programmazione e ad esperienze realizzate con gli allievi etc.)<br />

alla data di pubblicazione del presente documento è stata proposta una prova per la simulazione<br />

della seconda prova scritta dell'esame di stato; è prevista, inoltre, la somministrazione di altre due<br />

prove scritte entro il mese di maggio. Per la valutazione delle prove suddette si è fatto riferimento<br />

alla griglia di seguito allegata.<br />

42


4<br />

1TECNICA <strong>DEL</strong>LA PRODUZIONE<br />

2<br />

3Griglia di valutazione<br />

Alunno: ____________________ Classe: _________<br />

Indicatore<br />

Punteggio<br />

2 3 4 5 6 7 8 9 10<br />

Comprensione del tema 1,00 1,25 1,50 1,75 2,00 2,25 2,50 2,75 3,00<br />

Impostazione della soluzione 1,00 1,25 1,50 1,75 2,00 2,25 2,50 2,75 3,00<br />

Assunzione dei parametri mancanti in coerenza<br />

con le richieste del tema<br />

1,00 1,25 1,50 1,75 2,00 2,25 2,50 2,75 3,00<br />

Esecuzione dei calcoli e degli eventuali grafici 1,00 1,25 1,50 1,75 2,00 2,25 2,50 2,75 3,00<br />

Sistemi di verifica delle soluzioni adottate 0,00 0,25 0,50 0,75 1,00 1,25 1,50 1,75 2,00<br />

Originalità 0,00 0,13 0,25 0,38 0,50 0,63 0,75 0,88 1,00<br />

Valutazione prova /15: zaaaaaaa<br />

Firma del docente<br />

____________________<br />

43


5 MACCHINE A FLUIDO<br />

2<br />

3<br />

1 Prof. Carlo COPPI<br />

Libro di testo: "Principi di meccanica e Macchine a fluido" di Paolo Malaguti e Adriano Zanon –<br />

Cappelli editore - cod. ISBN 978- 88-379-1195-9; Manuale di Meccanica a cura di Luigi<br />

Calligaris, Stefano Fava e Carlo Tomasello – Hoepli editore.<br />

4 Finalità dell'insegnamento<br />

L’insegnamento della materia è finalizzato all'apprendimento delle leggi fondamentali della<br />

meccanica dei fluidi con continui riferimenti applicativi.<br />

5 Obiettivi specifici della disciplina<br />

1- Conoscere i principi fondamentali dell'idrostatica e dell’idrodinamica e loro applicazioni<br />

2- Conoscere i vari tipi di macchine idrauliche ed i principi di funzionamento e regolazione<br />

3- Capacità di scelta delle macchine idrauliche in funzione del loro impiego<br />

4- Conoscere i principi fondamentali della termodinamica<br />

5- Conoscere qualitativamente le trasformazioni fondamentali<br />

6- essere in grado di adoperare i manuali tecnici e saper interpretare la documentazione tecnica del settore<br />

6 Situazione d’ingresso :<br />

Possesso dei pre-requisiti per n° 2<br />

alunni<br />

In modo pieno e<br />

sicuro<br />

Moduli di contenuto disciplinare e tempi di svolgimento:<br />

1° Quadrimestre:<br />

IDROSTATICA<br />

In maniera<br />

accettabile<br />

In maniera parziale In maniera non<br />

soddisfacente<br />

2 0<br />

ripasso delle grandezze fisiche fondamentali e conversione tra le varie unità di misura<br />

caratteristiche dei fluidi<br />

pressione atmosferica ed idrostatica, spinta idrostatica<br />

leggi fondamentali<br />

IDRO<strong>DI</strong>NAMICA<br />

regimi di corrente<br />

equazione di continuità<br />

44


numero di Reynolds<br />

teorema di Bernoullì per i liquidi ideali<br />

le perdite di carico distribuite e concentrate<br />

la Formula di Torricelli<br />

la formula di Darcy<br />

IDROMETRIA<br />

misure di pressione<br />

misure di velocità<br />

misure di portata con venturimetri, boccagli e diaframmi<br />

MACCHINE OPERATRICI ;<br />

caratteristiche delle pompe<br />

definizione di prevalenza geodetica, manometrica e totale<br />

disposizioni d'impianto<br />

potenza utile ed assorbita<br />

rendimenti<br />

POMPE ROTATIVE<br />

le pompe centrifughe:<br />

numero di giri caratteristico<br />

triangoli delle velocità in ingresso ed in uscita<br />

esame dei vari tipi di perdite<br />

legge di affinità<br />

variazione delle curve caratteristiche al variare del numero di giri<br />

2° Quadrimestre:<br />

POMPE ROTATIVE<br />

punto di funzionamento di una pompa centrifuga<br />

avviamento e regolazione<br />

pompe mono e pluristadio in serie ed in parallelo a singola e doppia aspirazione<br />

