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INCONTRI<br />
Guida dinamica e pratica, sempre prodigo di stimoli e<br />
incoraggiamenti, maestro impeccabile e organizzatore, tra i<br />
primi in Italia, del Dipartimento di Medicina<br />
FRANCO LEO NELLA TESTIMONIANZA<br />
DI UN SUO COLLABORATORE<br />
Il 16 marzo scorso, in occasione<br />
del Convegno “Riflettere sul<br />
passato per progettare il futuro”,<br />
sono stati insigniti dell’onorificenza<br />
di Primari Emeriti il Professor<br />
Gaetano Renda ed il dottor<br />
Franco Leo.<br />
Non me ne voglia lo stimatissimo<br />
professor Renda, ma come collaboratore<br />
per molti anni del dottor<br />
Leo il mio pensiero sarà rivolto a<br />
quest’ultimo.<br />
Ho conosciuto il dottor Leo agli<br />
inizi degli anni ’70, quando ancora<br />
studente chiesi di frequentare durante<br />
l’estate il suo Reparto. Il suo<br />
dinamismo e la sua praticità erano<br />
troppo maliardi per passare inosservati<br />
e per non coinvolgere un neofita<br />
della corsia.<br />
La decisione di indirizzarmi verso<br />
la Nefrologia ci divise per qualche<br />
anno, ma quando seppi che aveva<br />
intenzione di creare nell’Ospedale<br />
di Tricase un Reparto di Nefrologia<br />
e Dialisi, ricominciai a contattarlo<br />
e nel febbraio del 1983 l’Amministrazione<br />
mi dette la possibilità di<br />
aggiungermi ai suoi collaboratori.<br />
In oltre tredici anni si susseguono<br />
tanti momenti importanti che scandiscono<br />
e caratterizzano la vita di una<br />
persona. E’ difficile ricordarli tutti,<br />
ma ripassando con la mente quel periodo,<br />
alcuni aspetti del suo operato<br />
emergono in modo particolare.<br />
Il suo stimolo e il suo incoraggiamento<br />
verso tutti i collaboratori<br />
furono costanti e non mancarono<br />
certo a noi medici di Nefrologia e<br />
Dialisi soprattutto all’inizio, quan-<br />
44 ORIZZONTI - Anno 5, n. 2, 2006<br />
do si trattava di dover costruire il<br />
Reparto di Nefrologia da affiancare<br />
alla Dialisi funzionante da alcuni<br />
mesi. Si prodigava a crearci gli spazi<br />
in una Divisione Medica già satura<br />
e situata in una struttura molto<br />
più piccola di quella attuale.<br />
Il crescente numero di pazienti<br />
nefropatici lo indusse nel giro di<br />
qualche anno a farci avere un vero e<br />
proprio Reparto. Certamente gli fu<br />
facile fare breccia in una Amministrazione<br />
attenta e sensibile, ma conoscendone<br />
il carattere caparbio,<br />
penso che risultati analoghi li avrebbe<br />
ottenuti anche in altre realtà.<br />
Ci lasciava lavorare senza interferire<br />
mai nelle decisioni cliniche,<br />
sempre discreto; noi sapevamo che<br />
era lì, pronto in caso di necessità, a<br />
darci il suo aiuto.<br />
Il suo aspetto burbero non lasciava<br />
mai trapelare un segno di apprezzamento,<br />
tuttavia ricordo un<br />
particolare episodio: il momento in<br />
cui gli comunicammo che avevamo<br />
occupato tutti i posti di Dialisi.<br />
A sorpresa, dopo qualche minuto,<br />
entrò in sala assieme alla Superiora<br />
Dina e a Suor Giulietta e, rivolto<br />
alle Reverende Madri, disse<br />
“struttura funzionante appieno”.<br />
Naturalmente il raggiungimento<br />
di un obiettivo diventava subito<br />
motivo di procurarsene un altro e<br />
così di tappa in tappa si giunse all’estate<br />
del 1989, quando in pochi<br />
mesi si riuscì ad aprire il Centro<br />