Pompe volumetriche ad ingranaggi, a vite, a palette:<br />

principi di funzionamento e parti costitutive<br />

LE POMPE ALTERNATIVE<br />

il principio di funzionamento<br />

pompe alternative a semplice e doppio effetto<br />

cenni sull’avviamento e regolazione<br />

45


MACCHINE MOTRICI<br />

utilizzazione dell'energia idraulica<br />

gli impianti idroelettrici<br />

turbine idrauliche<br />

potenza disponibile e potenza resa<br />

rendimenti<br />

TURBINE IDRAULICHE AD AZIONE<br />

la turbina Pelton<br />

curve caratteristiche di funzionamento<br />

regolazione ed arresto<br />

TURBINE IDRAULICHE AD REAZIONE<br />

grado di reazione<br />

turbine Francis<br />

regolazione ed arresto<br />

TERMOLOGIA<br />

calore, temperatura e calore specifico<br />

cambiamenti di stato fisico<br />

trasmissione del calore<br />

I PRINCIPI <strong>DEL</strong>LA TERMO<strong>DI</strong>NAMICA<br />

principio di equivalenza e primo principio della termodinamica<br />

le leggi dei gas perfetti (Boyle e Gay-Lussac)<br />

il diagramma p-v<br />

entalpia ed entropia di un fluido<br />

7 LE TRASFORMAZIONI FONDAMENTALI<br />

isobare, isocore ed isoterme, adiabatiche e politropiche<br />

Strumenti:<br />

Libro di testo, manuale tecnico.<br />

Tempi e spazi<br />

I tempi previsti nella programmazione iniziale non sono stati rispettati puntualmente nel corso<br />

dell’anno scolastico, a causa di una serie di eventi, festività, impegni, neve, che hanno<br />

frammentato notevolmente l’attività didattica.<br />

L’ attività scolastica si è svolta negli spazi interni all’istituto.<br />

La classe ha inoltre effettuato una gita di istruzione in Spagna.<br />

46


8 Metodologie di insegnamento<br />

Si è proceduto soprattutto con la tradizionale lezione frontale, seguendo pedissequamente i libri<br />

di testo in modo da fornire sempre un riferimento chiaro anche a chi avesse perso più lezioni. Al<br />

termine di ogni modulo sono stati effettuati esercizi applicativi inerenti gli argomenti trattati.<br />

Durante l'anno si è preferito puntare ad un nucleo di conoscenze ben acquisite, piuttosto che<br />

cercare di aumentare il numero di nozioni conosciute solo superficialmente.<br />

Data la scarsa autonomia nell'organizzazione personale del lavoro da parte degli Alunni,<br />

particolare attenzione è stata dedicata all'impostazione di un corretto e adeguato metodo di<br />

studio.<br />

9 Criteri e strumenti di valutazione<br />

Le verifiche sono state effettuate con interrogazioni orali e prove oggettive quali esercitazioni<br />

scritte di calcolo, con una frequenza prevista che ha consentito di ottenere almeno 2 valutazioni<br />

scritte e almeno due orali sul singolo a quadrimestre. Durante le spiegazioni, sono state effettuate<br />

domande per valutare la comprensione e verificare il livello di attenzione della classe. E’ stata<br />

effettuata anche una simulazioni con test attinenti alla tipologia della terza prova dell'Esame di<br />

Stato. Nella valutazione si è tenuto conto, oltre del profitto, della partecipazione in itinere alle<br />

lezioni, all’impegno nel lavoro a casa e del ritmo di lavoro e dei progressi evidenziati<br />

nell’acquisizione di un adeguato metodo di lavoro.<br />

10 Obiettivi raggiunti<br />

Il programma preventivato nel piano di lavoro annuale è stato completato solo in parte. Questo<br />

anche perché si è impiegato molto tempo per colmare le lacune di base relative a concetti di<br />

fisica e matematica di base e perché su 132 ore di calendario scolastico (4 ore settimanali su 33<br />

settimane previste) ne sono state fatte solo 88, calcolate alla data della compilazione del<br />

documento del Consiglio di Classe. Il profitto raggiunto si deve ritenere mediamente gravemente<br />

insufficiente, ciò a causa delle notevoli lacune di base evidenziate che anziché costituire uno<br />

stimolo hanno costituito un freno ad un maggior impegno nello studio e per lo scarso impegno<br />

nello studio a casa. Relativamente all’acquisizione di un adeguato metodo di studio i risultati non<br />

sono stati soddisfacenti. La partecipazione al dialogo educativo è sempre stata saltuaria. Dal<br />

punto di vista disciplinare la classe ha avuto sempre un comportamento corretto.<br />

47


Materia MATEMATICA <strong>CLASSE</strong> 5 A Meccanici Docente SIMONETTA<br />

BAN<strong>DI</strong>NI<br />

N. di ORE di LEZIONE SETTIMANALI 3<br />

N. di ore di lezione annuale convenzionali (riferite a 33 settimane): 99<br />

a) Situazione d’ingresso<br />

La classe è composta da n. 9 alunni dell’indirizzo meccanici e n. 6 alunne dell’indirizzo moda.<br />

Tale articolazione avvenuta in quarta, non ha prodotti risultati positivi né in termine di integrazione<br />

né in termine di rendimento.<br />

possesso dei pre-requisiti<br />

in modo sicuro in maniera in maniera in maniera<br />

e pieno accettabile parziale non soddisfacente<br />

per n° di alunni 3 1 2 3<br />

b) Obiettivi specifici della disciplina<br />

1. saper risolvere i vari tipi di disequazioni e saper rappresentare le soluzioni sulla retta dei reali;<br />

2. aver chiaro il concetto di funzione, saperle classificare e riconoscerne le eventuali proprietà;<br />

3. aver compreso bene il concetto di infinito e di passaggio al limite;<br />

4. saper calcolare i limiti di funzioni;<br />

5. saper riconoscere le funzioni continue e classificare le discontinuità;<br />

6. aver ben compreso il concetto di derivata e d il suo significato geometrico;<br />

7. saper operare con le derivate utilizzando i principali teoremi del calcolo differenziale;<br />

8. saper tracciare il grafico di funzioni algebriche razionali intere e fratte.<br />

c) Articolazione e contenuti dei moduli effettivamente svolti<br />

48


Modulo n° 1 - Disequazioni<br />

Richiami sui numeri reali. Intervalli e intorni.<br />

- Disequazioni di primo e secondo grado.<br />

- Disequazioni fratte e fattoriate.<br />

- Sistemi di disequazioni.<br />

Modulo n° 2 – Funzioni di una variabile<br />

Richiami relativi al concetto di funzione.<br />

- Definizione e classificazione delle funzioni.<br />

- Concetto e ricerca del campo di esistenza di una funzione.<br />

- Definizione delle principali caratteristiche di una funzione.<br />

- Grafici notevoli di funzioni elementari.<br />

- Intersezione della funzione con gli assi cartesiani.<br />

- Segno della funzione.<br />

Modulo n° 3 – Limiti di funzioni<br />

- Introduzione al concetto di limite di una funzione.<br />

- Definizione di limite di una funzione reale di variabile reale.<br />

- Teorema di unicità del limite. Teorema della permanenza del segno. Teorema del confronto (solo<br />

enunciati).<br />

- Teoremi relativi alle operazioni sui limiti.<br />

- Calcolo di limiti.<br />

0 ∞<br />

- Forme indeterminate ( ; ; + ∞ - ∞ )<br />

0 ∞<br />

49


- Funzioni continue. Teoremi sulla continuità delle funzioni (solo enunciati).<br />

- Vari tipi di discontinuità delle funzioni.<br />

- Asintoti.<br />

- Grafico di una funzione: primo approccio.<br />

Modulo n° 4 – Calcolo differenziale<br />

- Definizione di derivata e suo significato geometrico.<br />

- Calcolo della derivata di una funzione in una variabile.<br />

- Teoremi di Rolle, Lagrange e di De L’Hospital (solo enunciati).<br />

- Crescenza e decrescenza di una funzione.<br />

- Ricerca di massimi e minimi relativi con lo studio del segno della derivata prima.<br />