Dialisi Vacanze di S.M. di Leuca.<br />
Un altro aspetto importante del<br />
suo operare fu quello di creare “il<br />
gruppo” per ogni area di attività.<br />
Il Dipartimento di Medicina da<br />
lui ideato si reggeva sulla forza dei<br />
gruppi. Ogni gruppo doveva essere<br />
coeso e solidale al suo interno e tutti<br />
dovevano interagire fra loro. Si<br />
era venuto così a creare un clima<br />
ideale per poter offrire il miglior<br />
servizio possibile.<br />
La certezza che ognuno di noi<br />
potesse contare sempre sull’aiuto<br />
dell’altra branca dava maggior sicurezza<br />
nell’attività quotidiana.<br />
Quelli tra noi che erano presenti<br />
agli inizi dell’attività dipartimentale<br />
sono cresciuti portandosi addosso<br />
un certo modo di lavorare che difficilmente<br />
potranno scrollarsi.<br />
Oggi l’Ospedale si è molto ingrandito,<br />
ma quelle idee hanno affondato<br />
le loro radici nel tessuto<br />
della struttura e i frutti sono costantemente<br />
ed ampiamente visibili.<br />
Durante il conferimento dell’onorificenza<br />
la ieratica figura del<br />
“burbero” ha ceduto il passo per un<br />
attimo alla commozione ed anche<br />
per questo tutti quelli che lo stimano,<br />
sono certo, gli vogliono più bene.<br />
E’stato un buon maestro e di<br />
questo gli siamo sempre grati.<br />
Dr. Vitale Nuzzo<br />
Nefrologo<br />
Esaminati i vari<br />
aspetti delle<br />
“interferenze” e delle<br />
“interazioni” tra<br />
i due macrosistemi<br />
ATTUALITA’<br />
Resoconto del VI° Convegno di primavera<br />
della Società Italiana di Chirurgia<br />
SANITA’ E POLITICA<br />
Per iniziativa della Società<br />
Italiana di Chirurgia (SIC), il<br />
5 e 6 maggio si è tenuto a<br />
Lecce il 6° Convegno di Primavera<br />
dal titolo "Sanità e Politica".<br />
L'organizzazione del convegno<br />
è stata coordinata da un Comitato di<br />
presidenza composto da Nicola Catalano<br />
vicepresidente della SIC,<br />
Michi De Palma primario chirurgo<br />
dell'Ospedale di Copertino, Corrado<br />
Manca primario chirurgo dell'Ospedale<br />
di Lecce, Andrea Renda ordinario<br />
di chirurgia dell'Università<br />
Federico II di Napoli e Tommaso<br />
Verrienti primario chirurgo dell'Azienda<br />
Ospedaliera "Card. G. <strong>Panico</strong>"<br />
di Tricase.<br />
L'iniziativa della Società Italiana<br />
di Chirurgia, presieduta dal prof.<br />
Claudio Cordiano, rientra nei Congressi<br />
di Primavera, recentemente<br />
introdotti per affrontare argomenti<br />
non strettamente tecnico-scientifici,<br />
che spaziano dall'organizzazione alla<br />
gestione del lavoro, dall'etica della<br />
ricerca alla deontologia, dai rapporti<br />
con l'industria a quelli con la<br />
politica e la società.<br />
Nella splendida cornice del Castello<br />
di Carlo V si sono incontrati<br />
chirurghi provenienti da tutta Italia<br />
per parlare di Sanità e Politica e<br />
confrontarsi con autorevoli esponenti<br />
del panorama politico regionale<br />
ed esperti del settore sanitario.<br />
Sono stati esaminati i vari aspetti<br />
delle "interferenze" e delle "interazioni"<br />
tra i due macrosistemi:<br />
Il problema del<br />
“governo clinico”<br />
ha sfiorato<br />
problematiche di<br />
criticità di rapporto<br />
con le strategie<br />
politiche messe in atto<br />
dai diversi sistemi<br />
sanitari regionali<br />
ORIZZONTI - Anno 5, n.2, 2006<br />
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