- Lo studio di funzione (funzioni razionali intere e fratte).<br />

d) Tempi:<br />

- modulo 1 e modulo 2 nel primo quadrimestre<br />

- modulo 3 e modulo 4 nel secondo quadrimestre<br />

e) Strumenti di lavoro utilizzati<br />

-libro di testo in adozione: “Lineamenti di analisi” di Bergamini, Trifone, Barozzi ed Zanichelli<br />

-altri sussidi: fotocopie di integrazione al testo, lavagna<br />

f) Utilizzazione di laboratori<br />

50


NO<br />

g)Metodi d’insegnamento utilizzati<br />

lezione lezione ricerca ricerca o lavoro altro (specificare)<br />

frontale guidata individuale di gruppo …………………<br />

mod.1 X X<br />

mod.2 X X<br />

mod.3 X X X<br />

mod.4 X X<br />

h) Metodi per la verifica e la valutazione<br />

a) metodi utilizzati per la verifica formativa<br />

- Prove strutturate x<br />

- Prove non strutturate x (esercizi alla lavagna con riepilogo degli argomenti trattati)<br />

- Colloqui X (si propone all’alunno uno studio di funzione e si prosegue con la<br />

richiesta di definizioni, enunciati e teoremi; oppure si propone il grafico<br />

di una funzione e si chiede di dedurne le proprietà)<br />

b) metodi utilizzati per la verifica sommativa: elaborati scritti con risoluzione di esercizi mirati alla<br />

verifica dell’apprendimento di particolari argomenti teorici; studio completo di semplici<br />

funzioni; simulazioni di terza prova.<br />

c) Per la valutazione dell’allievo, si è tenuto conto, oltre che dei risultati ottenuti nelle verifiche<br />

sulla disciplina stessa, anche dell’impegno, della partecipazione, del comportamento tenuto<br />

durante lo svolgimento delle lezioni e del lavoro svolto a casa.<br />

51


i) Numero di verifiche sommative effettuate<br />

1° quadrimestre prove scritte n° 3 prove orali n° 2<br />

2° quadrimestre prove scritte n° 4 (comprensive delle simulazioni della terza prova)<br />

l) obbiettivi raggiunti<br />

prove orali n. 2<br />

Sin dall’inizio dell’anno scolastico sono emerse difficoltà di approccio alla materia e lo scarso<br />

impegno di alcuni studenti.<br />

Il programma svolto è stato caratterizzato da momenti di revisione dei concetti e di esercitazioni<br />

pratiche per consentire una loro più adeguata comprensione ed assimilazione che hanno comportato<br />

la necessità di semplificare il programma originario.<br />

All’interno del gruppo del corso meccanici due - tre alunni hanno mostrato un maggiore interesse<br />

mentre gli altri, pur essendo dotati di capacità hanno studiato in modo discontinuo e comunque<br />

finalizzato alle verifiche.<br />

Pertanto, riguardo agli obbiettivi effettivamente raggiunti, si può affermare che sebbene gli<br />

obbiettivi minimi siano stati conseguiti dalla maggior parte degli studenti, quasi tutti presentano una<br />

conoscenza della materia superficiale con difficoltà sia espressive che organizzative.<br />

Colle di Val d’Elsa, 9 maggio 2012<br />

Bandini Simonetta<br />

52


MATERIA INSEGNANTE<br />

EDUCAZIONE FISICA VITO FORTUNATO GAVEZZOTTI<br />

Anno scolastico <strong>CLASSE</strong> Ore settimanali<br />

2011 - 2012 5A 2 ore x 33 settimane = 66 ore<br />

Numero ore di frequenza dei singoli alunni, calcolata alla data di approvazione del documento del<br />

consiglio di classe sulla base delle ore di lezione effettivamente svolte pari a:<br />

Cognome e nome Ore di frequenza<br />

Canocchi Andrea 47<br />

Cecchi Alessio 42<br />

Cei Alessandro 39<br />

Franci Mirko 41<br />

Guida Jacopo 50<br />

Mannucci Emanuel 53<br />

Mazziotti Antonio 53<br />

Meucci Romboni Andrea 38<br />

Sacco Amedeo 47<br />

Siciliano Stefano 52<br />

A) SITUAZIONE D’INGRESSO<br />

in modo sicuro in maniera in maniera in maniera<br />

possesso dei pre-requisiti e pieno accettabile parziale non soddisfacente<br />

per n° di alunni<br />

La prima parte dell'anno scolastico è stata dedicata a rivedere e fare proprie le linee essenziali del<br />

piano educativo della scuola.<br />

Sono stati letti, analizzati e spiegati, con dovizie di particolari, i regolamenti di utilizzo delle<br />

palestre.<br />

Primo sport “praticato: la pallavolo. (dove non è previsto nessun contatto fisico).<br />

53


OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI <strong>DEL</strong>LA <strong>DI</strong>SCIPLINA<br />

1. CONOSCENZA E PRATICA <strong>DI</strong> ATTIVITA’ RIFERENTESI ALL’AREA CORPOREA<br />

6 potenziamento fisiologico<br />

7 rielaborazione schemi motori<br />

8 conoscenza e pratica attività sportive<br />

9 informazioni fondamentali sulla tutela della salute e sulla prevenzione degli infortuni<br />

Potenziamento fisiologico<br />

Sviluppo principali qualità fisiche: resistenza, forza, velocità e mobilità articolare<br />

Irrobustimento / potenziamento generale<br />

Mezzi:<br />

Mezzi:<br />

7. corsa di resistenza<br />

8. circuiti/percorsi di irrobustimento<br />

9. esercizi di mobilità individuale, a coppie, a corpo libero o con piccoli attrezzi<br />

10. tecnica esercizi stretching<br />

11. coordinazione generale e segmentaria<br />

12. percezione spazio temporale<br />

13. educazione posturale<br />

14. destrezza e agilità<br />

15. equilibrio - lateralità<br />

16. prontezza di riflessi<br />

17. circuiti di destrezza e agilità<br />

18. esercizi di coordinazione generale<br />

Rielaborazione schemi motori<br />

54


Gli obiettivi minimi prefissati sono stati raggiunti da quasi tutti gli alunni.<br />

ATTIVITA' SPORTIVE PRATICATE<br />

Modulo/unità didattica/unità di apprendimento: LA PALLAVOLO<br />

-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica<br />

Il campo di gioco – Le zone del campo - Conoscenza e pratica dei fondamentali di gioco (battuta di<br />

sicurezza e dall’alto, bagher, palleggio e a seguire schiacciata e muro) - Conoscenza delle principali<br />

regole di gioco. Il gioco di squadra..Il fair play nella pallavolo.<br />

-tempi di svolgimento: settembre, ottobre e novembre<br />

Nel mese di dicembre è stato realizzato un incontro di pallavolo con la classe 3^C<br />

Modulo/unità didattica/unità di apprendimento: IL CALCETTO<br />

-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica<br />

Il campo di gioco - Conoscenza e pratica dei fondamentali di gioco - Conoscenza delle principali<br />

regole di gioco. Il gioco di squadra. Il fair play nel mondo del calcio.<br />

-tempi di svolgimento: novembre e dicembre<br />

Modulo/unità didattica/unità di apprendimento: TENNIS TAVOLO<br />

-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica<br />

Il campo di gioco – Costruzione di campi di gioco improvvisati – Gioco individuale e di squadra -<br />

Conoscenza e pratica dei fondamentali di gioco (battuta/servizio, diritto e rovescio) - Conoscenza<br />

delle principali regole di gioco.<br />

-tempi di svolgimento: gennaio e febbraio<br />

E’ stato realizzato un torneo interno con girone all’italiana maschile e femminile<br />

La gestione del tabellone e l’arbitraggio sono stati completamente gestiti dagli studenti.<br />

Modulo/unità didattica/unità di apprendimento: L’ATLETICA LEGGERA<br />

-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica<br />

Visione, analisi e studio di una presentazione PPT dedicata all’atletica leggera.<br />

La pista di atletica – Le principali discipline<br />

-tempi di svolgimento: una lezione nel secondo quadrimestre<br />

Modulo/unità didattica/unità di apprendimento: MOTORFIT<br />

-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica<br />

Analizzare il proprio stato di salute e benessere attraverso la realizzazione di una batteria<br />

standardizzata di tests<br />

55


-tempi di svolgimento:secondo quadrimestre<br />

Modulo/unità didattica/unità di apprendimento: I GRAN<strong>DI</strong> ATTREZZI<br />

-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica<br />

Conoscenza e utilizzo dei grandi attrezzi della palestra: pertica, fune, parallele, spalliere e scala<br />

orizzontale.<br />

-tempi di svolgimento:secondo quadrimestre<br />

Modulo/unità didattica/unità di apprendimento: teoria e preparazione all’esame<br />

-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica<br />

Sono state svolte cinque lezioni di teoria in classe. Una lezione si è svolta presso l’Aula Magna con<br />

la presentazione PPT dell’atletica leggera.<br />

Tutti gli studenti devono presentare i loro lavori di ricerca e approfondimento per l’esame di Stato<br />

utilizzando le nuove tecnologie.<br />

-tempi di svolgimento:anno scolastico<br />

Informazioni fondamentali sulla tutela della salute e sulla prevenzione degli infortuni<br />

19. educazione posturale<br />

11. tecniche elementari di pronto soccorso<br />

12. educazione alimentare (utilizzo improprio delle “macchinette)<br />

13. riflessione sullo stato di salute “precario” degli studenti praticanti il calcio<br />

2. FORMAZIONE E CONSOLIDAMENTO <strong>DEL</strong>LA PERSONALITA’ E <strong>DEL</strong> CARATTERE<br />

Sono stati effettuati interventi con lo scopo di rafforzare nell’alunno un atteggiamento positivo<br />

verso il proprio corpo:<br />

− sul piano corporeo (attraverso la padronanza e il controllo di sé)<br />

− sul piano affettivo (attraverso l’accettazione di sé e la consapevolezza delle proprie<br />

capacità e dei propri limiti<br />

− - sul piano sociale (attraverso rapporti interpersonali più intensi, con l’assunzione<br />

anche di ruoli di responsabilità)<br />

− sul piano culturale: utilizzo di una terminologia tecnica appropriata<br />

56


IN<strong>DI</strong>CAZIONI <strong>DI</strong>DATTICHE SU METO<strong>DI</strong> E STRUMENTI <strong>DI</strong> LAVORO<br />

METO<strong>DI</strong> <strong>DI</strong> LAVORO<br />

PROBLEM SOLVING: autonoma ricerca di soluzioni e il graduale passaggio da un approccio<br />

globale ad una sempre maggiore precisione, anche tecnica del movimento<br />

ROLE-PLAYING: attraverso l’osservazione dei compagni che mostrano l’esecuzione corretta e<br />

non, ciascun alunno memorizza la catena cinetica<br />

LAVORI <strong>DI</strong> GRUPPO: attività a coppie o in piccoli gruppi misti nel livello motorio. E’ una<br />

strategia di aiuto perché il più abile è e da stimolo e può aiutare<br />

METODO <strong>DEL</strong> “TENTATIVI ED ERRORI”:<br />

Lezioni frontali, guidate e ricerche individuali.<br />

STRUMENTI <strong>DI</strong> LAVORO<br />

Attrezzature sportive in dotazione alla palestra e personali dell’insegnante<br />

Aula computer: rientri pomeridiani per preparazione esame di Stato<br />

Aula video (presentazione PPT)<br />

VALUTAZIONE INIZIALE<br />

Attraverso dei test d’ingresso iniziali<br />

VALUTAZIONE FORMATIVA<br />

CRITERI <strong>DI</strong> VERIFICA E VALUTAZIONE<br />

Basata sulla verifica delle conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite: è finalizzata al<br />

rinforzo del quadro motivazionale, al potenziamento e recupero.<br />

VALUTAZIONE SOMMATIVA<br />

(periodica finale)<br />

Consiste in un giudizio che definisce il livello di acquisizione degli obiettivi, tenendo conto della<br />

situazione e del livello di partenza dell’alunno relativamente a conoscenze, competenze e abilità.<br />

Fattori che concorrono alla valutazione:<br />

− regolarità della frequenza<br />

− partecipazione<br />

57


− impegno e interesse<br />

− comportamento<br />

− rispetto dei compagni, del Docente e delle attrezzature<br />

− saper rispettare le consegne<br />

− livello di acquisizione dei contenuti<br />

− disponibilità al recupero<br />

− aspetti fisici e psicologici<br />

−<br />

STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA<br />

Per gli alunni:<br />

Per il docente:<br />

− prove scritte (somministrate due “terze prove”)<br />

− prove orali<br />

− prove pratiche<br />

− produzioni di lavori individuali per l’esame di Stato<br />

− osservazione del comportamento<br />

− osservazione e analisi livelli di competenza raggiunti<br />

− disponibilità a lavorare in gruppo<br />

− il fair play (codice deontologico previsto in ogni sport)<br />

58


MATERIA: Insegnamento Religione Cattolica<br />

DOCENTE: Carlo D’Orefice<br />

N. di ORE di LEZIONE SETTIMANALI: 1 di CUI <strong>DI</strong> LABORATORIO : 0<br />

di CUI IN CO-PRESENZA CON ALTRI DOCENTI: 0<br />

N. di ore di lezione annuale convenzionali (riferite a 33 settimane) 33.<br />

N. di ore di frequenza dei singoli alunni ,calcolata alla data di approvazione del documento del<br />

consiglio di classe sulla base delle ore di lezione effettivamente svolte pari a<br />

Cognome e nome Ore di frequenza<br />

Canocchi Andrea 27<br />

Cecchi Alessio 26<br />

Guida Jacopo 28<br />

Mannucci Emanuel 30<br />

Mazziotti Antonio 0<br />

Meucci Romboni Andrea 28<br />

Sacco Amedeo 29<br />

Bologna Daniela 28<br />

Ciardiello Serena 26<br />

Righi Elisa 26<br />

a) Situazione d’ingresso<br />

Possesso dei prerequisiti<br />

per n° di<br />

alunni<br />

In modo pieno e<br />

sicuro<br />

In maniera<br />

accettabile<br />

10<br />

In maniera<br />

parziale<br />

In maniera non<br />

soddisfacente<br />

59


)Obiettivi specifici della disciplina<br />

1- sapere indicare le posizioni di ateismo nelle teorie di alcuni personaggi significativi nel panorama<br />

culturale;<br />

2- riconoscere le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa e gli impegni per la pace, la<br />

giustizia e la salvaguardia del creato<br />

c)Grado di conseguimento degli obiettivi per numero di alunni<br />

Obiettivo 1 9<br />

Obiettivo 2 9<br />

Pieno Accettabile Parziale Scarso<br />

d) Articolazione e contenuti dei moduli e/o delle unità didattiche effettivamente svolte<br />

Modulo o unità didattica n° 1: Il problema dell’ateismo<br />

-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica:<br />

Attività d’inizio modulo brain storming sul termine ateismo; il problema dell’ateismo e sue principali<br />

correnti; l’ateismo in Darwin, Marx, Freud e Nietzsche; il problema di Dio e il progresso tecnicoscientifico<br />

nel film “2001: odissea nello spazio” di S. Kubrick;<br />

-tempi di svolgimento (in ore): 14<br />

Modulo o unità didattica n° 2: Cenni di dottrina sociale della Chiesa Cattolica<br />

-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica: Brainstorming sui concetti di società ideale e società<br />

reale; la dignità dell’uomo quale esigenza del cristianesimo e principio supremo della dottrina sociale<br />

della chiesa, panoramica sulle principali encicliche sociali della Chiesa; approccio alla figura di Raimon<br />

Panikkar.<br />

-tempi di svolgimento (in ore) : 13<br />

e) Strumenti di lavoro utilizzati<br />

-libro di testo in adozione: S. Bocchini, “Religione e Religioni”, Volume unico, EDB.<br />

-altri sussidi: Fotocopie; VHS; DVD; Brain storming.<br />

f) Utilizzazione di laboratori<br />

SI NO X<br />

60


g)Metodi d’insegnamento utilizzati<br />

Lezione<br />

frontale<br />

Lezione<br />

guidata<br />

Ricerca<br />

individuale<br />

Ricerca o<br />

lavoro di<br />

gruppo<br />

Brain<br />

Storming<br />

Modulo 1 X X X<br />

Modulo 2 X X X<br />

g)Metodi per la verifica e valutazione<br />

a) metodi utilizzati per la verifica formativa<br />

Prove strutturate X<br />

Prove non strutturate<br />

Colloqui X<br />

b)metodi utilizzati per la verifica sommativa<br />

Non è stata fatta distinzione tra valutazione formativa e sommativa<br />

h) Numero di verifiche sommative effettuate<br />

1° quadrimestre prove scritte n° 1 prove orali n°……..prove pratiche n°……….<br />

2° quadrimestre prove scritte n°………prove orali n° 1 prove pratiche n°……….<br />

61

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